100 happy days: parte 3, ho vinto la sfida con me stessa

Ultimamente ho spesso in mente un vecchio adagio che dice “un dolore condiviso è dimezzato, mentre la felicità condivisa è raddoppiata”.

Più passa il tempo e più mi accorgo che è proprio così, come in una sorta di osmosi. Anche per questo mi è piaciuto partecipare al gioco 100 happy days, perché mi sono resa conto che aver condiviso i miei momenti felici ha fatto bene a me e talvolta perfino anche ad altre persone.

Alla fine ce l’ho fatta, sono arrivata al mio centesimo giorno felice: in cosa consiste il gioco-sfida? Nel trovare in ogni giorno un momento che ci abbia resi felici, rappresentandolo attraverso una foto da condividere sui social network.

Sapete, 100 happy days non mi ha affatto delusa in quanto l’ho affrontato – credo – con le aspettative giuste: non credevo, infatti, che mi avrebbe cambiato la vita, mi aspettavo solo un buon esercizio. Così è stato: come ho già scritto in precedenza, se facciamo attività fisica per rendere il nostro corpo più tonico e scattante, perché non fare altrettanto col buonumore e l’ottimismo, perché non allenare anche loro?

Oggi sono ancora più convinta che sia cosa utile e credo che il giochetto mi abbia insegnato alcune cose utili: essere più comprensiva con me stessa, darmi tregua, perdonarmi un po’ di più, tormentarmi di meno, non imputarmi sempre tutte le colpe, tirare il fiato.

Per me questo non è un periodo fantastico (e temo che sia la stessa cosa per molti) e, contrariamente ad alcune persone, non tendo a imputare la colpa di ciò agli altri, bensì a me stessa, caricandomi di milioni di responsabilità. Beh, diciamo che la sfida è stata utile per ri-sintonizzarmi con me stessa: ho capito che, nonostante abbiamo una grande responsabilità su come decidiamo di impostare la nostra vita, può capitare che i nostri successi o i nostri fallimenti non dipendano sempre e solo da noi.

Occorre imparare ad accettare anche questo, esattamente come chi dà la colpa della propria sfortuna agli altri o alla vita crudele dovrebbe invece imparare a prendere in mano la propria esistenza con maggior grinta.

Come al solito, virtù e ragione stanno nel mezzo e non hanno ragione assoluta né gli interventisti/ottimisti (gruppo al quale appartengo) né i fatalisti/pessimisti. Stamattina, grazie a un nuovo amico, ho letto queste parole tratte da un romanzo di Robert Anson Heinlein: “Non diventare mai pessimista: un pessimista l’azzecca più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più. E nessuno dei due può cambiare la marcia degli eventi.”

Parole capitate a fagiolo, come si suol dire.

Se state pensando “per imparare a essere più indulgente con te stessa, avevi bisogno di un gioco?”, non ho problemi ad ammettere la mia debolezza: sì, ne avevo bisogno o comunque mi ha fatto bene.

Proprio io che sono allergica alla routine, ho trovato giovamento a fare qualcosa che per me è inconsueto: darmi un appuntamento fisso mi ha infatti costretta a rallentare e focalizzare. E anche ora che il giochetto è finito, noto che la forma mentale che mi ha dato continua e continuo a cercare – senza affanno, in relax – ciò che mi rende felice, anche se magari non lo condivido attraverso i canali social.

Trovo che tutto ciò che ci dà giovamento – se non arreca male agli altri, ovviamente – sia positivo e sia da accogliere con un benvenuto, sebbene mi renda conto che è buffo che io abbia trovato detto giovamento in una routine, cosa che di solito detesto, lo ripeto. Credo abbia ragione chi afferma che, quando aspiriamo a un obiettivo che non riusciamo a raggiungere, sia necessario cambiare qualcosa nel nostro abituale modo di pensare, vivere e agire. In fondo, sono sempre stata una fan dell’auto-disciplina (anche se a volte indulgo).

Morale: consiglierei ad altri di partecipare a 100 happy days? Sì, lo consiglierei esattamente come consiglierei a tutti di fare attività fisica.

Come minimo, otterrete un magnifico album virtuale di 100 momenti da ricordare 😉

E, a proposito, devo ricominciare a fare attività fisica, ultimamente mi sono impigrita – e non è da me.

Ecco, questa sarà una nuova sfida.

Manu

 

 

Coi due post precedenti vi avevo mostrato i miei primi 68 happy days: ecco gli ultimi 32.
Se volete guardare le foto su Instagram, potete andare sul mio account (trovate il link qui in fondo) oppure potete cercare l’hashtag #100agwhappydays

Giorno 69, 05-09-2014: ho un campione in casa… Questa è una parte delle medaglie e dei premi guadagnati da mio marito Enrico attraverso il suo grande hobby, quello dei figurini storici e fantasy che costruisce e dipinge.<br /><em>So proud of you!</em>
Giorno 69, 05-09-2014: ho un campione in casa… Questa è una parte delle medaglie e dei premi guadagnati da mio marito Enrico attraverso il suo grande hobby, quello dei figurini storici e fantasy che costruisce e dipinge.
So proud of you!
Giorno 70, 06-09-2014: quando mi trovo in periodi in cui ho bisogno di punti di riferimento, li cerco nell’amore, la famiglia, gli amici. Anche attraverso le foto che mi piace tenere su un vecchio cassettone.
Giorno 70, 06-09-2014: quando mi trovo in periodi in cui ho bisogno di punti di riferimento, li cerco nell’amore, la famiglia, gli amici. Anche attraverso le foto che mi piace tenere su un vecchio cassettone.
Giorno 71, 07-09-2014: non c’è stato bisogno di arrivare a sera per decidere che questa sarebbe stata l’immagine più felice del giorno. Per pranzo, Enrico mi ha preparato un piatto di tortiglioni alla carbonara di zucchine. Buonissimi!
Giorno 71, 07-09-2014: non c’è stato bisogno di arrivare a sera per decidere che questa sarebbe stata l’immagine più felice del giorno. Per pranzo, Enrico mi ha preparato un piatto di tortiglioni alla carbonara di zucchine. Buonissimi!
Giorno 72, 08-09-2014: per me, amare la moda significa anche e soprattutto conoscerla sempre meglio, esattamente come faccio con le persone alle quali tengo. Questa è una microscopica parte della mia libreria personale che cresce sempre più.
Giorno 72, 08-09-2014: per me, amare la moda significa anche e soprattutto conoscerla sempre meglio, esattamente come faccio con le persone alle quali tengo. Questa è una microscopica parte della mia libreria personale che cresce sempre più.
Giorno 73, 09-09-2014: è stato il giorno in cui ho deciso, in tutta serenità, di smettere di lottare contro i mulini a vento. Nello specifico, ho deciso che è inutile sprecare tempo e risorse facendo richieste di accredito per la Milano Fashion Week laddove so che non avrò mai nemmeno la cortesia di una risposta, sia essa negativa o positiva. Mi sono messa il cuore in pace e ho affidato tutto all’Universo, come dice una mia cara amica.<br />L’ho detto anche nell’introduzione generale, è un traguardo non da poco per me che mi sento sempre sotto esame, che mi metto sempre in discussione e che cerco sempre l’errore in me stessa.<br />E se quella sbagliata, per una volta, non fossi necessariamente io?
Giorno 73, 09-09-2014: è stato il giorno in cui ho deciso, in tutta serenità, di smettere di lottare contro i mulini a vento. Nello specifico, ho deciso che è inutile sprecare tempo e risorse facendo richieste di accredito per la Milano Fashion Week laddove so che non avrò mai nemmeno la cortesia di una risposta, sia essa negativa o positiva. Mi sono messa il cuore in pace e ho affidato tutto all’Universo, come dice una mia cara amica.
L’ho detto anche nell’introduzione generale, è un traguardo non da poco per me che mi sento sempre sotto esame, che mi metto sempre in discussione e che cerco sempre l’errore in me stessa.
E se quella sbagliata, per una volta, non fossi necessariamente io?
Giorno 74, 10-09-2014: ho sempre goduto di un sonno profondo, ma ultimamente non è più così e capita che io fatichi ad addormentarmi o che, se mi sveglio durante la notte per un rumore, non riesca poi più a riaddormentarmi. Se il cervello inizia a pensare… è la fine, il sonno non arriva più.<br />Questa è una piccola scultura in ceramica che mi fa compagnia da più di 10 anni: la presi in Brasile, nel 2004, insieme ad altre due identiche, una in verde e una in blu, che ho destinato a mia mamma e a mia sorella, le donne più importanti della mia vita. E così ho pubblicato questa foto con un augurio a me stessa <em>“bellezza dormiente… portami bene per questa notte!”</em>. Così è stato: dopo una precedente notte insonne, quella notte, invece, ho finalmente riposato bene!
Giorno 74, 10-09-2014: ho sempre goduto di un sonno profondo, ma ultimamente non è più così e capita che io fatichi ad addormentarmi o che, se mi sveglio durante la notte per un rumore, non riesca poi più a riaddormentarmi. Se il cervello inizia a pensare… è la fine, il sonno non arriva più.
Questa è una piccola scultura in ceramica che mi fa compagnia da più di 10 anni: la presi in Brasile, nel 2004, insieme ad altre due identiche, una in verde e una in blu, che ho destinato a mia mamma e a mia sorella, le donne più importanti della mia vita. E così ho pubblicato questa foto con un augurio a me stessa “bellezza dormiente… portami bene per questa notte!”. Così è stato: dopo una precedente notte insonne, quella notte, invece, ho finalmente riposato bene!
Giorno 75, 11-09-2014: la serata dell’evento Caudalie + A glittering woman.<br />Una serata semplicemente meravigliosa e che resterà ben impressa nella mia mente e nel mio cuore.<br />Perché ho incontrato una donna incredibile, autrice di un sogno realizzato: parlare con Mathilde Thomas fa capire perché Caudalie sia il marchio apprezzatissimo che è.<br />Perché la serata è stata ricca di persone meravigliose che mi hanno fatto il dono di essere presenti, ricettive ed entusiaste.<br />Tutti i dettagli nel post dedicato.
Giorno 75, 11-09-2014: la serata dell’evento Caudalie + A glittering woman.
Una serata semplicemente meravigliosa e che resterà ben impressa nella mia mente e nel mio cuore.
Perché ho incontrato una donna incredibile, autrice di un sogno realizzato: parlare con Mathilde Thomas fa capire perché Caudalie sia il marchio apprezzatissimo che è.
Perché la serata è stata ricca di persone meravigliose che mi hanno fatto il dono di essere presenti, ricettive ed entusiaste.
Tutti i dettagli nel post dedicato.
Giorno 76, 12-09-2014: Enrico e io abbiamo iniziato a festeggiare il nostro anniversario (6 anni di matrimonio il 13 settembre) con una cena al tramonto a Menton, in Francia.
Giorno 76, 12-09-2014: Enrico e io abbiamo iniziato a festeggiare il nostro anniversario (6 anni di matrimonio il 13 settembre) con una cena al tramonto a Menton, in Francia.
Giorno 77, 13-09-2014: per me, grande appassionata di fantascienza e di Star Wars, non poteva esserci incontro migliore. Il piccoletto è un mito!
Giorno 77, 13-09-2014: per me, grande appassionata di fantascienza e di Star Wars, non poteva esserci incontro migliore. Il piccoletto è un mito!
Giorno 78, 14-09-2014: una domenica particolare alla fiera agricola di Sospel, poco distante da Menton.
Giorno 78, 14-09-2014: una domenica particolare alla fiera agricola di Sospel, poco distante da Menton.
Giorno 79, 15-09-2014: la felicità ha indossato… il papillon grazie a queste bellezze firmate Pokemaoke.<br />A proposito, avete letto il post dedicato alle fantastiche designer del brand?
Giorno 79, 15-09-2014: la felicità ha indossato… il papillon grazie a queste bellezze firmate Pokemaoke.
A proposito, avete letto il post dedicato alle fantastiche designer del brand?
Giorno 80, 16-09-2014: ho avuto l’ennesima prova di una cosa in cui credo. Se ci sono cuore e pensiero, anche un oggetto relativamente semplice può diventare grandioso.<br />(E qui sul blog ho già raccontato la storia di Imisi, un bracciale con una storia speciale che strizza l’occhio a una leggenda greca)
Giorno 80, 16-09-2014: ho avuto l’ennesima prova di una cosa in cui credo. Se ci sono cuore e pensiero, anche un oggetto relativamente semplice può diventare grandioso.
(E qui sul blog ho già raccontato la storia di Imisi, un bracciale con una storia speciale che strizza l’occhio a una leggenda greca)
Giorno 81, 17-09-2014: ad aprire la Milano Fashion Week  per la SS 2015, c’è stata lei, la mia adorata Chicca Lualdi, sempre più brava, stagione dopo stagione. Questa è una delle mie uscite preferite, eleganza e raffinatezza allo stato puro.<br />(Anche su di lei c’è un post, anzi, più di uno!)
Giorno 81, 17-09-2014: ad aprire la Milano Fashion Week  per la SS 2015, c’è stata lei, la mia adorata Chicca Lualdi, sempre più brava, stagione dopo stagione. Questa è una delle mie uscite preferite, eleganza e raffinatezza allo stato puro.
(Anche su di lei c’è un post, anzi, più di uno!)
Giorno 82, 18-09-2014: dal backstage della sfilata Angelo Marani SS 2015, ecco il moodboard della collezione con le ispirazioni. Sono queste le cose che mi fanno gioire e che mi fanno tanto amare la moda.<br />Presto un post sul blog.
Giorno 82, 18-09-2014: dal backstage della sfilata Angelo Marani SS 2015, ecco il moodboard della collezione con le ispirazioni. Sono queste le cose che mi fanno gioire e che mi fanno tanto amare la moda.
Presto un post sul blog.
Giorno 83, 19-09-2014: il talento luminoso di Giorgia Fiore. Brava!<br />Presto un post sul blog.
Giorno 83, 19-09-2014: il talento luminoso di Giorgia Fiore. Brava!
Presto un post sul blog.
Giorno 84, 20-09-2014: due talenti splendenti a illuminare la mia giornata, Giuliette Brown e Vladimiro Gioia.<br />Presto un post sul blog.
Giorno 84, 20-09-2014: due talenti splendenti a illuminare la mia giornata, Giuliette Brown e Vladimiro Gioia.
Presto un post sul blog.
Giorno 85, 21-09-2014: il mio ritrovamento vintage più recente, un bracciale acquistato al Mercatino Penelope, un luogo interessantissimo nel cuore di Milano. Credo che d’ora in poi ne diventerò un’assidua frequentatrice: è pieno di oggetti sfiziosi e interessanti, ci sono sempre nuovi arrivi e moltissimi pezzi hanno prezzi accessibili. Ci si entra con calma e curiosità e ci si perde in mezzo ai tantissimi oggetti tutti da scoprire, con molte storie da raccontare.<br />Aspettatevi un post sul blog…
Giorno 85, 21-09-2014: il mio ritrovamento vintage più recente, un bracciale acquistato al Mercatino Penelope, un luogo interessantissimo nel cuore di Milano. Credo che d’ora in poi ne diventerò un’assidua frequentatrice: è pieno di oggetti sfiziosi e interessanti, ci sono sempre nuovi arrivi e moltissimi pezzi hanno prezzi accessibili. Ci si entra con calma e curiosità e ci si perde in mezzo ai tantissimi oggetti tutti da scoprire, con molte storie da raccontare.
Aspettatevi un post sul blog…
Giorno 86, 22-09-2014: e mentre tanti erano già pronti a lasciare Milano per nuovi orizzonti, io mi sono goduta l’ultima giornata della Settimana della Moda e la gioia che essa rappresenta per me, quella di assistere stagione dopo stagione al percorso e alla crescita di tanti talenti emergenti. Da sinistra: Giulia Marani, Sergei Grinko, Alberto Zambelli e Heohwan Simulation.<br />Presto post dedicati a ognuno sul blog.
Giorno 86, 22-09-2014: e mentre tanti erano già pronti a lasciare Milano per nuovi orizzonti, io mi sono goduta l’ultima giornata della Settimana della Moda e la gioia che essa rappresenta per me, quella di assistere stagione dopo stagione al percorso e alla crescita di tanti talenti emergenti. Da sinistra: Giulia Marani, Sergei Grinko, Alberto Zambelli e Heohwan Simulation.
Presto post dedicati a ognuno sul blog.
Giorno 87, 23-09-2014: orgogliosa ed emozionata di presentare il concorso Ridefinire il Gioiello. Orgogliosa perché è un esempio perfetto del talento del quale parlo spesso, emozionata perché quest’anno ho anch’io un ruolo attivo nel progetto e ho premiato una dei designer (Alessandra Vitali, potete leggere il post a lei dedicato).
Giorno 87, 23-09-2014: orgogliosa ed emozionata di presentare il concorso Ridefinire il Gioiello. Orgogliosa perché è un esempio perfetto del talento del quale parlo spesso, emozionata perché quest’anno ho anch’io un ruolo attivo nel progetto e ho premiato una dei designer (Alessandra Vitali, potete leggere il post a lei dedicato).
Giorno 88, 24-09-2014: a proposito di quel talento che tanto mi piace sostenere… Questa è la più recente creazione di Eleonora Ghilardi che è una vera artista della ceramica. Ho parlato spesso di lei (qui sul blog c’è un post di dicembre 2013) e continuo a farlo perché mi sorprende ogni volta: in questa collana c’è il lichene, il mare, il corallo, le Hawaii e la forza del vulcano con frammenti di lava.
Giorno 88, 24-09-2014: a proposito di quel talento che tanto mi piace sostenere… Questa è la più recente creazione di Eleonora Ghilardi che è una vera artista della ceramica. Ho parlato spesso di lei (qui sul blog c’è un post di dicembre 2013) e continuo a farlo perché mi sorprende ogni volta: in questa collana c’è il lichene, il mare, il corallo, le Hawaii e la forza del vulcano con frammenti di lava.
Giorno 89, 25-09-2014: al flagship store Marina Rinaldi in corso Vittorio Emanuele a Milano c’è stata la performance di Serafino Rudari, pittura a suon di musica in un’ottica di scambio di emozioni e condivisione artistica.
Giorno 89, 25-09-2014: al flagship store Marina Rinaldi in corso Vittorio Emanuele a Milano c’è stata la performance di Serafino Rudari, pittura a suon di musica in un’ottica di scambio di emozioni e condivisione artistica.
Giorno 90, 26-09-2014: c’è una cosa che mi rende felice, sempre, ed è scrivere. E mi rende felice che riviste, blog e magazine mi diano fiducia e che mi permettano di scrivere per loro: è il lavoro che ho sempre sognato e questo voglio fare per sempre, difendendolo con grinta e passione. Questo era il mio nuovo post, in uscita quel giorno, per il magazine del White.
Giorno 90, 26-09-2014: c’è una cosa che mi rende felice, sempre, ed è scrivere. E mi rende felice che riviste, blog e magazine mi diano fiducia e che mi permettano di scrivere per loro: è il lavoro che ho sempre sognato e questo voglio fare per sempre, difendendolo con grinta e passione. Questo era il mio nuovo post, in uscita quel giorno, per il magazine del White.
Giorno 91, 27-09-2014: un regalo che, per farmi felice, è partito da Londra e ha fatto una lunga strada fino ad approdare sulla mia scrivania. Quel giorno non avevo parole per dire grazie per il nuovo fantastico numero di Hunger, in assoluto uno dei migliori prodotti editoriali attualmente sul mercato.<br />A proposito, questo è il numero 7, semestrale per l’autunno/inverno 2014-15, a tema <em>The Fearless</em>: sempre di più, Hunger è la rivista <em>“for the culturally and visually hungry”</em>.<br />Rankin forever!
Giorno 91, 27-09-2014: un regalo che, per farmi felice, è partito da Londra e ha fatto una lunga strada fino ad approdare sulla mia scrivania. Quel giorno non avevo parole per dire grazie per il nuovo fantastico numero di Hunger, in assoluto uno dei migliori prodotti editoriali attualmente sul mercato.
A proposito, questo è il numero 7, semestrale per l’autunno/inverno 2014-15, a tema The Fearless: sempre di più, Hunger è la rivista “for the culturally and visually hungry”.
Rankin forever!
Giorno 92, 28-09-2014: una serata meravigliosa a Ridefinire il Gioiello. Complimenti a Sonia Patrizia Catena (in centro) per l’organizzazione e grazie per la fiducia che mi ha accordato invitandomi come partner del concorso. Con me anche Valentina (a sinistra), amica e compagna di tante avventure.
Giorno 92, 28-09-2014: una serata meravigliosa a Ridefinire il Gioiello. Complimenti a Sonia Patrizia Catena (in centro) per l’organizzazione e grazie per la fiducia che mi ha accordato invitandomi come partner del concorso. Con me anche Valentina (a sinistra), amica e compagna di tante avventure.
Giorno 93, 29-09-2014: avverare i propri sogni ha sempre un sapore speciale. Tra i tanti che coltivo, c’era quello di assistere a una sfilata di Stella Jean: beh, alla fine ce l’ho fatta e le emozioni sono state così tante che ho fatto fatica a farle stare tutte in un post (e infatti, alla fine, ne ho scritti due).<br />Com’è bello quando un sogno si rivela all’altezza delle aspettative che gli abbiamo a lungo riservato…
Giorno 93, 29-09-2014: avverare i propri sogni ha sempre un sapore speciale. Tra i tanti che coltivo, c’era quello di assistere a una sfilata di Stella Jean: beh, alla fine ce l’ho fatta e le emozioni sono state così tante che ho fatto fatica a farle stare tutte in un post (e infatti, alla fine, ne ho scritti due).
Com’è bello quando un sogno si rivela all’altezza delle aspettative che gli abbiamo a lungo riservato…
Giorno 94, 30-09-2014: felicità è anche ricevere un pacchetto a sorpresa, del tutto inatteso, aprirlo e scoprire che dentro c’è una nuova, bellissima creazione di Chiara Graziosi di GRAZIOSIanelli (se vi va, cercate il post di marzo 2014) e una lettera piena di energia positiva che mi ha fatto emozionare.<br />Cosa c’è scritto? Quello è un piccolo segreto tra me e Chiara…
Giorno 94, 30-09-2014: felicità è anche ricevere un pacchetto a sorpresa, del tutto inatteso, aprirlo e scoprire che dentro c’è una nuova, bellissima creazione di Chiara Graziosi di GRAZIOSIanelli (se vi va, cercate il post di marzo 2014) e una lettera piena di energia positiva che mi ha fatto emozionare.
Cosa c’è scritto? Quello è un piccolo segreto tra me e Chiara…
Giorno 95, 01-10-2014: col post sugli accrediti e la loro logica (pubblicato qui sul blog) mi sono fortemente esposta. Sapevo di rischiare e soprattutto sapevo che, eventualmente, ci sarebbero state conseguenze da affrontare. Come spesso accade, sono stata sorpresa e spiazzata da reazioni di solidarietà che sono andate oltre qualsiasi mia aspettativa. Sono molto grata per questo, grata e felice, e tra tantissime testimonianze scelgo quella di Marco: riuscire a emozionare e coinvolgere una persona che non è nemmeno interessata all’argomento in via diretta… beh, direi che non avrei potuto raccogliere soddisfazione più grande.
Giorno 95, 01-10-2014: col post sugli accrediti e la loro logica (pubblicato qui sul blog) mi sono fortemente esposta. Sapevo di rischiare e soprattutto sapevo che, eventualmente, ci sarebbero state conseguenze da affrontare. Come spesso accade, sono stata sorpresa e spiazzata da reazioni di solidarietà che sono andate oltre qualsiasi mia aspettativa. Sono molto grata per questo, grata e felice, e tra tantissime testimonianze scelgo quella di Marco: riuscire a emozionare e coinvolgere una persona che non è nemmeno interessata all’argomento in via diretta… beh, direi che non avrei potuto raccogliere soddisfazione più grande.
Giorno 96, 02-10-2014: sono arrivata a casa, mi sono tolta scarpe e cappello e ho abbandonato il secondo su uno sgabellino col cuscino a forma di granchio. Dopo un po’, sono tornata in bagno e ho notato che il cappello stava meglio a lui: non ho potuto non sorridere. E immortalarlo.<br />Davvero, a volte, il sorriso ci viene strappato dalle cose più semplici…
Giorno 96, 02-10-2014: sono arrivata a casa, mi sono tolta scarpe e cappello e ho abbandonato il secondo su uno sgabellino col cuscino a forma di granchio. Dopo un po’, sono tornata in bagno e ho notato che il cappello stava meglio a lui: non ho potuto non sorridere. E immortalarlo.
Davvero, a volte, il sorriso ci viene strappato dalle cose più semplici…
Giorno 97, 03-10-2014: alla vigilia del matrimonio di Sandra Bacci, aspettando che arrivi la sposa. Una delle mie amiche più care si è sposata il 4 ottobre e quel pomeriggio l’aspettavo per assistere all’ultima prova del suo abito… un incanto!
Giorno 97, 03-10-2014: alla vigilia del matrimonio di Sandra Bacci, aspettando che arrivi la sposa. Una delle mie amiche più care si è sposata il 4 ottobre e quel pomeriggio l’aspettavo per assistere all’ultima prova del suo abito… un incanto!
Giorno 98, 04-10-2014: è stato un giorno molto felice perché si sono sposati Sandra e Giorgio, due persone speciali.<br />Questa foto, secondo me, rappresenta alla perfezione la complicità unica che c’è tra loro.
Giorno 98, 04-10-2014: è stato un giorno molto felice perché si sono sposati Sandra e Giorgio, due persone speciali.
Questa foto, secondo me, rappresenta alla perfezione la complicità unica che c’è tra loro.
Giorno 99, 05-10-2014: quel che resta il giorno dopo il matrimonio di Sandra e Giorgio…<br />Chissà perché, finita la festa, rimane sempre un po’ di malinconia, forse perché è stata troppo bella!<br />E così, ho tentato di trattenere gioia e felicità attraverso i ricordi fisici rimasti…<br />E ora che ho la bacchetta magica che mi hanno donato i miei amici Sandra e Giorgio, con tanto di nastri e sonaglino, saranno cavoli amari per tutti i cialtroni e gli incompetenti! Li farò sparire con un colpo di bacchetta!
Giorno 99, 05-10-2014: quel che resta il giorno dopo il matrimonio di Sandra e Giorgio…
Chissà perché, finita la festa, rimane sempre un po’ di malinconia, forse perché è stata troppo bella!
E così, ho tentato di trattenere gioia e felicità attraverso i ricordi fisici rimasti…
E ora che ho la bacchetta magica che mi hanno donato i miei amici Sandra e Giorgio, con tanto di nastri e sonaglino, saranno cavoli amari per tutti i cialtroni e gli incompetenti! Li farò sparire con un colpo di bacchetta!
Giorno 100, 06-10-2014: si è per me concluso il progetto 100 happy days e non poteva esserci modo migliore per terminare l’avventura di questa foto, quella per CosmoSenoSano e per il mese della prevenzione per il tumore al seno (c’è un post dedicato).<br />Mi sono schierata con Cosmopolitan perché il sorriso, il selfie che si fa utile, l’ironia e l’auto-ironia sono anche il mio linguaggio.<br />Perché penso che sia possibile occuparsi di cose serie anche così: durante l’infanzia, l’apprendimento passa attraverso il gioco, mi piace pensare che da adulti si possa fare qualcosa di simile.<br />Perché non sono un medico e non mi piace essere tuttologa: affronto il problema come so fare e uso i mezzi che ho.<br />Non so se ho fatto la differenza magari anche solo per qualcuno, ma ho provato. Con tutta me stessa (sì, questa nella foto sono io).
Giorno 100, 06-10-2014: si è per me concluso il progetto 100 happy days e non poteva esserci modo migliore per terminare l’avventura di questa foto, quella per CosmoSenoSano e per il mese della prevenzione per il tumore al seno (c’è un post dedicato).
Mi sono schierata con Cosmopolitan perché il sorriso, il selfie che si fa utile, l’ironia e l’auto-ironia sono anche il mio linguaggio.
Perché penso che sia possibile occuparsi di cose serie anche così: durante l’infanzia, l’apprendimento passa attraverso il gioco, mi piace pensare che da adulti si possa fare qualcosa di simile.
Perché non sono un medico e non mi piace essere tuttologa: affronto il problema come so fare e uso i mezzi che ho.
Non so se ho fatto la differenza magari anche solo per qualcuno, ma ho provato. Con tutta me stessa (sì, questa nella foto sono io).

 

 

 

🙂 The End 🙂

 

 

 

 

Qui trovate la prima parte e qui la seconda dei miei 100 happy days.

Se volete cimentarvi anche voi, qui trovate il sito 100 happy days in tantissime lingue, perché è un progetto globale, e qui la pagina Facebook. Potete anche cercare l’hashtag #100happydays sui vari social network: vi avviso, su Instagram troverete più di 21 milioni di post: un vero fenomeno virale 🙂

Se volete entrare a far parte in maniera attiva, non solo come sfidanti, qui trovate tutti i modi in cui potete farlo. Se volete sapere di più della fondazione dietro al progetto, date un occhio qui.

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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