Con Accademia Saint Mary alle Gallerie d’Italia

Vi racconto un piccolo aneddoto.
Tempo fa mi contattarono per portare alla mia attenzione un libro molto speciale e decisi con tutto il cuore di scrivere un post: ci misi tutta me stessa, sperando di dare un microscopico aiuto per qualcosa in cui credo molto. Quel post è stato – credo – il mio scritto più letto di sempre, come redattrice e come blogger, con centinaia di like, condivisioni, messaggi: insomma, l’ho concepito sperando di dare e di fare qualcosa di buono e invece sono stata io a ricevere moltissimo.
La stessa cosa mi accade sempre più spesso col blog: l’ho aperto sperando, desiderando e sognando di condividere tutto ciò in cui credo, ma per prima ricevo tanto da persone sensibili e ricettive, disposte ad accompagnarmi in tale avventura.
Tutto questo per dirvi che, quando facciamo le cose col cuore, in realtà riceviamo a nostra volta, proprio perché non c’è calcolo o aspettativa.
Da quando mi occupo di moda a tempo pieno, mi capita di essere ospite di diverse scuole per raccontare le mie esperienze: è stato così che ho scoperto che insegnare mi sarebbe piaciuto moltissimo. Quello che si crea tra chi insegna (nel mio caso è una grossa parola, ovviamente, più che altro chiacchiero) e chi apprende è uno scambio potentissimo e ha un elevato tasso di reciprocità, tanto da ridurre le distanze o talvolta capovolgere i ruoli. Avere davanti a sé persone curiose e disposte ad accogliere ciò che si dice è elettrizzante: fa venire voglia di dare tutto. Quando frequentavo lo IED, una docente mi disse che è proprio questo il motivo per cui insegna: ora lo capisco profondamente, perché l’ho provato sulla mia pelle. Peccato averlo scoperto un po’ tardi.
Sabato scorso ho vissuto un’altra di queste gratificanti esperienze grazie all’Accademia Saint Mary che mi ha chiesto di incontrare le studentesse del corso di Wedding and Events Planner. Non solo: stavolta si è aggiunta un’emozione in più, perché ho preso parte alla consegna dei diplomi e l’ho dato io stessa a due delle ragazze. Che gioia consegnare quella pergamena che rappresenta tanti sogni e tanti progetti!
Quindi, visto che ancora una volta c’è stato il miracolo della reciprocità del donare e del ricevere, questo post serve anche a dire qualche doveroso grazie.
Grazie ad Arianna Gasbarra e all’Accademia Saint Mary per aver riposto fiducia in me.
Grazie ad Azzurra Di Lorenzo: è stata lei a parlare di me ad Arianna. Azzurra non è un nome nuovo qui sul blog, ho già raccontato di lei: è una stilista talentuosa e fa parte di coloro nei quali ripongo la mia fiducia e le mie speranze. E infatti, dimostrando lungimiranza, Arianna ha scelto il suo atelier per far incontrare le allieve e la moda.
Grazie ad Antonella, Laura, Paola, Sabrina e Stefania: siete in gamba e piene di entusiasmo. Avanti tutta col vostro percorso!
Grazie a Elisa Negri, storica dell’arte che ci ha accompagnata in una strabiliante visita delle Gallerie d’Italia. Dovete sapere che la brava Arianna ha pensato a una giornata speciale per chiudere in bellezza l’avventura delle studentesse (e io mi sono unita a loro): una visita del bellissimo museo meneghino in compagnia di Elisa che ci ha affascinate con un percorso ad hoc, particolarmente concentrato sul ruolo della donna nell’arte e nei secoli, con molti riferimenti alla moda. Elisa mi ha conquistata: possiede una cultura sterminata ed enciclopedica e la offre al suo pubblico con grande semplicità, spontaneità e immediatezza. Ascoltarla è stato un vero piacere e un grande onore.
A proposito delle Gallerie d’Italia: se non ci siete mai stati, andateci assolutamente. È un luogo colmo di meraviglie, la struttura è stupefacente ed è un posto sereno, una vera oasi a Milano. E aggiungo che l’ingresso è gratuito: gratuito, sì, avete letto bene. Spesso ci si lamenta come oggi tutto sia caro, poi ci si fa sfuggire chicche come questa: io per prima non c’ero ancora stata (nonostante il museo sia stato aperto nel 2011) e sono felicissima che quest’avventura mi abbia donato anche tale possibilità. Accade che le cose migliori della vita siano quelle che non si possono acquistare: ecco, questo è uno splendido esempio.
L’ultimo grazie va ad Andrea Acierno, direttore della bellissima Caffetteria DeCanto annessa alle Gallerie. Andrea ha dato una dimostrazione pratica di cosa significhi fare un mestiere con professionalità e passione, allestendo la piccola biblioteca interna con un buffet destinato a noi per la parte finale della nostra giornata, dopo la visita: ha inoltre condiviso a sua volta le proprie esperienze col nostro gruppo, aggiungendo una buona dose di verve e simpatia.
Insomma, quando si mettono insieme tante belle teste desiderose di positività, non può che nascere altra bellezza.
Elisa, la nostra fantastica guida, ha detto una cosa che mi ha colpita e che condivido: ogni volta che incontriamo una persona, non siamo più gli stessi, cambiamo impercettibilmente proprio per ciò che abbiamo dato e ricevuto. Sabato scorso ho incontrato non una ma molte persone e sento che quest’esperienza preziosa ha costruito un altro pezzo della persona che desidero diventare.

Manu

 

 

Vi va di seguirmi in una passeggiata attraverso le Gallerie d’Italia? Ecco cosa ho colto attraverso il mio obiettivo.
Questo piccolo racconto non ha la pretesa di essere una lezione di storia dell’arte (per questo ci sono i veri esperti come Elisa Negri), è solo una raccolta di ciò che mi ha dato emozione e spero che sia uno stimolo per invogliarvi ad andare a vedere coi vostri occhi 🙂

Il nostro gruppo guidato dalla brava Elisa Negri
Il nostro gruppo guidato dalla brava Elisa Negri
Io persa tra specchi e soffitti
Io persa tra specchi e soffitti

La sottoscritta in contemplazione
La sottoscritta in contemplazione

Io al lavoro
Io al lavoro

Io estasiata tra le opere<span style="font-size: 13px; line-height: 19px;"> </span>
Io estasiata tra le opere 

<em>Selfie</em> con un’opera di Michelangelo Pistoletto: giochi di riflessi con la superficie lucidata a specchio.
Selfie con un’opera di Michelangelo Pistoletto: giochi di riflessi con la superficie lucidata a specchio.

 Ed ecco qualche immagine della parte finale della nostra avventura

Tutte le foto sono miei scatti: fanno eccezione quella del gruppo e quelle che mi ritraggono per le quali ringrazio Arianna Gasbarra

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Accademia Saint Mary: qui trovate il sito, qui la pagina Facebook e qui quella dedicata al corso di Wedding and Events Planner

Azzurra Di Lorenzo: qui trovate il sito, qui e qui le sue pagine Facebook e qui potete rileggere il mio articolo su di lei

Gallerie d’Italia di Piazza della Scala: qui trovate il sito, qui la pagina Facebook, qui Twitter e qui il canale YouTube.
Questo spazio espositivo occupa Palazzo Anguissola Antona Traversi, Palazzo Brentani e il Palazzo della Banca Commerciale Italiana: è dedicato all’Ottocento e al Novecento. Ribadisco che l’ingresso è gratuito (tutte le info qui) e sono disponibili anche le audioguide, sempre gratuitamente, in ben 9 lingue. Qui trovate invece la Caffetteria DeCanto, annessa al complesso museale: oltre al buffet preparato per noi, Arianna e io abbiamo anche pranzato e siamo state benissimo, buon cibo e atmosfera bellissima, una vera coccola.

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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