A primavera, i cappelli Doria 1905 viaggiano verso Levante

Non riesco a immaginare me stessa senza cappelli né potrei rinunciare all’idea di indossarli.

Ci sono piccole cose, piccole abitudini, piccole tradizioni che fanno profondamente parte di noi, della nostra vita, della nostra cultura, del nostro vissuto e della nostra minuscola storia personale: il cappello è per me tutto questo.

Indosso i cappelli molto spesso e li amo tantissimo, sebbene non da sempre: come ho raccontato in un mio recente articolo per SoMagazine, ho imparato ad apprezzarli in età adulta.

La cordiale antipatia che provavo nei loro confronti da bambina derivava dal fatto che ero costretta a portarli mio malgrado: mia mamma mi cacciava in testa il cappello senza tanti complimenti e senza accettare le mie vivaci proteste in quanto soffrivo di otiti e dunque desiderava che io proteggessi testa e orecchie. Il punto è che i cappelli da lei imposti consistevano spesso in certe cuffiette tricottate davvero tremende e quasi inguardabili…

Per fortuna, sono cresciuta e ho (quasi) superato certi ricordi (o sarebbe meglio dire traumi) alquanto imbarazzanti: oggi, in qualità di adulta innamorata della moda intesa come modalità d’espressione, amo follemente e incondizionatamente questo meraviglioso accessorio ricco di storia, di significati, di grazia, di bellezza; e lo amo anche perché è in grado – appunto – di esprimere molto bene la personalità di chi lo indossa. E a me le singole personalità piacciono molto, eventuali difetti inclusi (abbasso l’omologazione, sempre).

Il cappello mi accompagna sia in estate sia in inverno, cambiano solo i materiali: c’è chi afferma di avermi difficilmente vista senza cappello e perfino per il mio attuale biglietto da visita ho scelto l’immagine di una donna che lo indossa. Sorrido quando qualcuno mi dice “Ti assomiglia e ti descrive bene”: ne sono lieta.

Naturalmente, sono ancora più contenta quando i cappelli incontrano altre mie passioni: quando sono espressione di antiche capacità tramandate con passione, di manualità, di alto artigianato e di genuino made in Italy… beh, è amore puro.

Sono dunque molto felice di tornare a parlare di un marchio che ho già ospitato qui sul blog e che, da allora, ho sempre seguito con interesse e stima: si tratta di un nome che ho citato anche nel mio articolo per SoMagazine tra i marchi italiani storici. È quello di Doria 1905, un nome che da più di 110 anni è sinonimo di passione artigiana, genio imprenditoriale e raffinata capacità sartoriale: come dice il nome stesso, il brand è infatti nato a Maglie, in provincia di Lecce, nel lontano 1905.

Ho avuto modo di guardare, toccare e provare la collezione primavera / estate 2016 in ben due occasioni: dapprima lo scorso settembre al White, il salone meneghino della moda contemporanea, e poi nuovamente in novembre in occasione del press day. Ora che, finalmente, la prospettiva davanti a noi è quella della bella stagione, posso parlarvi della bellissima collezione di Doria 1905, ricca di colori vitaminici ma anche di nuance delicate: tinte e fogge fanno venire un’immediata voglia di sole e leggerezza. Anzi, fanno venire voglia di partire per un lungo viaggio.

Ed è proprio il viaggio la fonte di ispirazione per il brand pugliese, anzi, precisamente salentino: così come i viaggiatori di inizio secolo salpavano da Brindisi verso mete esotiche, la nuova collezione è un affascinante viaggio verso Sud Est attraverso il Salento. Ecco perché si chiama Viaggio a Levante.

Alcuni miei scatti al press day Doria 1905 del 19 novembre 2015 con una piccolissima parte delle proposte incluse nella<strong> collezione SS 2016 Viaggio a Levante</strong>
Alcuni miei scatti al press day Doria 1905 del 19 novembre 2015 con una piccolissima parte delle proposte incluse nella collezione SS 2016 Viaggio a Levante

Doria 1905 prosegue quindi un immaginario viaggio già intrapreso, un viaggio nello spazio e nel tempo partendo dalle radici culturali della terra salentina rivisitate però in chiave contemporanea: quattro temi raccontano altrettante storie in cui il passato disegna il presente, facendo sì che culture e suggestioni rivivano, trasfigurate, nelle forme di oggi. Il cappello si colora dunque sia delle emozioni della terra di origine sia degli approdi di questo viaggio immaginario.

Il primo tema prende il nome di Barocco: dai materiali grezzi a quelli più preziosi, l’eleganza sobria e sofisticata cerca nella tradizione spunti inediti e di grande pregio. Il filo conduttore di questa parte di collezione è il punto Maglie, un’antica tecnica di ricamo tipica del territorio: tale tecnica veste i cappelli con i caratteristici motivi oppure si trasforma in cinta per pezzi speciali, realizzabili su ordinazione. La linea Barocco nasce da materiali naturali come il lino puro declinato in toni che spaziano dal panna al grigio, dal sabbia al sale: anche i patchwork, tipici di casa Doria, giocano sulle tonalità candide del panna e dei colori naturali.

Il secondo tema prende il nome di Via Terra: trae spunto e ispirazione dal viaggiatore dei primi anni del ‘900, un pioniere amante degli spazi aperti, un avventuriero innamorato dei colori profondi del paesaggio assolato e selvaggio, un esploratore raffinato e inusuale. Finibus Terrae: è così che venivano definite le terre salentine, vibranti di colori forti e di profumi intensi capaci di accendere emozioni e rimanere profondamente impresse nei ricordi di quel viaggiatore. I materiali usati per questi cappelli sono tessuti primitivi con superfici estremamente materiche, tessuti un po’ grezzi e resistenti come il Canvas e la tela Olona o ancora paglie intrecciate con erba grezza. Le nuance sono naturali e scelgono i toni della terra e del cuoio, il verde scuro dei pini, l’amaranto del Primitivo di Manduria, splendido vino prodotto nelle province di Brindisi e Taranto.

Doria 1905 SS 2016 – Canotier uomo in Panama Quito
Doria 1905 SS 2016 – Canotier uomo in Panama Quito
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in jersey e treccia papier
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in jersey e treccia papier
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in paglia, erba e tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in paglia, erba e tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in Panama Fine
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in Panama Fine
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in papier, tela Olona e cinta in corda
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in papier, tela Olona e cinta in corda
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in tela Olona e treccia grano
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna in tela Olona e treccia grano
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna Panama Fine con cinta <em>punto Maglie</em>
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna Panama Fine con cinta punto Maglie
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna Panama Quito con cinta multirighe
Doria 1905 SS 2016 – Cappello donna Panama Quito con cinta multirighe
Doria 1905 SS 2016 – Cappello Drop donna in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Cappello Drop donna in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Cappello Drop uomo in treccia papier
Doria 1905 SS 2016 – Cappello Drop uomo in treccia papier
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in feltro ultralight traforato, avvolgibile (e torna perfettamente in forma!)
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in feltro ultralight traforato, avvolgibile (e torna perfettamente in forma!)
Doria 1905 SS 2016 – cappello uomo in jersey e treccia papier
Doria 1905 SS 2016 – cappello uomo in jersey e treccia papier
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in papier extrafine e tessuto patchwork
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in papier extrafine e tessuto patchwork
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in paglia Parasisol con cinta <em>punto Maglie</em>
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in paglia Parasisol con cinta punto Maglie

Il terzo tema prende il nome di Oltremare: il viaggio di Doria 1905 prosegue via mare oltre il canale di Otranto puntando a Oriente. Attraverso gli occhi dei naviganti di inizio secolo si leggono tutti i toni del mare: ecco classici Panama e cotoni, lini leggeri, pois e paglie naturali a rendere rilassanti eppure avventurose le crociere in mare aperto. I colori abbracciano tutti i toni del bianco per poi procedere verso i blu accesi da una frizzante nota di mandarino. Il tema racconta lo stile marinière d’antan, puro e raffinato, strizzando l’occhio agli anni ’60.

Ed ecco infine il quarto tema, quello tanto decisivo da dare il nome a tutta la collezione: A Levante. L’approdo del viaggio immaginario prende i profumi dell’Est e i suoi colori profondi e opulenti: come una valigia carica delle emozioni di un viaggio che volge sulla Via delle Indie, i profumi e le sensazioni si trasformano lasciando spazio a fantasie multicolore anche azzardate.

È il tema più forte di tutta la collezione, con volumi ricercati e colori decisi. La valigia delle Indie è carica di Panama Quito, lini stampati e paglie coloratissime: le tinte ricordano i sapori intensi, come il rosso scuro di un altro celebre vino salentino, il Negroamaro, nonché i toni accesi delle spezie, la luce preziosa delle pietre dure, i toni leggeri delle acque trasparenti.

Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in paglia Parasisol
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in paglia Parasisol
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo Panama Fine con tesa piccola
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo Panama Fine con tesa piccola
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo Panama Quito con cinta bicolore
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo Panama Quito con cinta bicolore
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in papier
Doria 1905 SS 2016 – Cappello uomo in papier
Doria 1905 SS 2016 – Cloche donna in papier e bordo in gros grain
Doria 1905 SS 2016 – Cloche donna in papier e bordo in gros grain
Doria 1905 SS 2016 – Coppola uomo 8 spicchi
Doria 1905 SS 2016 – Coppola uomo 8 spicchi
Doria 1905 SS 2016 – Drop cloche donna in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Drop cloche donna in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Roller donna ad ala larga in tessuto (anche questo avvolgibile, anche questo torna in perfetta forma)
Doria 1905 SS 2016 – Roller donna ad ala larga in tessuto (anche questo avvolgibile, anche questo torna in perfetta forma)
Doria 1905 SS 2016 – Toledo donna in paglia Parasisol con cinta in pizzo
Doria 1905 SS 2016 – Toledo donna in paglia Parasisol con cinta in pizzo
Doria 1905 SS 2016 – Trilby donna in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Trilby donna in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Trilby uomo in paglia, erba e tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Trilby uomo in paglia, erba e tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Trilby uomo in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Trilby uomo in tessuto
Doria 1905 SS 2016 – Trilby uomo in papier
Doria 1905 SS 2016 – Trilby uomo in papier

A questo punto, per chiudere questo splendido viaggio intrapreso in compagnia di Doria 1905, mi fa piacere donarvi alcune curiosità: a mia volta, le ho ricevute e accolte come fossero un regalo in occasione del press day dello scorso 19 novembre e, oggi, sono felice di condividerle con voi.

Vi sarete forse incuriositi di fronte alla dicitura Panama Quito: io l’ho fatto e ho appreso che la qualità di un cappello Panama dipende dalla finezza delle fibre e dell’intreccio. In base a tali criteri, si può parlare di Panama Quito, Brisa, Cuenca e Montecristi.

La seconda curiosità riguarda la gassa, ovvero il fiocco posto sulla cinta o nastro: tradizionalmente, il cappello da uomo ha la gassa a sinistra, quello da donna a destra. Questo perché una volta l’uomo stava alla sinistra della donna, quindi, posizionando le gasse in questo modo, entrambe restavano rivolte verso l’esterno.

E, infine, ecco il terzo e grazioso aneddoto: una volta, i cappelli da uomo erano spesso dotati di un bottoncino e di un cordino che, quando il copricapo era indossato, restavano invisibili. Sulla giacca, invece, veniva creata un’asola: quando c’era vento, il cordino veniva agganciato tra bottone e asola, così, se una folata impertinente cercava di portare via il cappello, lo stesso rimaneva appeso alla giacca.

Ah, le finezze e le delicatezze di altri tempi!

Ecco perché affermo che il cappello è espressione di cultura, storia e storie, tradizione e tradizioni: è frutto di sapienza e lavorazioni antiche tuttora valide, manuali e mai del tutto superate dall’avvento delle macchine. Per tutti questi motivi ogni copricapo porta con sé aneddoti e significati.

Per fortuna, ci sono aziende come Doria 1905, belle realtà capaci di far rivivere tutto ciò consentendo meravigliosi viaggi a Levante.

E, al prossimo press day, raccolgo altre curiosità, ve lo prometto.

Manu

 

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Doria 1905, qui la pagina Facebook, qui Twitter, qui Instagram e qui il canale YouTube dal quale viene il video qui sotto che spero vi faccia sognare così come ha fatto sognare me.

Le boutique Doria 1905 si trovano a Maglie in provincia di Lecce (via Ginnasio 42), a Bologna (via IV Novembre 14/b), a Roma (vicolo Dell’Orto di Napoli 5, traversa di via del Babuino), a Vicenza (piazza dei Signori 35) e a Lugano (via Albrizzi 1). Trovate l’elenco completo di tutti gli altri corner e shop qui.

C’è anche la possibilità di acquistare online, sia sull’apposita sezione del sito Doria 1905 sia su Boutique On Click.

Il mio primo articolo su Doria 1905: qui.

Il mio articolo per SoMagazine con storie e curiosità a proposito dei cappelli: qui.

Il mio articolo per WeBelieveinStyle coi pezzi a mio avviso irrinunciabili per un uomo (inclusi i cappelli Doria 1905): qui.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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