Vinosource, la linea di Caudalie tra idratazione e soffitti rosa

“Quando sei qui con me / questa stanza non ha più pareti / ma alberi / alberi infiniti / quando sei qui vicino a me / questo soffitto viola / no, non esiste più…”

È da quando sono piccola che sogno di entrare in una stanza e trovare un soffitto viola che si trasformi in alberi infiniti, proprio come canta Gino Paoli in una delle sue canzoni più belle, Il cielo in una stanza. È il potere che hanno certi testi, vere poesie in musica capaci di forgiare il nostro immaginario.

Settimana scorsa sono andata molto vicina al sogno di trovare quel soffitto e il merito è di Caudalie che, per un’occasione speciale, ha riempito una stanza di eterei palloncini rosa. Così, quando sono arrivata all’appuntamento, mi sono ritrovata a fissare a bocca aperta un ondeggiante tetto di sfumature varianti tra il carnicino e lo shocking: sembrava di stare in un piccolo sogno e d’un tratto ho compreso perché l’invito recitasse Life is better in pink.

Probabilmente vi state chiedendo perché Caudalie, marchio di estetica che seguo da tre anni, abbia voluto un soffitto rosa: e io ve lo dico, l’ha fatto per presentare la gamma Vinosource all’acqua d’uva bio.

Come ho avuto modo di raccontare in precedenti post, tutta la filosofia di Caudalie gira attorno all’uva e Vinosource è un ulteriore passo di Mathilde Thomas, la fondatrice, verso la conoscenza e l’impiego di questo prezioso ingrediente.

“Pensa a quel momento di puro piacere quando gusti un acino d’uva dolce e succoso… è questa la sensazione che ho voluto evocare. Per un effetto ancora più goloso, ho colorato le confezioni delle creme Vinosource e di Eau de Raisin con la dolcezza del rosa. Un invito a gustare la vita come se fosse un acino d’uva.”

Mathilde racconta così la gamma basata su formule naturali che mirano a dissetare, idratare e lenire la pelle del viso: potrebbero sicuramente bastare queste sue parole, eppure, come avviene con tutti i prodotti Caudalie, anche stavolta c’è una bella storia che merita di essere raccontata.

Tutto inizia con la vendemmia e con la raccolta dei grappoli provenienti principalmente dai vitigni Merlot e Muscat delle regioni del Gard e dell’Hérault, nel sud della Francia, zone perfette per tali coltivazioni: se chiudo gli occhi, posso immaginare quei vitigni rinomati proprio per l’ottima esposizione al sole e conseguentemente per la ricchezza dei loro frutti. L’uva è 100% bio e viene coltivata nelle migliori condizioni possibili, senza OGM (organismi geneticamente modificati) e senza pesticidi chimici, preservandone dunque gli equilibri naturali.

Dopo essere stati raccolti, i grappoli vengono pressati e distillati con un processo a bassa pressione: questo processo esclusivo studiato da Caudalie permette di isolare l’acqua per evaporazione, purificandola e potenziandola. Viene poi aggiunta una piccola quantità di puro succo d’uva rossa bio per raggiungere la composizione perfetta: nasce così l’acqua d’uva bio Caudalie.

Per sua stessa natura, l’acqua d’uva penetra facilmente nelle cellule della pelle: contiene polifenoli (molecole antiossidanti) e polisaccaridi, zuccheri che vengono definiti intelligenti in quanto riescono a catturare l’acqua e a conservarla negli strati superficiali della cute. Risultato: la pelle è dissetata, idratata e lenita.

Tra i prodotti che compongono la gamma Vinosource, vi parlo oggi di quelli che ho avuto modo di testare in occasione dell’evento di presentazione, ovvero le quattro creme (Crema Sorbetto Idratante, Fluido Effetto Mat Idratante, Crema Fondente Nutriente, Crema Velluto Ultra-Nutriente) e lo spray chiamato Eau de Raisin.

E vi dico subito che l’intensificarsi del tono di rosa del tubetto indica in effetti anche un’ideale scala progressiva delle quattro creme.

Caudalie Vinosource: dalla fonte – gli acini d’uva – al risultato – le quattro creme che formano la gamma.
Caudalie Vinosource: dalla fonte – gli acini d’uva – al risultato – le quattro creme che formano la gamma.

Grazie a una tecnologia chiamata quick break, la Crema Sorbetto Idratante (Crème Sorbet Hydratante) si presenta come un gel crema che si trasforma a contatto con la pelle in una vera e propria riserva d’acqua: contiene ben il 98% di ingredienti di origine naturale e le note di fiori di mandarino, foglie di limone, acqua di cetriolo e menta fresca regalano un rinfrescante benessere.

Il Fluido Effetto Mat Idratante (Fluide Matifiant Hydratant) opacizza istantaneamente e riduce l’eccesso di sebo, aiutando la pelle a ricostituire le proprie riserve d’acqua: riequilibrata, la pelle ha un effetto vellutato. In questo caso, abbiamo il 92% di ingredienti di origine naturale, inclusi gli estratti di tè di Giava e la polvere di lino che assorbono e regolano la produzione di sebo.

La Crema Fondente Nutriente (Crème Fondante Nourissante) è più corposa e protettiva: contiene il 97% di ingredienti di origine naturale e risulta il trattamento ideale per la pelle secca in quanto le regala nutrimenti vegetali lipidici in grado di rigenerarla con delicatezza.

E infine c’è la Crema Velluto Ultra-Nutriente (Crème Velours Ultra Nourissante Vinosource Riche): è una crema avvolgente che nutre in profondità e restaura il film idro-lipidico della pelle per restituirle elasticità e sollievo immediati. Contiene il 92% di ingredienti di origine naturale nonché burro di karité proveniente, tra l’altro, da commercio bio ed equo-solidale.

I miei scatti all’evento milanese del 14 aprile: dal soffitto al rinfresco allestito per darci il benvenuto… tutto era rosa, dando un senso tangibile allo slogan <em>Life is better in pink!</em>
I miei scatti all’evento milanese del 14 aprile: dal soffitto al rinfresco allestito per darci il benvenuto… tutto era rosa, dando un senso tangibile allo slogan Life is better in pink!

Dopo averle provate, posso dirvi che le creme Vinosource sono tutte valide e piacevoli da usare: la scelta dipende davvero dal proprio tipo di pelle e anche dai gusti personali.

Tutte e quattro garantiscono un buon assorbimento e non lasciano la pelle unta: da questo punto di vista, le prime due, la Crema Sorbetto Idratante e il Fluido Effetto Mat Idratante, sono eccezionali, freschissime e leggerissime. Sono confortevoli, lasciano un buon profumo e la pelle resta piacevolmente morbida.

Credo saranno la mia scelta per il periodo caldo, magari alternandole: ecco perché vi dico che la scelta può essere fatta non solo in base al tipo di pelle ma anche secondo gusto personale. Nel mio caso, infatti, potrebbe essere adatta anche la Crema Fondente Nutriente, ma prediligo le creme più leggere, visto che sono un po’ indisciplinata e refrattaria quanto a (buone) abitudini cosmetiche, come ho confessato in passato.

E dunque credetemi se vi dico che il Sorbetto può essere usato anche prima di andare in spiaggia tanto è leggero: è una vera coccola, il nome non potrebbe essere più azzeccato!

Ma parlando di freschezza, leggerezza e piacevolezza, ecco l’ultimo prodotto del quale desidero parlarvi oggi, ultimo solo nell’ordine ma decisamente in cima alle mie preferenze insieme al Sorbetto: mi riferisco alla Eau de Raisin.

Chi ama Caudalie conosce già questa acqua in quanto rappresenta un prodotto cult del marchio nonché uno dei più venduti: è uno spray che rinfresca e idrata tutti i tipi di pelle in qualsiasi momento della giornata.

Lenitiva come un’acqua termale, Eau de Raisin viene immediatamente assorbita dalla pelle e dunque non necessita di essere tamponata dopo l’applicazione, fatto che consente di spruzzarla anche sul viso truccato. Composta al 100% di acqua d’uva bio, non contiene conservanti ed è senza profumo: la confezione di colore rosa è in edizione limitata per il lancio della linea Vinosource.

Da mettere in borsa e da usare a piacimento e generosamente!

Ed eccomi all’evento Caudalie Vinosource, immortalata col mio palloncino rosa e intenta a divorare un ottimo sushi con maionese di barbabietola<em> (ovviamente rosa e… una rivelazione, una bontà! P.S.: Non stupitevi dell’iniziale E al mio dito… Mi firmo sempre Manu, è vero, ma il mio nome intero è Emanuela)</em>
Ed eccomi all’evento Caudalie Vinosource, immortalata col mio palloncino rosa e intenta a divorare un ottimo sushi con maionese di barbabietola (ovviamente rosa e… una rivelazione, una bontà! P.S.: Non stupitevi dell’iniziale E al mio dito… Mi firmo sempre Manu, è vero, ma il mio nome intero è Emanuela)

Avevo accennato a una bella storia e vi ho raccontato dei grappoli d’uva e di come diventino alleati perfetti per la pelle; desidero concludere sottolineando un ulteriore motivo per cui amo Caudalie e per cui seguo il marchio da tre anni, come ho già scritto in principio.

Come tutti gli altri trattamenti, anche la gamma Vinosource risponde a una carta etica rigorosa, perché per Mathilde Thomas il business non esula dalla responsabilità che ognuno di noi ha verso il Pianeta che abitiamo.

L’etica è qualcosa che amo in un imprenditore e a chi mi dice che è impossibile coniugarla con gli affari rispondo che sono frottole – scusate la franchezza molto esplicita: esistono parecchi esempi a favore della mia tesi e Caudalie è uno di essi.

Quelle di Mathilde non sono chiacchiere e la sua azienda fa gesti concreti: per esempio, già dal 2012, Caudalie è membro dell’associazione “1% for the Planet” e devolve l’1% del proprio fatturato mondiale a favore di associazioni che si occupano di protezione e salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, si impegna nelle regioni più minacciate del mondo sostenendo la lotta contro la deforestazione, la protezione delle specie animali in via d’estinzione e la promozione di un’economia che aiuti veramente le popolazioni locali (come nel caso del burro di karité citato qui sopra).

Il marchio ha piantato alberi in Amazzonia, ha protetto foreste in Indonesia collaborando col WWF e, prossimamente, contribuirà a progetti in Thailandia, Brasile, Cina e Stati Uniti: Mathilde riesce a pensare alle piante, agli animali e alle persone, un terzetto dal quale non si può prescindere se vogliamo preservare questo nostro ormai fragile sistema.

Ecco perché il suo è un marchio molto conosciuto, amato e che non avrebbe nemmeno bisogno di troppe presentazioni; ecco perché trovo coerente la scelta del rosa; ecco perché Caudalie riesce ancora a farmi sperare di trovare quel soffitto viola, anzi, meglio ancora, quegli alberi infiniti.

Il tutto è coronato da un tocco immancabile di soave leggerezza: come dice Mathilde, il suo è “un invito a gustare la vita come se fosse un acino d’uva.”

Rosa, naturalmente.

Manu

 

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Caudalie, qui la pagina Facebook, qui Twitter, qui l’account Instagram di Caudalie e qui quello di Mathilde Thomas, qui il canale YouTube.

Qui trovate tutta la gamma Vinosource.

Trovate i prodotti Caudalie in farmacia (qui lo store locator), sul sito e nelle boutique di tutto il mondo tra le quali Parigi, Milano, New York, Hong Kong, Rio de Janeiro, Sau Paulo, Los Angeles, Londra, Montréal e Washington.

Caudalie a Milano è in via Fiori Chiari 14.

Io e Caudalie: qui trovate il mio primo articolo sull’inaugurazione della boutique a Milano, qui il secondo che racconta la linea Polyphenol C15, qui il terzo su Parfum Divin, qui il quarto sull’incontro con Mathilde Thomas e qui il più recente a proposito della linea Vinoperfect.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Barbara
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Ciao carissima Manu
Grazie x il tuo post molto interessante. Anch’io sto cominciando a privilegiare uno stile di vita più sano e attento all’ambiente. Avevo già pensato di provare questa linea ma dopo le informazioni da te date sul Brand sono certa che lo farò! Continua così.
La tua affezionata amica che nonostante non riesca a vederti (il che mi spiace molto) ti segue sempre! Barbara

Manu
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Barbara cara, che piacere e che bella sorpresa ritrovarti qui!
Anche a me dispiace non riuscire più a vederci: i nostri rispettivi impegni e lavori nonché la distanza geografica di certo non ci facilitano 🙁
Almeno, riesco ad avere una qualche utilità attraverso il blog: sono felice di sapere che dopo questo post testerai a tua volta Caudalie. Se hai voglia, fammi sapere le tue impressioni, mi farebbe piacere.
Un grande abbraccio e grazie ancora per la gradita sorpresa, è stato davvero bello leggere il tuo commento 🙂
Un abbraccio,
Manu

Cristina
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Che bell’evento, tutto in rosa e tutto al femminile 🙂 Ho avuto il piacere di provare la crema sorbetto e l’ho apprezzata sopratutto in ‘accoppiata’ al siero sempre della stessa linea. Lascia la pelle liscia e morbida e adoro questa sensazione.
Approfitto per dirti che ti seguo con interesse anche sui social, sono attratta dagli argomenti che tratti e mi piace come scrivi, sapessi io scrivere così bene… davvero complimenti. 🙂
Ti saluto e a presto
Cris

Manu
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Ciao Cris,
è un grande piacere conoscerti, benvenuta nel mio piccolo spazio 🙂
Vedi, questo è ciò che amo del web: crea nuove conoscenze, nuove relazioni e offre occasioni di confronto.
Tu, per esempio, hai provato il siero e me ne parli bene: io non l’ho provato e dunque coglierò il tuo suggerimento. Grazie per questo nostro reciproco scambio!
E grazie di cuore anche per le tue parole gentili: comunque, dal tuo commento, mi sembra che anche tu scrivi bene. A ogni modo mi hai incuriosita e dunque verrò a mia volta a trovarti dalle tue parti 😉
Allora ci si vede tra un social e l’altro.
Buona serata e a prestissimo,
Manu

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