CiöD, il detto “chiodo scaccia chiodo” oggi si indossa

Qual è l’ingrediente indispensabile per riuscire a realizzare un prodotto di successo?

Credo sia difficile – e pressoché impossibile – dare una risposta univoca, perché le discriminanti sono molte e, a volte, ci sono logiche che risultano incomprensibili: ho visto naufragare splendide idee così come ho visto procedere a gonfie vele progetti sui quali mai avrei scommesso.

A me piace pensare che, oltre ad avere l’idea giusta al momento giusto, servano cuore e passione: qualcuno potrà pensare che sono un’ingenua ma, per fortuna, in questo piccolo spazio web posso sognare e posso far sì che la risposta alla domanda iniziale sia proprio questa. Posso far sì che talento e passione restino i miei chiodi fissi.

E oggi è proprio il caso di usare tale espressione: ancora una volta, do spazio a un progetto che ha il sapore della passione e della sfida; ancora una volta, do spazio a una storia di ingegno e creatività made in Italy e il tutto è collegato… ai chiodi.

Il nome di questo progetto è infatti CiöD che, in dialetto bergamasco, significa chiodo. L’idea è stata quella di scegliere un nome particolare che racchiudesse in sé sia il territorio di origine sia il concetto e la forma: obiettivo raggiunto e ora vi racconto come e perché.

CiöD è nato in provincia di Bergamo, per l’esattezza a Endine Gaiano: il marchio è stato creato da Luca Cantamessa, classe 1993 (23 anni!), quando ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia. L’impresa è leader da oltre 35 anni nella fabbricazione di componenti plastici e recentemente ha scelto di differenziare la sua produzione esordendo nel mondo della moda e degli accessori.

“Stampiamo materie plastiche per vari settori industriali – racconta il giovanissimo Luca – e volevamo creare un bracciale da regalare alle aziende che da anni si affidano a noi. L’idea è stata quella di trasformare un oggetto povero, un lungo chiodo da carpentiere, facendolo diventare un accessorio di tendenza per celebrare il mondo del lavoro.”

L’idea è piaciuta da subito e il bracciale ha ricevuto molti consensi, fatto che ha spinto l’azienda a iniziare la produzione di una linea vera e propria non più pensata come gadget.

CiöD, dal concept al packaging
CiöD, dal concept al packaging

E così CiöD, divertente bracciale in morbida gomma, accessorio unisex per giocare in piena libertà con la fantasia, ha preso il volo e si è regalato anche uno slogan con tanto di hashtag, #chiodoscacciachiodo, proprio come l’omonimo detto.

(A proposito, piccola curiosità e piccola divagazione: sapete che qualcuno sostiene che quel modo di dire possa avere origine da un antico gioco praticato in Grecia? Il gioco consisteva nell’usare un piolo per scalzare o affondare maggiormente un altro conficcato nel terreno.)

CiöD permette di creare tanti abbinamenti grazie a un’ampia gamma di colori: si va dalle tinte più golose – come fragola, arancia e limone – ai classici bianco, nero e marrone, per un totale di 30 nuance. Le varianti disponibili sono due, una più semplice, completamente in gomma, e una con testa e punta metalliche, realizzate in microfusione e placcate in oro, argento, argento brunito, bronzo brunito e rame.

È facile da agganciare e sganciare ed è disponibile in tre taglie (S/M/L): il prezzo non è affatto proibitivo ed è di Euro 14,00 per la versione Monochrome (quella interamente in gomma) e di Euro 28,00 per la versione Metal. Difficilmente parlo di prezzi qui sul blog e se lo faccio in questo caso è per sottolineare che si tratta di un oggetto raggiungibile.

I materiali utilizzati sono di prima qualità, certificati, anallergici, atossici e nichel free; tutte le fasi del processo produttivo si svolgono in Italia, a garanzia di un prodotto d’eccellenza. Tipicamente orobica è anche la cura della produzione: attenzione meticolosa al dettaglio e abilità manuale si applicano a tutte le fasi affidate a esperti artigiani, confezionamento incluso.

I bracciali CiöD nelle mie foto al press day di qualche giorno fa
I bracciali CiöD nelle mie foto al press day di qualche giorno fa

A riprova del successo dell’idea – e giusto per ritornare alle mie elucubrazioni iniziali – segnalo con piacere che, attualmente, i bracciali CiöD sono distribuiti in circa 250 punti vendita in Europa e recentemente il marchio ha raggiunto un ulteriore traguardo, ovvero quello di essere scelto da Colette, celebre concept store parigino particolarmente attento a tutto ciò che è innovativo.

Mercoledì ho potuto vedere i bracciali da vicino nonché provarli e mi sono piaciuti al punto tale da convincermi a parlarvene; non solo, mi è stato rivelato che prossimamente Ciöd si arricchirà di altri accessori sempre in linea con la filosofia del marchio. Se non sbaglio, oltre a chiodo scaccia chiodo, esiste un altro proverbio che dice che occorre battere il ferro finché è caldo.

A volte il successo è un’idea semplice e – soprattutto – è davvero questione di cuore e passione. Non per nulla, l’ingegnoso Luca ha deciso che CiöD poteva essere anche un acronimo.

Di cosa? Di Colorful Ideas On Demand.

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito, qui la pagina Facebook e qui l’account Instagram di Ciöd: sul sito c’è anche lo shop online.

La mia scelta Ciöd: qui 🙂

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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