“Dal guardaroba dei gentlemen”, l’iniziativa di ProADAMO Onlus: com’è andata & intervista

Non mi piace lasciare le cose a metà e quindi cerco di portare a compimento ciò che inizio.

Vi ricordate uno dei miei primi post? Parlavo di un’iniziativa importante, quella che ha visto ProADAMO Onlus protagonista a Milano di una vendita di capi da uomo, vintage e second hand, organizzata per raccogliere fondi a favore dei propri progetti di ricerca e sostegno.

Dopo avervene parlato qui, sono andata alla vendita.

Ho curiosato tra i capi (e ho avvistato chicche meravigliose, soprattutto capi di sartoria a prezzi davvero invitanti, guardate le foto che ho scattato e che corredano questo articolo) e ho colto l’occasione per farmi raccontare meglio chi è e cosa fa esattamente ProADAMO.

Protagonista della chiacchierata la Professoressa Tiziana Collini, Vice Presidente di questa Onlus (potete leggere qualcosa di più su di lei qui).

“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013
“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013

Professoressa Collini, racconti a me e ai lettori chi è e cosa fa ProADAMO Onlus.

La Fondazione ProADAMO è una Onlus che opera sul territorio milanese e lombardo e che sostiene la ricerca per il tumore della prostata. Oltre a supportare progetti di ricerca, ProADAMO è promotore di un progetto di sostegno psicologico agli uomini con tumore e alle loro famiglie nel delicato momento della diagnosi e della scelta terapeutica. ProADAMO Onlus opera attraverso progetti molto concreti che spaziano dalla ricerca scientifica e clinica all’intervento di supporto psicologico, grazie a professionisti competenti e appassionati: i ricercatori, i volontari e gli specialisti che insieme contribuiscono a portare avanti la nostra causa. Ma il punto di vista di ProADAMO è nuovo, perché mette al centro del processo della cura la persona, non solo il paziente.

“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013
“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013

La vostra è una Fondazione che si occupa di questioni molto serie. Per contro, la moda è invece spesso considerata una cosa per gente vanesia, con tanto tempo da buttare via. Mi dica come e perché un’associazione come la vostra non crede a questo luogo comune, tanto da aver legato in diverse occasioni il proprio nome al mondo fashion.

L’idea di legare la Fondazione alla moda è venuta in modo naturale, perché ProAdamo è formata da volontarie donne, donne che si occupano della salute degli  uomini. Un modo per riuscire ad entrare in contatto in modo trasversale con altre donne e anche ragazze era proprio, secondo noi, quello di creare un evento particolare di vendita: accessori e abiti vintage di qualità. E’ stata una mossa vincente, abbiamo moltissime persone che ci seguono e aspettano con grande interesse i nostri mercatini. Attraverso costoro che sono innamorate come noi del vintage, possiamo divulgare il materiale di ProAdamo che entra così nelle loro case assieme agli abiti acquistati, veramente unici.

“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013
“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013

ProADAMO si occupa delle malattie urogenitali maschili. Mi ha colpito leggere sul vostro sito che il vostro obiettivo primario è quello di contribuire a sviluppare nuovi metodi di diagnosi e terapia “per le persone, prima ancora che per i pazienti”. Esprima una sua speranza concreta ed il suo sogno più audace rispetto al vostro lavoro.

Infatti, per noi la centralità della persona è un aspetto fondamentale del nostro lavoro. Il nostro sogno più audace sarebbe migliorare sempre più: da un lato, le opportunità di terapia e cura disponibili, affinché siano sempre più efficaci e tempestive; dall’altro, migliorare l’atteggiamento che gli uomini hanno nei confronti della propria salute, affinché la prevenzione e l’attenzione ad uno stile di vita sano vengano “naturali”. Concretamente, la nostra speranza è quella di aiutare un numero sempre maggiore di pazienti in questo percorso per loro spesso arduo, potenziando il supporto psicologico che offriamo a loro e alle loro famiglie e occupandoci anche del “dopo”: abbiamo infatti in mente un ambizioso progetto di ambulatorio di riabilitazione psico-sessuale per i pazienti che vengono curati per il tumore della prostata.

Il materiale informativo di ProADAMO
Il materiale informativo di ProADAMO

Diciamo qualcosa alle persone e soprattutto agli uomini affinché ci si avvii lungo una strada: arrivare al punto in cui la salute maschile non sia più un tabù.

Alle persone e agli uomini in particolare ci piacerebbe dire: non abbiate paura. Non abbiate paura di essere vulnerabili, di non essere invincibili. Prendetevi cura della vostra salute e del vostro corpo in modo consapevole, facendo il primo passo per prevenire e per stare bene. Se affrontata in modo adeguato, con una medicina attenta alla persona e che abbia un approccio multidisciplinare nell’affrontarla, in cui gli specialisti collaborino in sinergia mettendo l’uomo al centro della ricerca e supportandolo psicologicamente, la malattia non sarà più un tabù. E sarà l’uomo, non più solo il paziente, ad affrontare il percorso curativo. Prendersi cura di sé ed effettuare regolarmente controlli diventerà una buona abitudine e parlare della propria salute sarà, come accade nel caso della salute femminile, del tutto naturale, cominciando dalla prevenzione.

“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013. Scoperte preziose: dettagli da uno smoking, c’è ancora la data (1960) e il nome del committente…
“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013. Scoperte preziose: dettagli da uno smoking, c’è ancora la data (1960) e il nome del committente…

Capisco che la vostra Fondazione crede molto nella divulgazione e non solo nell’informazione più classica e scientifica, ma anche in canali più alternativi. È una scelta che dà buoni risultati?

La Fondazione ProADAMO, essendo molto giovane, cerca sempre più di diversificare i suoi canali di informazione, pur mantenendo una linea comune che è la nostra mission di aiutare la ricerca. Questa precisa scelta è dettata dall’obiettivo di raggiungere età diverse con cui comunicare con linguaggi diversi. Ad esempio, alcune delle nostre iniziative, come il Mese della Salute Maschile, sono comunicate con modalità volutamente varie: istituzionali e scientifiche per informare, più “social” per promuovere l’importanza di uno stile di vita sano anche presso i più giovani coi quali si comincia dalla prevenzione. Abbiamo aderito per esempio a Movember, un movimento mondiale che si propone di focalizzare l’attenzione sulla salute maschile attraverso un segno: invitando tutti gli uomini a farsi crescere i baffi nel mese di Novembre. ProADAMO e Movember sono fianco a fianco in questa attività, e hanno raggiunto il mondo dello sport, e del rugby in particolare. Finora questa scelta ha dato buoni risultati, ma siamo all’inizio del cammino e ci impegneremo sempre più per sensibilizzare quanti più uomini possibile, trasversalmente, sfruttando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. L’importante, per noi, è che il tema della salute maschile non sia più ignorato e che se ne parli con parole comprensibili a tutti.

Pin baffute per Movember
Pin baffute per Movember

Ultima domanda, un po’ più leggera. Le piace il vintage? Perché ProADAMO, nel panorama moda, ha scelto proprio questa strada? Altre associazioni hanno legato i propri nomi a grandi brand, per esempio.

Il Vintage è molto amato, specie dalle persone giovani che trovano nei vecchi abiti un’eleganza e raffinatezza particolari. Notiamo che la maggior parte di coloro che vengono ai mercatini sono donne tra i venticinque e sessanta anni: veramente possiamo dire che il vintage ha molti appassionati. Abbiamo voluto ampliare la nostra ricerca del vintage e allestire anche un mercatino per uomini, soprattutto con abiti sartoriali, tra quali smoking e frac, ormai introvabili. Molti hanno apprezzato la qualità dei tessuti, del taglio e dei particolari, ad esempio la scelta dei bottoni. Siamo tutte veramente innamorate del vintage che aiuta la ricerca.

“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013. Altra sartoria, altra preziosa scoperta…
“Dal guardaroba del gentleman”: i miei scatti del 4 maggio 2013. Altra sartoria, altra preziosa scoperta…

Non so davvero come ringraziare la Professoressa Collini per aver trovato il tempo di rispondere alle mie domande.

E non so come ringraziarla per i concetti che ha espresso e per il lavoro che fa insieme a tutti i suoi colleghi. Mi piace molto l’approccio di ProADAMO: a mio avviso è forte, vincente, e queste persone hanno tutta la mia stima. Sono onoratissima di aver partecipato a una delle loro iniziative.

Spero che gli auspici espressi si avverino e che sempre più uomini si avvicinino alla prevenzione.

Io provo a fare la mia parte lasciandovi di nuovo tutti i dettagli di questa Onlus.

Il sito: http://www.proadamo.it

La pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/ProADAMO/188439781222252?fref=ts

E se avete perso l’appuntamento con questa iniziativa, non preoccupatevi: attraverso sito e pagina Facebook sarete sempre informati circa eventi e nuovi mercatini.

Ancora grazie a ProADAMO e alla Vice Presidente per la disponibilità, per la voglia di raccontarsi e per aver chiacchierato con me.

Alla prossima,

Manu

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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