Da Damiani sono tutti diamanti quelli che luccicano

Ci sono inviti sui quali non ho bisogno di riflettere nemmeno per un secondo: quando si parla di gioielli, accetto con gioia, entusiasmo e curiosità, soprattutto se si tratta di maison storiche.

Ho sempre subito il fascino dei monili preziosi, oggetti che considero opere d’arte ricche di maestria e fantasia: quando Damiani mi ha invitata presso lo showroom di Milano, sul mio viso è nato un sorriso immediato perché il marchio, nato nel 1924, si distingue portando avanti l’eccellenza della migliore tradizione orafa italiana.

La loro storia nasce a Valenza dove Enrico Grassi, capostipite della famiglia, cominciò a disegnare e produrre gioielli con diamanti, piccoli capolavori destinati alle nobili famiglie dell’epoca: da allora, creatività e capacità imprenditoriale hanno sempre guidato e caratterizzato la famiglia Damiani, unitamente alla profonda passione per un’arte che viene tramandata di padre in figlio.

A mio avviso, il punto di forza di Damiani è il fatto di mantenere questo DNA di azienda familiare: oggi, dopo quasi un secolo dalla nascita, è guidata dalla terza generazione. Guido, Giorgio e Silvia Grassi Damiani sono i nipoti del fondatore Enrico e portano avanti una realtà che ha saputo conservare i tratti d’origine, tra i quali indipendenza e italianità.

Il risultato si vede nei gioielli alla base dei quali ci sono lavorazioni eseguite a mano, massima cura dei dettagli, studio attento del design e rigorosa scelta delle materie prime.

Non per nulla, celebrità come Isabella Rossellini, Brad Pitt, Nastassja Kinski, Chiara Mastroianni, Milla Jovovich, Jennifer Aniston, Gwyneth Paltrow, Sharon Stone e Sophia Loren (una delle linee più preziose porta il nome della nostra celebre attrice) hanno collaborato con Damiani la quale annovera fra i suoi clienti anche principi e primi ministri.

Ma alla bellezza, alla qualità e al saper fare, Damiani unisce un’altra caratteristica per me fondamentale: tutti i loro fornitori appartengono a un ristretto numero di aziende che rispettano le risoluzioni ONU sulla certificazione della provenienza dei diamanti. La maison presta la massima attenzione rivolgendosi a fonti non coinvolte nel finanziamento di conflitti e così facendo promuove una condizione di rispetto e promozione dell’etica del lavoro.

Vorrei che questa fosse la direzione scelta da tutti i brand e vorrei che noi consumatori fossimo sempre più informati e coscienti, pretendendo di sapere da dove viene ciò che acquistiamo: ricordate anche voi il film Blood Diamond con Leonardo Di Caprio? Io sì, molto bene, e mi piace che Damiani offra la possibilità di comprare diamanti puliti.

La bellissima Rocío Muñoz Morales con gioielli Damiani a Sanremo 2015
La bellissima Rocío Muñoz Morales con gioielli Damiani a Sanremo 2015

Tornando a noi: martedì 24 febbraio mi sono trovata davanti al massiccio e austero portone dello showroom, pronta e curiosa come Alice che si appresta ad entrare nel Paese delle Meraviglie.

Il portone si è aperto e richiuso alle mie spalle e per un attimo mi sono preoccupata: davanti a me c’era solo un corridoio e un ascensore con le porte chiuse. Soffro di una leggera forma di claustrofobia e dunque gli spazi chiusi mi provocano una certa apprensione: “Cielo – ho pensato – e se ora non mandano giù l’ascensore?”.

Mi immaginavo già con lo smartphone bloccato: è un classico, ci abbandona sempre quando non è il momento.

Ovviamente, l’ascensore è arrivato e in una manciata di istanti sono davvero entrata nel Paese delle Meraviglie (immaginate che qui ci sia un sospiro di meraviglia).

È iniziata una scintillante avventura e mi sono molto divertita a scoprire le varie collezioni Damiani, ognuna caratterizzata da un concetto e da uno stile ben precisi.

La collezione Belle Époque, per esempio, si ispira all’omonimo periodo storico che ha visto trionfare euforia, ottimismo e lusso insieme al desiderio di nuove esperienze artistiche: la maison traduce questi sentimenti in gioielli realizzati in oro bianco unito a diamanti, zaffiri, rubini e smeraldi enfatizzati da riquadri brillanti che esaltano i cromatismi delle pietre preziose.

Gli anelli, oltre che per la loro bellezza, hanno catturato la mia attenzione per via di un piccolo segreto all’insegna della funzionalità: sono infatti pensati con un rivoluzionario sistema di adattabilità che, grazie al movimento e alla precisione di cuscinetti mobili interni alla corona dell’anello, consente una vestibilità perfetta e offre a chi lo indossa la più assoluta versatilità.

L’anello si adatta così alla perfezione, assecondando la variazione delle dimensioni delle dita dovute ai cambi di stagione e agli anni che passano e prestandosi a essere utilizzato su dita diverse: può aumentare e diminuire il suo diametro addirittura fino a un paio di taglie.

Damiani – Collezione <em>Belle Époque,</em> anello in oro bianco con diamanti e zaffiri (notate il sistema del quale vi parlavo fatto di cuscinetti mobili interni che si adattano al dito)
Damiani – Collezione Belle Époque, anello in oro bianco con diamanti e zaffiri (notate il sistema del quale vi parlavo fatto di cuscinetti mobili interni che si adattano al dito)
Damiani – Collezione <em>Belle Époque,</em> orecchini in oro bianco con diamanti e smeraldi
Damiani – Collezione Belle Époque, orecchini in oro bianco con diamanti e smeraldi

Bocciolo è la collezione Damiani che si ispira al mondo dei fiori: i monili sono in oro bianco con diamanti che vengono esaltati dalla montatura.

Incastonato su quattro griffe e appoggiato su un intreccio di oro bianco, ogni singolo diamante sembra sbocciare come un vero e proprio fiore.

La collezione D.Icon è caratterizzata da forme piene e sezioni bombate.

La novità di quest’anno è la ceramica color crema con effetto perlato e riflessi di colore beige che creano un’inedita nuance cappuccino: il logo Damiani, la D maiuscola, è in due varianti, in oro rosa pieno con diamante e in full pavé di diamanti.

Damiani – Collezione <em>Bocciolo,</em> anello in oro bianco e full pavé di diamanti
Damiani – Collezione Bocciolo, anello in oro bianco e full pavé di diamanti
Damiani – Collezione <em>Bocciolo,</em> pendente in oro bianco e diamante
Damiani – Collezione Bocciolo, pendente in oro bianco e diamante
Damiani – Collezione <em>D.Icon,</em> anello in ceramica nocciola con D in oro rosa con full pavé di diamanti
Damiani – Collezione D.Icon, anello in ceramica nocciola con D in oro rosa con full pavé di diamanti
Damiani – Collezione <em>D.Icon,</em> pendente in ceramica bianca con D in oro rosa pieno con diamante
Damiani – Collezione D.Icon, pendente in ceramica bianca con D in oro rosa pieno con diamante

Elegante e seducente, la collezione Eden si ispira al design dell’omonimo bracciale Damiani vincitore di un Diamond International Award, l’Oscar mondiale della gioielleria.

Come suggerisce il nome, la collezione è caratterizzata dalla figura del serpente (che, dai tempi di Eva, non ha mai smesso di ammaliare il genere umano) e viene proposta in due versioni, una che abbina la ceramica nera all’oro rosa e l’altra che unisce i diversi colori dell’oro – bianco, brunito e rosa – a diamanti in nuance.

Grazie alla consistenza duttile ed elastica, la sinuosa spirale si snoda con eleganza e morbida naturalezza, permettendo un indosso confortevole.

Damiani ha anche rielaborato un must che ha segnato la sua storia – la collezione Gomitolo – creando una nuova versione in oro rosa e in oro giallo nonché Diamond Texture, una versione moderna e di forte impatto.

Gomitolo è stata creata da Damiano Damiani, figlio del fondatore Enrico, alla fine degli anni ‘80 e da allora è uno dei grandi classici del brand: ha linee morbide e le fasce intrecciate formano un immaginario gomitolo.

La versione Diamond Texture è il risultato di un accurato studio: Damiani ha realizzato una lavorazione che gioca con la luce riflessa dell’oro dando vita ad un raffinato e luminoso effetto pavé. Sulla fascia centrale viene infatti creato un gioco di intagli che tende a riprodurre un tappeto di diamanti.

Damiani – Collezione <em>Eden,</em> anello in ceramica nera e oro rosa con diamanti
Damiani – Collezione Eden, anello in ceramica nera e oro rosa con diamanti
Damiani – Collezione <em>Eden,</em> anello in oro rosa con diamanti brown
Damiani – Collezione Eden, anello in oro rosa con diamanti brown
Damiani – Collezione <em>Gomitolo,</em> anello in oro rosa e diamante
Damiani – Collezione Gomitolo, anello in oro rosa e diamante
Damiani – Collezione <em>Gomitolo Diamond Texture,</em> anello in oro black
Damiani – Collezione Gomitolo Diamond Texture, anello in oro black

La collezione Metropolitan Dream è, come dice il nome, vicina a uno stile metropolitano e coniuga dunque modernità e tradizione: quest’anno si arricchisce di quattro nuovi anelli con pietra centrale, tre modelli in oro rosa con topazio azzurro, ametista o quarzo fumé, e un modello in oro giallo con quarzo citrino.

La linea Metropolitan Dream è particolarmente adatta alle donne che amano i particolari inediti e tutto ciò che è nuovo – come me, insomma (anche se non disdegno, da novella Eva, la tentazione del serpente).

Ma c’è stato un momento in cui mi sono sentita una vera principessa: quando mi è stato permesso di provare alcuni dei gioielli più preziosi ed esclusivi, i cosiddetti pezzi unici.

Qui il sospiro si fa enorme e per fortuna restano le foto a documentare quei momenti perfetti: altro che i miei soliti anelli coi quali spesso scatto selfie da pubblicare su Instagram…

Quand’ero piccina, mi dicevano “non è tutto oro quel che luccica”: da Damiani, invece, si può dire “è tutto oro quello che luccica”, anzi, “sono tutti diamanti quelli che luccicano”.

Damiani – Collezione <em>Metropolitan Dream,</em> anello in oro giallo con quarzo
Damiani – Collezione Metropolitan Dream, anello in oro giallo con quarzo
Damiani – Collezione <em>Metropolitan Dream,</em> anello in oro rosa con ametista
Damiani – Collezione Metropolitan Dream, anello in oro rosa con ametista
Due creazioni uniche che ho avuto la fortuna di provare. Lo scintillio di queste meraviglie firmate Damiani è abbagliante e si vede anche dalle foto: avrei avuto bisogno degli occhiali da sole!
Due creazioni uniche che ho avuto la fortuna di provare. Lo scintillio di queste meraviglie firmate Damiani è abbagliante e si vede anche dalle foto: avrei avuto bisogno degli occhiali da sole!

Avete presente quando Rihanna canta il ritornello di una sua celebre canzone, quello che dice “shine bright like a diamond”? Ecco, in quei momenti mi sembrava di avere la cantante accanto e mi sembrava che stesse sussurrando quelle parole direttamente al mio orecchio.

Non mi sorprende il fatto che Damiani abbia ricevuto nel tempo prestigiosi riconoscimenti italiani ed internazionali e che detenga il record, tuttora ineguagliato, di aver conquistato per ben 18 volte il Diamond International Award.

Uscendo dallo showroom, sempre usando il famoso ascensore, per un attimo ho quasi sperato che stavolta si fermasse: secondo voi, accampando la scusa dello svenimento, avrei potuto chiedere un anello come risarcimento?

Sto scherzando, ovviamente (non vorrei che non mi invitassero più).

Manu

 

 

 

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Tutte le foto sono gentile concessione di Damiani; la foto di Rocío Muñoz Morales viene dalla loro pagina Facebook; le foto nelle quali indosso i meravigliosi anelli sono miei autoscatti.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

The Fashion Commentator
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Emanuela, ti capisco, non bene… di più!
Ho avuto occasione di ammirare i gioielli Damiani alla mostra sul 90esimo anniversario dell’azienda, ospitata questa estate a Palazzo Pitti a Firenze. Ti lascio solo immaginare la bellezza di tutti quei gioielli d’archivio che hanno vinto innumerevoli premi per l’originalità del design e la qualità assoluta delle pietre. Tra i miei preferiti c’era “the wheel” un bracciale di oro e diamanti a forma di ruota, il cui motivo decorativo a scacchiera mi ricordava tantissimo i copricapi rinascimentali dei bozzetti preparatori di Pisanello. Spero tu abbia avuto il piacere di vederlo in showroom anche se credo sia conservato in un caveau dell’azienda.
Comunque, nonostante abbia visto la mostra, mi sarebbe piaciuto essere al posto tuo, o magari anche con te! 😉

Manu
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Sappi, caro Alessandro, che hai scatenato la mia invidia, ovviamente quella buona.
Mi sarebbe enormemente piaciuto avere l’opportunità di vedere la mostra a Palazzo Pitti, in quanto storia e archivi sono mie grandi passioni, forse ancora di più dei gioielli moderni e attuali.
Perché no? Mi piacerebbe moltissimo avere l’opportunità di fare una di queste visite con te: dobbiamo metterci d’accordo.
Ti confesso che amerei godere del tuo amore per il bello e dei tuoi finissimi e coltissimi riferimenti che mi affascinano indicibilmente: il riferimento a Pisanello mi ha conquistata.
Grazie di cuore, averti qui è stato un grande piacere e un grande onore 🙂
A presto, allora.
Manu

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