Giulia Barela e i gioielli che ci portano in fondo al mare

Il mio primo incontro con Giulia Barela risale a due anni fa.

Mi trovavo a Vicenza e camminavo tra gli stand della manifestazione Origin Passion and Beliefs: fui magneticamente attratta dai suoi gioielli sospesi tra natura, arte e architettura. Queste tre passioni si intrecciano continuamente e costantemente nell’universo di Giulia che vive e lavora a Roma, città simbolo di bellezza universale ed eterna.

Ci siamo poi riviste in più di un’occasione al White, il salone milanese: pur avendo fatto varie chiacchierate e pur avendo fotografato diverse volte i suoi pezzi, fino a oggi non avevo avuto la possibilità di dedicarle un post (benedetto tempo che non mi basta mai). Oggi, finalmente, scrivo di lei con grande piacere.

Permettetemi di iniziare raccontando qualcosa a proposito del suo percorso che risulta significativo per comprendere il suo lavoro e le sue creazioni.

Giulia Barela è infatti approdata al mondo della gioielleria attraverso esperienze assai diverse tra loro: una laurea in giurisprudenza, un’intensa formazione tra Roma e Londra e, in seguito, un lavoro di prestigio nell’ambito delle relazioni internazionali.

Successivamente, è nata in lei la consapevolezza di volere realizzare un progetto molto più personale, partendo da una grande passione che fa da sempre parte della sua vita, ovvero i gioielli posseduti e indossati dalle tante donne della sua grande famiglia. Grazie a un innato talento, Giulia ha iniziato a disegnare monili e a farli realizzare: poi, il disegno non le è più bastato e ha deciso di imparare la tecnica della fusione a cera persa.

La fusione a cera persa è una tecnica originariamente introdotta nell’età del bronzo: nei secoli ha conosciuto una notevole fioritura, soprattutto nell’arte greca, romana e nella scultura monumentale.

Tale metodo viene tuttora utilizzato nel settore della gioielleria e, come lascia intuire lo stesso nome, parte da un’impronta in cera dalla quale viene creato uno stampo in gesso: quest’ultimo viene poi riscaldato in un forno in modo che la cera fuoriesca da appositi canali (da qui l’aggettivo persa). Una volta uscita la cera, è possibile colare all’interno dello stampo il metallo fuso: il gesso viene infine rotto e si ottiene l’oggetto che viene rifinito mediante lucidatura o altre lavorazioni.

I risultati di Giulia con questa tecnica sono stati da subito brillanti, accompagnati da un’ottima – e intuitiva – scelta della materia: dapprima il bronzo, per il suo colore e l’intrinseca qualità scultorea; poi l’argento, con i suoi riflessi sempre diversi.

Giulia Barela (ph. credit Giulia Zingone)
Giulia Barela (ph. credit Giulia Zingone)

Le collezioni di Giulia Barela sono caratterizzate proprio da questo, da una decisa impronta scultorea che, nel tempo, è diventata la sua cifra stilistica.

Tutti i gioielli sono in edizione limitata e vengono interamente lavorati a mano: si distinguono per i particolari effetti di luce e sono una proiezione delle influenze e delle stratificazioni culturali che accompagnano la designer.

Ogni collezione evidenzia un’estrema attenzione verso forme e volumi; sui metalli si posano talvolta perle volutamente irregolari e pietre, preziose e semi-preziose, caratterizzate da particolari sfumature e inclusioni.

Un’altra caratteristica delle creazioni di Giulia è la leggerezza. Pur essendo fortemente materici, i pezzi restano leggeri grazie alla sapiente lavorazione; ne consegue un’ottima portabilità.

La collezione che desidero mostrarvi oggi si chiama Deep Sea e dunque – come racconta il nome stesso – mi sembra particolarmente adatta a portare eleganza, carattere e raffinatezza in questa estate 2016 giunta ormai quasi al suo apice.

Pesciolini, piccole meduse e stelle marine si trasformano in affascinanti mini sculture: orecchini e ciondoli giocano con grazia e allegria con la fauna marina.

Giulia Barela – ciondolo <em>Under Sea</em> in bronzo con cordoncino in cotone
Giulia Barela – ciondolo Under Sea in bronzo con cordoncino in cotone
Giulia Barela – orecchini <em>Fish</em> in bronzo con pietre dure
Giulia Barela – orecchini Fish in bronzo con pietre dure
Giulia Barela – orecchini <em>Fish</em> in bronzo
Giulia Barela – orecchini Fish in bronzo
Giulia Barela – orecchini <em>Meduse</em> in bronzo con giade
Giulia Barela – orecchini Meduse in bronzo con giade
Giulia Barela – orecchini <em>Medusine</em> in bronzo con ematite
Giulia Barela – orecchini Medusine in bronzo con ematite
Sopra: Giulia Barela – orecchini <em>Stella Maris</em> in bronzo | Sotto: Giulia Barela – orecchini <em>Under Sea</em> in bronzo
Sopra: Giulia Barela – orecchini Stella Maris in bronzo | Sotto: Giulia Barela – orecchini Under Sea in bronzo

Di solito, non scelgo i gioielli in base alla stagione, né per me stessa né da proporre.

Da autentica appassionata, rifiuto di cedere ai diktat che vogliono alcuni materiali relegati all’una o all’altra stagione e preferisco scegliere in base alle mie emozioni e ai miei umori. Se ho voglia di indossare il corallo o il turchese anche d’inverno, per esempio, lo faccio, non curandomi del fatto che siano generalmente considerati materiali più adatti all’estate.

Mi piace che a guidare le mie scelte siano l’istinto e il desiderio ed è esattamente così che, oggi, ho deciso di presentarvi questa collezione di Giulia Barela: è vero che le sue mini sculture vivaci, briose e allo stesso tempo delicate sono perfette ora, ma continueranno a esserlo anche a fine estate.

Perché sono gioielli di carattere e anche un po’ poetici, espressione dell’indole di un’artista che è alla continua ricerca di soluzioni dal forte impatto emotivo: la cosa che amo è che questo impatto si trasmette da lei a chi sceglie e indossa tali pezzi.

Va da sé che tutto ciò è destinato a durare molto più di una singola stagione.

Manu

 

 

 

 

“Il mondo degli umani è un pasticcio
La vita sotto il mare è meglio di qualsiasi cosa abbiano lassù
(…)
Quelli lassù che sgobbano
Sotto a quel sole svengono
Mentre col nuoto
Ce la spassiamo
In fondo al mar
Quaggiù tutti sono allegri
Guizzando di qua e di la”
(“In fondo al mar” – dal film La Sirenetta)

 

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito di Giulia Barela (e qui la collezione Deep Sea), qui la pagina Facebook, qui il suo account Instagram

Altri gioielli di Giulia Barela da me immortalati al salone White in occasione dell’edizione di febbraio 2015: qui

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

simona
Reply

Molto ma molto interessanti, amo il mare e mi affascina il mondo del fatto con cura tipicamente italiano. Piacere di conoscerti Simona.

Manu
Reply

Ciao Simona,
Il piacere è mio, sei la benvenuta 🙂
Sono felice del fatto che ti piacciano queste creazioni e lo sono anche per il tuo apprezzamento verso il made in Italy.
Alla prossima occasione, allora.
Buona serata,
Manu

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