Pillole per la prossima bella stagione: Giulia Rositani SS 19 Il Drago e La Fenice

Dalla collezione Giulia Rositani SS 19 (ph. courtesy ufficio stampa)

Succede tutti gli anni: arriva l’autunno e io – che detesto il freddo – inizio a pensare a tattiche per scacciare dai miei pensieri la prospettiva del lungo inverno, una prospettiva che mi atterrisce.

Devo ammettere che, quest’anno, perfino qui a Milano non abbiamo ancora assaggiato il freddo: nonostante siamo ormai giunti a metà novembre, l’autunno è stato un po’ piovoso ma molto clemente per quanto riguarda le temperature.

Eppure, nonostante tale clemenza, la mia operazione di salvataggio mentale dal freddo è comunque iniziata e una delle mie tattiche di difesa è rifugiarmi nel pensiero delle collezioni di abbigliamento per la primavera / estate dell’anno a venire: l’idea dei capi per la stagione calda – in genere più colorati e anche più liberi quanto a tagli, forme e proporzioni – mi dà un immediato sollievo.

Se vi va di seguirmi, oggi vorrei condurvi con me alla scoperta di una collezione particolarmente allegra e portatrice di bonheur, firmata da una stilista che è già stata ospite in varie occasioni di A glittering woman (qui, per esempio trovate il racconto della sua collezione SS 2016 e qui quello della collezione SS 2015): mi riferisco alla giovane quanto talentuosa Giulia Rositani.

Lo scorso 15 giugno, in una calda giornata milanese e nella cornice della splendida Terrazza Martini addobbata come un immaginario Giardino dell’Eden (vi dirò presto perché l’Eden e qui e qui trovate un paio di miei scatti di quel giorno), Giulia ha presentato la sua collezione primavera – estate 2019 ispirata a mondi fantastici e, in particolare, alla favola Il Drago e la Fenice.

Nella collezione Giulia Rositani SS 19 il colore e la stampa sono i protagonisti indiscussi di capi ironici e allegri quanto raffinati.

I sogni della stilista (qui in un altro mio scatto di quel giorno in mezzo a due delle sue modelle), disegnati, stampati e ricamati su stoffa, si incarnano in una creatura leggendaria, simbolo di forza e tenacia: la fenice, spesso nota anche con l’epiteto di araba fenice o uccello di fuoco, una delle figure mitologiche più affascinanti di tutti i tempi.

Secondo la principale versione del mito, la fenice è diventata simbolo di morte e risurrezione: si dice «risorgere dalle proprie ceneri come l’araba fenice» poiché leggenda vuole che, dopo aver vissuto per 500 anni, la fenice sentisse sopraggiungere la sua morte e si ritirasse in un luogo appartato.

Qui accatastava le più pregiate piante balsamiche con le quali intrecciava un nido a forma di uovo e poi vi si adagiava, lasciando infine che i raggi del sole l’incendiassero e perendo dunque consumata dalle sue stesse fiamme.

Come ho già accennato, la collezione prende particolare ispirazione dalla favola Il Drago e La Fenice, la storia di un amore impossibile, la dichiarazione d’amore di Giulia nei confronti di due figure mitiche che rappresentano l’unione perfetta di due poli diversi e opposti (forza maschile per il drago e sensualità femminile per l’uccello di fuoco) eppure complementari e inscindibili.

Un tripudio di stampe, ricami e intarsi caratterizzano pertanto questa collezione dai colori pieni e brillanti che spaziano dalle nuance dei turchesi e del verde acqua – come le morbide gonne plissettate in georgette – fino al rosso passionale dei fiori che adornano ampi pantaloni in seta per giungere infine al nero del grintoso giubbino in pelle impreziosito da un brillante drago intarsiato.

Narra sempre la leggenda che, quando fu cacciata dal Paradiso Terrestre per la famigerata mela, Eva avesse offerto il frutto proibito a tutte le creature e che nessuna la rifiutò tranne la fenice che, per questo motivo, fu ricompensata diventando immortale: ogni collezione di Giulia si distingue per la presenza di un viso stilizzato (che è diventato la firma della giovane creativa) ed ecco che stavolta è il volto di Eva a caratterizzare la collezione apparendo su diversi capi, come per esempio la t-shirt (eccola qui in un’altra mia foto ed ecco il perché dell’allestimento in stile Giardino dell’Eden per la presentazione).

Boule iridescenti (che ricordano piccole mele) decorano la parte superiore del giubbino zippato, abbinato a gonne lavorate con piume; grazie a un abile gioco di trasparenze e anch’essi caratterizzati dalla stampa della fenice e del drago, gli abiti in organza vengono invece impreziositi nella parte superiore da luminose applicazioni di cristalli e rivelano sotto divertenti calzoncini fiorati oppure costumi da bagno che, per la prima volta, completano i look originali ma sempre sofisticati – ci tengo a sottolinearlo.

Come d’abitudine e anche nel caso della collezione Giulia Rositani SS 19, i disegni che animano le creazioni della stilista si confermano dunque fortemente emozionali e sono elaborati con un uso eccellente delle tecnologie più avanzate.

I capi di Giulia raccontano sempre una storia bifronte, come ama dire lei stessa, perché «una sola facciata non basta allo svolgimento della trama».

Direi, mia cara Giulia, che hai già fatto tua una lezione di vita fondamentale.

Manu

 

A seguire, alcuni outfit della collezione Giulia Rositani SS 19 Il Drago e La Fenice (ph. courtesy ufficio stampa).
Per visualizzare la gallery da pc, cliccate sulla prima foto
e poi scorrete con le frecce laterali.

Per seguire Giulia Rositani: qui trovate il sito, qui la pagina Facebook e qui l’account Instagram.

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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