Giulia Rositani SS 2016 e la realtà a colori

A volte ritornano: è il titolo di una raccolta di racconti di Stephen King ed è anche un modo di dire.

Ritornano le mode, le canzoni, le persone e perfino certi amori: qui su A glittering woman ritornano spesso i talenti nei quali credo perché, come ho già confessato, mi piace seguire i loro percorsi.

E così oggi, in una giornata in cui sento il bisogno di un pizzico di favola e di fantasia, do il bentornato a Giulia Rositani, giovane stilista che ha un posto nel mio cuore.

Per la primavera / estate 2016, Giulia immagina una realtà leggera come un sogno, una realtà nella quale stampe, disegni e colori accompagnano con ironia la vita – perennemente sospesa tra ordinario e straordinario – di noi donne.

Il suo è un vortice di colori che si rincorrono: giallo, verde, arancione, rosso, rosa, blu e bianco sono usati nei loro toni più accesi. Tali toni richiamano un vivace contesto naturale che riesce a sposarsi con il contesto urbano grazie a tagli geometrici e allo stesso tempo morbidi e versatili.

La stilista torna a riproporre capi dai volumi ampi, come il poncho e la maxi t-shirt: per questa stagione, si aggiungono camicioni in popeline con grandi stampe che si ripropongono poi nelle gonne ampie di faille, nei top di jersey e negli abiti in seta.

Giulia si diverte a creare forme e volumi tridimensionali: inserti in plissé muovono i lunghi abiti in seta, mentre le pieghe delle gonne lasciano apparire disegni doppi. Uno è raccontato fin dal primo sguardo sulla superficie del tessuto; l’altro è un po’ celato all’interno delle pieghe e mostra una storia differente e complementare, come succede con la Donna Africana e le sue giraffe oppure col cavallo e le sue amate carote.

Le stampe – particolare che contraddistingue tutte le collezioni di Giulia Rositani – sono uniche e inconfondibili perché realizzate dalla stilista stessa che stavolta propone prati di tulipani e uno zoo in technicolor nel quale non manca perfino una grande balena. L’ironia è infatti un’altra costante che accompagna la fervida creatività di Giulia la quale è capace di suggerire uno stile giocoso, allegro, fresco, frizzante e perfino un po’ irriverente, anche se fa il tutto con gusto e misura, sempre.

Il viso stilizzato, disegno-firma della giovane creativa, fa capolino anche in questa collezione e galleggia in un mare di rosa: a fare compagnia al volto-simbolo ce n’è stavolta un altro, quello della Donna Africana che ho già menzionato e che appare tra le balze della gonna o sulla giacca taglio chiodo.

Giulia Rositani SS 2016
Giulia Rositani SS 2016

Come vedete dalle foto, la collezione Giulia Rositani SS 2016 propone un divertente mix & match delle varie stampe, amplificando la visione di una realtà a colori.

Amo Giulia anche per questo, perché i suoi abiti invitano a prendere la vita quotidiana con la giusta dose di leggerezza e spensieratezza, sorridendo a un mondo secondo lei pieno di meraviglie.

E come non vedere tali meraviglie attraverso i suoi occhi? Lei riesce a renderle così evidenti!

Per questo, oggi, ho sentito il bisogno di parlare di lei: avevo desiderio di qualcuno che fosse in grado di vedere, descrivere e raccontare il nostro mondo a colori, con gioia, estro e occhi incantati, trasformandolo quasi in un vivace fumetto.

Da dove arriverà questa capacità un po’ magica di Giulia? Dipenderà forse dal fatto che è nata a Catanzaro, città che si affaccia sul Golfo di Squillace? Quello è il luogo in cui, secondo alcuni studiosi, si trovava il porto del Regno dei Feaci nel quale, come racconta Omero nell’Odissea, Ulisse fu accolto benevolmente.

Dipenderà dal fatto di essere nata in un luogo che è culla di bellezza e miti e dove, anche d’inverno, la luce rende i colori vividi e smaglianti? Un posto in cui – per usare le parole di Giulia – “compaiono scogli ricchi di ricci e cieli animati da gabbiani e pesci volanti che si fondono con il mare”?

Guardate le stampe di Giulia, guardate i suoi capi: lascio a voi decidere quale sia la risposta.

Manu

 

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito di Giulia Rositani, qui la pagina Facebook e qui l’account Instagram.

Dove potete trovare i capi online: ho visto una selezione della collezione Giulia Rositani SS 2016 sul sito di Zita Fabiani (mi spiace, non si può linkare) e sul sito di De Marco Boutique. Vi basterà digitare Giulia Rositani nel campo ricerca.

Per i negozi offline, guardate l’apposita sezione sul sito di Giulia – qui per quelli nei vari Paesi del mondo e qui per quelli italiani – e i continui aggiornamenti sulla pagina Facebook.

Giulia & io: qui trovate il mio articolo sulla sua collezione SS 2015 e qui trovate le foto dello Spring Fantasy Party 2015 della Contessa Garavaglia per il quale ho indossato uno splendido abito della giovane stilista.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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