Hanky Panky: in mutande, sì, ma con stile e ironia!

Quando ero piccola, le gallerie laterali che partono da Corso Vittorio Emanuele a Milano erano piene di sale cinematografiche: una delle più grandi e storiche era l’Excelsior. Quel cinema oggi non esiste più e l’edificio ospita uno shopping center dove moda, bellezza, accessori, cibo e design si incontrano e convivono in armonia: una nuova vita, insomma, per l’indirizzo di Galleria del Corso 4, nel cuore della città, completamente ristrutturato dall’archistar Jean Nouvel. E se questo nome non vi suona nuovo qui su queste pagine, forse è perché vi ricordate di un mio precedente articolo.

Con 4.000 metri quadri distribuiti su 7 livelli e con un involucro architettonico ora avvolto da strisce di installazioni video, con ascensori galleggianti e nastri trasportatori, l’ex cinema Excelsior assurge oggi a nuova icona dello shopping, facendo concorrenza agli altri grandi multistore meneghini. La particolarità di Excelsior risiede anche nella scelta di brand innovativi, particolari e dalla forte identità, come per esempio Hanky Panky.

Hanky Panky, noto brand di intimo americano, rinnova la sua presenza presso Excelsior con uno spazio espositivo ricco di novità. Come in un negozio di caramelle, le coloratissime proposte del marchio vengono presentate in invitanti bocce di vetro. Che siano pastello come quelle dei marshmallow, vivaci come quelle degli orsetti gommosi o fluo come quelle di lecca lecca e sorbetti estivi, le tonalità non lasciano che l’imbarazzo della scelta.

Il corner Hanky Panky all’Excelsior
Il corner Hanky Panky all’Excelsior

Hanky Panky è un marchio nato nel 1977 da un’idea di Gale Epstein e Lida Orzeck, amiche dai tempi del liceo e poi compagne d’affari. Anzi, per essere precisi fu Gale a regalare un completo intimo a Lida in occasione del suo 30esimo compleanno: mutandine e reggiseno erano state fatte dalla stessa Gale utilizzando dei fazzolettini ricamati (proprio così!) e da lì nacque l’idea del pizzo elasticizzato. Nel 1986, Gale progettò il primo perizoma denominato 4811: da allora, questo modello e il “fratellino minore” 4911 sono diventati dei classici. Grazie alla grande attenzione riservata ai materiali, con un occhio attento alla tradizione ma con un look moderno, Hanky ​​Panky è oggi il brand di intimo scelto da innumerevoli celebrità e appare regolarmente su moltissimi magazine, senza contare un articolo apparso sul prestigiosissimo Wall Street Journal.

Il prodotto è rigorosamente made in USA, sia per quanto riguarda la materia prima sia per quanto riguarda la produzione. E curiosando nel sito ho scoperto che in Hanky Panky hanno un occhio particolare anche per il discorso sostenibilità ambientale: il 100% del tessuto scartato in fase di produzione non viene buttato ma donato a gruppi di arti e mestieri che procedono al riutilizzo, il packaging è in carta riciclata al 100%, la carta riciclata viene usata anche per stampanti e fotocopiatrici in azienda e negli uffici di New York hanno installato filtri per purificare l’acqua dei rubinetti anziché fornire ai dipendenti acqua in bottiglie di plastica. Simpatico, no?

Il corner in Excelsior gioca col lato scherzoso e spiritoso del brand e del prodotto: l’esposizione ammicca a gioia e spensieratezza, le stesse con cui magari ci capita di riempire il sacchetto di caramelle prima di entrare al cinema. Allo stesso modo possiamo giocare coi tanti colori proposti da Hanky Panky che ci lascia sì in mutande… ma per una volta in senso buono, con stile e grande ironia!

Manu

P.S.: Se volete saperne di più, ecco il sito e la pagina Facebook del brand 🙂 E io ringrazio Domingo per le immagini.

Il corner Hanky Panky all’Excelsior
Il corner Hanky Panky all’Excelsior
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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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