Happy birthday (anche se lo detesto) to me
Di una persona che scrive per passione e per lavoro si potrebbe essere portati a pensare che non resti mai senza parole e che sappia sempre cosa dire.
In realtà non è così, anzi, volete sapere cosa capita a me? Di solito mi inceppo e bisticcio con le parole proprio quando si tratta di spiegare con chiarezza le mie emozioni e i miei sentimenti.
Tutto ciò mi fa sorridere, lo trovo buffo, ma in fondo è ciò che succede in tanti mestieri: c’è un detto che racconta che il ciabattino, dopo aver aggiustato le calzature di tutti, va in giro con le scarpe rotte. Eh, la saggezza popolare…
Scrivo 364 giorni all’anno celebrando il talento e la bravura altrui: l’unico giorno che dovrei dedicare a me stessa, il 365°, quello del mio compleanno, uno in tutto l’anno, non so cosa dire.
La verità è che da bambina aspettavo con impazienza il 26 novembre: oggi, da adulta, lo cancellerei dal calendario. Quest’anno, intanto, l’ho cancellato da Facebook.
E poi scrivi un post qui?, penserete magari voi e non posso darvi torto: ultimamente sono la regina delle contraddizioni e dell’incoerenza. E spesso mi sento esattamente come una pallina dentro un flipper: sballottata.
Spero tanto che questo sia solo un periodo, una parentesi e vi prego, ditemi che non capita solo a me.
Se non amo il mio compleanno, comunque, è a causa dell’eterna insoddisfazione che nutro verso me stessa: compiere gli anni mi ricorda che è passato un altro anno senza che io abbia raggiunto gli obiettivi che mi prefiggo.
Tuttavia, dopo aver cancellato il mio compleanno da Facebook, da buona regina dell’incoerenza, ho poi pensato a un’altra cosa: potevo fare un collage dei momenti felici degli ultimi 365 giorni. E regalarmelo. L’ho fatto anche lo scorso anno e devo dire che è servito abbastanza, almeno per qualche giorno.
Nel 2011 qualcuno ha buttato all’aria la mia vita, quella lavorativa e un po’ anche quella personale: da allora sono passati tre anni e sto ancora cercando di rimettere insieme i cocci. Di sicuro questo non mi ha aiutata ad avere stima di me stessa e da allora mi metto in discussione più che mai. Ogni giorno. Abbastanza faticoso, sì.
Con coraggio e perseveranza (questo me lo concedo) sto cercando di fare del mio meglio (mi concedo anche questo) per trovare una strada alternativa: non ci sono ancora riuscita fino in fondo, non quanto vorrei, ma se mi guardo indietro devo ammettere che ciò che ho fatto in questo lasso di tempo non è poco.
Quindi, come ho fatto l’anno scorso e come ho fatto in un modo simile col progetto 100 giorni felici, ci riprovo: tiro fuori gli assi e li schiero come se stessi facendo una partita a carte. Così, almeno per un giorno, l’eterna insoddisfatta che vive in me starà zitta, schiacciata – spero! – dall’evidenza di tanti momenti belli che in effetti ho vissuto.
Per inciso: la sindrome pallina da flipper ha avuto la sua parte anche qui. Faccio o non faccio questo post? Lo pubblico o non lo pubblico? Tant’è che arrivo ora, a mezzogiorno passato.
Che qualcuno tolga la corrente al flipper, per favore, e mi regali un giorno di tregua.
Happy birthday to me, allora.
E, come sempre, grazie a chi c’è e a chi legge.
Manu
“One: when you’re happy, do not promise.
Two: when you’re angry, do not respond.
Three: when you’re sad, do not decide.”
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Manu
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.
Glittering comments
Auguri meravigliosa creatura!
Grazie, cara Anto.
Sei sempre una persona deliziosa.
Ti abbraccio,
Manu 🙂
Carissima,
tantissimi auguri di buon compleanno di cuore!
Leggendo questo post posso dirti che da un lato posso capirti. Anche io mentre spegnevo le candeline qualche mese fa pensavo a tante cose, tra le quali gli obiettivi non raggiunti o i sogni non ancora realizzati. Sono sicura che mi diresti:<>. Avresti ragione ma nonostante i miei 20 alcune cose ho già avuto modo di capirle con piccole esperienze positive/negative. La verità è una sola: chi è forte e determinata a volte finisce per richiedere troppo da se stessa, volendo sempre tagliare il traguardo il più velocemente possibile senza però tenere in conto i fattori x che si presentano lungo la strada. Gli imprevisti a volte portano davanti bivii, a volte fanno rallentare, a volte invece fortificano e ti aiutano a ripartire con più brio e con spunti nuovi. Il mio percorso fino ad ora è stato proprio così. Volevo sempre guardare avanti, pensare sempre poi dimenticandomi del presente. Ma ti dirò mentre spegnevo le candeline del mio 20esimo compleanno mi sono prefissata un obiettivo: Serendipità. E da allora la mia vita ha preso una svolta diversa. Ho capito che gli elementi fortuiti e anche i rallentamenti sono quelli che ti portano a vivere esperienze migliori. Sai avevo programmato tutto del mio futuro in ogni minuzioso dettaglio. E invece, dopo una piccola esperienza ho stravolto il tutto. Ma ora sono più felice.
Carissima, sono certa – e qui ti parlo da sognatrice – che chi sogna e chi lotta alla fine arriva a realizzare ciò che vuole. Da quando ti conosco, ti ammiro molto. Sei una persona meravigliosa e piena di talento. Ti auguro il meglio e vedrai molto presto raggiungerai tutti i tuoi obiettivi, ne sono certa! Spero di rivederti presto a Milano!
P.s. Che bella nostra foto insieme! Mi manca Milano e la sua atmosfera!
Un bacione da Rimini.
Con affetto,
Elena
Ma che bello, cara Elena, leggere questo tuo messaggio.
E per prima cosa voglio dirti che mai sminuirei o sottovaluterei pensieri e sentimenti di una persona in base alla sua età. Ho conosciuto persone immature di 40, 50 o anche più anni; ho conosciuto persone già mature a 20 anni, come te.
Per fortuna (e a volte purtroppo), la profondità non si acquisisce con gli anni: certo, si può diventare più saggi, perché le esperienze accumulate ci forgiano. Su di te il tempo ha già fatto questo suo lavoro molto bene, nonostante la giovane età: tu stessa racconti un percorso che hai fatto. Ad alcune persone bastano anche solo pochi anni, come nel tuo caso; ad altri non basta una vita, lo ribadisco.
Anch’io ti stimo tanto e questo tuo messaggio attesta che non mi sbagliavo, mia piccola amica sognatrice: tu sei più grande della tua età, hai una testolina molto adulta e ti stai assumendo tante responsabilità senza la paura di fare scelte anche difficili, come quella di andare a studiare lontano da casa.
Ecco perché ti ammiro: anziché perdere tempo, ti stai impegnando per raggiungere e realizzare i tuoi obiettivi.
Quindi non solo non sottovaluto ciò che scrivi ma, anzi, al contrario lo tengo in gran conto. L’unica differenza tra noi è che – purtroppo – il mio tempo è molto più breve del tuo, il tempo che ancora ho a disposizione per realizzare i miei sogni, un fatto innegabile che un po’ mi preoccupa. Il tempo vola e si accorcia quello che rimane per raggiungere ciò che ci siamo prefissati.
Sono certa che raggiungerai i tuoi obiettivi perché non sei una persona passiva: sei estremamente attiva e positiva e queste doti ti aiuteranno e ti spingeranno avanti. Mi permetto solo di dirti di non programmare tutto nei minimi dettagli e mi permetto di dirtelo con l’affetto di una sorella più grande: è così bello farsi sorprendere dalla vita e un’esagerata programmazione ci priva di questa gioia. Darsi obiettivi è giusto, programmare tutto non lo è, a mio umile avviso. Quindi via libera al tuo nuovo stile di pensiero!
Hai ragione, comunque, sai? Ho sempre preteso troppo da me stessa e per questo sono la mia peggior giudice: ai miei stessi occhi non faccio mai abbastanza e perfino gli imprevisti diventano cose delle quali ho colpa, talvolta. Come ho scritto in un’altra occasione, non è giusto essere così severi così come non è giusto essere lassisti: dovrei finalmente imparare una giusta via di mezzo. Ne avrei l’età 😉
Sì, la nostra foto insieme al party Hip Hop è bellissima e rappresenta istanti davvero belli, dunque non poteva assolutamente mancare in questa carrellata di ricordi felici.
Anche tu, sai, manchi qui a Milano: manca la tua allegria e la tua gioia di vivere.
Ti mando a mia volta un bacione affettuoso e ti ringrazio di cuore per questi auguri speciali e per queste nostre riflessioni.
Manu
<3
Ciao Emanuela, ci tenevo ad augurarti buon compleanno anche io anche se con qualche giorno di ritardo…e ci sono anche io nel club-di-quelli-che-cancellano-il-proprio-compleanno-per-eterna-insoddisfazione!!! In ogni caso, a giudicare dal diario fotografico direi che è stato un anno niente male!!!!!!!!!!!! Un caro saluto, rosamaria
Sei sempre tanto cara con me, Rosamaria.
Grazie di cuore per gli auguri graditissimi (non esiste scadenza in questo) e sono felice di sapere di non essere sola nel club (anche se mi dispiace che anche tu sia tanto severa con te stessa).
Sì, hai ragione: riguardando le fotografie mi sono resa conto di quanto l’anno sia stato intenso. Era esattamente lo scopo che speravo di raggiungere, mettere sotto i miei stessi occhi tanta vita vissuta e mettere a tacere quell’eterna vocetta insoddisfatta che è in me.
Che ne dici, un giorno le mandiamo in vacanza insieme le due insopportabili vocette insoddisfatte, la mia e la tua? Così noi ci prendiamo qualche giorno di libertà 😉
Ti abbraccio e ancora grazie,
Manu