Irma Paulon, sale e spezie che si fanno gioiello

I viaggi hanno sempre avuto un ruolo importante nella mia vita: ho avuto la fortuna di visitare tanti luoghi meravigliosi e oggi mi ritrovo anima e testa colme di preziosi ricordi.

Istanti, immagini, suoni, incontri, volti, voci, colori, forme, odori, profumi: ecco, proprio questi ultimi rappresentano spesso il mezzo privilegiato attraverso il quale molti ricordi si fanno indelebili.

Penso, per esempio, al profumo intenso della salsedine in certi posti di mare dall’aspetto ruvido. Al profumo dei croissant appena sfornati da piccole pasticcerie in paesini quasi sperduti. Al profumo delle spezie nei mercati asiatici o africani.

Chiudo gli occhi e rivedo con chiarezza il mercato che visitai ad Assuan, in Egitto: sono passati molti anni da allora, eppure rammento molto bene che in quella occasione le spezie mi colpirono a tal punto da decidere al mio ritorno a casa di non consumarle, bensì di conservarle in alcuni barattoli in vetro che risultavano perfetti nella loro trasparenza per mostrare ed esaltare le molteplici e vivaci sfumature.

Ogni tanto, aprivo i barattoli per verificare se ancora si sentisse il profumo intenso che, insieme ai colori, mi aveva spinto all’acquisto: tuffavo letteralmente il naso all’interno, inspiravo e rivivevo le forti emozioni di quella giornata egiziana.

Tutto ciò mi è immediatamente tornato in mente appena ho visto alcuni lavori di Irma Paulon, artista che vive e lavora a Venezia.

Irma può essere definita un’artista completa: crea installazioni da interni ed esterni, dipinti, gioielli e oggetti dell’Anima – sì, con la A maiuscola.

Lavora con tanti elementi tra cui resina, sale, filo di rame, boccioli di rosa, spezie: ecco perché mi è tornato in mente l’episodio con il quale ho esordito, perché nelle sue creazioni che uniscono spezie e resina ho ritrovato il mio stesso desiderio di regalare lunga vita a colori e profumi.

Prendete, per esempio, la sua collezione “SaleSemplicemente”: sono cuori in resina con sale bianco oppure sale rosa e l’aggiunta di filo di rame in forma di spirale.

Assomigliano a talismani che possono diventare collane da indossare oppure piccoli portafortuna da appendere in casa.

Irma Paulon, il mondo di un’artista a 360° (photo credit Blow Up Studio Fotografico)
Irma Paulon, il mondo di un’artista a 360° (photo credit Blow Up Studio Fotografico)
Photo credit Vania Broccoli
Photo credit Vania Broccoli
⇑ Sopra: photo credit Blow Up Studio Fotografico ⇓ Sotto: photo credit Dimitri Feltrin
⇑ Sopra: photo credit Blow Up Studio Fotografico ⇓ Sotto: photo credit Dimitri Feltrin

Oltre ai cuori in sale che riscuotono notevoli successi e simpatie, Irma Paulon sta attualmente lavorando ad altre collezioni di gioielli.

Le collane “Atmosfere Rococò” vedono come protagonista la rosa, il fiore emblema di perfezione, amore e bellezza: «il profumo delicato e le tinte pastello dei boccioli evocano lontani sentori di frivole e graziose dame rococò» racconta Irma. E la sua diventa un’originale reinterpretazione, la versione in miniatura di incantevoli bouquet.

Le collane “Unpizzicodi…” formano una collezione particolare che la nostra artista ha voluto dedicare a Venezia: se la città lagunare fu per secoli un crocevia di culture e una città cosmopolita, lo si deve soprattutto al commercio di beni preziosi tra i quali figuravano anche le spezie importate dalle lontane terre d’Oriente.

Pepe di vari colori, peperoncini, anice stellato, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, semi di cardamomo, semi di papavero e semi di senape creano mix in grado di sedurre i sensi – vista, olfatto, tatto – e disegnano un mondo magico e misterioso che conduce in un viaggio emozionante.

E poi ci sono le collane “Dedicato a Venezia”, ovvero la versione contemporanea di una grande e importante tradizione che fa parte della millenaria storia della città: le perle in vetro di Murano.

Le nuance raffinate ed eleganti di questi piccoli ma preziosi tesori si amalgamano alle trasparenze della resina in un’armonia materica perfetta.

Irma Paulon, collezione <em>“Atmosfere Rococò”,</em> photo credit Blow Up Studio Fotografico
Irma Paulon, collezione “Atmosfere Rococò”, photo credit Blow Up Studio Fotografico
⇑ Sopra: Irma Paulon, collezione <em>“Unpizzicodi”,</em> photo credit Blow Up Studio Fotografico ⇓ Sotto: Irma Paulon, collezione <em>“Dedicato a Venezia”,</em> credit Blow Up Studio Fotografico
⇑ Sopra: Irma Paulon, collezione “Unpizzicodi”, photo credit Blow Up Studio Fotografico ⇓ Sotto: Irma Paulon, collezione “Dedicato a Venezia”, credit Blow Up Studio Fotografico

Parlando invece di installazioni, tra le più recenti, ne menziono due realizzate in luoghi davvero magici e suggestivi: l’opera intitolata “Unpizzicodi…” presso la Spezieria all’Ercole d’Oro e l’opera intitolata “Riflessi di Conoscenza” presso la Libreria Acqua Alta. Osservandole noterete la straordinaria coerenza che percorre tutto il lavoro di Irma Paulon, dai gioielli alle installazioni.

L’impressione che mi sono fatta osservando il suo lavoro è che per Irma la curiosità sia uno stile di vita: non solo, la ricerca che conduce è intimamente connessa con la natura e con la dimensione onirica e primordiale che il contatto con le forze naturali suscita nella nostra anima.

Dal 2003, anno in cui ha realizzato la prima tela, l’incessante ricerca di tecniche e materiali ha portato Irma a confrontarsi con varie forme di arte applicata. Ama saggiare la versatilità delle materie prime per poterle piegare alla sua visione.

Come potete vedete dalle immagini, la resina è la grande protagonista delle sue opere, sia delle installazioni sia dei gioielli: è un materiale delicato e impetuoso al tempo stesso, va plasmato per evitare che trabocchi e fluisca come un fiume in piena.

Irma domina la resina grazie alla sua anima di artista e grazie alle abili mani che danno vita a forme seducenti.

Ogni suo gioiello è un pezzo unico, pensato per soddisfare la sensibilità e l’intimo bisogno di chi lo indosserà; ogni suo oggetto, creato con amore, riesce a veicolare le mille sfumature insite in emozioni e sentimenti.

Come definirei il lavoro di Irma Paulon se dovessi usare pochi aggettivi? Poetico e delicato eppure audace, deciso, forte allo stesso tempo.

Pensandoci bene… è un gioco fatto di contrasti ed equilibri, esattamente come avviene con le spezie.

Manu

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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