Karel Losenicky: take your passion and make it happen

Sono cresciuta col naso dentro alle riviste di moda, fantasticando sui servizi fotografici pieni di abiti bellissimi e di donne meravigliose, quelle super top model che hanno cambiato per sempre il concetto di mannequin diventando vere e proprie protagoniste. Sono cresciuta ammirando il lavoro dei fotografi, ammirando la loro capacità di catturare un attimo, una suggestione, un’idea, un volto, un’espressione e congelare tutto questo nel tempo. Per sempre.

Muovermi dentro la moda non ha cambiato quell’ammirazione, anzi, l’ha accresciuta: per me la fotografia resta un miracolo e quella di moda esercita sulla sottoscritta un incanto senza fine. Lo shooting per una campagna o per un lookbook rappresenta la cristallizzazione di un sogno: è un incontro, un delicato e raffinato equilibrio di visioni diverse. Mette insieme la magia di chi ha creato gli abiti (o i gioielli o gli accessori) e la magia di chi sa raccontarli attraverso scatti che consegnano tali creazioni all’eternità.

Ed è esattamente questo il miracolo al quale mi riferisco: la foto traduce in immagini il sogno che sta alla base di una collezione. È come se ci venisse regalata la possibilità di spiare direttamente dentro alla testa di qualcuno.

Quando ho la fortuna di assistere a un servizio fotografico, per me è come se fosse Natale. Sto in un angolo, con i sensi allertati e gli occhi sgranati come quelli di un bambino davanti a una vetrina di giochi. Respiro piano, quasi per mimetizzarmi: forse ho ancora paura che qualcuno venga a chiedermi “cosa ci fai qui?”.

Recentemente sono stata al press day di Gianfranco Fenizia, stilista di Misuraca: la sua (bellissima) casa-atelier è stata non solo il luogo dove ci ha accolti, ma anche il set dello shooting per il lookbook della sua collezione primavera /estate 2014. È stata una sorpresa meravigliosa: credevo di andare a una presentazione, mi sono ritrovata testimone di un servizio fotografico opera di un giovane talento, Karel Losenicky.

Karel mi ha impressionata, molto, per diversi motivi. Mentre lo osservavo muoversi sul set, ho sentito che metteva tutto sé stesso in ogni singolo scatto. Ho sentito passione, cuore, anima, cervello, tecnica, capacità e un tocco di sregolatezza. Riuscivo a percepire perfino il suo sforzo fisico. Ho osservato il feeling che ha instaurato con Beatriz, la modella: è riuscito a farla sentire amata, l’ha fatta sentire speciale, ha tirato fuori il meglio da lei. Grazie a lui, ho visto una ragazza bella, con un grande potenziale, trasformarsi in una dea.

Karel è nato nella Repubblica Ceca e ha girato il mondo facendo il modello. In cerca della sua vera vocazione, è venuto in Italia per frequentare la scuola di fotografia a Milano e ha scoperto la gioia di stare dall’altra parte dell’obiettivo. Oggi continua a girare il mondo ma come fotografo, anche se la sua base resta il capoluogo lombardo. Credo che siano i suoi trascorsi da modello a permettergli di stabilire quel feeling forte che ho sentito tra lui e Beatriz.

Quel giorno sul set, mi hanno detto che potevo scattare qualche foto di backstage: gli scatti sono quelli che vedete qui sotto e li pubblico con l’intento di far capire quanto Karel sia bravo. Fate un confronto, guardate le mie foto, guardate le sue: potrete percepire chiaramente la magia che questo giovane fotografo ha nella testa e vedrete come riesce a trasferirla e a tradurla in immagini. Capirete la differenza tra fare una semplice foto (le mie) e riuscire a catturare e restituire un immaginario (le sue).

Credo che Karel sia riuscito a trovare quella vocazione di cui era in cerca quando è venuto a Milano. Stamattina, nel completare le ricerche che faccio ogni volta che scrivo un pezzo, sono finita sulla sua pagina Facebook e ho trovato questa frase: “take your passion and make it happen”. Ho chiuso gli occhi e ho rivisto lui quel giorno, sul set: credo non ci siano parole migliori per concludere.

Manu

 

Shooting lookbook Misuraca P/E 2014

Fotografo: Karel Losenicky (qui il suo sito, qui il suo Tumblr)

Hair & make-up: Elena Barosi

Modella: Beatriz Grander @ Elite Model Management Milano

 

Dietro le quinte: i miei scatti

… Dal manichino…
… Dal manichino…
… alla modella
… alla modella

Karel mostra a Beatriz cosa vuole ottenere
Karel mostra a Beatriz cosa vuole ottenere

Alla ricerca degli scatti perfetti
Alla ricerca degli scatti perfetti
Anche Beatriz vuole un ricordo
Anche Beatriz vuole un ricordo

Il sogno svelato: le foto di Karel Losenicky

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Grazie a Karel Losenicky e a Maximilian Linz per avermi regalato l’anteprima di alcune foto del lookbook Misuraca P/E 2014

Grazie a Gianfranco Fenizia al quale dedicherò presto un articolo

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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