Milano Fashion Week: Philippe Model Paris FW 2015-16

Entrare in uno showroom e trovare un arcobaleno fatto di borse e scarpe è il genere di sorpresa che a me regala istantaneamente il sorriso.

È successo durante la Milano Fashion Week di febbraio, mentre giravo tra sfilate e presentazioni relative alle collezioni per l’autunno / inverno 2015 – 2016: l’arcobaleno è quello immaginato e creato dal brand Philippe Model Paris.

Philippe Model, classe 1956, è un designer francese che ha esordito facendo cappelli.

Non aveva ancora 20 anni quando si è trovato a collaborare con grandi couturier come Claude Montana, Jean Paul Gaultier, Issey Miyake e Thierry Mugler, poi, agli inizi degli anni ’80, ha fondato il suo marchio: è diventato famoso per le sue sneaker originali e per una particolare collezione.

Le calzature di quella collezione oggi storica erano realizzate completamente in elastico e gli valsero il soprannome di Monsieur Elastique: per molti, da allora, è diventato il “miglior artigiano di Francia”.

Basta andare su Facebook per vedere quanto le sue sneaker siano apprezzate: sulla pagina del brand, ci sono foto di star del calibro di Sharon Stone e Sarah Jessica Parker, entrambe immortalate con calzature Philippe Model Paris.

Oggi, a produrre queste scarpe è un’azienda italiana (veneta, per l’esattezza) che accompagna il brand francese da ben sei anni.

Scarpa modello <em>sling back</em> in camoscio rigato con tacco a parallelepipedo: a tenerla avvinta al piede, la famosa banda elastica (photo credit Philippe Model)
Scarpa modello sling back in camoscio rigato con tacco a parallelepipedo: a tenerla avvinta al piede, la famosa banda elastica (photo credit Philippe Model)

La collezione per la prossima stagione è composita: modelli eleganti che comprendono sling back (le scarpe con cinturino al tallone, dette anche Chanel), décolleté e ballerine si alternano ad altri decisamente informali.

I modelli più eleganti sono raffinati e molto femminili, con scollo stondato e punta netta: il tacco a stiletto è sottile e slanciato eppure solido, proposto in due altezze (11 e 8.5).

Il pezzo iconico del brand risponde al nome di Katherine, un modello sling back dalla forma affusolata: il cinturino al tallone è elastico, come nei mitici anni ’80. Sono sling back anche alcune ballerine.

Tra i modelli décolleté, ci sono quelli impreziositi da piccoli gioielli Swarovski, come i cubi di filigrana con cristalli sfavillanti.

Ad affiancare le calzature, ci sono tre modelli di borse – la clutch Pigalle, la due manici Saint Germain e la tracolla Madeleine – che hanno una forma che ricorda le bow window: le finestre a bovindo (quelle sporgenti tipiche di molti palazzi parigini) danno infatti forma alla clutch oppure diventano elemento tridimensionale che si stacca dalla base della due manici e della tracolla, diventandone il tratto distintivo.

Tutte le borse sono ornate da minuterie a scatto.

Scarpe e borse sono proposte in colori saturi e vivaci: splendide le tinte geranio, mandarino, rosa orchidea, blu elettrico, giallo ma non mancano il nero e il fango.

I materiali sono il tessuto elastico, ovviamente, e poi il nabuk, la pelle e la vernice.

Mi è piaciuta anche l’installazione con la quale sono state presentate le creazioni: su un nastro sospeso, si muovevano gambe femminili, leggiadre e agili come quelle delle acrobate di un circo, in perfetto equilibrio su tacchi a stiletto.

Philippe Model Paris FW 15-16: la particolare installazione
Philippe Model Paris FW 15-16: la particolare installazione
Philippe Model Paris FW 15-16: scarpe modello <em>sling back</em> e décolleté
Philippe Model Paris FW 15-16: scarpe modello sling back e décolleté
Philippe Model Paris FW 15-16: la borsa due manici <em>Saint Germain</em> e la clutch <em>Pigalle</em> con forme che ricordano le <em>bow window</em> francesi, completate da minuteria a scatto
Philippe Model Paris FW 15-16: la borsa due manici Saint Germain e la clutch Pigalle con forme che ricordano le bow window francesi, completate da minuteria a scatto
Philippe Model Paris FW 15-16: i colori saturi
Philippe Model Paris FW 15-16: i colori saturi
Philippe Model Paris FW 15-16: le ballerine arcobaleno
Philippe Model Paris FW 15-16: le ballerine arcobaleno
Philippe Model Paris FW 15-16: la tracolla <em>Madeleine</em> – sempre con una forma sporgente che ricorda le <em>bow window</em> – e le <em>sling back</em> a tacco alto o versione ballerina
Philippe Model Paris FW 15-16: la tracolla Madeleine – sempre con una forma sporgente che ricorda le bow window – e le sling back a tacco alto o versione ballerina
Philippe Model Paris FW 15-16: la tracolla <em>Madeleine,</em> la clutch<em> Pigalle</em> e ballerine <em>sling back</em> in vernice verde brillante
Philippe Model Paris FW 15-16: la tracolla Madeleine, la clutch Pigalle e ballerine sling back in vernice verde brillante
Philippe Model Paris FW 15-16: alcuni modelli di décolleté sono impreziositi da cubi di filigrana con cristalli Swarovski sfavillanti.
Philippe Model Paris FW 15-16: alcuni modelli di décolleté sono impreziositi da cubi di filigrana con cristalli Swarovski sfavillanti.

Anche sneakers e leisure shoes, le proposte Philippe Model più informali, sono caratterizzate da una grande ricerca creativa e materica.

L’ispirazione viene dall’Oriente e infatti giardini fioriti e perfette composizioni giapponesi fanno da sfondo a questa parte della collezione.

Fiori di cristalli Swarovski sbocciano sul tessuto elastico.

Lo confesso: queste sono le mie preferite
Lo confesso: queste sono le mie preferite

Philippe Model è dunque capace di unire il meglio di due paesi e riesce a miscelare sapientemente potenza del settore manifatturiero italiano e charme francese: dopo i successi del passato, riporta nel presente un glamour flessibile esattamente come il suo celebre elastico.

Lo fa attraverso vitalità cromatica e forme che sono eterne e che sono ormai entrate a far parte della storia del costume, tanto da poter essere riproposte a prescindere dalle mode.

Queste sono decisamente calzature piene di personalità per donne non omologate.

Monsieur Elastique is back, diceva l’invito alla presentazione: non posso che rispondere con un caloroso welcome back!

Manu

 

 

 

Tutte le foto tranne la prima sono miei scatti realizzati in occasione della presentazione del 26 febbraio 2015

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate la pagina Facebook di Philippe Model Paris e qui l’account Instagram.

Una piccola curiosità: navigando in lungo e in largo per il web, ho trovato un’intervista datata 1987 nella quale il designer Philippe Model parla dei suoi cappelli, gli accessori coi quali ha esordito a inizio carriera.

 

 

 

 

 

Se vi va, potete seguire A glittering woman su Facebook | Twitter | Instagram

 

 

 

 

 

Spread the love

Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Lascia un commento

Nome*

email* (not published)

website

error: Sii glittering... non copiare :-)