Milano Fashion Week, i ricordi: giorno 2, è di scena il colore

Oggi continuo il viaggio tra i miei ricordi di Milano Moda Donna.

Giorno 2, giovedì 20 febbraio: finalmente la pioggia ci ha dato tregua e io, dopo la scorpacciata di sfilate e presentazioni del giorno precedente, ho deciso di rallentare il ritmo. Gli impegni della giornata sono stati due, molto carichi di premesse e promesse: due inviti diversi tra loro, eppure con alcune caratteristiche in comune. Prima di tutto il colore, anche se giocato e incentrato su materiali differenti, pellicceria e maglieria. E poi il fatto di essere un ritorno e un esordio, quindi in un certo senso due prime volte.

Ho dedicato il mio secondo giorno a Giuliana Teso, nome storico nel campo della pellicceria, tornata dopo qualche stagione di assenza dalla settimana della moda milanese con una capsule collection che rende omaggio all’arte, e a Silvia Gallà, brand che ha presentato la sua prima collezione di maglieria.

 

GIULIANA TESO

Il nome di Giuliana Teso evoca in me tanti ricordi, soprattutto di quando ero una ragazzina e guardavo la moda dall’esterno e da lontano, sognando e sospirando su riviste ed editoriali. Il marchio è nato nel 1980 e in pochi anni ha conquistato i mercati più importanti: la designer è presto diventata un riferimento per il mondo dell’alta moda nella pellicceria sia in Italia che all’estero. I suoi capi sono apparsi in molti film (li hanno indossati Sarah Jessica Parker in “Sex and the City”, Monica Bellucci al suo esordio in “La Riffa”, Marie Laforêt in “A che punto è la notte” con Marcello Mastroianni) e sono stati fotografati addosso ad attrici del calibro di Juliette Binoche e a cantanti iconiche come Whitney Houston. Immaginatevi, dunque, la mia contentezza quando ho ricevuto il gradito invito ad andare a conoscere la nuova capsule collection per il prossimo autunno – inverno 2014 / 15, collezione che per giunta rende omaggio a un grande pittore che amo perdutamente, Vassily Kandinsky: adoro che la moda si contamini con l’arte, diventando una forma di cultura oltre che di espressione personale.

È stata proprio la grande passione per l’arte a ispirare Giuliana Teso e in modo particolare la pittura astratta del grande artista russo: sono nati così alcuni capi unici nei quali il colore è l’elemento caratterizzante e dominante. Ci sono cerchi, linee, cubi, mezzelune, il tutto realizzato in pelliccia: le forme sono intersecate ed intarsiate tra di loro, per creare effetti artistici che davvero ricordano dipinti astratti. I toni vanno da quelli naturali del grigio, chiaro e scuro, al beige in calde tonalità miele per poi osare con blu, arancio, lampone, bordeaux, fucsia. Prevalgono tagli a cappotto, al ginocchio, stretti da cinture, ma non mancano blouson e parka. Come da tradizione della maison, la qualità delle pelli è sempre elevatissima e i capi risultano morbidissimi e sorprendentemente leggeri.

Il messaggio è chiaro e forte: i capi Giuliana Teso, da sempre capolavori di tecnica e artigianalità, oggi diventano vere e proprie opere d’arte, lavorate rigorosamente a mano e tutte made in Italy (e mi piace sottolinearlo).

Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15: questa la voglio, in <em>wishlist</em>!
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15: questa la voglio, in wishlist!
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15
Giuliana Teso, autunno – inverno 2014 / 15

 

SILVIA GALLÀ

Lo dichiaro subito: per la maglieria ho una passione sconfinata, nonostante io detesti l’inverno, anzi, forse proprio per questo. Adoro avvolgermi nella morbidezza e nel calore dei capi in lana, mi sento coccolata: uso la maglieria anche in primavera ed estate, ovviamente scegliendo filati leggeri come il cotone. Ero quindi molto curiosa di assistere al debutto del brand Silvia Gallà: la stilista Silvia Galletti ha presentato la sua prima collezione di maglieria di lusso per il prossimo autunno – inverno 2014 / 15 nell’affascinante location di ViaDanteQuattordici (indovinate un po’, al civico 14 di via Dante). Esposta in un’installazione statica con i bellissimi manichini firmati Almax (mi piace osservare anche questo tipo di dettagli), la linea Silvia Gallà è dedicata alle donne che vogliono vestire capi di taglio comodo senza per questo rinunciare all’eleganza. La designer propone total look in maglia curati nei minimi particolari, realizzati con filati al top della gamma tra i quali lana merinos pura o in misto seta, baby alpaca e cachemire: a completare il tutto alcuni capi e accessori in pelliccia. La collezione è interamente realizzata e prodotta in Italia: lo scopo è quello di offrire un prodotto artigianale di altissimo livello.

Silvia Galletti non è alle prime armi, anzi, ha un’esperienza lunga, importante e collaudata: ha una specializzazione in Arte e Modellistica Industriale e lavora all’interno dell’azienda di famiglia da ben 27 anni. Oggi – finalmente – corona un sogno: la realizzazione di una linea di maglieria che esprime tutta la sua creatività e la conoscenza del settore faticosamente guadagnata sul campo. La collezione si divide in 3 linee che intendono soddisfare i gusti di diverse tipologie di donne. In Geometrical glam predominano ovviamente i giochi geometrici: tra i capi ci sono pantaloni palazzo, abiti in viscosa elasticizzata, maglie dagli intrecci importanti. In Romantic decò a farla da padrone è il ricamo, romantico e delicato. Il capo più rappresentativo è la tuta composta da pantalone e maglia con cappuccio ricamato all’interno. Functional luxury è la linea più pregiata, interamente realizzata in 100% cachemire: tute intere e spezzate, mantelle double face con colori a contrasto, cappotti imbottiti con collo di zibellino staccabile.

A me questa collezione piace molto: trovo che i capi siano versatili e io mi divertirei a scomporre i total look e a personalizzarli, mixandoli anche con altri capi del mio guardaroba.

Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15
Silvia Gallà autunno – inverno 2014 / 15

 

Bene, alla prossima puntata con le cronache e i ricordi del terzo giorno. E vi preannuncio già che è stato bello carico.

Manu

 

Per approfondire:

Qui il sito Giuliana Teso

Il sito Silvia Gallà è in fase di approntamento

 

Se volete… 

Qui i ricordi del primo giorno di Milano Moda Donna

Qui il racconto della mostra speciale tenutasi in occasione di Milano Moda Donna con le illustrazioni di Rebecca Moses

 

Chiacchiere libere… Mi rendo conto che qualcuno potrebbe pensare (legittimamente, visto che non mi conoscete personalmente) che ogni tanto io esageri o calchi la mano su certi entusiasmi. Ho raccontato come Giuliana Teso si sia ispirata a Kandinsky e quanto io a mia volta ami questo pittore: non ho “mentito” ad hoc circa la mia passione, guardate la foto scattata qui nel mio studio poco fa. Sul video del pc c’è l’invito alla presentazione e dietro c’è la stampa che è appesa di fronte alla mia postazione da diversi anni. A destra c’è un’altra stampa sempre del pittore russo, la locandina di una mostra a Palazzo Forti a Verona. Non calco mai la mano su ciò che vi racconto: se non penso qualcosa, semplicemente taccio.

Il quadro di Kandinsky appeso nel mio studio e fonte di ispirazione di Giuliana Teso per la sua <em>capsule collection</em> si intitola <em>Farbstudie Quadrate Mit Konzentrischen Ringen</em> datato 1913
Il quadro di Kandinsky appeso nel mio studio e fonte di ispirazione di Giuliana Teso per la sua capsule collection si intitola Farbstudie Quadrate Mit Konzentrischen Ringen datato 1913

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Irene Navarra
Reply

Nell’arte la contaminazione è vita. Il richiamo a Kandinsky, filtrato attraverso la moda e alla tua fervida passione, mi ha letteralmente affascinata. Così ho guardato con attenzione tutti i particolari dei capi fotografati. Dimenticando per un momento il mio essere animalista che si ribella sempre di fronte all’uso delle pellicce come indumento. La collezione in maglia di Silvia Gallà è davvero deliziosa.

Manu
Reply

Talvolta occorrerebbe riuscire a stare zitti, accogliere parole meravigliose e limitarsi a dire grazie, perché qualsiasi cosa si possa dire è di troppo, di troppo rispetto alla felicità suscitata da parole di apprezzamento così squisitamente motivate.
Grazie, dunque, per la carica che mi hai dato.
Voglio aggiungere un’altra cosa, però: non ho parole adatte per esprimere la mia stima nei tuoi confronti per il tuo atteggiamento. Le parole che hai scritto sono un esempio limpido e meraviglioso di come, pur non condividendo qualcosa, si possa comunque accettare di guardare. Il grazie più grande te lo dico per questo.
Con sincera gratitudine,
Manu

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