Milano Fashion Week: Vladimiro Gioia SS 2015

Con questo post, completo il ciclo dedicato agli eventi ai quali ho partecipato in occasione dell’edizione di Milano Moda Donna dello scorso settembre: chiudo in bellezza raccontandovi la collezione Vladimiro Gioia SS 2015.

Last but not least, direbbero gli inglesi in questo caso e io prendo volentieri in prestito l’espressione. Lo stilista arriva in effetti ultimo in ordine di tempo tra i miei racconti di quei giorni di sfilate e presentazioni, ma non per questo è meno importante, anzi, tutt’altro: gli riservo infatti tutta la mia stima e tutto il mio apprezzamento.

Ho scritto stilista, ma potrei aggiungere anche altre definizioni, per esempio artigiano e artista, e vi assicuro che ben calzerebbero su di lui, persona che sa lavorare con mani, testa e cuore, che sa usare tutti i sensi, dal tatto alla vista; una persona abituata a lavorare sodo, con impegno e devozione.

Vladimiro, quarto di cinque fratelli, conosce perfettamente i segreti delle tecniche di lavorazione di pelli pregiate e pellicce: è cresciuto nell’ambito dell’azienda di famiglia nata nel 1989 a Rovello Porro, vicino a Como, col nome Gioia Pellicce, una realtà che fin dagli albori si è distinta per le caratteristiche insolite delle sue proposte. Le lavorazioni fatte con intarsi e incisioni a laser hanno attirato l’attenzione di brand importanti tra i quali Valentino, Burberry e Christian Dior.

Vent’anni più tardi, è nata la decisione di lanciare il marchio Vladimiro Gioia caratterizzato da un connubio ancora più stretto con l’arte: la svolta decisiva è avvenuta tra il 2009 e il 2010, quando Vladimiro è stato scelto da Domenico Dolce e Stefano Gabbana per il progetto Spiga 2, la boutique ubicata al civico 2 di via della Spiga a Milano, lo store multibrand nel quale si possono trovare le proposte dei nomi più promettenti del panorama moda.

Qual è la marcia in più di Vladimiro?

È riuscito a dare vita a un mix ben dosato di tradizione e innovazione e la sua visione è quella di un artigianato moderno in cui immagine e cura, bellezza e qualità coesistono in grande armonia, il tutto rigorosamente made in Italy. Ama giocare con colori, forme e volumi e ha saputo proporre uno stile anticonformista in grado di svecchiare l’idea della classica pelliccia.

Vi invito a guardare la collezione che vi mostro oggi, quella appunto per la primavera / estate 2015.

Oltre a mixare come d’abitudine diversi tipi di pellami e qualche tocco di pelliccia, lo stilista si è lasciato ispirare da alcune esperienze vissute in prima persona: l’opportunità di visitare e osservare una serie di chiese e cattedrali ha solleticato il suo interesse verso mosaici e vetrate. A seguito di questo studio, ha riprodotto i primi attraverso gli intarsi su pelle e le seconde attraverso la stampa su seta la quale è stata introdotta per la prima volta in una sua collezione.

La pelle, tagliata con perizia, è stata poi ricucita minuziosamente.

Le stampe sono state realizzate appositamente su suo disegno esclusivo: la seta risulta luminosa esattamente come le vetrate illuminate dal sole.

Non mancano i motivi floreali in tinte vivaci che riprendono esattamente le nuance dei pellami.

Un dettaglio delle sete che riprendono i motivi delle vetrate delle grandi cattedrali
Un dettaglio delle sete che riprendono i motivi delle vetrate delle grandi cattedrali

Colgo l’occasione di questo post per segnalare un’importante novità che riguarda Vladimiro Gioia, ovvero l’apertura di uno spazio temporaneo ubicato in viale Piave, nel cuore di Milano: fare questo annuncio mi dà soddisfazione, perché segna un ottimo traguardo per lui.

Lo spazio sarà interamente dedicato al suo lavoro e al suo estro creativo e sarà aperto al pubblico, per la vendita: ospiterà la presentazione della nuova collezione e sarà inaugurato ufficialmente il 25 febbraio, durante la nuova edizione di Milano Moda Donna.

Non vedo l’ora di vedere il luogo scelto e di festeggiare questo successo.

E non è finita: lo stilista sta già progettando una prossima apertura a Parigi. Inarrestabile!

Vladimiro Gioia ritratto con una delle sue creazioni
Vladimiro Gioia ritratto con una delle sue creazioni

Sapete, alcuni giorni fa, mi è capitato di rileggere uno scambio di opinioni tra me e una persona che stimo: questo scambio è qui sul blog, in calce a un post che parla di una manifestazione incentrata sul gioiello contemporaneo.

Mi fa piacere ribadire il pensiero che ho espresso in tale occasione perché rappresenta un sunto di ciò in cui credo, adattandosi particolarmente bene al lavoro di Vladimiro Gioia.

Sono convinta del fatto che le Arti Contemporanee siano strettamente legate tra loro e che la divisione per generi sia una diavoleria tutta umana.

La cultura non ha genere così come non ce l’ha la bellezza. Non solo: per me non esistono arti minori, esiste l’Arte. Punto.

Per questo cerco di non pormi barriere mentali e cerco di essere trasversale, coi soli limiti dati dal non poter essere competente in tutto.

Ho aperto il blog per portare avanti questa visione e la difesa del talento: contrariamente a ciò che pensano alcuni, io credo che questo nostro Paese possa ancora essere salvato e che la salvezza passi attraverso il recupero e la valorizzazione della cultura, quella della moda, del gioiello, della pittura, della scultura, della fotografia, del teatro, del cinema e di qualsiasi altra meraviglia o valore attorno a noi (cibo incluso).

Ed è ancora meglio quando queste Arti dialogano e si contaminano tra loro, come nel caso di Vladimiro.

Lo stilista è un fulgido esempio di quella capacità che noi italiani – se vogliamo – sappiamo ben coltivare; è una perfetta dimostrazione del fatto che, tenendo occhi, cuore e mente aperti, possiamo fare cose molto buone e possiamo evitare di castrarci da soli come invece accadrà se ci rinchiuderemo nei recinti del pregiudizio.

Continua così, Vladimiro: io tifo per te.

Manu

 

 

 

Tutte le foto (tranne il ritratto dello stilista) sono miei scatti realizzati in occasione

della presentazione della collezione Vladimiro Gioia SS 2015 tenutasi a Milano lo scorso 20 settembre

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito di Vladimiro Gioia, qui la pagina Facebook, qui l’account Instagram e qui l’account Twitter.

Se volete leggere i miei post sulle precedenti collezioni di Vladimiro, qui trovate quello sull’autunno / inverno 2014 – 15 e qui quello sulla primavera / estate 2014.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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