Mochila Milano, la bellezza di essere unici

Ho sempre avuto un carattere passionale, tutt’altro che freddo e distaccato: mi tuffo nelle situazioni con tutto il cuore, siano esse personali o lavorative.

Ho bisogno di innamorarmi di cose, persone, progetti: incontrare Silvia Ferrari e innamorarmi di lei e del suo marchio Mochila Milano è stato naturale e immediato come bere un bicchiere d’acqua.

Una sera ero su Instagram e, come faccio di solito, navigavo tra hashtag e utenti alla ricerca di novità interessanti: d’un tratto, mi sono imbattuta in bellissime borse colorate e lì è scattata la mia curiosità.

Ho seguito le tracce, sono arrivata al profilo di Silvia e ho iniziato a disseminare like sulle sue foto: chissà, magari avrà pensato a una stalker…

Ma, non soddisfatta del contatto via web troppo impersonale per i miei gusti e visto che ho ammesso più volte di essere peggio di San Tommaso e di avere bisogno di toccare le cose con mano, ho fatto sì di poter incontrare Silvia di persona.

L’occasione ci è stata prontamente offerta da Natura Donna Impresa a Expo 2015, manifestazione alla quale ho partecipato ultimamente e della quale ho già raccontato in un precedente post: dovevo andare a Palazzo Isimbardi per un altro appuntamento e, quando ho saputo della presenza di Silvia, ho colto l’opportunità e sono andata a conoscerla.

Il nostro incontro è stato all’altezza delle mie migliori aspettative, anzi, in verità è andato ben oltre: le borse viste e toccate da vicino sono meravigliose, ancora più belle che in fotografia, e Silvia è una persona piacevolissima, interessante e molto, molto in gamba.

Tra noi è nata una simpatia e ci siamo riviste anche in seguito: ero curiosa di conoscere bene la sua storia e abbiamo visitato insieme MCollective, bellissimo e nuovissimo concept store milanese che ha fortemente creduto in lei e nel suo progetto.

Una delle borse Mochila Milano esposte a <em>Natura Donna Impresa a Expo 2015</em>
Una delle borse Mochila Milano esposte a Natura Donna Impresa a Expo 2015
Una borsa a secchiello e una maxi pochette Mochila Milano esposte presso MCollective
Una borsa a secchiello e una maxi pochette Mochila Milano esposte presso MCollective

La storia di Silvia è significativa: mi fa piacere condividerla con voi per vari motivi.

Prima di tutto, perché questa è una di quelle storie che mi piacciono e mi lasciano il sorriso.

Poi, perché il progetto è bello in tutte le sue sfaccettature; infine, perché fa capire quanto fattori quali buone idee e coraggio di sperimentare siano determinanti. L’intraprendenza, oggi, è più che mai necessaria e spesso fa la differenza.

Silvia ha fondato il suo marchio circa un anno fa: non è nuova del settore moda e design, in quanto per diversi anni è stata buyer, viaggiando molto e affinando le sue capacità e il suo gusto innato.

Lavorare per altri è una cosa che pian piano ha iniziato a starle stretta e, come spesso capita alle persone fortemente creative e motivate, ha maturato l’idea di costruire qualcosa di suo.

Avendo tra le altre cose una grande passione per la tessitura, ha deciso di iscriversi a un corso di specializzazione a Firenze: lì, ha conosciuto una ragazza colombiana che le ha parlato della tessitura tradizionale del suo paese.

Come avrete capito, Silvia è una giovane donna intraprendente: un giorno, ha deciso di partire per la Colombia per approfondire le sue conoscenze e per entrare in contatto diretto con la tribù indigena che porta avanti questa tecnica tradizionale.

Il viaggio si è trasformato in un soggiorno lungo alcuni mesi.

Le foto di Silvia in Colombia: una tipica capanna che funge da abitazione e luogo di lavoro e alcuni momenti della lavorazione delle borse
Le foto di Silvia in Colombia: una tipica capanna che funge da abitazione e luogo di lavoro e alcuni momenti della lavorazione delle borse

Le borse di Silvia vengono dunque create in stretta collaborazione con una tribù indigena colombiana chiamata Wayùu: la mochila – nome che significa sacca – è la loro più alta espressione di tessitura.

La tessitura ha un grande valore culturale all’interno della tribù: sono le donne che tramandano la tecnica di generazione in generazione, contribuendo così al sostentamento della comunità. A volte, possono essere coinvolti anche gli uomini e a loro spetta la lavorazione delle tracolle.

I disegni raffigurati sulle borse rappresentano fasi della vita di queste donne oppure la natura che le circonda (cavalli, pesci, fiori): le sacche vengono accuratamente lavorate usando colori vivaci.

Silvia ha deciso di chiamare il suo marchio Mochila Milano in quanto esso rappresenta i due mondi che lei ha saputo fondere e perché riflette esattamente il concetto che vuole esprimere attraverso il suo progetto: Mochila è – come accennavo – il nome originale della borsa a secchiello e quindi ben rappresenta le origini sudamericane mentre Milano simboleggia il gusto e il design italiano.

Alcune borse Mochila Milano
Alcune borse Mochila Milano

Silvia ha stabilito una collaborazione duratura e continuativa con la tribù colombiana e, insieme a loro, progetta disegni, abbinamenti, colori creando modelli unici che si sono aggiunti ai secchielli: la sua linea comprende oggi le pochette, le borse maxi e gli zaini grandi e piccoli.

Da quest’anno, c’è anche una linea mamme e bambini, ovvero delle mochila in firmato mignon: inutile dire che sono deliziose e che sono adatte sia alle bambine già innamorate della moda sia alle mamme, magari come piccole borse da cerimonia.

Tanto si sa, la scusa sarà “la compro per mia figlia” per poi finire magari a rubarla, anzi, prenderla in prestito (vero?).

Ogni borsa Mochila Milano ha una lunga lavorazione – parliamo di circa 20 giorni – e, essendo completamente ed esclusivamente realizzata a mano, diventa un vero pezzo unico.

Mochila Milano: le ultime borse fresche di arrivo
Mochila Milano: le ultime borse fresche di arrivo
Mochila Milano collezione Mamma & Figlia
Mochila Milano collezione Mamma & Figlia
Mochila Milano pochette
Mochila Milano pochette

Come nasce una borsa?

Tutto parte da un cotone sottilissimo che viene lavorato utilizzando un uncinetto molto fine: si parte dal fondo e, piano piano, si completano i lati, tutto in un unico pezzo, senza stacchi o cuciture. Grazie alla tipologia di cotone e uncinetto, il risultato assomiglia a un tessuto molto compatto: le tracolle vengono invece fatte a telaio.

Tengo a specificare un altro dettaglio: la lavorazione è fatta con tale perizia che le borse sono belle anche al loro interno e la trama è altrettanto perfettamente distinguibile.

Silvia ha affiancato alle borse anche alcuni accessori sempre rigorosamente fatti a mano, come i bracciali dell’amicizia.

Tutte le rifiniture vengono eseguite qui in Italia e recentemente Silvia ha lanciato una piccola capsule collection con una designer italiana che ha impreziosito i suoi frienship bracelet con cristalli Swarovski originali e micro borchie.

Naturalmente, non è finita qui e in pentola bollono già altre collaborazioni con creativi italiani.

I <em>friendhip bracelet</em> firmati Mochila Milano
I friendhip bracelet firmati Mochila Milano
Micro borchie e cristalli Swarovski per la prima collaborazione di Silvia e Mochila Milano con una designer italiana
Micro borchie e cristalli Swarovski per la prima collaborazione di Silvia e Mochila Milano con una designer italiana

Ammiro molto l’intraprendenza di Silvia: i suoi occhi si illuminano quando parla della Colombia e quando accenna alle tantissime idee grazie alle quali desidera espandere il suo piccolo e promettente brand.

Il fatto che il suo progetto sia valido è fuori discussione: basta vedere l’elevato numero di negozi che hanno già creduto in lei, inclusi diversi concept store d’avanguardia.

E sapete come la penso anch’io: se un prodotto è bello dentro e fuori e riesce a coniugare idee, qualità e resa estetica non può che avere tutta la mia calorosa approvazione.

Ora che ti ho trovata, cara Silvia (grazie Instagram), continuerò a seguirti così come mi piace fare con tutti i progetti e i creativi che hanno tante cose da dire.

A proposito, io mi sono già aggiudicata la mia mochila: quella azzurra che vedete nella prima foto è stata il regalo che mi sono fatta. Dovevo pur premiarmi per aver trovato Silvia, no?

E con questo post accontento tutte coloro che mi hanno chiesto maggiori dettagli a proposito della mia nuova borsa già sfoggiata in questi giorni.

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate la pagina Facebook, qui e qui gli account Instagram.

Per contattare Silvia e per avere maggiori informazioni circa le sue borse, potete scriverle all’indirizzo e-mail mochilamilano@gmail.com oppure contattarla tramite WhatsApp al numero 340 3385336 oppure mandarle un direct message su Instagram.

Silvia spedisce le borse in tutta Italia, ma se preferite vederle e toccarle di persona, ecco la lista dei negozi in cui le sue borse sono vendute.

Milano

MCollective Store
Viale Regina Giovanna 1
Tel. 0283978610

MyRoom Vintage
Via San Maurilio 24
Tel. 0289708061

Mezzanotte Store (negozio per bambini, tiene quindi la collezione mini)
Viale Premuda 13
Tel. 0236586288

Bologna

BluBologna
Via San Vitale 34/B
Tel. 051272754

Parma

House of Denim
Gian Maria Montacchini
Strada Repubblica 38
Tel. 0521285451

Happy Days (negozio per bambini, tiene quindi la collezione mini)
Via Nazario Sauro 12 B/C
Tel. 0521233978

Senigallia

Crazy Coco
Via Cavour 21
Tel. 07164397

Città di Castello

Micocco (negozio per bambini, tiene quindi la collezione mini)
Corso Vittorio Emanuele 42
Tel. 0753722316

AGGIORNAMENTO DEL 1° SETTEMBRE 2015, NUOVO PUNTO VENDITA E NUOVO CANALE ONLINE:

Vasto

Posh Store
Corso Italia 2
Tel. 0873367089

Wardroba, piattaforma dedicata ai designer indipendenti: qui trovate lo store Mochila Milano

 

 

 

 

 

Tutte le foto tranne la prima (un mio scatto a NDI a Palazzo Isimbardi) sono di proprietà di Mochila Milano – ringrazio Silvia per l’uso delle immagini

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Valeria
Reply

Rimango sempre incantata da tutto qui…
mi innamoro di come ti “innamori” del lavoro che svolgi con estrema professionalità.
Complimenti a Silvia, ma speciali complimenti a te, amica cara.

Manu
Reply

Dolcissima Valeria,
così mi fai emozionare 🙂
Sai, il merito è tutto loro, è di questi stupendi designer e creativi che ho la fortuna di incontrare lungo il mio cammino: incontrare persone come Silvia mi regala grande energia, è il cuore pulsante del mio lavoro, è ciò che lo rende vivo nonché ciò che me lo fa amare.
A volte sono stanca e preoccupata (come capita un po’ a tutti, penso), ma poi vedo tutte queste belle anime davanti a me e mi dico “forza, coraggio”. In fondo, faccio un lavoro bellissimo e che ho tanto desiderato fare 😉
Grazie di cuore per essere passata, era tanto che non ci si incrociava.
Un abbraccio,
Manu

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