PF Paola Frani collezione spring summer 2014 a Rimini

Mi piacciono le aziende che possono contare su una storia e su un percorso e che sanno dare un valore non solo a ciò che creano, ma anche alle persone che lavorano affinché i sogni diventino quelle stesse creazioni. Ecco perché mi piace Paola Frani ed è per questo motivo che seguo la stilista e il suo marchio da un po’ di tempo: grazie ai magazine coi quali collaboro, ho potuto spesso raccontare le loro collezioni, tra le quali quella per il prossimo autunno / inverno (potete leggere l’articolo qui).

Paola Frani e il suo staff sono una bella realtà con la quale si può parlare e costruire un percorso, perché hanno voglia di confrontarsi e perché per loro le persone non sono un numero. Trovano sempre nuovi modi per raccontarsi e, oltre alle sfilate, hanno organizzato delle giornate chiamate “Taste me” – letteralmente “provami” – per far sì che stampa e blogger possano avvicinarsi ai loro capi come in genere raramente avviene: un sogno ad occhi aperti che si avvera, quello di poter giocare a fare gli stylist per un giorno e con un’intera collezione a disposizione. Se volete sapere come è andata con la collezione che potete trovare ora nei negozi, qui trovate il mio racconto.

Rispondo quindi sempre con grande entusiasmo ai loro inviti: figuratevi se poi si aggiunge un elemento che io amo, ovvero il mare, lo scenario migliore per presentare l’anticipo della collezione per la primavera / estate 2014. E così un paio di giorni fa, precisamente martedì 21 maggio, insieme ad un gruppetto di colleghi, sono salita su un treno con destinazione Rimini: meta del nostro viaggio un posto decisamente magico, il ristorante Molo 22, adagiato in fondo alla darsena della bella città romagnola, su una punta che si propende fino in mezzo all’acqua. Sull’impiantito di legno è andata in scena la collezione PF, la seconda linea di Paola Frani.

PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014

Cosa ho visto? Tutte le sfumature del mare e dell’acqua e tanto bianco, luminoso come pura luce: ho visto i colori dell’aurora e del tramonto, tinte delicate che partono dal cipria e che si accendono per arrivare al rosa acceso dei gerani e al rosso intenso dei fiori estivi.

PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014

Ho percepito una donna femminile, solare, grintosa, una donna che non ha paura di giocare non solo coi colori ma anche con le stampe: righe, fiori, tocchi animalier, dal maculato al zebra. Le stampe vengono anche mischiate, sapientemente. I capi sono adatti a donne alle quali piaccia giocare con forme, proporzioni, tagli: alcuni abiti e gonne sono lunghi, altri accarezzano il ginocchio; danzano in mille piccole pieghe oppure restano ampi e con la vita ben stretta. Il pizzo è usato con mano leggera e moderna, il nylon serve per confezionare piccoli bomber stampati. Su alcuni pezzi spuntano ricami preziosi con perle, strass, jais.

PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014

Il mio pezzo preferito è un abito in tessuto jacquard, con la gonna sostenuta: lo sfondo è bianco, mosso da righe blu attraversate da bouquet di fiori. Un matrimonio perfetto.

Il mio capo preferito in sfilata…
Il mio capo preferito in sfilata…
… e in backstage col mio collega Giuseppe!
… e in backstage col mio collega Giuseppe!

Il nero è riservato alla sera, unito al bianco e a nuance color nudo: i tessuti si fanno preziosi, leggeri, talvolta evanescenti.

PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014

Una collezione per niente scontata, mai monotona né banale: raffinata e versatile, offre a noi donne la possibilità affascinante di dosare, mischiare, interpretare. Tutti aspetti che so piacere a Paola Frani, uno dei motivi per i quali la stilista è la prima a divertirsi quando viene organizzato il “Taste me” di cui parlavo in principio: vedere come i capi vengono vissuti quando scendono dalla passerella è una sfida affascinante e curiosa per chi li ha pensati.

PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014

Un altro aspetto che mi piace è che la collezione è pensata per tutte le donne: i capi hanno un’ottima vestibilità e sono adatti per ogni forma della nostra femminilità, non solo per modelle filiformi e perfette.

PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014
PF Paola Frani spring summer 2014

La stagione estiva quest’anno non è ancora partita e a qualcuno sembrerà forse strano sentire già parlare di quella del 2014, ma questa è stata una possibilità preziosa, un’anticipazione speciale che ci ha dato la possibilità di vivere una presentazione di solito destinata a insider del processo creativo e distributivo quali agenti e compratori. E comunque a mio avviso Paola Frani è così straordinariamente contemporanea al punto che i capi pensati per la prossima stagione sono in realtà apprezzabili anche oggi.

PF Paola Frani spring summer 2014: l’uscita finale
PF Paola Frani spring summer 2014: l’uscita finale

Dopo la sfilata, abbiamo potuto curiosare nel backstage e abbiamo anche avuto la possibilità di assistere ad alcuni scatti dello shooting per il lookbook.

Al lavoro per il lookbook: e anch’io ho rubato qualche frammento
Al lavoro per il lookbook: e anch’io ho rubato qualche frammento
Al lavoro per il lookbook: e anch’io ho rubato qualche frammento
Al lavoro per il lookbook: e anch’io ho rubato qualche frammento
Al lavoro per il lookbook: e anch’io ho rubato qualche frammento
Al lavoro per il lookbook: e anch’io ho rubato qualche frammento

Questi sono i miei momenti preferiti, quando il rapporto con la moda diventa quasi intimo e quando si ha l’opportunità di raccogliere attimi da poter condividere con persone che abbiano la nostra stessa passione. La moda per me è tutto questo, passione, sogno, codice, nonché la capacità di saper ancora usare le mani e l’irripetibile arte in esse racchiusa, come tengono a sottolineare con orgoglio queste persone entusiaste quando si chiacchiera e ci si scambia impressioni a caldo dopo la sfilata.

Dettagli che parlano di passione e manualità
Dettagli che parlano di passione e manualità
Dietro alla sfilata c’è tanto lavoro e una programmazione dettagliata e scrupolosa
Dietro alla sfilata c’è tanto lavoro e una programmazione dettagliata e scrupolosa
Paola Frani dà gli ultimi sapienti ritocchi ad una delle sue ragazze
Paola Frani dà gli ultimi sapienti ritocchi ad una delle sue ragazze

Mi piace pensare a questa moda come quella capace di traghettare nel futuro un’arte importante, che dà forma concreta ai sogni e che dà lavoro a tante persone.

Per ottenere il risultato voluto, ci si avventura anche in equilibrio un po’ precario sugli scogli!
Per ottenere il risultato voluto, ci si avventura anche in equilibrio un po’ precario sugli scogli!

Che fatica ritornare a casa dopo questa avventura così speciale! Non avrei più voluto lasciare quella lingua di terra protesa sul mare, prima accarezzata dal vento e poi baciata da un luminoso tramonto: difficile averne abbastanza di un pomeriggio fatto di sogni, bellezza, moda e saper fare.

Tramonto sul Molo 22
Tramonto sul Molo 22
Tramonto sul porto
Tramonto sul porto

Ringrazio di cuore Paola Frani, il suo staff affiatato e le persone che hanno condiviso con me quei momenti, in particolare il mio collega Giuseppe Di Rosalia (autore tra l’altro del blog My world in a bag) e Luigi Gaballo, stylist pieno di talento (guardate qui).

Io al lavoro per catturare immagini: grazie a Giuseppe Di Rosalia per questa foto
Io al lavoro per catturare immagini: grazie a Giuseppe Di Rosalia per questa foto
Alla fine, un po’ di gioco anche per noi: io e Giuseppe allo specchio!
Alla fine, un po’ di gioco anche per noi: io e Giuseppe allo specchio!
Grazie a Matteo, fotografo ufficiale dell’evento, per questa bella foto che ritrae me e Giuseppe
Grazie a Matteo, fotografo ufficiale dell’evento, per questa bella foto che ritrae me e Giuseppe

E intanto sogno già la prossima occasione o la prossima avventura.

Manu

 

 

Personal look: nelle foto indosso turbante Flapper

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

paola
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bellissimo articolo manu!!!:) PF è sempre ad un alto livello senza dubbio!

emanuela
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Grazie, cara Paola!
Dalla Frani il livello è alto, sì, ed è un’azienda fatta di persone: è questo ciò che fa la differenza in maniera significativa.
Un abbraccio,
Manu

Marialuisa
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Finalmente un articolo di moda fatto con tanto cuore…. Si percepiscono la passione per la moda e un tocco di reverente rispetto per chi sta dietro a tutto quel lavoro che non è’ solo creatività’ ma è’ anche una grande capacità sartoriale in grado di tradurre in realtà’ quello che parte da un concetto e un’idea di moda!! Spesso glia articoli di moda peccano di una grande presunzione da parte di chi li scrive perché’ ” criticare ” fa un po’ tendenza…. Qui invece tutto è’ perfettamente raccontato con spontaneità’ … Leggendolo e guardando le foto e’ stato un po’ come essere stati li’…. Brava!

emanuela
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Cara Marialuisa… che dire???
Non sai quanto le tue parole mi abbiano riempita di gioia, per me è spuntato il sole!
Hai colto alla perfezione un aspetto di me: amo e rispetto la moda e inoltre mi piace costruire, non distruggere. Se non posso parlare bene di una cosa, preferisco tacere.
D’altro canto il mondo è grande e ognuno può trovare la propria dimensione: perché distruggere, ciò che non piace a me – per esempio – potrà invece piacere ad altri. Non si è obbligati a parlare di tutto o a esprimere il proprio parere su ogni cosa, si può scegliere. E poi – anche nelle eventuali critiche – secondo me bisogna essere sempre rispettosi e ricordare che il lavoro è sacrificio.
Davvero grazie, di cuore.
Un abbraccio,
Manu

marialuisa
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bello:) e’ esattamente quello che penso io!!! secondo me e’ giusto vedere tutto, guardare , osservare . Osservare ogni cosa , anche quella che a noi pare “brutta” e’ una forma di arricchimento perche’ ci permette di delineare con maggiore chiarezza quello che e’ il nostro gusto o il nostro credo in una determinata materia… spesso delle idee belle nascono proprio dalla valutazione di qualcosa che non ci e’ piaciuto… se guardo una cosa che ai miei occhi non va , penso subito a come potrei realizzarla per renderla ” migliore” ! Se invece guardo una cosa bella non posso fare altro che pensare che meglio di cosi’ non si poteva realizzare e tutto finisce li’:) . e come dici tu, penso che il silenzio, in certi casi oltre ad essere rispettoso conta piu’ di mille parole!!
Un abbraccio anche a te e continua cosi’!!
Lu

emanuela
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Ma che bello questo nostro scambio, cara Marialuisa, ne sono davvero felice!
Ecco un’altra cosa che amo: confrontarmi con gli altri, che si sia concordi o meno, ma confrontarsi. Il confronto fa circolare le idee e arricchisce. Non bisogna averne paura.
Grazie per il tuo appoggio, per la tua presenza, per le tue opinioni: per me è tutto prezioso.
Alla prossima,
Manu

barbie
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ciao Manu,
non posso che condividere i pensieri di Marialuisa, xchè sono anche i miei! quando ho letto il tuo racconto, x un attimo ho avuto l’impressione di essere lì a guardare quel mare e quei fantastici abiti! mi è sembrato di sentire il calore del sole e la tua passione per quel lavoro creativo e artigianale che è la moda.Il tuo abito preferito è delizioso e mi sono innamorata di quello rosa cipria con il fiocchetto nero! la vena romantica che fa capolino…continua a regalarci questi momenti Manu. Grazie! Un bacione

emanuela
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Cara Barbie… è sempre un piacere leggerti e le tue parole mi danno tanta, tanta soddisfazione!
Il motivo per cui ho aperto il blog è la passione per la moda: un amore vero unito a un grande rispetto. Sapere che questo arriva alle persone che leggono… beh, è per me la soddisfazione più grande!
Sono io che ti ringrazio e che mi auguro di continuare ad essere all’altezza delle vostre aspettative.
Un bacione grande,
Manu
P.S.: condivido il tuo debole per il rosa cipria, incluso l’abito lungo con la gonna plissettata… da vicino era una favola, una nuvola delicata!

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