Style Papers numero 20

Dopo tanto web, un giorno mi arriva una proposta: vuoi scrivere per un magazine cartaceo?

Diciamo la verità, credo fortemente nel potere della grande rete e credo che essa sia il futuro, eppure il fascino della stampa – per me – non finirà mai.

Vuoi mettere la soddisfazione di un articolo su carta, l’emozione di una rivista che va nelle edicole di tutta Italia? Sarò un’irriducibile romantica ma per me è stato un piccolo sogno che si è avverato.

Style Papers è stato un magazine mensile che spaziava tra moda, tendenze, shopping, bellezza e celebrità: era condotto con mano felice da Annalisa Betti, persona che sa far squadra e che sa mettere in evidenza le caratteristiche di ogni collaboratore.

Qui sotto c’è il mio quarto articolo, precisamente per Style Papers numero 20 di aprile 2014: ero stata chiamata a parlare dei cosiddetti “colori – non colori”, ovvero quelle tinte neutre che servono a metterne in risalto altre sottolineandone tutto il potere.

Fanno parte da sempre di questa categoria il bianco e il nero e ne fanno ugualmente parte tutte quelle nuance che si collocano tra il beige e il grigio.

Da qualche stagione, però, un’altra sfumatura neutra sta guadagnando posizioni per conquistare un ruolo da protagonista nella moda: il nude, ovvero quella gamma di tinte delicatissime che vanno dal beige al rosa pallido.

Perché questo innamoramento della moda verso il nude? Perché è una scelta che evoca immediatamente raffinatezza ed è un colore portatore di una femminilità sana, né leziosa né urlata. Perché nude, in fondo, è molto più di un colore: è un concetto.

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