Nel giardino dei ciliegi giapponesi con Queenie Rosita Law

A volte, ho l’impressione che il tempo sia un despota capriccioso: si diverte a tiranneggiarci senza alcuna pietà e rende i nostri impegni simili a macigni pronti a schiacciarci.

Il lavoro, per esempio, occupa gran parte della nostra esistenza, senza far distinzioni o preferenze tra lavoratori dipendenti e freelance: ora che ho provato entrambe le condizioni, posso dirvi che non cambia granché. Molto spesso, da freelance si finisce semplicemente con avere molti datori di lavoro al posto di uno solo.

Terminata la parentesi lavoro, iniziano poi le incombenze familiari, le commissioni da sbrigare, le faccende domestiche.

E, infine, viene il tempo per noi stessi: sì, l’ho messo appositamente per ultimo perché è quello che facciamo più fatica a trovare. Troviamo tempo per tutto, ma non per noi stessi né per concederci un po’ di tregua.

Siamo buffi, vero? Per questo sostengo che – spesso – siamo i peggiori nemici di noi stessi (e io sono una campionessa, potrei vincere una medaglia se esistesse una disciplina olimpica).

Questo piccolo discorso è per dirvi che tutto ciò che parla di tempo (e non mi riferisco al meteo) esercita un’indicibile attrazione sulla sottoscritta: sono affascinata soprattutto quando a raccontare le sue sfaccettature sono artisti che ne hanno fatto il fulcro dei loro studi.

Poco tempo fa, ho parlato di un interessante progetto firmato dal fotografo Davide Cappelletti e incentrato sullo scorrere del tempo in un giardino; una persona che stimo mi ha ora sottoposto un altro progetto molto intrigante intitolato The invisible gap.

Si tratta di una serie di oggetti da collezione firmati da PRODUCTION Q e dall’artista Queenie Rosita Law: guarda caso, si ritorna in un giardino, sebbene stavolta non sia meneghino ma giapponese.

PRODUCTION Q è una giovane e innovativa società di produzione: si concentra sulle immagini e sulla loro presenza nella vita di tutti i giorni, argomento oggi di grande attualità.

Le immagini vengono intese sia nella loro forma fisica e manifesta sia sotto forma di ricordi e ispirazioni che dimorano nella nostra mente: attraverso il loro impiego, PRODUCTION Q desidera proporre un nuovo punto di vista su soggetti ordinari o familiari con l’obiettivo di cambiare il modo in cui ci relazioniamo con ciò che ci circonda.

Dopo essersi laureata in Graphic Design con una specializzazione in Experimental Image Making in una delle scuole più prestigiose (la Central Saint Martins di Londra), Queenie Rosita Law, fondatrice di PRODUCTION Q, ha lavorato a Parigi: nella capitale francese, ha coltivato la sua attrazione quasi fatale per quei momenti effimeri che sfuggono ai più e ha studiato la maniera in cui esprimerli visualmente.

Fotografa, image maker e artista (ha esposto a Londra, Parigi, Hong Kong e Tokyo), Queenie Rosita Law mescola fotografia e pittura per mettere in luce l’umore del momento che troppo facilmente può scivolare via.

“In The invisible gap, la prima delle nostre serie di oggetti da collezione, esploriamo lo spazio tra due estranei e riflettiamo sulla lotta per trovare vicinanza e connessioni con gli altri, nella speranza di colmare le distanze tra gli esseri umani”: questa è la dichiarazione di intenti del progetto il cui nome tradotto significa infatti il divario invisibile.

Queenie Rosita Law ha realizzato le immagini della Serie 1 lavorando sul fiore Sakura, il ciliegio giapponese: le immagini raffigurano la natura evanescente del tempo e la preziosità dei singoli istanti nonché il ciclo perpetuo della vita e della morte.

Per arrivare al risultato finale, sono state necessarie diverse fasi: lo scenario è stato ripreso con una macchina analogica, le immagini sono state poi sviluppate in camera oscura e infine c’è stato l’intervento pittorico.

Le prime due immagini, Touch e Bloom, sono state associate ad oggetti tra cui candele colate a mano, cuscini e tappeti: in Touch, due rami di ciliegio carichi di fiori sono protesi l’uno verso l’altro in cerca di un contatto, mentre Bloom raffigura il dettaglio di una fioritura e della sua fugace esistenza.

Altre quattro immagini — After blooming, dopo la fioritura — sono state create come stampe d’arte in edizione limitata di 75 esemplari.

Prodotta artigianalmente in Francia, la candela profumata <em>Touch</em> di PRODUCTION Q cattura la fragranza del ciliegio Sakura in piena fioritura bilanciata con polvere di giaggiolo (iris), rosa bianca e una punta di vaniglia. La cera bianca naturale è colata a mano in un vaso di vetro trasparente sul quale è impresso il messaggio <em>I want to hold you.</em>
Prodotta artigianalmente in Francia, la candela profumata Touch di PRODUCTION Q cattura la fragranza del ciliegio Sakura in piena fioritura bilanciata con polvere di giaggiolo (iris), rosa bianca e una punta di vaniglia. La cera bianca naturale è colata a mano in un vaso di vetro trasparente sul quale è impresso il messaggio I want to hold you.
La serie di stampe d’autore <em>After blooming.</em> Ogni stampa è firmata ed è accompagnata dal suo certificato di autenticità.
La serie di stampe d’autore After blooming. Ogni stampa è firmata ed è accompagnata dal suo certificato di autenticità.
<em>After blooming II</em>
After blooming II
<em>After blooming III</em>
After blooming III
<em>After blooming IV</em>
After blooming IV
Un cuscino <em>Bloom.</em> I cuscini sono stati prodotti in diverse taglie usando cotone grezzo per creare una nuova esperienza estetico-emotiva.
Un cuscino Bloom. I cuscini sono stati prodotti in diverse taglie usando cotone grezzo per creare una nuova esperienza estetico-emotiva.
Un cuscino <em>Touch.</em>
Un cuscino Touch.
Il tappeto <em>Bloom</em> utilizza tecniche di tessitura artigianale secolari che rendono ogni pezzo unico nel suo genere. PRODUCTION Q ha ingaggiato maestri tessitori per assicurare una squisita fattura, utilizzando pregiate lane della Nuova Zelanda.
Il tappeto Bloom utilizza tecniche di tessitura artigianale secolari che rendono ogni pezzo unico nel suo genere. PRODUCTION Q ha ingaggiato maestri tessitori per assicurare una squisita fattura, utilizzando pregiate lane della Nuova Zelanda.

Queenie Rosita Law progetta di far evolvere la serie e di arricchirla di altri prodotti di design e lifestyle sempre accuratamente scelti.

Sapete, il progetto ha catturato la mia attenzione per diversi motivi.

Il primo è l’evidente bellezza del risultato nonché la sua potenza evocativa rafforzata dalle stampe rigorosamente black & white.

Il secondo è la poesia intrinseca e il messaggio che leggo andando oltre il primo contatto visivo: come raccontavo in principio, sono affascinata dal modo in cui gli artisti riescono a raccontare il tempo.

Mi piace il modo in cui PRODUCTION Q ha lavorato attorno a una cosa tanto delicata come la fioritura dei ciliegi, dal loro sbocciare alla decadenza, e mi piace che abbia collegato il tutto alle umane vicende: come i fiori, anche noi siamo legati al perpetuo ciclo della vita e della morte, anche noi ci avviciniamo o ci allontaniamo gli uni dagli altri come rami fioriti.

Mi piace che esista un ponte immaginario che unisce artisti tanto diversi – ritorno a Davide Cappelletti e al suo progetto: ciò dimostra che l’arte è un sentire comune, un linguaggio che può abbattere qualsiasi barriera, fisica o mentale che sia.

E infine amo il fatto che il tutto sia stato applicato a degli oggetti di casa.

Casa è il nido, è il porto sicuro, è il luogo dove il cuore si riposa: farlo tra oggetti carichi di bellezza e poesia è meraviglioso perché di esse c’è sempre tanto bisogno nelle nostre esistenze.

E vi confesso un’altra cosa: la visione che risulta da questo studio mi riconcilia un po’ con quel despota capriccioso che è il tempo.

Manu

 

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito PRODUCTION Q, qui la pagina Facebook e qui l’account Instagram.

Qui trovate l’e-commerce oppure per altre info potete scrivete a roberta@molin-corvo.com

 

 

Divagando…

Se volete leggere del progetto di Davide Cappelletti, trovate il mio post qui.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Irene Navarra
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Tutto molto interessante per me che ho fatto del Tempo un motivo costante di riflessione. Con quest’articolo mi hai offerto diversi spunti creativi. Vorrei perciò lasciarti il link del mio ultimo videolavoro sul Tempo, intuito bergsonianamente a livello di coscienza.
https://www.youtube.com/watch?v=0bnWyzTfueo
Quindi: non dirò la banalissima frase “Grazie di esistere!” ma ci vado molto vicina.
Parola di ManuFanIrene.
Un abbraccio stretto.

Manu
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Carissima Irene,
Ti ringrazio – moltissimo! – per il tuo commento. Non mi stanco di ripetere quanto per me sia importante il tuo apprezzamento: mi dà forza, energia, coraggio.
E se l’articolo può offrire un piccolo spunto a una persona intellettualmente vivace come te… beh, allora posso essere un pochino orgogliosa! 😉
Grazie anche per il link del tuo videolavoro: la ricerca che conduci è estremamente interessante. Ho visto e rivisto il video, apprezzando le parole e le immagini nonché il loro matrimonio. Sono rimasta colpita dalla frase “Eppure percettibilissimi se non giri la testa d’improvviso con l’intento di bloccarli”…
Mi è anche piaciuto sentire la tua voce!
Dunque invito tutti coloro che visitano questa pagina ad andare a vedere il video.
Grazie ancora per lo scambio interessante e ti abbraccio anch’io.
Manu
P.S: a mia volta, sono una tua fan.

Irene Navarra
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Grazie delle tue belle parole. Ispirata dall’articolo sul lavoro artistico di Queenie Rosita Law ho iniziato a raccogliere “segni e tracce” da comporre in un progetto della Memoria e del Tempo. Ne nascerà a poco a poco un video, che dovrà essere delicato e sfuggente. Per il momento, nella cartellina dal titolo “La mia Voce” stanno quiete due clip e qualche scatto dei miei fiori preferiti: gli astri settembrini.
Un abbraccio,
Irene

Manu
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… Astri settembrini…
Ho subito digitato queste due parole nella stringa di Google e ho trovato immagini meravigliose: lo confesso, a volte faccio fatica ad associare i fiori e i loro nomi e dunque cerco aiuto.
Che bello sarebbe se Queenie Rosita Law sapesse che il suo lavoro ha ispirato un’altra artista: ecco, mi piace questa “conversazione” tra anime magari fisicamente lontane ma avvicinate da un comune sentire.
Di nuovo grazie a te, aspetterò di conoscere cosa produrranno “segni e tracce” raccolti: l’idea di un video delicato e sfuggente (sfuggente…) mi attira già.
Un abbraccio,
Manu
P.S.: ti segnalo un parallelo tra noi, anch’io raccolgo spunti, materiali e tracce e conservo il tutto in attesa che sedimenti. In genere, poi, viene il momento giusto…

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