Il rosso? Lo amo e lo porto perché supera le mode e dà energia!
Quando mi chiedono quale sia il mio colore preferito sono sempre un po’ in imbarazzo.
Perché? Perché la risposta è piuttosto articolata.
Prima cosa, vado a estro (o follia…) del momento: succede che, per intere settimane, io non riesca a liberarmi del nero, mentre capitano periodi in cui vesto in maniera piuttosto colorata. Passo da un estremo all’altro, insomma, come mi capita spesso e in diversi ambiti: mai mezze misure, io!
C’è da dire che, anche quando sono nel periodo total black, in genere riservo comunque al colore qualche piccolo spazio o almeno un accenno, per esempio attraverso qualche accessorio.
Sono dunque una persona che ama il colore in generale e che non può farne a meno, sia anche solo a piccole dosi.
E tra i colori non ne ho uno preferito in particolare: mi è capitato di scegliere capi e accessori azzurri, verdi, gialli, arancioni. Amo perfino il viola (tanto!), tinta disdegnata da molti: non sono minimamente superstiziosa.
Se devo invece indicare un colore che non mi è particolarmente gradito, devo ammettere che negli ultimi anni faccio molta fatica a portare il marrone: è strano, anni fa mi piaceva e lo indossavo, spesso e volentieri.
È anche vero che – oltre gli innamoramenti del momento – in realtà ho un paio di punti fermi: oltre al nero, nel mio guardaroba non manca né mancherà mai il rosso, dagli abiti agli accessori. Ed è presente in ogni sua sfumatura, dal corallo al ciliegia, dallo scarlatto al cremisi, dall’amaranto al porpora, dal bordeaux al mattone, dal ruggine a quello che ormai viene universalmente definito e riconosciuto da tutti come rosso Ferrari.
Perché se è vero che per alcuni colori la scelta è anche dettata dallo stato d’animo, il rosso è invece una tinta che fa sempre al caso mio. È un punto fermo.
«Il tuo è un rosso relativo» cantava il bravo Tiziano Ferro nel lontano 2001: scusa, Tiziano, non è per contraddirti, ma il mio è in realtà un rosso assoluto o – quanto meno – assoluta è la mia passione per tale colore.
Senza ma e senza forse, senza alti e bassi. Costante e continuativo, insomma.
Al limite, come ho scritto qui sopra, a variare è la quantità oppure la sfumatura.
Il rosso è vita, mi fa stare bene e me ne basta anche solo un tocco. Se sono un po’ giù, mi dà subito una sferzata di energia; se sono allegra, lo scelgo invece per e con gioia.
Il rosso ha numerosi significati e, insieme al giallo e all’arancione, è il colore più stimolante e coinvolgente di tutto lo spettro: esprime slancio, gioia, passione.
Dinamico e vitale, è il colore dell’autorità, della fierezza, della forza, della sicurezza, della fiducia nelle proprie forze e capacità. Sia se la si ha, quella fiducia, sia se si mira ad averla.
È un colore eccitante in quanto stimola il sistema nervoso centrale, aumentando il battito cardiaco e la pressione; attira decisamente l’attenzione e, proprio per questo motivo, è impiegato nei segnali di pericolo e per indicare l’alt nella circolazione. Non per nulla, il rosso è il colore del fuoco.
Ed è anche il colore dell’amore, sia quello romantico sia quello più passionale fatto di seduzione e sensualità.
Alcuni dei suoi tanti significati sono talvolta contraddittori tra loro: viene generalmente associato all’aggressività, eppure è anche una tinta di buon auspicio ed è quindi associato alla fortuna.
In Cina, per esempio, è simbolo di felicità e ricchezza e per questa ragione è utilizzato per decorazioni e addobbi nuziali; in Italia, la laurea è festeggiata con i confetti rossi che assumono lo stesso significato di augurio positivo.
A favore del vivace colore si schiera anche la saggezza popolare: si dice rosso di sera buon tempo si spera per raccontare come un tramonto rosseggiante faccia ben sperare per l’indomani.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, occorre dire che il rosso è uno dei pochi colori a non piegarsi nemmeno davanti a trend o diktat stagionali: difficilmente non si usa e, anzi, alcuni stilisti ne hanno fatto una sorta di propria bandiera, di manifesto. Penso, per esempio, a Valentino.
Ammetto che è un colore piuttosto impegnativo e che, quando lo indossiamo, non ci permette certo di nasconderci: noi donne, però, lo amiamo da sempre e da sempre lo usiamo per farci belle, per essere attraenti e per affermare la nostra personalità nonché il nostro desiderio di essere.
Ne basta un tocco sulle labbra, mentre la manicure rossa rimane un grande classico e anch’essa non conosce declino.
A proposito, secondo parecchi studi e statistiche, risulta che nei periodi di crisi si vendono più rossetti rossi: sapete perché?
Perché il rosso ha influenza positiva su morale e autostima: sceglierlo rappresenta quindi una forma di reazione. Provare per credere!
Io, intanto, vi saluto con una carrellata di foto che dimostrano quanto il rosso sia davvero una costante nella mia esistenza… a partire da quando ero nella pancia della mia mamma 😀
Manu
Tutte le mie molteplici sfumature di rosso, dagli abiti ai cappelli passando per i bijou
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Manu
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.