Vi racconto la mia shopping experience DaWanda

Lo confesso: sono un’appassionata di Internet.

Utilizzo il web quale fonte inesauribile di idee, ispirazioni, studio, esplorazione: mi piace vederlo come un mezzo efficace per abbattere limiti fisici e distanze geografiche e lo uso spesso, infatti, per conoscere realtà per me nuove e anche per acquistare le creazioni di designer italiani e stranieri.
Sì, sono tra coloro ai quali capita di fare shopping in rete e da tempo tenevo d’occhio DaWanda: ero incuriosita da questo vivace marketplace e recentemente ho avuto modo di concretizzare la mia prima esperienza d’acquisto con loro.

La formula DaWanda è nata a Berlino nel 2006 e da due anni è presente anche in Italia: è una piattaforma dedicata ai creativi, a coloro che supportano l’auto-produzione e agli amanti del fatto a mano.
È un ottimo punto d’incontro per tutti colori che offrono e cercano innovazione in materia di moda e design.

Partita come una start-up, oggi ha uno staff composto da 160 persone provenienti da 16 paesi diversi: il network europeo accoglie oltre 280.000 venditori e ogni mese conta 18 milioni di visite.

Se siete in cerca di un regalo particolare per il compleanno di una persona che vi sta a cuore o se state cercando qualcosa di speciale per voi stessi, questa è la vetrina giusta: troverete prodotti fatti da designer di talento e da artisti del fai da te.
Molti di loro offrono articoli che si possono anche personalizzare.

Su DaWanda ci sono abiti, accessori, borse, gioielli; c’è una sezione dedicata agli uomini e ben due per i più piccoli (bambini e bebè); c’è un’area dedicata alla casa e una al vintage.
Per gli amanti del fai da te, c’è la sezione “Materiali” dove si possono trovare stoffe, utensili e anche cartamodelli, eBook e guide.

Trovo utile anche la sezione “Feste” con le idee raggruppate per occasione, dai compleanni fino alla mitica Oktoberfest: uno strumento perfetto per chi è a corto di idee o di tempo.

All’interno di ogni singola area, si possono poi organizzare ulteriori ricerche in quanto il sito è dotato di moltissimi filtri.

Dalla pagina Facebook di DaWanda.<br />Oltre ad amare il concetto <em>“handmade con amore”</em>, ecco un altro elemento che apprezzo molto nella filosofia di questo marketplace: non è richiesta alcuna esclusività, quindi la creatività di chi vende non è limitata o condizionata in alcun modo.<span style="font-size: 13px; line-height: 19px;"> </span>
Dalla pagina Facebook di DaWanda.
Oltre ad amare il concetto “handmade con amore”, ecco un altro elemento che apprezzo molto nella filosofia di questo marketplace: non è richiesta alcuna esclusività, quindi la creatività di chi vende non è limitata o condizionata in alcun modo. 

Quanto ai prezzi, il ventaglio è molto ampio: ci sono creazioni grandi e piccole, adatte a tutte le tasche.

DaWanda ha catturato la mia attenzione per tutti questi motivi e mi piace perché è in linea con la mia filosofia e con tutto ciò in cui credo: porta avanti idee e oggetti originali, dà supporto al talento, crea possibilità concrete per artigiani e designer affinché possano contare su una vetrina propria che permetta loro di farsi conoscere e trovare.

Inoltre, l’evoluzione da start-up a realtà di successo in tempi non facili… beh, è cosa che mi conquista definitivamente.
Viva l’intraprendenza!

Conoscere Oriana Leporace, designer molto particolare con un suo negozio su DaWanda, ha fatto nascere in me la voglia di finalizzare il mio primo acquisto.

La sua piccola azienda nasce dalla passione per la pietra, in particolare per quella di Luserna, una roccia estratta da cave situate nelle Prealpi Cozie, in Piemonte.
Oriana ne fa un uso originale, inedito e creativo, unendo la sua predilezione per il design al gusto per le cose belle: ha lanciato la linea Unconventional Stone che comprende oggetti di vario tipo e che vede la pietra come protagonista, quella di Luserna ma anche marmo e ardesia.

Oriana crea elementi di arredo e accessori quali borse e bijou, tutti disegnati da lei stessa e realizzati a mano artigianalmente in Italia in serie limitata: molti di questi oggetti sono personalizzabili e i colori della pietra possono essere scelti dal cliente secondo la disponibilità del momento.
La linea è in continua evoluzione, perché a Oriana piace sperimentare nuove tecnologie e nuovi accostamenti di materiali.

Insomma, direi che Unconventional Stone è pienamente in linea con la filosofia DaWanda. E con la mia.

Ovviamente, da brava maniaca degli accessori quale sono, sono rimasta molto colpita dai bijou e dalle borse: sono stata affascinata dall’idea che la pietra possa essere applicata a oggetti personali, da indossare o comunque portare con sé.

E così ho scelto un bracciale: è in ardesia scura su cuoio rigenerato.
La particolarità è la chiusura a incastro e inoltre ogni pezzo è unico poiché la pietra del quale è fatto – essendo un materiale naturale – non è mai uguale.

Il bracciale <em>Incastro</em> di Oriana Leporace
Il bracciale Incastro di Oriana Leporace

Fare l’ordine è stato davvero semplice: le comunicazioni con Oriana sono state rapide e in pochissimi giorni ho ricevuto il mio pacchetto.

Per coloro che sono diffidenti verso la rete, specifico che i pagamenti sono sicuri proprio grazie all’organizzazione DaWanda e alle policy applicate: molti negozi accettano PayPal e anche pagamenti in contrassegno.

Il mio bracciale Incastro è bellissimo: ovviamente, è lavorato con maestria affinché risulti leggerissimo ed è stupefacente pensare che si tratti di uno strato di pietra su cuoio.

Sono ossessionata dai dettagli e osservo tutto: non ho potuto dunque non apprezzare anche il packaging in cartoncino ondulato con tanto di sigillo in fiammante ceralacca.
Oriana non lascia nulla al caso nemmeno per quanto riguarda le confezioni che sono anch’esse pezzi unici: ogni scatola è realizzata appositamente per l’oggetto che deve contenere.

Bilancio della mia shopping experience con DaWanda?
Darei una promozione a pieni voti sia al marketplace sia a Oriana.

Il bracciale e il suo pakaging in cartoncino ondulato con tanto di sigillo in ceralacca
Il bracciale e il suo pakaging in cartoncino ondulato con tanto di sigillo in ceralacca
Il mio bracciale <em>Incastro</em> indossato
Il mio bracciale Incastro indossato

Adesso ho un solo problema: dopo aver imparato la strada DaWanda e dopo averla sperimentata con successo… temo che acquistare diventerà un’abitudine.

Anche se, in realtà, è bello andare sul sito già solo per curiosare e navigare tra le novità e le sezioni speciali (*).

Buona esplorazione!

Manu

 

(*) ho inserito la frase sulla bellezza del solo navigare per mio marito, visto che lui legge spesso il blog, così non lo faccio preoccupare… In realtà ho già adocchiato altre cose… Dite che scritta così in piccolo… noterà lo stesso questa postilla???

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito DaWanda, qui la pagina Facebook, qui Instagram e qui Twitter.

Visto che ho navigato il sito in maniera approfondita, vi segnalo alcune sezioni e alcuni spunti:

– Se siete attenti alle tendenze, vi consiglio di dare un occhio qui a anche al “Lovebook” per l’inverno 2014-15 (qui);

– Se volete vedere cosa piace di più alla community dei compratori DaWanda, cliccate qui;

– Se volete puntare dritti dritti agli artigiani italiani, guardate qui (e potete anche cercarli per aree geografiche);

– Se non vi date confini e volete spaziare in tutta Europa, cliccate qui;

– C’è anche un’area dedicata a fiere ed eventi consigliati, qui;

– Per vedere gli ultimi negozi inseriti, cliccate qui;

– Se siete in cerca come me di gioielli originali, qui trovate la sezione dedicata e non c’è che l’imbarazzo della scelta;

Qui trovate l’utilissima area “Cercaregali” (con suggerimenti per doni adatti a tutti, dalla migliore amica al nonno) e qui trovate gli oggetti suddivisi per feste e occasioni;

Qui, invece, trovate tantissimi tutorial per il fai da te;

– Se siete tra coloro che sono diffidenti verso la grande rete, qui potete leggere la policy a testimonianza della serietà dell’operato DaWanda; se volete ulteriori dettagli su come acquistare, fate un giro qui; se invece volete vendere, guardate qui.

Trovate Oriana Leporace e il suo Unconventional Stone qui sul suo sito, qui sulla pagina Facebook e qui nel suo negozio DaWanda dove trovate anche il bracciale Incastro.

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AGGIORNAMENTO DI GENNAIO 2019
Purtroppo, a fine agosto 2018, le attività di DaWanda sono cessate; il marketplace ha tuttavia firmato un accordo con Etsy, piattaforma della quale ho parlato in altre occasioni.
Ai venditori presenti su DaWanda è stata data la possibilità di migrare eventualmente su Etsy.
Purtroppo ho perso le tracce di Oriana che sembra non essere presente su Etsy; disattivato anche il suo sito, mentre resta attiva la pagina Facebook sebbene non aggiornata 🙁
***

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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