S.T. Dupont, dal 1872 accessori per la scrittura, i viaggi, il fumo

Simon Tissot Dupont, il fondatore di S.T. Dupont

Confesso: sono una fumatrice sebbene in modo saltuario e discontinuo.
Non ho mai avuto il vizio del fumo né la dipendenza dalla sigaretta, in nessuna fase della mia vita: un pacchetto di sigarette (rigorosamente superslim ormai da molti anni) può girare nella mia borsa anche per settimane e ci sono persone che, nonostante mi conoscano da anni, non hanno mai visto una sigaretta tra le mie dita.

Ho sempre collegato il fumo a piccoli momenti di piacere e di relax: fumare una sigaretta in buona compagnia, magari con un bicchiere di ottimo vino o con una birra ghiacciata, rappresenta per me un piccolo piacere al quale non ho alcuna intenzione di rinunciare.
Non dico di essere nel giusto, per carità; dico solo che ho deciso di concedermi questa debolezza conscia dei rischi che comporta.

Visto che per me il fumo è piacere e non vizio, ho sempre amato circondarmi di oggetti belli e fatti bene anche in questo ambito come in molti altri.
Uso un portasigarette in metallo argento e ne sogno uno con le mie iniziali; ho sempre apprezzato gli accendini belli e particolari soprattutto quanto a meccanismo e funzionamento; apprezzo se tutto ciò è prodotto da aziende storiche con belle storie da raccontare, come nel caso di S.T. Dupont.

Con quartier generale a Parigi e sede produttiva a Faverges nell’Alta Savoia, S.T. Dupont è un’azienda specializzata nel design e nella fabbricazione di accessori personali di lusso per la scrittura, i viaggi, il fumo e di pelletteria.

L’azienda nacque grazie a Simon Tissot Dupont dal quale trae le iniziali: in veste di fotografo ufficiale della corte imperiale francese, Dupont viaggiò molto spesso per immortalare i sovrani e i loro familiari e, ben presto, si rese conto di quanto mancasse sul mercato un bagaglio da viaggio elegante e maneggevole.

Dalla sua intuizione imprenditoriale nacque il primissimo nucleo produttivo: era il 1872 quando decise di aprire la sua fabbrica di valigie e accessori di alta pelletteria.

Apprezzati da clienti eccellenti quali Napoleone III e l’Imperatrice Eugenia, il Barone di Rothschild, Coco Chanel, Sir Winston Churchill, i bauli da viaggio firmati da S.T. Dupont diventarono in brevissimo tempo dei ‘must’, tanto che la stampa dell’epoca cominciò a chiamarlo ‘Malletier des Rois’.

L’imprenditore fece poi crescere vertiginosamente il suo laboratorio per quanto riguarda la produzione di porta documenti di qualità fino al 1919 quando, all’età di 72 anni, lasciò in eredità la propria azienda ai suoi due figli, Lucien e André.

In seguito alla Grande Crisi del 1929, Lucien decise di orientare l’azienda verso la produzione di prodotti di lusso destinati al bel mondo internazionale: la qualità dei prodotti si rivelò vincente, grazie soprattutto all’utilizzo della lacca di Cina.

Pur dovendo il suo successo alla pelletteria, sinonimo di artigianalità e lusso, S.T. Dupont conquistò infatti la fama planetaria con il suo accendino a gas, amato tra gli altri da Alfred Hitchcock, Pablo Picasso, Marilyn Monroe e Andy Warhol.

Pensate che il primo accessorio da fuoco firmato S.T. Dupont fu disegnato e realizzato per esaudire la richiesta del Maharaja di Patiala che volle fare un regalo a tre delle sue cento concubine: l’accendino, in oro massiccio, lo conquistò però a tal punto che decise di farlo produrre per tutte. Era nata un’icona.

E per restare in tema accendini, vi racconto un’altra curiosità: disegnato dalla sovrana francese Tania, Principessa di Bourbon Parme, l’accendino più costoso del mondo è stato anch’esso prodotto proprio da S.T. Dupont.

Venduto il 25 novembre del 2013 a un privato per 500.000 euro, questo prezioso accessorio da fuoco entrò a pieno titolo nel Guinness dei Primati: in stile barocco, il ‘Louis XIII Fleur de Parme’  è realizzato in oro massiccio e impreziosito da 202 zaffiri blu.

Altro fiore all’occhiello di S.T. Dupont sono gli strumenti da scrittura.

La penna ‘Classique’, accessorio intramontabile dal sapore vintage, fu disegnata dall’azienda francese su richiesta di Jacqueline Kennedy Onassis.

Nel 1973, l’ex first lady degli Stati Uniti aveva richiesto una penna in pendant con l’accendino S.T. Dupont creato per lei con la ‘J’ in oro massiccio incastonata nella parte frontale: fu proprio per assecondare la richiesta di Jackie che la Maison decise di allungare il rotore dell’accendino esistente, dando vita a una penna iconica dal design sobrio ed essenziale, l‘unica esposta al celeberrimo MoMA di New York.

S.T. Dupont è sempre stata amata anche da attori e attrici, come per esempio Humphrey Bogart e Audrey Hepburn.

L’attore fu uno degli ambasciatori più noti dello stile S.T. Dupont in tutto il mondo: spesso in viaggio nei week-end e amante del mare che solcava a bordo del suo yacht, Bogart chiese alla Maison francese una borsa leggera e pratica ma, soprattutto, realizzata in un materiale resistente. Nel 1947, nacque la stilosissima borsa sportiva ‘Bogie Bag’ in canvas e pelle.

In perfetto stile ‘La dolce vita’, la borsa da viaggio ultra leggera battezzata ‘Riviera Bag’ fu invece creata da S.T. Dupont per Audrey Hepburn nel 1953.

Oggi S.T. Dupont ha numerosi punti vendita e boutique in tutto il mondo, da Hong Kong a Milano, da Mosca a Monaco; dopo gli esordi come marchio amato da Napoleone III e dall’Imperatrice Eugenia, continua a essere un marchio apprezzato da capi di stato e teste coronate.

In occasione del matrimonio della principessa Elisabetta d’Inghilterra, nel 1947, e delle nozze del principe William e Kate Middleton, nel 2011, i rispettivi Presidenti della Repubblica Francese (Vincent Auriol e Nicolas Sarkozy) hanno scelto S.T. Dupont per i regali di nozze ai reali e precisamente i bauli da viaggio.

A questo punto, penso a chi – come me – apprezza usare quotidianamente oggetti belli e ben fatti: è in tale ottica che mi fa piacere concludere questa passeggiata nella storia segnalando una promozione attualissima, lanciata il 10 ottobre da S.T. Dupont.

In tutti gli store aderenti all’iniziativa, chi acquisterà un accendino S.T. Dupont, un portasigari o un taglia sigari riceverà in omaggio un posacenere da tasca; per chi preferisce i raffinati strumenti da scrittura della Maison, all’acquisto di una penna sarà invece abbinato un altro raffinato cadeau, ovvero un astuccio con il logo della casa francese.

La promozione si concluderà il 29 novembre e mi fa piacere – ripeto – condividerla come estimatrice di tradizione, bellezza, educazione.

Perché, sebbene io mi conceda di essere una fumatrice non abituale, su una cosa invece non transigo: buttare per terra i mozziconi, cosa che considero maleducata e irresponsabile – e non menziono nemmeno il fatto di gettare i mozziconi dal finestrino dell’auto, in spiaggia e in qualsiasi corso d’acqua.

Mi attirerò qualche antipatia, lo so, ma lo dirò lo stesso: è ora che noi fumatori ci assumiamo le nostre responsabilità e, se accettiamo a livello personale i rischi connessi al fumo, dobbiamo assolutamente far sì che a pagare non siano gli altri o l’ambiente.

E allora un bel posacenere da tasca è senza dubbio un’ottima idea.

Manu

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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