Stonecycle, 5 oggetti di design (in marmo) per i 5 sensi

A cosa pensate se vi dico che desidero parlare di marmo?

Io penso immediatamente alla sculture di Antonio Canova nonché a Michelangelo Buonarroti col suo Mosè. Sono sempre rimasta impressionata dall’aneddoto legato a questa splendida opera marmorea: si dice infatti che Michelangelo, contemplandola al termine delle ultime rifiniture e stupito egli stesso dal realismo delle sue forme, abbia esclamato “Perché non parli!?”.

Devo dire che, quando ho visto coi miei occhi la statua nella basilica di San Pietro in Vincoli, ho compreso in pieno lo stupore del grandissimo artista: all’imponente opera manca in effetti solo la parola, in quanto il marmo sapientemente lavorato ha una veridicità che lascia senza fiato. Ci si aspetta da un momento all’altro che Mosè si animi e si alzi.

Ed è proprio a questo, alla capacità di dare emozione, che si affida oggi, circa 500 anni dopo, un progetto che rende protagonista ancora una volta il marmo: partendo dall’idea che questo materiale sia in grado di far scaturire tutta una serie di sensazioni, un gruppo di giovani talenti ha dato vita a 5 Senses Marble Design Collection, la prima collezione firmata Stonecycle.

Stonecycle è un brand che nasce da un’idea di quattro amici carraresi, l’architetto e designer Francesco Mottini, il progettista navale Davide Rossi e i fratelli Marco e Nicola Borghini, imprenditori nel settore della lavorazione della pietra: insieme hanno deciso di riciclare il marmo risultante dagli scarti di lavorazione e di trasformarlo in oggetti di pregio e in qualche caso un po’ inconsueti, come vi racconterò.

Carrara, capitale del marmo, rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo ed è la terra nativa di Stonecycle: grazie a loro, ho scoperto cose che non sapevo, per esempio che più del 60% del materiale estratto dalle Alpi Apuane viene scartato oppure non viene utilizzato in quanto presenta difetti o rotture. L’obiettivo dei quattro ambiziosi professionisti è quello di recuperare questo prezioso scarto e donargli nuova vita, contaminandolo con tecnologie innovative e design contemporaneo.

Per fare questo, il brand ha pensato a un’accoppiata interessante, quella coi cinque sensi, un’idea geniale, visto che i sensi sono il mezzo attraverso il quale noi esseri umani esploriamo e conosciamo il mondo: la prima experience capsule collection firmata da Stonecycle punta tutto su vista, udito, olfatto, gusto e tatto, grandi protagonisti da riscoprire attraverso il marmo, le sue caratteristiche e le sensazioni che esso è in grado di suscitare.

In concomitanza con lo svolgimento del Salone del Mobile, della Milano Design Week e in vista dell’imminente inizio di Expo 2015, Stonecycle ha deciso di fare il lancio ufficiale del progetto: per tutto il mese di aprile, è possibile visitare il temporary showroom situato nel cuore del distretto di Brera.

Molto incuriosita dall’idea, mercoledì sono andata a visitare l’esposizione e così vi racconto cosa ho visto, anzi, cosa ho visto, sentito, annusato, gustato e toccato.

La vista è rappresentata da una collezione di occhiali disponibili in tre montature, Fantiscritti, Crestola e Lorano, dai nomi di altrettanti importanti bacini marmiferi di Carrara.

Fantiscritti è un modello dalla linea fluida con arcate superiori curvilinee; Crestola ha una forma circolare e uno stile quasi vintage; Lorano ha una forma classica eppure moderna, apprezzabile da donne e uomini.

Tutti i modelli nascono da due lastre di marmo da 1 cm di spessore laminate su un foglio di carbonio: il marmo viene sbozzato – come si dice in gergo tecnico – con macchinari di alta precisione, viene poi lavorato a mano da scultori specializzati e viene infine assemblato con lenti ultra piatte made in Italy e aste a scelta in ottone, ottone cromato, argento oppure placcate oro 24 carati.

I tre modelli sono disponibili in altrettanti varianti di marmo – Calacata Borghini, Portoro di Portovenere e Blu Crestola – e la cosa sorprendente, oltre al design, è il peso: solo 45 grammi, sfatando un pregiudizio legato al peso del marmo.

Stonecycle – occhiali modello <em>Fantiscritti</em>
Stonecycle – occhiali modello Fantiscritti
Stonecycle – occhiali modello <em>Crestola</em>
Stonecycle – occhiali modello Crestola
Stonecycle – occhiali modello <em>Lorano</em>
Stonecycle – occhiali modello Lorano

L’udito è rappresentato da una music station alla quale è stato dato il nome Saturno.

Il perché del nome è presto detto: Saturno Marble Music Station è fatta di due calotte in pregiato marmo Calacata Borghini che si accoppiano perfettamente formando una sfera. Tramite un micro meccanismo e un semplice tocco, la calotta superiore si alza di qualche centimetro: le due metà si illuminano dall’interno e liberano un suono ad alta fedeltà.

Quando sono illuminate, le calotte danno vita a un coinvolgente disegno fatto di venature e colori: il tutto ricorda i crateri di un pianeta extraterrestre.

Internamente, c’è un sistema audio ad alta fedeltà reso ancora più coinvolgente da un’applicazione installabile su smartphone e che consente di accedere alle varie funzioni: la riproduzione è possibile da più sorgenti, dal wi-fi al Bluetooth, consentendo di utilizzare le più moderne tecnologie di music sharing.

Il vocabolo marmo deriva dal greco antico col significato di pietra splendente: con Saturno, Stonecycle rende pienamente onore a questo significato.

Stonecycle – la <em>music station Saturno</em>
Stonecycle – la music station Saturno

L’olfatto è rappresentato da una linea di gioielleria per uomo e per donna, una linea speciale che cela un segreto.

Che odore ha il marmo? Nessuno, in realtà è inodore ed è per questo che i quattro creatori di Stonecycle hanno pensato a dei gioielli con un cuore speciale e… profumato: collier, bracciale e gemelli contengono infatti un piccolo dispenser capace di trattenere l’essenza scelta da chi li indossa.

Un tamponcino all’interno del porta fragranze si impregna col profumo scelto con poche semplici mosse, donando al monile in pietra una fragranza unica e personale: inoltre, il dispenser non ha solo funzione di profumatore, ma è progettato per svolgere in tutti i monili la funzione di chiusura.

Grazie a Stonecycle Scent Jewellery, la nostra essenza preferita non viene più nebulizzata sulla pelle, ma si indossa esattamente come un abito o un accessorio.

L’elemento metallico che funge da dispenser è disponibile color argento rodiato oppure oro placcato 24 carati, mentre i marmi scelti sono Calacata Borghini e Portoro di Portovenere.

Stonecycle – i collier
Stonecycle – i collier
Stonecycle – i bracciali
Stonecycle – i bracciali
Stonecycle – i gemelli
Stonecycle – i gemelli
Stonecycle – dettaglio del dispenser sul bracciale
Stonecycle – dettaglio del dispenser sul bracciale
Stonecycle – dettaglio del dispenser sui gemelli
Stonecycle – dettaglio del dispenser sui gemelli

Il gusto è rappresentato da una linea di stoviglie per la tavola, progetto che porta il nome di Marble Table.

Questa è la parte che si connette più strettamente con le tematiche di Expo 2015. Quattro elementi chiave – Cibo, Natura, Vita e Persone – tracciano i temi fondamentali dell’Esposizione Universale che inizierà tra circa 10 giorni a Milano: il cibo è un elemento essenziale e irrinunciabile e così Stonecycle ha deciso di celebrare alimentazione e gusto attraverso tre piatti e tre bicchieri.

I tre piatti sono dedicati alla portate principali (fondo, piano e dolce) e ciascuno è una fusione perfetta che unisce la bellezza e l’unicità del marmo con la trasparenza, l’igiene e l’impermeabilità del vetro: quest’ultimo costituisce la parte che contiene ed entra in contatto diretto con le pietanze.

I tre bicchieri sono anch’essi dedicati a momenti diversi: c’è un calice da vino, una flûte da spumante e uno senza gambo per acqua, tutti anche in questo caso metà in vetro per il contatto diretto coi liquidi e metà in marmo.

Il marmo utilizzato per piatti e bicchieri è il Calacata Borghini e un’ulteriore particolarità – che a me piace molto – è che marmo e vetro vengono raccordati in maniera asimmetrica.

Stonecycle – i piatti
Stonecycle – i piatti
Stonecycle – i bicchieri
Stonecycle – i bicchieri
Stonecycle – i bicchieri
Stonecycle – i bicchieri

E veniamo all’ultimo dei cinque sensi, il tatto: come avevo accennato in principio, in questo caso abbiamo l’uso più inconsueto, bizzarro e probabilmente più difficilmente immaginabile.

Vi avviso: se siete minorenni… lasciate subito la pagina! E voi adulti mettete a letto i bambini e datemi tutta la vostra attenzione.

Ebbene sì, il tatto è rappresentato da una linea di sex toy, i Marble Sex Toys.

A questo punto, il marmo si fa caldo, anzi… hot!

Siete sorpresi? Confesso di esserlo anch’io, perché mai avrei collegato questi giocattoli per adulti al marmo: il mio pensiero (dai, confessate, anche il vostro) è subito andato alla proverbiale freddezza della liscia superficie (non si dice forse “essere freddi come il marmo”?), dunque ero un po’ scettica. Poi, quando ho toccato gli oggetti esposti, mi sono stupita: come mi è stato spiegato, quando il marmo viene lavorato a bassi spessori perde la caratteristica di essere tendenzialmente freddo.

Marble Sex Toys è una serie inedita ed elegante: gli oggetti hanno forme che, a un primo sguardo, non ricordano affatto i sex toy più classici, tanto da assomigliare piuttosto a oggetti di design.

Sono composti da una parte in marmo e da una parte metallica e si può scegliere tra due tipologie di abbinamento: marmo Calacata Borghini con parti metalliche color argento rodiate oppure Portoro di Portovenere con parti metalliche placcate oro 24 carati.

Lo ammetto, coi sex toy Stonecycle ha voluto estremizzare il discorso del tatto (sì, lo so, mi sto incamminando su un terreno minato e devo soppesare bene i termini che uso), eppure io trovo che l’abbia fatto con eleganza, sobrietà e anche con un tocco di humour.

L’idea, tra l’altro, semba aver funzionato: mi è stato raccontato che questi oggetti hanno attirato parecchia curiosità e parrebbe che siano tra i più pubblicati da riviste e giornali.

Scommettiamo che, a discapito dei benpensanti, saranno tra i più gettonati della 5 Senses Marble Design Collection?

Stonecycle – i <em>sex toy</em>
Stonecycle – i sex toy

Non sono affatto una benpensante né una perbenista: a parte il fatto che siamo nel 2015 e che mi piace abbattere tabù, limiti e confini, sono anche una buontempona e dunque mi piacerebbe appoggiarne uno su un mobile, come – appunto – oggetto di design. Mi piacerebbe vedere la faccia di chi, chiedendo informazioni, si sentirebbe rispondere con nonchalance qualcosa tipo “Bello, vero? In verità è un sex toy”.

Sarei anche curiosa di sapere cosa ne avrebbe pensato il grande Michelangelo dell’idea di questi sex toy: sarò forse un po’ blasfema, ma io dico che, da buon toscano tanto geniale quanto irrequieto, avrebbe colto tutta la loro ironia.

A ogni modo, vi confesso di essere stata completamente conquistata da Saturno e dalla Scent Jewellery: dal vivo, la music station è davvero bellissima ed emozionante, mentre i bracciali hanno colpito il mio immaginario grazie all’idea di portare con sé un profumo, visto che per me i profumi contano moltissimo. E trovo raffinatissima anche l’idea dei gemelli.

In Stonecycle hanno un pensiero ben preciso: “Per scrivere una nuova pagina di storia, è necessario stravolgere i canoni e le abitudini di ognuno di noi e per farlo abbiamo deciso di iniziare dalle basi”, così è dichiarato anche sul loro sito.

Non so immaginare basi più solide di quelle fornite dal marmo. Solide e uniche, visto che il disegno differente di Madre Natura su ogni lastra di marmo rende ciascun oggetto esclusivo e irripetibile.

Vi invito a verificare voi stessi in via Pontaccio 2.

E giù le mani dai Marble Sex Toys, mi raccomando: è concessa solo una rapida toccatina giusto per saggiare la temperatura.

Manu

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Stonecycle, qui trovate la pagina Facebook, qui lnstagram e qui Twitter.

Il temporary showroom Stonecycle sarà aperto fino al 30 aprile presso PopUpDesignGallery in via Pontaccio 2 a Milano.

Vi segnalo inoltre che, molto presto, sul sito ci sarà la possibilità di ordinare i pezzi della 5 Senses Marble Design Collection.

Condivido con voi anche un bellissimo video rappresentativo del progetto, special guest il ballerino Gabriele Radaelli dell’Accademia del Teatro alla Scala: Gabriele danza nella cava di marmo di Carrara, quella da cui si estrae il Calacata Borghini.

 

Qualche mio scatto alla presentazione del 15 aprile: marmo a 360° per Stonecycle e <em>5 Senses Marble Design Collection</em>
Qualche mio scatto alla presentazione del 15 aprile: marmo a 360° per Stonecycle e 5 Senses Marble Design Collection

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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