Con Accademia Saint Mary alle Gallerie d’Italia

Vi racconto un piccolo aneddoto.
Tempo fa mi contattarono per portare alla mia attenzione un libro molto speciale e decisi con tutto il cuore di scrivere un post: ci misi tutta me stessa, sperando di dare un microscopico aiuto per qualcosa in cui credo molto. Quel post è stato – credo – il mio scritto più letto di sempre, come redattrice e come blogger, con centinaia di like, condivisioni, messaggi: insomma, l’ho concepito sperando di dare e di fare qualcosa di buono e invece sono stata io a ricevere moltissimo.
La stessa cosa mi accade sempre più spesso col blog: l’ho aperto sperando, desiderando e sognando di condividere tutto ciò in cui credo, ma per prima ricevo tanto da persone sensibili e ricettive, disposte ad accompagnarmi in tale avventura.
Tutto questo per dirvi che, quando facciamo le cose col cuore, in realtà riceviamo a nostra volta, proprio perché non c’è calcolo o aspettativa.
Da quando mi occupo di moda a tempo pieno, mi capita di essere ospite di diverse scuole per raccontare le mie esperienze: è stato così che ho scoperto che insegnare mi sarebbe piaciuto moltissimo. Quello che si crea tra chi insegna (nel mio caso è una grossa parola, ovviamente, più che altro chiacchiero) e chi apprende è uno scambio potentissimo e ha un elevato tasso di reciprocità, tanto da ridurre le distanze o talvolta capovolgere i ruoli. Avere davanti a sé persone curiose e disposte ad accogliere ciò che si dice è elettrizzante: fa venire voglia di dare tutto. Quando frequentavo lo IED, una docente mi disse che è proprio questo il motivo per cui insegna: ora lo capisco profondamente, perché l’ho provato sulla mia pelle. Peccato averlo scoperto un po’ tardi. Leggi tutto

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