Il mio compleanno e la bellezza della gratitudine

E sono quattro.

Che cosa?

Con oggi, 26 novembre 2016, sono quattro i miei compleanni festeggiati attraverso A glittering woman, questo spazio web al quale tengo molto e che curo con grande passione, come se fosse una tenera piantina da fare crescere giorno dopo giorno.

Quindi, per prima cosa… tanti auguri a me 🙂 😆 🙂 😆

Sapete, riguardando i post degli anni passati, ho notato come ogni compleanno sia stato caratterizzato da un tema di fondo, da una sorta di leitmotiv.

Il primo anno è stato quello della gioia mista però a una vena di malinconia (lo stesso giorno è successo un fatto che mi ha rovinato la giornata); il secondo è stato invece l’anno della sindrome da pallina da flipper (quella che prende quando ci si sente un po’ sballottati come avviene, appunto, a una pallina intrappolata nel celebre gioco).

Il terzo, lo scorso, quello del 2015, è stato l’anno della teoria del kintsugi. Detta anche kintsukuroi, significa letteralmente riparare con l’oro ed è una pratica giapponese che consiste nel sistemare oggetti rotti attraverso l’uso di materiali preziosi: contiene – naturalmente – un messaggio intrinseco, ovvero che la vita consta non soltanto d’integrità, ma anche di rottura e che tale rottura va accolta come qualcosa che aggiunge bellezza.

Questo, invece, è solo e semplicemente l’anno della gratitudine. Leggi tutto

Angela Pavese fa sbarcare a Monza blogger che vengono da Mercurio

Ho spesso sospettato di essere una marziana o – quanto meno – mi sono spesso sentita un pesce fuor d’acqua.

Marziana nel senso che mi pare di non appartenere né ad alcun luogo né ad alcuna tipologia, soprattutto professionale: da quando lavoro come freelance, mi sento un po’ confusa e spaesata esattamente come E.T., l’extra-terrestre del famoso e omonimo film, diviso tra gli amici trovati sulla Terra e il desiderio di tornare a casa, tra le stelle, coi suoi cari.

Cosa sono io, in effetti?

Qualcuno mi chiama blogger, altri mi dicono che assomiglio di più a una giornalista, più che altro per il lavoro che svolgo per alcune testate online.

E io? Cosa penso di me stessa?

Mi sento una blogger? Non lo so, credo di sì in quanto tengo in vita questo spazio, ma di sicuro mi sento poco fashion blogger perché le categorie chiuse non mi piacciono e perché qui pubblico un po’ di tutto, dalla moda all’arte, dal cibo ai viaggi, dal lifestyle al beauty, dai libri che amo ai miei pensieri in libertà.

Mi sento una giornalista? No, per carità, non mi sento affatto una giornalista perché sono molto severa con me stessa e, non essendo in possesso del famoso tesserino, non oserei mai nemmeno pensare di poterlo essere. In linea generale, non credo nei “pezzi di carta”, eppure quel mestiere mi incute un tale senso di rispetto che no, senza tesserino non me la sento proprio di usare una parola che per me è troppo importante. Leggi tutto

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