Quando moda e cibo se ne vanno a braccetto

Forse, leggendo il titolo di questo post, avete pensato all’eccessiva magrezza di alcune modelle e magari avete pensato che l’accostamento tra moda e cibo sia un paradosso evidente e una stridente contraddizione.

Forse, se un pochino mi conoscete e se avete letto qualche mio precedente post, sapete che ho preso posizione altre volte su quella magrezza e quindi ora temete di sorbirvi l’ennesima filippica.

Nulla di tutto ciò: stavolta desidero trattare il lato più ludico, creativo e divertente di questo rapporto perché stilisti e brand si sono spesso ispirati al cibo e non solo oggi, sull’onda di Expo 2015.

Le ispirazioni gastronomiche si sono spesso intrecciate non solo con l’abbigliamento ma anche col gioiello e tutto ciò per un motivo molto semplice: il cibo è sempre stato sinonimo di vita e molti alimenti (mi viene in mente il melograno) hanno assunto significato di buon auspicio, diventando portafortuna in grado di augurare salute e ricchezza.

Nel ‘900, il secolo che ci siamo lasciati alle spalle, molti stilisti e designer hanno creato abiti e bijou divertenti portando avanti il connubio moda e cibo: penso per esempio a Moschino e poi a Ken Scott, Sharra Pagano, Ornella Bijoux (ricordate, ho parlato di tutti e tre qui sul blog). Leggi tutto

Milano Fashion Week: Nicholas K FW 2015-16

Tra i tanti aspetti insiti nel curare questo blog ce ne sono due che amo in particolar modo.

Il primo è il fatto di poter essere ogni giorno una persona diversa, o meglio, poter essere la stessa persona con tante diverse sfaccettature. E credo che questo sia un autentico lusso, perché noi donne siamo così, sfaccettate, ed è bello non doverci nascondere (vi immagino intente ad annuire).

Il secondo è la fortuna di poter incontrare ed esplorare infiniti pianeti, tanti quanti sono i brand dei quali parlo, tante quante sono le mie – e le vostre – sfaccettature, appunto.

Ho iniziato con queste riflessioni perché, nel post precedente, ho parlato di un marchio capace di dare un’ottima interpretazione del prêt-à-porter: ho sorriso accingendomi a scrivere il pezzo di oggi perché ho realizzato che vi parlerò di una collezione diametralmente opposta.

Eppure, dal mio punto di vista, non è una contraddizione né un contrasto stridente: è semplicemente l’essere sfaccettati di cui parlavo.

Amo Hanita, protagonista del post precedente, perché fa una moda quotidiana dalla quale mi sento rappresentata; amo Nicholas K, protagonista di oggi, perché mi fa sognare.

Entrambi hanno qualcosa che per me è fondamentale e imprescindibile, nella dimensione del quotidiano così come in quella del sogno: avere carattere e personalità. Leggi tutto

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