Off the shoulder, la scollatura che non passa MAI di moda

Off the shoulder: un’espressione che significa semplicemente spalle scoperte e che indica pertanto tutti quegli abiti, top e camicie che lasciano liberi collo e spalle.

Vi confesso che, all’espressione in lingua inglese, io preferisco di gran lunga l’equivalente italiano che, a mio avviso, è più evocativo ed eloquente: scollo omerale, ovvero che accarezza e lascia vedere l’òmero, l’osso lungo del nostro braccio, o meglio ancora la sua parte superiore, quella che lo unisce a scapola e clavicola, anch’essa lasciata libera da detta scollatura.

Scollatura che, da qualche stagione, è tornata di gran tendenza: provate a digitare chiavi come off shoulders top oppure off shoulders dress su Google e vi imbatterete in una infinità di risultati.

Avrete notato che ho (appositamente) scritto tornata: come in molti altri casi, infatti, questa tendenza non è affatto nuova ma è, al contrario, uno dei tanti corsi e ricorsi della moda.

Senza andare neanche troppo indietro, possiamo per esempio trovare testimonianze ben precise di questo tipo di scollatura in tutto l’Ottocento.

Come già saprà chi è appassionato di storia della moda, nel periodo della Restaurazione (il processo di ristabilimento del potere dei sovrani assoluti in Europa, tra il 1814 con il Congresso di Vienna e i moti del 1830-1831), si diffuse una moda dagli indumenti pesanti, rigidi e fastosi: le donne indossavano il corsetto o bustino e, per dare l’impressione di avere la vita ancora più sottile, si abbinavano gonne a campana, allacciate alla cintura e svasate sul fondo.

La mania per l’ampiezza della gonna divenne così eccessiva da raggiungere dimensioni e peso insostenibili, al punto di dover ricorrere a un supporto utile a sorreggere il volume dell’abito: la crinolina. Leggi tutto

Se stavolta il mio compleanno porta con sé una maggiore consapevolezza

E siamo a quota cinque.

Di cosa parlo?

Con oggi, 26 novembre 2017, sono cinque i miei compleanni festeggiati qui, attraverso A glittering woman, lo spazio web al quale tengo molto e che curo con grande passione, come se fosse una tenera piantina da proteggere e fare crescere giorno dopo giorno.

Quindi, per prima cosa… me lo permettete? Ma sì, dai, tanti auguri a me 🙂 🙂 🙂

Di solito, A glittering woman non vede me come protagonista diretta o esclusiva.

Durante tutto l’anno, i protagonisti sono i talenti che sostengo, in ambito moda o negli altri ambiti che suscitano il mio interesse e solleticano la mia curiosità: fa eccezione solo il 26 novembre, giorno in cui il post che pubblico è dedicato a me stessa.

È diventata una piccola tradizione, l’unica occasione in cui mi metto al centro: cosa ne dite, una botta di egocentrismo all’anno può essere accettabile?

Questi post sono un modo per raccontare qualcosa di me e della fase che sto vivendo: il tutto è accompagnato dalle foto di alcune delle esperienze che ho vissuto nel corso dell’anno. Leggi tutto

E allora buone vacanze dalla vostra glittering woman :-)

Cara web-family (posso chiamarvi così?), ci siamo: è arrivato il momento più atteso, quello delle tanto sospirate e meritate vacanze estive.

Non importa dove andremo o cosa sceglieremo di fare: che si vada al mare o in montagna, in campagna o al lago, che si resti a casa o ci si sposti a pochi chilometri o dall’altra parte del mondo, che ci si avventuri da soli o in compagnia (e se vivete con cani, gatti & co. pensate a loro, mi raccomando, perché sono per la tolleranza zero verso coloro che li abbandonano, persone inqualificabili e indefinibili), qualunque sia la vostra scelta, dicevo, ciò che conta è staccare, fare qualcosa di diverso dal solito, spezzare la routine quotidiana.

Ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di rilassare cuore, mente e fisico, di distoglierli da pensieri diventati faticosi a causa della stanchezza accumulata in un lungo anno di lavoro, studio, impegni personali e familiari.

Staccare consente di fare il pieno di energie da destinare alle nuove attività che intraprenderemo a partire da settembre: l’anno inizia a gennaio, sul calendario, ma in realtà il dopo vacanze estive resta il nostro vero punto di partenza.

Il mio augurio più affettuoso e sincero è che le vostre vacanze siano all’insegna del relax e della bellezza, senza stress, senza costrizioni, senza fretta.

Io mi permetto di suggerirvi qualche lettura: sempre che ne abbiate voglia, mi piace l’idea di poter in qualche modo venire con voi, di farvi compagnia nei momenti di relax, magari sotto l’ombrellone davanti a un mare azzurrissimo oppure sotto una veranda, al fresco, davanti a una verdissima cima.

Se le vostre uniche parole d’ordine sono estate e vacanze (e come potrei darvi torto), vi propongo tre miei post recentissimi, quello sulle valigie, sulla prova costume e sul ventaglio.
Più estivi e vacanzieri di così non si può 🙂

Se, oltre a estate e vacanze, la vostra terza parola magica è viaggi, anche in questo caso concordo e condivido con voi tre racconti di viaggio che mi stanno a cuore, Vietnam (dove sono stata nel 2005), Polinesia (il mio viaggio di nozze datato 2008) e infine Bretagna, regione nel nord della Francia, luogo che amo e che ho visitato varie volte (nel caso del post nel 2014).

Se siete degli amanti della moda, vi propongo la lettura dei miei racconti dedicati ad alcuni dei suoi protagonisti: si può spaziare dagli stilisti (Coco Chanel, Sonia Rykiel, Krizia, André Courrèges, Angelo Marani, Ottavio Missoni, Elio Fiorucci, Micol Fontana e Marie-Louise Carven, Oscar de la Renta, Lucio Costa) ai grandi comunicatori (Anna Piaggi, Bill Cunningham, Franca Sozzani), tutte persone piene di passione e che hanno scritto splendidi capitoli della storia della moda e del costume.

Se vi piacciono gli incontri e vogliamo restare in ambito moda e soprattutto storia della moda, vi propongo di leggere di quella volta in cui ho incontrato Manolo Blahník, ma ci sono anche gli incontri con Francesco Fracchiolla e con Curiel, una dinastia tutta al femminile.

Si potrebbe poi passare a coloro che hanno scritto la storia del bijou in Italia: in questo caso, vi propongo i miei incontri con Carlo Zini fondatore dell’omonimo brand, Maria Vittoria Albani anima di Ornella Bijoux, Lino Raggio fondatore di Sharra Pagano e infine Sodini.

Se – come me – amate l’ambito culturale della moda, vi propongo il post su un bellissimo progetto digitale che si chiama We Wear Culture.

Se – sempre come me – siete affascinati dalle interazioni tra moda e società, vi propongo alcune delle mie disquisizioni più recenti, attorno a Francesco Gabbani e alla sua scimmia nuda che ha appunto legami con la moda, attorno al triangolo anzi al quadrilatero donne-politica-potere-moda, attorno a un certo tailleur viola, attorno al potere di immagini e loghi partendo dal caso Ikea-Balenciaga.

Se – giustamente! – volete svagarvi e rilassarvi, magari con un po’ di shopping, vi propongo le mie Scelte in pillole, un ciclo di post dedicati a vari designer – in ambito accessori e gioielli – che seleziono accuratamente in occasione delle mie continue esplorazioni in rete.
Naturalmente, i loro siti sono dotati di e-shop, così da poter fare acquisti ovunque ci troviamo 😉

Se pensate già alla moda per la prossima stagione, potete dare un occhio alla mia piccola sezione dedicata alle prime anticipazioni autunno – inverno 2017 / 2018.

Se siete in cerca di curiosità, vi propongo il post sugli Amigurumi (li conoscete?) oppure quello sui Bonpon511, una coppia giapponese irresistibile: cosa fanno? Vestono sempre in coordinato!

Se vi va di conoscerci meglio, vi lascio alcuni link che mi riguardano, post nei quali mi racconto in prima persona: a proposito delle mie cicatrici, perché le ho e come le vivo, a proposito del mio lavoro nella moda nonché un occhio alla mia (sconfinata) collezione di anelli (intanto vi preannuncio che arriverà presto la seconda puntata di tale post).
Io faccio il primo passo, ma mi piacerebbe anche sapere qualcosa di voi: scrivetemi, sempre se vi va 🙂
Se invece volete vedermi (maldestramente) all’opera, vi propongo il racconto di quando ho provato a fare una cintura oppure di quando mi sono cimentata al banco da orafo.

Ah, a proposito di gioielli: se siete creativi o designer in tale campo, avete tempo fino al 31 agosto per partecipare al nuovo bando di Ridefinire il Gioiello, progetto-concorso del quale sono orgogliosa media partner dal 2014.
In questo mio post trovate tutti i dettagli.

Insomma… ce n’è per tutti i gusti!
E scusate se mi sono un po’ fatta prendere la mano: è la passione verso tutto ciò che faccio

Il blog sarà chiuso per ferie per qualche settimana (lunedì parto per la Grecia, finalmente, uno dei miei luoghi del cuore, con destinazione mare, il mio adorato mare, anche se lo scorso anno ho finalmente fatto pace con la montagna) ma, oltre alle letture che vi ho indicato, non sparisco o almeno ci provo 🙂
Sarò attiva sui social, connessione wi-fi permettendo, dalla mia pagina Facebook a Twitter passando naturalmente – e soprattutto! – da Instagram, il mio preferito, lo ammetto.
Se vi va di interagire, io sono sempre felice di rispondervi, lo sapete già ma lo ribadisco.

Ultima cosa ma non meno importante.
Avrete probabilmente notato il ritratto che apre questo post: sì, sono io ed è un lavoro della bravissima Cristina Stashkevich, illustratrice e curatrice d’arte nata a Minsk, capitale della Bielorussia, ma che vive e lavora a Milano da cinque anni.

Come spessissimo mi accade, ho incontrato Cristina grazie a Instagram e mi sono innamorata immediatamente del suo stile particolare e del suo brillante talento.
Cristina è la creatrice del progetto Stakshop, denominazione che proviene dal suo stesso cognome, naturalmente: il progetto unisce tre sue grandi passioni, ovvero illustrazione, handmade e vintage.

Quando ho visto il ritratto che ha fatto partendo da alcune mie foto (guardate qui e qui), sono rimasta a bocca aperta: sono io, al 100%, Cristina ha saputo cogliere la mia essenza e mi sento davvero rappresentata dalla sua illustrazione.
Contiene tutto il mio piccolo mondo

Da settembre, il ritratto di Cristina sarà pertanto il nuovo logo del blog nonché la mia foto profilo per i vari social.
E siccome mi piace condividere qualità e talento con voi, cara web-family, questo post diventa anche una delle Scelte in pillole che ho citato qui sopra e vi lascio dunque il sito (con l’e-shop attraverso il quale ho ordinato il mio ritratto), la pagina Facebook e l’account Instagram di Cristina.

A questo punto, non mi resta che augurarvi buone vacanze secondo quella che è sempre e costantemente la mia visione, in qualsiasi momento dell’anno. Quale?

Siate liberi e fuori dagli schemi, siate felici, siate curiosi di cose nuove e verso il mondo che ci circonda, siate affamati di bellezza in ogni sua forma.

A presto,

La vostra Manu

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