Curiel SS 19 Haute Couture: dai fogli di carta ai fogli di chiffon, tulle, seta
Sono innumerevoli gli autori, dagli scrittori fino ai cantanti, che hanno paragonato il tempo a un foglio, usando la metafora del libro.
Il passato viene paragonato a un libro già scritto, mentre presente e futuro sono libri ancora da scrivere, fogli bianchi da riempire.
Stavolta, a lasciarsi guidare da questa bella metafora, è una maison di moda e così la collezione Curiel SS 19 Haute Couture diventa una storia di fogli.
Ci sono i fogli di carta ingialliti dal tempo e ritrovati per caso in uno scomparto segreto della libreria, un tesoro di disegni e appunti firmati da Gigliola Curiel (nipote della fondatrice Ortensia Curiel) a partire dagli Anni Quaranta; e ci sono invece i fogli di chiffon, tulle oppure seta, virtuosamente assemblati uno sull’altro in sartoria per creare volumi, strati di colore e… tocchi di poesia.
Nasce così un’alta moda senza precedenti perfino nella poetica di questo pregiato atelier: una vera e propria scatola del tempo che contiene passato, presente e futuro.
Si comincia dall’omaggio proprio a Gigliola Curiel, incredibile signora di Trieste che, verso la metà degli Anni Quaranta, arriva a Milano: apre una prima sartoria in via Durini e, nel giro di tre anni, si ritrova con 128 lavoranti a tempo pieno. Leggi tutto