Barbie strizza l’occhio all’Oriente per una buona causa

Quand’ero bambina, che fossi da sola, con mia sorella o con gli amici, giocavo moltissimo e con tutto ciò che capitava a tiro.
In cortile, c’erano la bicicletta, la corda per saltare, l’hula hoop e qualsiasi tipo di palla. Giocavamo a nascondino, a mosca cieca, a campana, a ruba bandiera, ad elastico: al mare e sulla sabbia, facevamo tunnel, fossati, piste per le biglie, castelli e perfino torte.
A casa, giocavo con le macchinine, le bambole, i pentolini, le costruzioni, le carte, le figurine e i giochi in scatola, dall’Allegro Chirurgo al Monopoli: ricordo che mi piaceva giocare a dama.
Mi inventavo giochi fabbricando cose da sola: per esempio, adoravo i barattoli vuoti che chiedevo a mia mamma.
Ho consumato milioni di fogli, matite, pastelli e pennarelli coi quali mi impiastricciavo all’inverosimile.

Ai genitori, dunque, desidero dire una cosa: non fatevi influenzare da nessuno, decidete con la vostra testa.
Volete regalare una Barbie alla vostra bambina? Fatelo. Volete regalarle le macchinine? Fatelo. Volete regalare un peluche a un maschietto? Fatelo, senza remore e senza sensi di colpa. Leggi tutto

Caro Babbo Natale ti scrivo (così mi distraggo un po’)

Da giovanissima non avevo mezze misure né sfumature: con gli anni ho imparato che i punti di vista – soprattutto i propri – sono fatti per essere messi in discussione, rivisti e anche sovvertiti, se e quando è necessario.

Lo scorso anno, più o meno di questi tempi, avevo raccontato di non amare particolarmente le feste comandate con la conseguenza che non sono entusiasta all’idea di distribuire consigli per i regali, nello specifico per Natale.

Non ho cambiato idea sulle festività e continuo a pensare che tutto ciò che ho da dire sia già più o meno contenuto nel mio lavoro quotidiano e nei post che pubblico giorno dopo giorno qui sul blog, tuttavia, visto che mi sono arrivate diverse richieste, ho voluto mettermi in discussione e rivedere questo mio punto di vista almeno parzialmente, anche perché inizio a sentirmi un po’ come il malefico Grinch: quasi tutti sembrano essere presi dall’atmosfera natalizia che ormai si sta insinuando ovunque, quindi… che sia io la guastafeste? Leggi tutto

Anche eBay punta sulla moda e lancia l’Inspired Shopping

Non so cosa pensiate voi dello shopping online: per me che detesto avere limiti e confini, fare acquisti sul web significa superare qualsiasi barriera ed essere in grado di cercare ciò che amo in qualsiasi parte del mondo. Ricordo benissimo quando acquistai il mio primo paio di scarpe attraverso la rete: ero innamorata di un marchio che allora non era commercializzato in Italia e trovai le loro creazioni su un sito americano. Nella mia collezione ho alcuni pezzi di una jewelry designer statunitense che vive in una piccola cittadina del Massachusetts e fa pezzi bellissimi con vecchie cravatte: probabilmente non ci conosceremo mai di persona, eppure porto in giro con orgoglio la prova del suo talento.

Ogni tanto qualcuno mi chiede se io non abbia timore nel comprare in questo modo, da venditori lontani e scegliendo oggetti che non posso provare o toccare con mano, ma la mia risposta è che mi sono talvolta capitate esperienze peggiori con negozi sotto casa. Una volta ricevetti un paio di scarpe danneggiate e mi rifusero il costo di riparazione nel giro di 48 ore: un’altra volta mi arrivò un anello di misura sbagliata e anche in quel caso fui rimborsata immediatamente e non mi fu nemmeno chiesto di spedire indietro il monile. Le uniche cose che raccomando sempre a chi mi chiede consiglio è di affidarsi a siti conosciuti che diano garanzie certe circa pagamenti e spedizioni e che adottino misure anti-contraffazione.

Sono certa che conosciate tutti eBay: nel nostro paese è attivo dal 1° gennaio 2001 e con oltre 10 milioni di visitatori unici al mese è il primo marketplace in Italia. È un vero e proprio centro commerciale online dove operano migliaia di rivenditori professionali di ogni dimensione e settore merceologico. Dopo aver fondato buona parte del suo successo sulla compravendita dell’usato, eBay ha in parte cambiato il suo core business: gli oggetti nuovi venduti a prezzo fisso rappresentano oggi ben il 75% dei prodotti in vendita, a dimostrazione della grande evoluzione rispetto alla formula originaria. Leggi tutto

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