Zu Zu Zoo Collection, lo zoo felice firmato Tout Court Moi

Negli ultimi anni, ho sviluppato una certa allergia verso tutti quei posti in cui gli animali selvatici sono tenuti in cattività, prigionieri dell’uomo e obbligati a vivere fuori dal proprio habitat: l’allergia comprende gli zoo (inclusi gli zoo safari, un recinto è sempre un recinto per quanto grande possa essere), gli acquari, i parchi acquatici e i circhi.

Non metto in dubbio che in molti di questi posti gli animali siano trattati con attenzione: ciò che non sopporto è il fatto che creature che dovrebbero essere libere siano invece piegate al volere dell’uomo, soprattutto quando vengono soggiogate a certi nostri stupidi capricci, come far fare loro giochetti per divertirci.

Un paio di settimane fa, mi sono ritrovata in un parco acquatico: non citerò il nome né troppi particolari per rispetto, perché istruttori e biologi che vi lavorano mi sono sembrati animati da una grande passione. E poi la mia non vuole essere una crociata, è solo un punto di vista.

Beh, insomma, ero in questo parco ed ero triste per i delfini, ma quando siamo arrivati alla vasca delle orche ho toccato l’apice del dispiacere: ho rischiato di mettermi a piangere perché vedere una creatura tanto grande e fiera fare mosse e versi a comando è stato straziante. Altro che divertimento. Leggi tutto

Elizabeth Arden, seduta di trucco e storia di una donna unica

Quale donna non ricorda con tenerezza i primi propri personali approcci col trucco?

Quale donna non ricorda i primi tentativi, spesso maldestri, di mettere il rossetto per bene o di fare la riga precisa sul contorno occhi?

E ricordate le incursioni nel beauty case della mamma, affascinate da boccette, flaconcini, vasetti e pennelli?

Ricordo anche le prime discussioni sul colore del lucidalabbra da adottare o sull’altezza di quella benedetta riga sugli occhi, così come ricordo quanto erano preziosi i primi prodotti tutti miei, mi sembrava di aver fatto una conquista importantissima.

Il make-up è un mondo che mi affascina da sempre, quindi sono stata molto felice quando Elizabeth Arden, nome storico e prestigioso, mi ha proposto di fare da modella per una sessione di trucco.

L’occasione è stata fornita dalla Milano Vintage Week, la kermesse milanese dedicata alla moda d’antan: lo scorso anno, avevo tenuto per loro un piccolo seminario intitolato Vintage con personalità, quest’anno abbiamo rinnovato la nostra collaborazione in un modo nuovo.

Grazie a un corner completamente dedicato alla celebre maison, ho avuto modo di interfacciarmi con Caterina Todde, bravissima make-up artist scelta da Elizabeth Arden, e ho potuto provare diversi prodotti.

Inoltre, grazie a una bellissima mostra ricca di documenti, fotografie, manifesti di campagne pubblicitarie e confezioni di prodotti originali, ho avuto la possibilità di approfondire la storia del brand e della sua mitica fondatrice, Miss Elizabeth Arden. Leggi tutto

Dima-Design ospita 5 interpreti del gioiello contemporaneo

Questo spazio che mi sono ritagliata sul web riassume un po’ tutto il mio mondo: posso concentrarmi sui concetti di personalità e unicità a me tanto cari nonché su due aree tematiche che possono sembrare agli antipodi ma che non lo sono, ovvero la tradizione da una parte e i designer emergenti dall’altra. Sono convinta che occorra conoscere il passato per camminare verso il futuro: a mio avviso, i designer emergenti sono degli ottimi rappresentanti di questa linea di pensiero. Li amo perché non dimenticano il passato e perché sono capaci di dargli un nuovo valore, proponendo linfa nuova e fresca.

Immaginate la mia gioia quando mi è stato proposto di essere ospite e madrina di un evento bellissimo in una galleria d’arte: Dima-Design accoglie fino al 31 luglio cinque straordinarie artiste del gioiello contemporaneo d’autore, ognuna specializzata nell’esprimersi attraverso un diverso materiale. La sera del 28 giugno abbiamo festeggiato questa unione di talenti e ho avuto l’onore di fare una piccolissima presentazione.

Tra i designer emergenti, coloro che si muovono nell’ambito del gioiello contemporaneo richiamano sicuramente e fortemente la mia attenzione. Sanno esplorare strade alternative per giungere a soluzioni inconsuete e originali e il loro scopo non è il puro esercizio estetico né la dimostrazione di uno status symbol: le loro creazioni si discostano dal concetto di preziosità commerciale come caratteristica indispensabile e discriminante per arrivare a comunicare attraverso materiali fantasiosi, talvolta di recupero oppure presi in prestito da altri campi. Leggi tutto

Un buon compleanno a me e tanti grazie a tutti :-) :-) :-)

Tante persone pensano che occorrerebbe festeggiare il proprio compleanno facendo qualcosa di speciale e diverso rispetto al solito.

Oggi è il mio compleanno e semplicemente lavoro, ma sono fortunata perché amo profondamente ciò che faccio: ho pensato che la “cosa speciale e diversa” potesse essere quella di festeggiare con qualcosa di insolito qui sul blog. Per esempio, fare un bel collage di miei ritratti in momenti felici appartenenti all’anno che si chiude oggi per lasciare spazio a uno nuovo.

Ma sì, diamoci questa botta di egocentrismo! Io che celebro sempre gli altri, volentieri e con tutto il cuore, per una volta celebro me stessa, anche perché ho bisogno di consolarmi: nonostante sia un’ottimista e una che vede un sacco di bicchieri mezzi pieni, nel compleanno riesco a vedere solo quello che è, ovvero un altro anno che se ne va, sigh.

Già, detesto i compleanni. Anzi, no, non è corretto: detesto il mio. Leggi tutto

Dudalina e le sue camicie, dal Brasile con amore

Quando mi hanno parlato per la prima volta di Dudalina e mi hanno spiegato che è un brand brasiliano, mi è immediatamente suonato un campanellino dentro alla testa: primo perché il Brasile è da tempo un paese da tenere d’occhio, in quanto è una delle potenze economiche emergenti, con un potenziale elevatissimo; secondo perché questo meraviglioso paese sudamericano sarà anche lo scenario di due dei più grandi appuntamenti sportivi dei prossimi anni, il campionato mondiale di calcio del 2014 e i Giochi della XXXI Olimpiade che si terranno a Rio de Janeiro nel 2016. Il Brasile cresce e punta in alto, insomma.

Il percorso di Dudalina inizia nel 1957 e combacia con una grande storia d’amore, quella tra Duda e Adelina, i due fondatori: dalla fusione dei loro nomi nasce il nome del brand (e io a queste cose non so proprio resistere, mi fanno impazzire!). L’amore tra Duda e Adelina è stato estremamente fertile, sotto tutti i punti di vista: ha dato i natali a ben 16 figli nonché alla più grande fabbrica di camicie di tutta l’America Latina. Facendo ricerche, ho scoperto che la signora Adelina è mancata nel 2008, a 82 anni, dopo una vita dedicata alla famiglia e all’azienda. Leggi tutto

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