Milano Moda Donna, un amarcord quasi privato

Chi ha letto gli ultimi post si sarà fatto l’idea che in questi giorni io sia un pochino malinconica, con un occhio rivolto al passato: non lo nego. Di solito, non sono una persona che ama cullarsi in ciò che è stato e tanto meno lo rimpiango, mi piace guardare avanti: eppure, due volte l’anno, mi prende questa strana malinconia, in occasione del mio compleanno e verso la fine dell’anno. Due momenti a poca distanza l’uno dall’altro, visto che il mio compleanno è il 26 novembre (qui il post). L’esatto contrario di ciò che mi succede in settembre, quando invece mi sento frizzante per l’anno lavorativo che ricomincia dopo la pausa estiva.

E – guarda caso – settembre è anche il mese di uno dei due appuntamenti annuali di Milano Moda Donna: in attesa del 19 febbraio, data in cui tutto ricomincerà, ho deciso di pubblicare un album di ricordi della scorsa edizione. In questi mesi, ho pian piano pubblicato i racconti delle sfilate e delle presentazioni che ho vissuto in prima persona: ora è il momento di un collage di momenti e ricordi quasi privati. Leggi tutto

Un buon compleanno a me e tanti grazie a tutti :-) :-) :-)

Tante persone pensano che occorrerebbe festeggiare il proprio compleanno facendo qualcosa di speciale e diverso rispetto al solito.

Oggi è il mio compleanno e semplicemente lavoro, ma sono fortunata perché amo profondamente ciò che faccio: ho pensato che la “cosa speciale e diversa” potesse essere quella di festeggiare con qualcosa di insolito qui sul blog. Per esempio, fare un bel collage di miei ritratti in momenti felici appartenenti all’anno che si chiude oggi per lasciare spazio a uno nuovo.

Ma sì, diamoci questa botta di egocentrismo! Io che celebro sempre gli altri, volentieri e con tutto il cuore, per una volta celebro me stessa, anche perché ho bisogno di consolarmi: nonostante sia un’ottimista e una che vede un sacco di bicchieri mezzi pieni, nel compleanno riesco a vedere solo quello che è, ovvero un altro anno che se ne va, sigh.

Già, detesto i compleanni. Anzi, no, non è corretto: detesto il mio. Leggi tutto

I FaTi e Hu4me ancora insieme tra arte, moda e charity

I FaTi, ovvero Fanny Raponi e Andrea Tisci: due artisti nei quali credo, profondamente, e un sodalizio che secondo me migliora a ogni nuova esperienza fatta insieme.
Tra Fanny e Andrea c’è amicizia, stima reciproca, comunione di intenti e di spirito: tutte cose che ritrovo nelle loro tele.

Avevo già parlato di loro qui e qui: nel secondo post c’era anche Serena Fumaria col suo brand Hu4me per un evento che aveva visto una bella collaborazione a metà tra moda e solidarietà, protagonisti – appunto – i FaTi e Serena.

Già, io nelle collaborazioni credo fortemente, soprattutto in quelle nelle quali identifico uno scambio mutuo e reciproco: credo nelle sinergie e nelle cose belle che possono nascere.

Mi fa quindi piacere raccontarvi un’altra avventura speciale che si è svolta l’11 luglio al Giacomo Caffè, nella Corte di Palazzo Reale a Milano: il Rotaract San Carlo di Trezzano sul Naviglio, il brand Hu4me e I FaTi sono stati i padroni di casa di un evento che ha celebrato ancora una volta l’unione tra moda, arte e charity.
Il tutto all’insegna del made in Italy e del fatto a mano. Leggi tutto

Tupi Tupi e il fantastico mondo di Gaia Petrizzi

C’è un aforisma che mi è sempre piaciuto e che dice “bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante”. È del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche ed è molto celebre, tanto che qualcuno ha pensato bene di stamparla sulle solite t-shirt (confesso di averne avuta una e forse ce l’ho ancora seppellita in qualche cassetto).

Trovo che sia molto adatta a colei di cui voglio parlarvi oggi, Gaia Petrizzi. Interpreto il caos come uno stato fertile e l’espressione “stella danzante” è una delle più poetiche ed evocative che abbia mai sentito. Gaia è proprio così, poetica ed evocativa: penso che dentro di sé abbia un bel caos, uno dei più creativi che abbia mai avuto la fortuna di incontrare.

Il nostro è un incontro avvenuto lo scorso febbraio, in una di quelle tipiche giornate nere in cui mi chiedo perfino perché diavolo abbia messo il naso fuori da casa: neve, freddo, contrattempi, nervoso a mille. Ma siamo nel pieno della Fashion Week milanese e ho l’agenda piena di incontri. E quindi devo andare. E mi capita di conoscere lei che cambia il mood a una giornata nata storta. Leggi tutto

Sensazioni da Fashion Camp: momenti e frammenti in ordine sparso

Qualche giorno fa vi avevo annunciato l’inizio del Fashion Camp 2013 presso la Fabbrica del Vapore, raccontando cos’è e come si svolge (potete rileggere il post qui).

Da vera patita del settore moda e ancor di più di tutto ciò che è novità, non mi sono fatta mancare nulla e ci sono andata entrambi i giorni.
Le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte: ho trovato movimento, conferme e incontri piacevoli, nuove conoscenze interessanti.

È difficile raccontare il Fashion Camp e l’atmosfera che vi si respira.
Credo che sia un evento piuttosto unico nel suo genere e credo che non assomigli a nient’altro: non è la settimana della moda, non è una (noiosa) conferenza.
È un luogo dove nessuno si mette in cattedra per sentirsi superiore e dove ognuno dà quello che ha e ascolta gli altri.
È un luogo di scambio e di arricchimento: si torna sempre a casa con qualcosa di nuovo e di positivo.

Per questo mi piace.
Per questo mi fa sentire a mio agio. Leggi tutto

Party Hugme by Hu4me al Gioia 69: i bracciali con una marcia in più

Amo tutti quegli oggetti che riescono a veicolare un pensiero: gli accessori moda, naturalmente, non fanno eccezione.
Per esempio, mi piacciono molto quelli che racchiudono un’idea di solidarietà e non è – come potrebbe pensare qualcuno – perché diventa un modo facile per mettere in pace la coscienza.
Non mi stancherò mai di ribadire che la moda è per me un linguaggio e che come tale deve mettere in comunicazione tutti i settori della nostra vita: quindi, se può essere utile, perché non usare la moda per parlare di cause importanti?

Per questo, tra tutte le persone in gamba che ho conosciuto nel cosiddetto ambiente della moda, Serena Fumaria è una di quelle che mi vanno sicuramente più a genio: Serena è pratica, ha il sorriso dentro e fuori, è una grande comunicatrice, è schietta e sincera, ha pensieri e sentimenti che sa trasformare in fatti.
Non potevo che andarci d’accordo vista la mia predilezione per questo genere di persone e non potevo che voler parlare di lei.

A proposito: ho deciso che qui parlerò soltanto di ciò che mi piace e di ciò che scelgo spontaneamente: del resto – semplicemente – non parlo.
Per scelta, credo e filosofia: il mondo è grande e c’è spazio per tutti, ognuno può scegliere.
E c’è anche un’altra cosa che voglio chiarire subito, per ora e per il futuro: non c’è omaggio o regalo che tenga (cose che ammetto esistano nel nostro ambiente), se una creazione non mi convince io non ne parlo.
Se invece spendo la mia parola, se metto la mia faccia, potete giurare sul fatto che si tratti di qualcosa in cui credo. Leggi tutto

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