La passione di Franck Putelat, chef stellato, a Expo 2015

Il cibo occupa da sempre un ruolo importante nella mia vita: non mangio per sopravvivere, mangio perché amo i sapori, i colori, i profumi, le mille sfaccettature della cucina.

Come in molti altri ambiti, sono curiosa, mi piace sperimentare e non ho paura di provare cibi nuovi.

Applico agli alimenti la stessa teoria con la quale affronto la moda: meglio la qualità che la quantità. Non sono per le grandi abbuffate a tutti i costi, preferisco mangiare bene.

Per tutti questi motivi il tema di Expo 2015 mi ha fatto sentire molto coinvolta da subito: sono profondamente convinta che l’alimentazione sia un punto focale della nostra esistenza, per il benessere personale e individuale nonché come argomento che ci lega e ci coinvolge tutti, generando conoscenza e incontro.

Ed è anche per questi motivi che sto seguendo con interesse il percorso della Francia a Expo: ricordate il mio precedente post di luglio, quando sono andata a degustare il menù preparato da François Adamsky, uno degli chef che si sono alternati ai fornelli del Café des Chefs, il ristorante del padiglione d’oltralpe? Leggi tutto

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