Il talento trova casa con webelieveinstyle.maison

Ci sono persone che occupano un ruolo importante nella nostra vita e che sono capaci di influenzarci e di esercitare un forte ascendente: è bellissimo quando tutto ciò è in positivo, quando ci porta a non fermarci mai e a migliorarci, sempre.

Stefano Guerrini è per me una di queste persone: è un amico, è stato un mio docente e continua a essere un grande modello, dal punto di vista umano e professionale.

Dovete sapere che, prima ancora di conoscere il suo nome, sono rimasta colpita da lui: lo vedevo alle sfilate ed ero attratta dall’aria di autorevolezza che emanava. Un giorno, ho avuto una grande sorpresa: l’ho ritrovato in IED, la scuola di moda che stavo frequentando. Non solo, ho scoperto che lui sarebbe stato uno dei miei docenti.

Il mondo è straordinariamente piccolo e spesso cose, fatti, persone e momenti si incastrano alla perfezione: ben presto ho scoperto che quella sensazione di autorevolezza che Stefano mi ispirava era più che fondata. Attenzione, ho scelto l’aggettivo accuratamente: Stefano è autorevole ma non autoritario e c’è una bella differenza.

Fare lezione con lui è un’esperienza straordinaria, perché è vulcanico ed entusiasta: la sua cultura e la sua memoria sono enciclopediche e sono pari solo alla sua passione. Leggi tutto

Giorà by Giovanna Raspini, amore e gioielli

Mi sono sempre ingegnata in tanti modi per soddisfare il mio amore verso il bello.

Anni fa, per esempio, quando mi occupavo d’altro e la moda non era la mia occupazione principale, consumavo tonnellate di riviste: il verbo consumare non è usato a sproposito, era proprio così, consumavo le pagine a furia di sfogliarle innumerevoli volte.

Avevo anche un’altra piccola mania, ritagliavo le foto che mi piacevano di più e conservavo quei pezzi di carta (o di sogno) con cura: sono certa del fatto che la cartelletta dove riponevo il tutto sia ancora da qualche parte, nascosta tra libri e riviste, e un giorno la cercherò.

Tra i gioielli che colpivano maggiormente il mio immaginario c’erano quelli firmati Giorà, il brand creato dalla designer Giovanna Raspini: ero affascinata dal loro stile molto particolare e infatti quei pezzi guadagnavano spesso spazi su pubblicazioni prestigiose come Vogue Accessory. Leggi tutto

Sine Modus, i turbanti vintage lontani dalle tendenze passeggere

Diversi anni fa, intercettai un paio di leggings in un negozietto: da brava figlia degli anni ’80 che li ricordava col nome di pantacollant, non me li feci scappare.
Un giorno me li vide un’amica forse troppo giovane (beata lei) e, sgranando gli occhi, mi chiese “hai tagliato i piedi a un paio di collant?”: chissà se si è ricordata di questo episodio quando i leggings sono poi tornati prepotentemente in tutti i negozi qualche stagione dopo.
La stessa cosa mi accadde con i turbanti: li amo da sempre e parecchie stagioni fa ne trovai uno nero, semplicissimo e in jersey, da H&M, precisamente nella linea Divided. Divenne un fedele compagno.
Sapete meglio di me che, adesso, il turbante è il copricapo più desiderato.
Insomma, ciò che voglio dire è che, proprio io che detesto i trend, riesco spesso a captare – in modo assolutamente casuale o forse istintivo – capi che poi diventano must have, come piace scrivere a molti.
Ve lo confesso: è a quel punto che mi vien voglia di escludere il capo in questione dal mio armadio e non perché io sia una snob, ma perché vorrei che non si adottasse pedissequamente tutto ciò che la moda ci propina e si pensasse di più a ciò che i capi raccontano di noi. Pretendo che un capo mi rappresenti e credo che questa pretesa dovrebbe appartenere a tutti noi. Leggi tutto

GRAZIOSIanelli o anelli graziosi? Scegliete voi!

Le cose succedono per caso, sostiene qualcuno: le cose succedono quando, dove e come devono succedere, preferisco pensare io. Ovvero sì, ammetto l’esistenza di una certa casualità, ma di una casualità che ha un suo senso: mi piace pensare che certe persone siano predestinate a incontrarsi per una serie di forze che esse stesse muovono. Chiara e io ci siamo conosciute passeggiando lungo le strade virtuali della grande rete: qualche scambio su Instagram e ci siamo andate a genio. Lei ha scoperto me e il blog, io ho scoperto lei e il suo progetto GRAZIOSIanelli.

Partiamo proprio dal nome: sono andata in brodo di giuggiole – come si suol dire – quando ho scoperto che il nome nascondeva un giochetto arguto. GRAZIOSIanelli perché tali sono, anelli davvero deliziosi, ma anche GRAZIOSIanelli perché la loro creatrice si chiama Chiara Graziosi. E questo non è l’unico gioco di parole di Chiara: guardate le foto che seguono, il rito del buongiorno sulla sua pagina Facebook. Good morning diventa good moring, da ring ovvero anello (e volendo anche da more… more ring… moring… più anelli!). Leggi tutto

Barber’s Closet: sei t-shirt e l’amore per moda e pittura

Fare ricerca è una cosa che mi appassiona da sempre: soddisfa il mio lato curioso, quello innamorato della vita e di tutte le sue innumerevoli manifestazioni e sfaccettature. Quando andavo alle elementari e la maestra ci assegnava le ricerche, ero felice: avevo l’opportunità di farmi accompagnare in biblioteca e perdermi in quel mondo di carta che tanto mi incuriosiva. Nel tempo non sono cambiata: è cambiato solo il fatto che le ricerche ora le faccio sul web e andando in giro per tanti eventi e che le faccio sulla moda anziché farle sui dinosauri o sulle farfalle di un paese lontano. Tuttavia, da quando ho aperto il blog, ho scoperto un altro piacere: quello di essere trovata. Mi capita sempre più spesso, infatti, che siano tanti creativi meravigliosi a scrivermi per sottopormi il loro mondo: mi rende felice che qualcuno apprezzi ciò che faccio e che bussi alla mia porta dicendomi “ciao, piacere, mi presento, conosciamoci”. È così che ho conosciuto Barbara Cavallo e il suo mondo che si chiama Barber’s Closet.

“T-shirts are the uniform of this generation. If you are going to wear something every day, it should be the best”: questa è la dichiarazione di intenti di Barbara e io non potrei essere più d’accordo. Vi confesso una cosa: le camicie mi piacciono ma, personalmente, non le ho mai portate molto. Amo da sempre le magliette e le porto sia in estate che in inverno, a maniche corte e a maniche lunghe: a volte porto quelle abbondanti, altre volte quelle più aderenti e alterno tinte unite e stampe. A mio avviso c’è una t-shirt adatta per ogni occasione. Leggi tutto

“Dal guardaroba dei gentlemen”, l’iniziativa di ProADAMO Onlus: com’è andata & intervista

Non mi piace lasciare le cose a metà e quindi cerco di portare a compimento ciò che inizio.

Vi ricordate uno dei miei primi post? Parlavo di un’iniziativa importante, quella che ha visto ProADAMO Onlus protagonista a Milano di una vendita di capi da uomo, vintage e second hand, organizzata per raccogliere fondi a favore dei propri progetti di ricerca e sostegno.

Dopo avervene parlato qui, sono andata alla vendita.

Ho curiosato tra i capi (e ho avvistato chicche meravigliose, soprattutto capi di sartoria a prezzi davvero invitanti, guardate le foto che ho scattato e che corredano questo articolo) e ho colto l’occasione per farmi raccontare meglio chi è e cosa fa esattamente ProADAMO. Leggi tutto

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