Lancia Ypsilon My Stories, i volti inediti delle città europee

Ci sono molte passioni nella mia vita e ne sono felice: sono convinta che sia l’intensità di sentimenti, amori e interessi a tenerci vivi.

Alcune delle mie passioni sono tanto forti da assomigliare a malattie, come per esempio quella per la moda e infatti affermo sempre, prendendomi un po’ in giro da sola, che la moda è una malattia con la quale sono nata. Anche i viaggi e il cinema sono amori di lungo corso.

I soldi che ho investito nei viaggi sono quelli che non mi sono mai pentita di aver speso e pensate che non posso fare un’affermazione simile nemmeno per quanto riguarda la moda: mi è infatti capitato di essermi pentita di qualche acquisto, un abito, un paio di scarpe, una borsa. Coi viaggi, invece, non mi è mai successo: non ho avuto nessun ripensamento o pentimento, mai.

Se chiudo gli occhi, centinaia di ricordi dei luoghi in cui sono stata si affollano dietro le mie palpebre sotto forma di immagini, esattamente come se stessi seduta nella sala di un cinema.

Alcune immagini riguardano le città che ho visitato e in cui mi piacerebbe vivere: penso subito a Parigi, Londra, Barcellona, Berlino, Stoccolma, New York, Sydney. Ci sono anche città che mi hanno lasciata perplessa, come Shanghai e Taipei, luoghi in cui ho amato qualcosa e detestato altro. Ci sono paesi cui sono stata moltissime volte e in cui mi sento a casa, come Spagna, Grecia, Francia. Sogno di tornare in Turchia e in Egitto: Istanbul mi rubò il cuore molti anni fa, altrettanto avvenne con Abu Simbel e coi templi di Luxor, Karnak e Philae. Per non parlare della luce all’ora del tramonto durante la navigazione sul Nilo. Leggi tutto

Se la Ypsilon ELLE mi fa riflettere ben oltre i motori

Talvolta, quando vado a un evento o a una presentazione, non riesco a metterli subito a fuoco pur trovandoli interessanti: si accende una spia luminosa e sento che c’è dell’altro, ma non riesco a trovare il bandolo della matassa, non riesco a capire cosa ci sia oltre il primo messaggio evidente. Credo capiti un po’ a tutti noi, magari dopo aver letto un libro, visto un film oppure dopo aver fatto un discorso con un amico.

In questi casi, mi regalo tempo. Rifiuto di scrivere fino a quando non riesco a catturare quella sensazione, fino a quando non riesco a comprenderla, a farla mia, a darle un nome. Il tempo aiuta perché fa depositare il pulviscolo e, quando ciò finalmente accade, rimane in evidenza quanto mi era sfuggito in un primo momento.

Mi è capitato di nuovo giovedì scorso, quando sono stata invitata alla presentazione della nuova Lancia Ypsilon ELLE, una serie speciale che nasce dalla rinnovata partnership con il magazine Elle, testata del gruppo Hearst. È un’autovettura che ha immediatamente colpito il mio senso estetico, espressamente progettata per catturare l’attenzione del pubblico femminile.

Ho ascoltato la presentazione con interesse: la macchina è nata da scelte accurate, attenzione alla qualità e amore per i dettagli con vernici, materiali, tessuti e finiture studiate ad hoc. Tuttavia, mentre ascoltavo i dettagli tecnici, ero sicura che ci fosse un ulteriore piano di lettura, qualcosa di più ampio che in quel momento mi sfuggiva. Leggi tutto

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