NewYorkIndustrie, ovvero come l’eredità di un brand diventa moderna

Mi piacerebbe porre una domanda a tutti voi: quanto conta l’eredità di un brand? Mi spiego meglio: mi sembra che tutti quanti diventiamo sempre più coscienti e preparati rispetto a ciò che compriamo e quindi non conta più solo l’oggetto che acquistiamo, ma anche ciò che c’è dietro in termini di storia e percorso. Spesso è proprio questo bagaglio a influenzare le nostre scelte: non per nulla, tornano oggi in auge nomi storici, dalla tecnologia all’alimentare passando per la moda. Inutile dire quanto tutto ciò mi renda felice, visto che sono da sempre una convinta sostenitrice delle scelte consapevoli: proprio in quest’ottica, mi fa piacere raccontarvi il mio incontro con NewYorkIndustrie.

NewYorkIndustrie nasce nel 1976: dopo quasi 40 anni di storia e il successo raggiunto negli anni ’80 – ’90, il brand riparte oggi grazie a Fabrizio Lenzi, titolare dell’azienda Paci Brands (licenziataria, per esempio, delle collezioni Cividini e Giò Guerreri). Per dare nuovo slancio alle collezioni, l’imprenditore (lungimirante, aggiungo io) ha voluto un team creativo giovane, guidato da Marta Martino, stilista con precedenti esperienze da Ann Demeulemeester. E scusate se è poco, come si suol dire: Ann Demeulemeester fa parte degli Antwerp Six, ovvero un gruppo di stilisti usciti dalla Royal Academy of Fine Arts di Anversa e diventati particolarmente influenti nel campo della moda (faccio altri due nomi, Dries Van Noten e Dirk Bikkembergs). Credo che aver lavorato con lei sia un’esperienza significativa e altamente formativa, una di quelle che lasciano un’impronta stilistica di grande carattere. Leggi tutto

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