Mochila Milano, la bellezza di essere unici

Ho sempre avuto un carattere passionale, tutt’altro che freddo e distaccato: mi tuffo nelle situazioni con tutto il cuore, siano esse personali o lavorative.

Ho bisogno di innamorarmi di cose, persone, progetti: incontrare Silvia Ferrari e innamorarmi di lei e del suo marchio Mochila Milano è stato naturale e immediato come bere un bicchiere d’acqua.

Una sera ero su Instagram e, come faccio di solito, navigavo tra hashtag e utenti alla ricerca di novità interessanti: d’un tratto, mi sono imbattuta in bellissime borse colorate e lì è scattata la mia curiosità.

Ho seguito le tracce, sono arrivata al profilo di Silvia e ho iniziato a disseminare like sulle sue foto: chissà, magari avrà pensato a una stalker…

Ma, non soddisfatta del contatto via web troppo impersonale per i miei gusti e visto che ho ammesso più volte di essere peggio di San Tommaso e di avere bisogno di toccare le cose con mano, ho fatto sì di poter incontrare Silvia di persona. Leggi tutto

Quando il talento risiede nel saper Ridefinire Cose

Quando incontro un progetto che mi colpisce, mi fa molto piacere continuare a seguirlo, vedere come procede e in che direzione si sviluppa.

È come se si creasse un filo sottile tra me e l’autore, al punto che veder crescere la sua idea mi dà una sorta di soddisfazione personale.

Circa un anno fa, ho avuto il piacere di conoscere Sonia Patrizia Catena, storica e ricercatrice d’arte esperta in design del gioiello contemporaneo: tra le tante cose delle quali questa giovane donna si occupa, c’è anche la manifestazione Ridefinire il Gioiello di cui è fondatrice e curatrice insieme a Lorenzo Argentino.

Il loro progetto è nato nel 2010 col desiderio di delineare un percorso di ricerca in un panorama assai frammentato, quello del gioiello contemporaneo, una dimensione nella quale manca una definizione consolidata così come manca una storia strutturata e organica: è un ambito ancora soggetto a studio, un territorio ricco di possibilità. Leggi tutto

Manuale per i nati sotto il segno del cavolo

L’idea di identificare chi legge questo blog con l’espressione “i miei lettori” mi fa sentire una megalomane.

Sarà che non sono una giornalista professionista (sto lottando per diventare pubblicista) e tanto meno mi considero una scrittrice. Sarà che ancora non ci credo nemmeno io di aver trovato il coraggio di aprire il blog e dunque di dichiarare al mondo una passione bruciante che coltivo da sempre (scrivere). Sarà che mi sembra così bello e strano che ci sia chi è disposto a leggermi, nonostante le statistiche (che detesto) e gli strumenti di analisi (che spesso non comprendo) dicano che sì, in effetti adesso siamo in parecchi (e non smetterò mai di dire grazie).

Sarà che sono felice da impazzire e, come per tutte le cose belle, ho una dannata paura che un giorno il sogno si sgonfi, come un palloncino.

Per tutti questi motivi e per altri ancora mi sembra presuntuoso definirvi “i miei lettori”: preferisco pensare a una comunità di amici, anche se non conosco i vostri visi e anche se conosco di persona solo pochissimi di voi (spero che tutto ciò non suoni come la storia degli amici immaginari dei bambini).

Ed è per questo che con voi mi piace essere sincera e riesco a raccontarvi anche le mie debolezze o a farvi confessioni talvolta scomode, perché mi sento tra amici. E come avviene tra amici veri, credo che occorra essere sé stessi e dire la verità. Leggi tutto

And the winner is Alessandra Vitali, Finny’s Design

Poche cose danno tanta soddisfazione quanto collaborare con persone che abbiano i nostri stessi interessi e la nostra stessa visione. È una cosa che ci fa sentire profondamente compresi e che, allo stesso tempo, consente di crescere e imparare.

È esattamente la sensazione che ho provato quando ho conosciuto Sonia Patrizia Catena, storica e ricercatrice d’arte esperta in design del gioiello contemporaneo. Tra le tante cose delle quali Sonia si occupa, c’è anche la manifestazione Ridefinire il Gioiello di cui è fondatrice e curatrice e nella quale – con mia somma gioia – mi ha coinvolta.

In un post precedente, vi avevo raccontato come questo progetto nato nel 2010 sia volto a delineare un percorso di ricerca in un panorama assai frammentato. Ridefinire il Gioiello si pone infatti l’affascinante obiettivo di diffondere e valorizzare una nuova estetica del monile contemporaneo tramite la ricerca di materiali innovativi e sperimentali, coinvolti in un processo creativo nel quale il valore aggiunto è rappresentato dall’idea.

Il concorso è giunto quest’anno alla sua quarta edizione e Sonia mi ha offerto un’opportunità interessante e stimolante, una nuova sfida per me e per il blog: accedere al materiale dei 40 designer / artisti /orafi, prenderne visione, studiare e analizzare i progetti da un punto di vista critico e scegliere un mio vincitore.

Il tema del concorso di quest’anno è I Cinque Sensi. I partecipanti hanno dunque progettato o meglio ri-progettato il gioiello tramite gusto, vista, olfatto, tatto, udito. Da qui il titolo “Ridefinire il Gioiello in tutti i Sensi, con tutti i Sensi”. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello in tutti i Sensi, con tutti i Sensi

Ho capito una cosa: se un post che ho scritto mi rende felice e se lo sono mentre lo scrivo, se lo faccio con gusto e con piacere, vuol dire che è giusto e che lo è in diversi sensi.

Giusto come cosa adatta a me, in linea con tutto ciò in cui credo; giusto come cosa appropriata e consona a questo spazio per come l’ho concepito e quindi – spero – per coloro che leggono; giusto come cosa in buona fede e che racconta il vero – il vero dal mio punto di vista, ovviamente. Non pretendo di possedere la verità assoluta, ma tengo a fare un lavoro onesto, secondo i principi nei quali credo.

Oggi è decisamente una di quelle giornate in cui ciò che vi racconto mi rende molto felice, perché è un esempio perfetto del talento del quale parlo spesso e anche perché mi vede coinvolta in prima persona, con orgoglio e grande emozione.

Lo scorso aprile, ho avuto il piacere di conoscere Sonia Patrizia Catena, storica e ricercatrice d’arte esperta in design del gioiello contemporaneo. Tra le tante cose delle quali questa giovane donna si occupa, c’è anche la manifestazione Ridefinire il Gioiello di cui è fondatrice e curatrice insieme a Lorenzo Argentino.

Il progetto, nato nel 2010 e giunto alla sua quarta edizione, tenta di delineare un percorso di ricerca in un panorama assai frammentato e nel quale manca una definizione consolidata e una storia strutturata e organica. Leggi tutto

Eleonora Ghilardi: sculture da indossare, tra natura e arte

Quando posso e quando si riesce, preferisco conoscere di persona coloro dei quali parlo qui sul blog. Mi piacciono le persone in generale e nello specifico amo molto conoscere i designer, osservare come parlano, si muovono, gesticolano, si raccontano. Ho scoperto un sacco di cose interessanti in queste occasioni. Per esempio, ho scoperto che molti creativi fanno fatica a parlare di loro stessi: subentra una sorta di pudore, quasi fossero intimoriti da ciò che fanno, più che altro intimoriti nel doverlo raccontare in prima persona. Li comprendo: nel descrivere qualcosa di proprio si teme che l’entusiasmo prevalga tanto da farci apparire immodesti; meglio, dunque, che a parlare di ciò che facciamo siano gli altri. Eleonora Ghilardi e io ci conosciamo da un po’ di tempo attraverso Facebook: eravamo entrate in contatto tramite amici comuni ma è dovuto passare del tempo prima che riuscissimo ad incontrarci di persona.

È successo recentemente al salone Natura Donna Impresa, presso lo Spazio Asti 17 di Milano, dove lei esponeva e dove io sono andata a trovarla. Eleonora è una di quei creativi che riescono a raccontarsi: lo fa con grande semplicità, spontaneità, umiltà. Le ho sentito raccontare i suoi pezzi e ho notato l’interesse che è riuscita a sollevare in alcune persone, assolutamente catturate ed affascinate dalle sue parole. Tutto ciò mi è molto piaciuto. Leggi tutto

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