Parah: dalla New Generation al concorso #iosiamoarte

Ve lo dico subito: oggi mi muovo su quello che potrebbe risultare un terreno minato, un po’ perché non è uno dei miei campi di specializzazione e un po’ perché rischio di attirarmi qualche antipatia visto che non rinuncerò – ancora una volta – a esporre il mio personale punto di vista. Qual è l’argomento? Costumi e moda mare.

Se è la prima volta che leggete qualcosa di mio e magari siete arrivati qui per caso, a questo punto avrete stampato un bel punto interrogativo in volto (come darvi torto): se, invece, siete lettori abituali (grazie!), avrete magari notato quanto sia strano che io scriva di beachwear. Già, su 168 post pubblicati a oggi, questa è solo la seconda volta in cui parlo di costumi.

Sui costumi e sulla nudità in generale ho il mio punto di vista che non starò qui a enunciarvi approfonditamente, primo perché non voglio tediarvi, secondo perché – ripeto – rischio di attirarmi qualche antipatia. Diciamo, sintetizzando, che non trovo particolarmente interessante l’essere poco vestiti, soprattutto perché trovo molto più interessante studiare cosa gli abiti raccontino di noi. Leggi tutto

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