La moda che verrà # 9: Jo No Fui primavera / estate 2014

È inutile negarlo: pur amando (e molto) tutta la moda, ci sono cose che prediligo in quanto mi rispecchiano maggiormente rispetto ad altre.

Uno di questi casi è quello di Jo No Fui e il perché è presto detto: il brand ama la contaminazione tra moda e arte e gli show sono sempre performance interessanti.

Ero rimasta molto colpita dallo show dello scorso febbraio (qui il mio racconto), ma quello del 19 settembre mi ha proprio stregata: immaginatevi non una semplice passerella bensì un quadro vivente che si va via via componendo. Le modelle entravano una alla volta ma, anziché sfilare come avviene abitualmente, andavano ad affiancarsi l’una all’altra su una struttura a gradoni, una sorta di anfiteatro, fino a comporre un quadro, appunto, quadro che hanno poi scomposto dando vita alla sfilata.

La primavera / estate 2014 di Alessia Giacobino, direttore creativo del brand, racconta le sue radici da architetto attraverso tanti richiami geometrici: dettagli assolutamente preziosi trasformano abiti dalle linee semplici in oggetti preziosi ed esclusivi, veri e propri oggetti del desiderio.

Così come la collezione di febbraio 2013 traeva spunto dalla musica e in particolare da quella dei Kraftwerk (band tedesca elettropop formatasi nel 1970), le silhouette della nuova collezione richiamano invece la Space Age, ovvero l’epoca a cavallo tra gli anni ’60 – ’70, un momento in cui la cultura, l’arte e la moda furono fortemente influenzate dall’esplorazione dello spazio e dalle relative tecnologie.

Tra gli stilisti, André Courrèges, Pierre Cardin e Paco Rabanne contribuirono a disegnare un decennio percorso da suggestioni lunari, fascinazioni extraterrestri e rivoluzioni geometriche.

La ricetta Jo No Fui guarda a quegli anni e propone un mix straordinario formato da costruzioni e dettagli di alta moda uniti a forti richiami Art Déco: il tutto è contaminato da una dose di hip hop. Leggi tutto

La moda che verrà # 8: Krizia primavera / estate 2014

Ci sono nomi ai quali ci si deve approcciare con tutto il grande rispetto che meritano. E con l’emozione necessaria.

Uno di questi casi, per me, è quello di Krizia: è stato grazie a lei e a pochi altri che, tanti anni fa, mi sono innamorata irrimediabilmente e incurabilmente di quell’Arte che è la Moda – e in questo caso lo scrivo con la M maiuscola. Questa è dunque sì la cronaca di una sfilata, ma una cronaca che parte da una prospettiva un po’ diversa: se avrete la pazienza di seguirmi, capirete perché e dove voglio arrivare.

Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, è nata a Bergamo, Wikipedia dice nel 1925, la Treccani dice nel 1932: poco importa, non starò a fare il conto preciso degli anni, perché con un’icona vivente non si fa. E se un poco avete imparato a conoscermi, sapete che non uso parole come icona o mito a caso. La Signora Mandelli è una delle grandi protagoniste della moda italiana e premi e riconoscimenti che ha ricevuto non si possono nemmeno contare, senza parlare delle numerose mostre che le sono state dedicate dai più importanti musei di tutto il mondo, dalla Triennale di Milano al Museo di Arte Contemporanea di Tokyo passando per il Guggenheim Museum di New York.N

Nel 1985, Krizia ha dato vita all’omonimo Spazio, un teatro polifunzionale in via Daniele Manin a Milano: in grado di accogliere oltre seicento persone, è uno spazio flessibile e facilmente trasformabile grazie ad un sistema di soppalchi e di pedane mobili. Dall’anno dell’inaugurazione, stagione dopo stagione, ospita le sfilate delle sue collezioni e numerosi eventi, aperti principalmente a scrittori, musicisti e designer: Ettore Sottsass, Isabel Allende, Sting e Dario Fo sono solo alcuni degli ospiti saliti sul palco del teatro. Leggi tutto

La moda che verrà # 7: Kristina Ti primavera / estate 2014

Kristina Ti ha immaginato un’atmosfera ben precisa per la sua collezione primavera / estate 2014: ha pensato a quel momento di transizione tra la notte e il giorno, quando il cielo ha ancora le sfumature notturne che a breve lasceranno spazio ai rosa e agli arancioni dell’alba. Immaginate l’aria fresca e collocate in questo quadro un gruppo di ragazze forse reduci da una festa: non vogliono tornare a casa e si riuniscono a chiacchierare, col trucco un po’ sfatto e il mascara colato, coi capelli arruffati e la coda di cavallo allentata, con gli abiti leggermente stazzonati che hanno perso la stiratura impeccabile. Hanno voglia di condividere le emozioni della serata appena trascorsa, di commentare gli incontri e gli amori nascenti perché quando sorgerà il sole sarà un’altra cosa e loro sanno che parte della magia svanirà per lasciare spazio alla luce certa del giorno.

Da questa situazione in cui nulla è preciso e i contorni sono sfumati, parte l’ispirazione della collezione, immaginata per donne che non devono dimostrare nulla, perché si piacciono anche imperfette. Sono belle lo stesso, anzi forse un po’ di più: questo messaggio della stilista Cristina Tardito mi sembra meraviglioso, soprattutto in un mondo eternamente proteso alla ricerca della perfezione. Ed è quando l’eterna tensione alla perfezione si allenta che fra queste giovani donne si crea finalmente una complicità  e l’atmosfera giusta affinché ognuna sia libera di essere com’è. Leggi tutto

La moda che verrà # 6: Fatima Val primavera / estate 2014

Durante la scorsa settimana della moda in febbraio 2013 ho visto una donna-crisalide fatta di luce avanzare nel buio: no, non stavo sognando, ero alla sfilata di Fatima Val (il mio articolo qui). Il percorso continua con la sua seconda sfilata dedicata alla primavera / estate 2014 e si sublima in una moda futuristica ma anche pratica, concreta e vera. Una moda concettuale e al tempo stesso quotidiana e immediata, androgina ma mai estrema; fresca e versatile nel riuscire ad adattare volumi importanti a pezzi più facili, rendendo più immediata la lettura del messaggio stilistico che resta comunque di grande impatto e di grande carattere, indirizzato a una donna forte e dinamica.

L’ispirazione di Fatima parte dal movimento meccanico, da quegli ingranaggi che simboleggiano il divenire e il movimento, il fluido scorrere e il moto perpetuo: la geometria degli ingranaggi – creati dall’uomo – genera movimento fluido – che ricorda la natura. I tessuti sono fluidi ma al tempo stesso corposi: habutai di seta (più leggero dello shantung ma più pesante della seta), rafia effetto pelle, organza. Tagli, inserti e cuciture attraversano in modo sapiente ora abiti ora top, con un effetto deciso e geometrie taglienti: pannelli e foulard creano drappeggi fluidi, con inaspettati tocchi di colore. I colori usati sono il nero, l’avio, il lime e il terracotta. Il risultato è stupefacente: dalle geometrie degli ingranaggi e grazie ai movimenti fluidi scaturisce il disegno delle ali di una moderna farfalla. Leggi tutto

La moda che verrà # 5: Luisa Beccaria primavera / estate 2014

Come già avvenuto lo scorso settembre (qui il mio articolo), ho di nuovo avuto la fortuna di assistere alla sfilata di Luisa Beccaria, questa volta per la primavera / estate 2014: la collezione è dedicata a una donna indipendente e consapevole e si intitola “En plein air”.

La stilista pensa a una donna desiderosa di godere appieno delle sue emozioni e capace di innalzarsi sulla quotidianità con la stessa leggerezza di una farfalla: le farfalle sospese in volo sono un motivo ricorrente, a partire dal delizioso cartoncino di invito.

Le forme, molto fresche e talvolta sinuose, danno vita a giochi di trasparenze e a silhouette estremamente femminili, ben sottolineate dalle lavorazioni sartoriali. Gli abiti e le gonne a campana giocano con tutte le lunghezze, dal maxi al mini, creando un gioco di contrasti con i top corti che lasciano intravedere la pelle. Le tuniche e le vesti impalpabili sono in chiffon e organza. Leggi tutto

La moda che verrà # 4: Alberto Zambelli primavera / estate 2014

Sono sempre felice e orgogliosa di seguire i nomi famosi, ma c’è una cosa che mi infiamma, letteralmente: scoprirne di nuovi e assistere allo sbocciare di un talento.

È quindi con grande entusiasmo che vi mostro una delle collezioni che ho più amato durante la settimana della moda, quella di Alberto Zambelli: appena sono entrata nel giardino dello Sheraton Diana Majestic, hotel che è stato scenario della presentazione, sono rimasta senza fiato per lo stupefacente quadro formato dalle modelle vestite con gli abiti dello stilista.

Le sue creature luminose rendevano ancora più suggestivo uno dei luoghi che preferisco a Milano: la colonna sonora meravigliosa e le movenze delle ragazze alternate a momenti di immobilità facevano del giardino un luogo magico e sospeso, una sorta di casa di bambole, vivente e in positivo!

Prima che potessi anche solo intravedere il comunicato, Maximilian Linz (un professionista che stimo e che vede lungo, come si suol dire, con un grande talento nello scegliere talenti sempre stupefacenti e infatti pr di Alberto) mi ha presentato lo stilista e sono stata da loro sollecitata a dare la mia prima impressione a caldo: ho semplicemente detto che mi sembrava di essere sospesa in una dimensione fantastica, dove passato e futuro si incontravano. Quando ho visto il sorriso sul volto di Alberto, ho capito che eravamo in sintonia. Leggi tutto

La moda che verrà # 3: Simonetta Ravizza primavera / estate 2014

Non c’è alcun dubbio, fin dalle primissime uscite della sfilata: l’immaginario creativo di Simonetta Ravizza per la primavera / estate 2014 è popolato da donne dallo stile metropolitano e nello stesso tempo dallo spirito un po’ hippy-chic.

Osservate con attenzione le forme, i volumi, le lunghe collane, i cappelli. E chi quando sente il suo nome pensa solo alle pellicce, deve fare un reset: senza dubbio esse restano una presenza forte, tuttavia in passerella c’è molto di più. La donna immaginata in casa Ravizza ama la femminilità disinvolta ma al tempo stesso lussuosa: sceglie materiali pregiati, colori vibranti e linee facili da portare.

La morbida pelle e il camoscio finissimo sono esaltati grazie a sapienti lavorazioni di intagli e di trafori che riescono a evocare il fascino del pizzo. Le silhouette sono fluide, le giacchine hanno un taglio bon-ton e i lunghi abiti accompagnano e accarezzano la figura.

I pellami classici e intramontabili si alternano alla ricchezza del serpente e dell’anguilla: tutti vengono usati per sperimentare attraverso capi dal sapore streetwear. Ammiro i pantaloni dal taglio maschile e la salopette, sia lunga sia corta: non so cosa darei per quella in versione lunga dalle linee morbide! Leggi tutto

La moda che verrà # 2: Angelo Marani primavera / estate 2014

Seguo Angelo Marani con estremo piacere: è un autentico Signore con la S maiuscola, un vero pozzo di conoscenza della moda (ho avuto l’onore di ascoltare i suoi racconti varie volte), uno stilista che ancora una volta ha saputo stupirmi con le sue ispirazioni.

Per la collezione Angelo Marani primavera /estate 2014, lo stilista ci prende per mano e ci conduce in Africa, nelle pianure del Serengeti, primordiale culla della vita rivista attraverso la cosiddetta civiltà moderna: succede così che l’istinto animale e la tecnologia più avanzata si fondano a tinte forti nella sua collezione “Animalogica”.

Sui capi si distinguono ghepardi, zebre, giraffe, acacie ad ombrello, voli di farfalle tridimensionali, il tutto immerso in una natura fantasiosa, a tratti bizzarra quasi come quella raffigurata dal pittore Antonio Ligabue nei suoi celebri dipinti (e non a caso Marani è un suo conterraneo). Su alcuni capi gli animali sono in primo piano, ben definiti, su altri si stagliano come sagome contro la luce di tramonti fiammeggianti.

La collezione è un’alternanza di materiali tecnici e naturali. Nei tubini bande di pitone si affiancano a strisce di reti nere che sono l’elaborazione di reti ignifughe per le tute usate dall’aeronautica; i tessuti iridati dei bomber nascono da filtri per l’industria alimentare; le trasparenze sono ottenute con reti da subacquei. Sono impieghi nuovi e insoliti per materiali estrapolati da altri contesti e abitualmente dedicati ad altre applicazioni. Leggi tutto

La moda che verrà # 1: Paola Frani primavera / estate 2014

Architetture botaniche, colori vividi, eco-materiali declinati in chiave design: sono questi alcuni degli elementi che vanno a comporre la “sculpture nature” di Paola Frani, con un mix tra naturale e concettuale, tra arte e design. La stilista immagina un geo-giardino come ambiente ideale per la sua collezione andata in passerella a Milano il 18 settembre nella Sala degli Affreschi della Società Umanitaria (I chiostri di S. Barnaba) e che – come per le passate edizioni – ha inaugurato il calendario delle sfilate meneghine dedicate alla moda donna per la primavera / estate 2014.

Chi ha già letto qualcosa di mio in passato, forse ricorderà che seguo spesso Paola Frani (qui sito e qui pagina FB) e che l’apprezzo sia per le sue creazioni sia per la bella realtà aziendale che ha saputo creare: avevo già avuto modo di assaggiare un accenno della sua primavera / estate 2014 quando lo scorso maggio ero stata invitata a Rimini, per la sfilata della collezione PF, la seconda linea del brand (potete leggere l’articolo qui). Leggi tutto

PF Paola Frani collezione spring summer 2014 a Rimini

Mi piacciono le aziende che possono contare su una storia e su un percorso e che sanno dare un valore non solo a ciò che creano, ma anche alle persone che lavorano affinché i sogni diventino quelle stesse creazioni. Ecco perché mi piace Paola Frani ed è per questo motivo che seguo la stilista e il suo marchio da un po’ di tempo: grazie ai magazine coi quali collaboro, ho potuto spesso raccontare le loro collezioni, tra le quali quella per il prossimo autunno / inverno (potete leggere l’articolo qui).

Paola Frani e il suo staff sono una bella realtà con la quale si può parlare e costruire un percorso, perché hanno voglia di confrontarsi e perché per loro le persone non sono un numero. Trovano sempre nuovi modi per raccontarsi e, oltre alle sfilate, hanno organizzato delle giornate chiamate “Taste me” – letteralmente “provami” – per far sì che stampa e blogger possano avvicinarsi ai loro capi come in genere raramente avviene: un sogno ad occhi aperti che si avvera, quello di poter giocare a fare gli stylist per un giorno e con un’intera collezione a disposizione. Se volete sapere come è andata con la collezione che potete trovare ora nei negozi, qui trovate il mio racconto. Leggi tutto

error: Sii glittering... non copiare :-)