Zu Zu Zoo Collection, lo zoo felice firmato Tout Court Moi

Negli ultimi anni, ho sviluppato una certa allergia verso tutti quei posti in cui gli animali selvatici sono tenuti in cattività, prigionieri dell’uomo e obbligati a vivere fuori dal proprio habitat: l’allergia comprende gli zoo (inclusi gli zoo safari, un recinto è sempre un recinto per quanto grande possa essere), gli acquari, i parchi acquatici e i circhi.

Non metto in dubbio che in molti di questi posti gli animali siano trattati con attenzione: ciò che non sopporto è il fatto che creature che dovrebbero essere libere siano invece piegate al volere dell’uomo, soprattutto quando vengono soggiogate a certi nostri stupidi capricci, come far fare loro giochetti per divertirci.

Un paio di settimane fa, mi sono ritrovata in un parco acquatico: non citerò il nome né troppi particolari per rispetto, perché istruttori e biologi che vi lavorano mi sono sembrati animati da una grande passione. E poi la mia non vuole essere una crociata, è solo un punto di vista.

Beh, insomma, ero in questo parco ed ero triste per i delfini, ma quando siamo arrivati alla vasca delle orche ho toccato l’apice del dispiacere: ho rischiato di mettermi a piangere perché vedere una creatura tanto grande e fiera fare mosse e versi a comando è stato straziante. Altro che divertimento.

Non mi piace che foche, delfini e orche facciano i giocolieri: non mi piace che lo facciano tigri e leoni. Insomma, non mi piace che lo faccia nessun animale.

E in uno zoo, mi viene solo un desiderio: cantare a squarciagola la canzone di Jannacci, quella che fa “Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale / …/ Per vedere come stanno le bestie feroci / e gridare “Aiuto aiuto è scappato il leone” / e vedere di nascosto l’effetto che fa”. Solo che io la gabbia del leone la vorrei aprire sul serio…

Gli zoo mi piacciono solo quando sono finti, con animali di peluche, di resina, di porcellana o di qualsiasi altro materiale, basta che non siano veri. Mi piacciono gli zoo ironici e divertenti.

Ecco perché mi è piaciuta subito l’idea di Enrica Baliviera, creativa e designer che conosco, seguo e apprezzo da diversi anni.

E della quale indosso spesso le creazioni: è suo uno dei pezzi che più amo tra quelli della mia nutrita collezione.

Un mio recentissimo ritratto con un collier firmato <em>Tout Court Moi</em> (photo credit Valerio Giannetti)
Un mio recentissimo ritratto con un collier firmato Tout Court Moi (photo credit Valerio Giannetti)

Enrica, classe 1977, è sempre stata un’anima creativa: fin da bambina, grazie alla sua famiglia, si è avvicinata a varie espressioni artistiche tra le quali la pittura, la ceramica e la fotografia.

Assecondando questa sua naturale inclinazione, ha fatto studi d’arte nonché un corso di Image Consultant e Personal Shopper presso l’Istituto Marangoni di Londra: in seguito, ha iniziato a lavorare come graphic designer in uno studio di consulenza stilistica per diversi brand italiani ed europei ed è stato lì che ha scoperto la passione per la moda.

La collaborazione in qualità di stylist nella realizzazione della collezione di accessori di uno di questi brand le ha dato modo di completare la sua preparazione professionale e a luglio 2010 ha registrato il proprio marchio chiamandolo Tout Court Moi, ovvero semplicemente io in francese.

Nome francese e creatività italiana: Enrica ha così unito il suo amore per Parigi e la tradizione artistica di famiglia.

Tout Court Moi è una collezione di bijoux e mascherine da notte o da viaggio dal gusto retro-chic, tutti realizzati assemblando manualmente componenti vintage da lei personalmente selezionati tra le bancarelle dei mercatini di tutta Europa ed elementi contemporanei.

Enrica Baliviera, la fondatrice di <em>Tout Court Moi</em>
Enrica Baliviera, la fondatrice di Tout Court Moi

Ogni accessorio Tout Court Moi è quindi un pezzo unico dotato di un equilibrio perfettamente calibrato e ha una storia tutta sua da raccontare.

Questa armonia tra passato e presente è irresistibile e fa sì che i bijoux di Enrica diventino elementi creativi da vivere e interpretare in modo personale e irripetibile, mentre le mascherine diventano anche strumenti per sedurre in modo divertito e irriverente: ecco spiegata la scelta del nome Tout Court Moi che diventa proprio un invito ad essere noi stesse, sempre.

Recentemente, Enrica ha messo a punto una limited edition che ha fatto scattare in me il desiderio di condividerla con voi in quanto incarna la mia idea di zoo ironico e divertente: porta il nome di Zu Zu Zoo Collection e comprende sei paia di orecchini tutti diversi tra loro.

Alcune paia prevedono un animale in solitaria, mentre altre consistono in una coppia di animali assortiti con fantasia: ecco così che, per esempio, il leone va a braccetto con la giraffa e il pinguino si fa accompagnare dalla pecora (nera).

<em>Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection,</em> la coppia Leo e Raffa: mi pare di sentire in sottofondo le note della canzone <em>“Il leone si è addormentato / paura più non fa / il villaggio l’avrà saputo e il ciel ringrazierà / auimbaue, auimbaue”…</em>
Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection, la coppia Leo e Raffa: mi pare di sentire in sottofondo le note della canzone “Il leone si è addormentato / paura più non fa / il villaggio l’avrà saputo e il ciel ringrazierà / auimbaue, auimbaue”…
<em>Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection,</em> la mucca Lina
Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection, la mucca Lina
<em>Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection,</em> la coppia Nerina e Nerino
Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection, la coppia Nerina e Nerino
<em>Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection,</em> l’aragosta Lob
Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection, l’aragosta Lob
<em>Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection,</em> la coppia Ele e Rino
Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection, la coppia Ele e Rino
<em>Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection,</em> l’orso bianco Neve
Tout Court Moi, Zu Zu Zoo collection, l’orso bianco Neve

Prima di concludere questo post devo però fare una rettifica, o meglio una confessione: vi ho mostrato sei paia di orecchini, ma in realtà sono cinque.

No, non è che non so contare e non è nemmeno colpa di Enrica: il punto è che il sesto paio è già finito nella mia collezione e dunque Ele e Rino dondolano (felici, spero) appesi ai miei lobi.

“Ogni giorno, in Africa, il leone si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di una gazzella; ogni giorno, in Africa, la gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più veloce del leone. Quando sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella: l’importante è cominciare a correre.”

Avete presente questo detto, no? Ecco, non vale solo per il leone e la gazzella: affrettatevi se volete adottare gli altri orecchini Tout Court Moi (prima che io compia ulteriori misfatti).

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Tout Court Moi, qui la pagina Facebook, qui Twitter e qui Instagram

Se siete interessati alla Zu Zu Zoo Collection, mandate un messaggio a Enrica all’indirizzo info@toutcourtmoi.com oppure un messaggio privato attraverso la pagina Facebook che ho indicato.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Irene Navarra
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Animali che dondolano felici sui tuoi lobi. Allegri compagni di bellezza, Che gioia! Bellissimo articolo, Manu.
Un abbraccio,
Irene

Manu
Reply

Grazie, Irene cara.
La Zu Zu Zoo Collection mi ha fortemente ispirata, mi sono un po’ sbizzarrita e sono felice che l’immagine degli animali che dondolano ti sia piaciuta: è vero, sono allegri compagni.
Noto che portare cose che ci fanno stare bene… ci rende più simpatici, più sorridenti, più aperti verso il mondo. E indossare creazioni spiritose e accattivanti come quelle di Enrica spesso fornisce lo spunto per conversazioni anche con persone appena conosciute, incuriosite da oggetti tanto particolari.
Sappi che ogni tua visita mi rende felice 🙂
Un abbraccio,
Manu

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