Accademia Del Lusso è una scuola di moda. Nata nel 2005, si occupa di formazione in modo innovativo e creativo e si propone come luogo d’incontro tra le esigenze del mercato del lavoro e le aspirazioni di chi intende intraprendere una carriera in un settore che è alla ricerca di profili professionali sempre più specifici.

Oltre alle due sedi di Milano, è presente in altre città tra le quali Roma.

Ho iniziato a collaborare con questa importante scuola in aprile 2015. Da ottobre dello stesso anno sono docente di Fashion Web Editing, mentre da ottobre 2017 ho iniziato a scrivere anche per ADL Mag, un concentratore e un contenitore di informazioni, interviste, reportage, redazionali su moda e lifestyle.

Il primo step di questa collaborazione è stato un incontro con Agatha Ruiz de la Prada, importante stilista che ho sempre apprezzato

Accademia Del Lusso crea continue occasioni di collaborazione con le imprese e i professionisti: Agatha Ruiz de la Prada è stata la protagonista di un contest che ha messo alla prova il talento degli studenti dei corsi di Marketing, Retail Management e Visual Merchandising ed è stata l’ospite d’onore della cerimonia di premiazione.

Ho avuto il piacere di essere invitata a questa cerimonia e ho anche potuto rivolgere alcune domande alla stilista grazie a una piccola chiacchierata privata.

Sempre in aprile e pochi giorni dopo, è stata la volta di un bellissimo seminario intitolato La bellezza dell’essere: in qualità di relatrice e insieme ad alcuni colleghi, ho parlato del rapporto esistente tra arte e moda.

Giugno 2015 è stato il mese di un incontro importante, interessante e stimolante intitolato Bloggers meet India, una piccola tavola rotonda che ha messo a confronto la realtà italiana e quella indiana.

Abbiamo discusso dell’evoluzione del concetto di lusso nel mercato indiano, dal prodotto come unico protagonista a un’esperienza più emozionale: abbiamo parlato di branding abbinato al tailor-made e di lusso come esclusività non in termini economici ma in termini di servizio.

Abbiamo appreso di nuove politiche per tutelare e far crescere la creatività indiana attraverso la formazione, il cinema (Bollywood) e gli scambi commerciali internazionali e bilaterali.

Abbiamo infine discusso di come i marchi di casa nostra possano consolidare la loro presenza in India in qualità di ambasciatori del made in Italy.

Sempre in giugno 2015, ho avuto l’opportunità di essere testimone della sfilata che Accademia Del Lusso organizza al termine di ogni anno accademico per presentare i lavori degli studenti del corso di Fashion Design.

In occasione di Expo(sure), il fashion show che si è svolto alla Pelota di Milano, spazio polivalente situato in via Palermo, gli studenti sono stati chiamati a dimostrare capacità di osservazione critica e manualità, regola e immaginazione: pensare e fare si sono resi visibili in passerella esprimendosi attraverso una proposta di stile concreta e attuabile, una capsule collection composta da tre modelli per ogni studente realizzati nell’ottica di una precisa cultura progettuale e sulla base di un tema comune denominato, appunto, Expo(sure).

In giugno 2016, al termine del mio primo anno di docenza con la cattedra di Fashion Web Editing (e dunque con maggiore emozione visto che ho potuto vivere l’atmosfera della scuola dall’interno), ho assistito al nuovo fashion show: il titolo – NOWGenerations – fa riferimento al nucleo del progetto, ovvero al desiderio di narrare una bellezza priva di limiti temporali e generazionali.

I ragazzi hanno infatti vestito le principali età della vita, la fanciullezza, la giovinezza e la maturità, facendo della moda il mezzo privilegiato per esprimere un’idea di stile che può risplendere tanto sulle riviste patinate quanto per le strade.

Ciliegina sulla torta è stata la scelta di far sfilare non solo modelle e modelli professionisti: splendida anche la cornice suggestiva e avveniristica dell’evento, ovvero Piazza Città di Lombardia a Milano.

Il fashion show 2016 di Accademia del Lusso ha avuto anche dei successivi sviluppi: dopo aver premiato i 18 migliori allievi ai quali è stata data la possibilità di presentare una piccola collezione, AdL ha deciso di continuare a promuove il talento creativo delle nuove generazioni con un progetto artistico trasversale.

A partire dal concept NOWGenerations, è nata l’idea di ispirarsi alle texture degli abiti creati dagli studenti per il fashion show e le superfici tessili sono così diventate la base di performance artistiche contemporanee in occasione della Vogue Fashion’s Night Out e della Milano Fashion Week di settembre 2016.

Autore delle performance ispirate al concept NOWgenerations è stato Ascanio, unconventional street artist di origine cubana che crede nell’arte accessibile, visibile ai più e non chiusa in musei o gallerie.

Il 13 giugno 2017, presso la Fonderia Napoleonica Eugenia, suggestiva location nel cuore di Milano, ha avuto invece luogo la sfilata dal titolo YOUnique.

Il concept dello show si è concentrato sul tema del cambiamento e della trasformazione in senso lato, fenomeni intesi come ricerca di multifunzionalità ed eterogeneità espressiva.

A essere protagonisti della sfilata sono dunque stati capi dalla doppia anima e capaci di trasformarsi, magari dal dailywear al nightwear oppure attraverso dettagli che diventano nuovi accessori per lo stesso abito, per esempio una guarnizione che si tramuta in una borsa.

Michelangelo Buonarroti è il grande protagonista del Rinascimento italiano nonché uno dei maggiori artisti di sempre: le sue opere sono dimostrazione di un ingegno creativo senza eguali – il David, la Pietà, la Cupola di San Pietro, il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina, il Mosè – e chiunque le abbia ammirate dal vivo non può più dimenticarle.

Prendiamo, per esempio, proprio il Mosè: la scultura marmorea creata attorno al 1513-1515 dal geniale quanto irrequieto artista è così imponente – supera i 230 cm – e appare tanto viva da aver sempre attirato ammirazione e stupore: a proposito della sua maestosa barba, Giorgio Vasari (1511-1574, pittore, architetto e storico dell’arte) disse che è scolpita con perfezione e finezza tali da sembrare più «opera di pennello che di scalpello».

Ma l’aneddoto più significativo legato a questa meravigliosa scultura è quello secondo il quale Michelangelo, contemplandola al termine delle ultime rifiniture e stupito egli stesso dal realismo delle sue forme, abbia esclamato «Perché non parli?» percuotendone il ginocchio con il martello che impugnava.

Mi piace chiudere gli occhi e immaginare il volto accigliato del Maestro davanti alla sua stessa creazione: egli era stato tanto eccezionale nel manipolare la materia da stupirsi che quella stessa materia non potesse prendere vita.

Qualcuno – forse – si starà chiedendo perché io abbia chiamato in causa Michelangelo: perché Barbara LG Sordi, direttore didattico di Accademia del Lusso nonché direttore artistico di ‘In_Materia’, il fashion show che ha chiuso l’anno 2017 – 18, ha creato il concept partendo proprio dall’idea michelangiolesca per cui è la materia stessa a ispirare la forma finale della creazione.

E stavolta ne ho parlato in un articolo per ADL Mag, la rivista ufficiale di Accademia del Lusso.

Fusione, melting pot, crogiolo che permette la fertile commistione e convivenza di elementi di origini diverse allo scopo di costruire una identità condivisa: sono alcune delle risposte possibili rispetto a questioni oggi fondamentali, per esempio quella dei flussi migratori che – sempre più e in ogni parte del mondo – ci mettono davanti all’esigenza di fare nostro il concetto di mescolanza e aggregazione.

Da sempre attenta ai principi di etica e sostenibilità, Accademia del Lusso ha deciso di dedicare la sfilata che ha coronato l’Anno Accademico 2018 – 19 proprio a questi temi fondamentali, presentando uno show dal titolo emblematico: ‘eth|n|ikon’.

«La vision di ‘eth|i|kon’ affonda le sue radici nel pensiero di un grande artigiano del passato, William Morris, che comprese, in un periodo di grande industrializzazione, l’importanza di recuperare la tradizione artigianale puntando su innovazione e tradizione.»

Così racconta Barbara LG Sordi, Direttore di Accademia del Lusso Milano, e ha avuto ben ragione a volersi ispirare al lavoro di William Morris (1834 – 1896), poeta, artista e agitatore sociale britannico considerato un antesignano dei moderni designer e che ebbe una notevole influenza sull’architettura e sugli architetti del suo tempo.

Morris caldeggiava il ritorno dell’artigianato e del lavoro manuale e sosteneva che le arti applicate avrebbero dovuto godere della stessa dignità di cui godevano pittura e scultura: fu tra i principali fondatori del movimento Arts and Crafts, movimento che auspicava una riforma delle arti applicate e che rappresentò una sorta di reazione da parte di artisti e intellettuali davanti all’industrializzazione galoppante del tardo Ottocento.

Nello show ‘eth|n|ikon’ tutto si è amalgamato alla perfezione nella totale imperfezione che è propria dell’essere umano: il progetto è diventato un inno alla diversità e all’inclusione attraverso i suoi outfit, imperfetti e speciali in quanto simboli di un crogiolo etnico, risultato di tanti elementi diversi.

Fashion education è anche questo, è insegnare e imparare il valore della diversità e dell’inclusione perché la moda è linguaggio ed è specchio della società e dei suoi cambiamenti.

Ne ho parlato – con grande orgoglio! – anche stavolta in un articolo per ADL Mag, in veste di editor e anche di docente di Accademia del Lusso.