NOWGenerations, la moda priva di limiti temporali e generazionali

Sono ancora malinconica per la scomparsa di Bill Cunningham, autentica icona e protagonista del mio post precedente.

Pensando a lui, oggi più che mai, ho voglia di dare spazio al talento, alla passione, alla bellezza.

E allora credo che sia il giorno giusto per parlarvi dell’esperienza che ho avuto la fortuna di vivere lo scorso 10 giugno quando Accademia del Lusso, scuola di moda e di design, ha presentato il fashion show 2016, ovvero la sfilata che chiude l’anno accademico: cornice suggestiva e avveniristica dell’evento è stata Piazza Città di Lombardia a Milano.

Lo show – intitolato NOWGenerations – è stato preceduto da lunghi mesi di preparazione nonché da un contest che ha premiato i 18 migliori allievi ai quali è stata data la possibilità di presentare una piccola collezione di 3 look ciascuno.

Non è il primo anno che seguo la sfilata di AdL: feci lo stesso lo scorso anno, ma stavolta lo show ha avuto un sapore ancora più particolare in quanto ho terminato il mio primo anno di docenza proprio presso tale scuola con la cattedra di Fashion Web Editing.

È stato un anno molto impegnativo durante il quale mi sono messa alla prova: posso affermare che la prima sfida di chi desidera insegnare è sicuramente quella da vivere con sé stesso e il successo più grande è quello di riuscire a trasmettere veramente qualcosa, a lasciare un segno. Sarà il tempo a dire che tipo di insegnante io sia, ma intanto posso dirvi che, visto che sono una persona che mette cuore e passione in ogni singola cosa che fa, quest’anno ho sentito ancor di più l’emozione dello show in quanto, durante tutti questi mesi, ho potuto vivere l’atmosfera della scuola dall’interno.

Il titolo NOWGenerations fa riferimento al nucleo del progetto, ovvero al desiderio di narrare una bellezza priva di limiti temporali e generazionali: i ragazzi hanno infatti vestito le principali età della vita, la fanciullezza (teen), la giovinezza (young) e la maturità (mature).

La moda diventa così il mezzo privilegiato per esprimere un’idea di stile che può risplendere tanto sulle riviste patinate quanto per le strade: NOWGenerations ha voluto incarnare il presente che si mischia al passato e guarda al futuro, ha voluto raccontare le combinazioni e le contaminazioni che si armonizzano in una visione positiva della moda – e della vita (Bill Cunningham avrebbe approvato).

La moda è stata vista come mezzo per esprimere la bellezza interiore e celebrare quella esteriore senza guardare al tempo che passa, come mezzo che valorizza e che rende protagonisti tutti.

Il filo conduttore che ha tenuto insieme il tutto è il mood Urban Folk, un mood che parla di influenze dettate da luoghi, culture e popoli, influenze che sono state traslate in texture materiche e decorativismi. Colore, materia, decorazione: un mix di elementi che permettono di dare valore a personalità molteplici, senza uniformare né omologare né banalizzare.

Folk inteso come recupero di elementi appartenenti a diverse culture, dai mondi lontani a quelli vicini, ereditati dai nostri nonni; ci sono il nuovo e il vecchio, l’esotico e l’urbano e tutto si mischia in una nuova armonia.

Per arrivare a realizzare ciò, gli studenti hanno operato un’attenta ricerca tessile e materica: hanno anche lavorato secondo i loro background individuali e hanno dato vita ad abiti talvolta ispirati alle tradizioni dei loro Paesi di appartenenza.

Ciliegina sulla torta è stata la scelta di far sfilare non solo modelle e modelli professionisti: è stato fatto un casting che ha portato in passerella chi la moda la vive ogni giorno, offrendo uno spaccato reale, un alternarsi reale, vivo e contemporaneo di bellezza nelle sue varie manifestazioni di età, etnie, fisicità.

Anche la location è stata una scelta di rottura in quanto è uno spazio che appartiene al contesto della nuova urbanistica milanese: la piazza si trova infatti ai piedi di Palazzo Lombardia, il complesso di edifici (tra cui un grattacielo alto 161,3 metri) in cui ha sede la Giunta Regionale.

I corpi bassi di Palazzo Lombardia si articolano in modo tale da formare un ampio spazio intitolato alle Città di Lombardia: la piazza si sviluppa su una superficie di circa 4.000 m² coperti da una struttura modulare in ETFE (acronimo di etilene tetrafluoroetilene, materiale che trasmette la luce solare ed è infinitamente più leggero del vetro), posta a 32 metri di altezza, così come si può ben vedere anche dalle foto che seguono.

La sfilata <strong>NOWGenerations</strong> in tutte le sue sfumature, dalla splendida location di Piazza Città di Lombardia ai preparativi in backstage, dal trucco al briefing finale, dalla passerella pronta e illuminata alla sfilata
La sfilata NOWGenerations in tutte le sue sfumature, dalla splendida location di Piazza Città di Lombardia ai preparativi in backstage, dal trucco al briefing finale, dalla passerella pronta e illuminata alla sfilata

Il progetto NOWGenerations rappresenta dunque una sfida a 360°, per i docenti e per i ragazzi, concepita con la precisa volontà di andare oltre gli schemi classici e i cliché: la sfilata è riuscita a offrire capi pensati per generazioni diverse (prima sfida) indossati da modelli professionisti e non (seconda sfida) in uno spazio open da gestire da zero (terza sfida).

Dedizione, impegno, determinazione, tenacia: queste sono state le doti espresse dai ragazzi, così come ha giustamente sottolineato Barbara Sordi, Direttore Didattico di Accademia del Lusso, colei che ha potuto lavorare per mesi su questo progetto, dal lancio del concept alla selezione dei bozzetti, dalla scelta di materiali e lavorazioni ai capi finiti, dai casting al fitting.

E io sono d’accordo con lei, perché questo è esattamente ciò che è arrivato anche a me mentre sedevo, emozionata e orgogliosa, ai piedi dei 43 piani di Palazzo Lombardia. I ragazzi hanno davanti ancora tante esperienze e tanta strada da fare, naturalmente, ma hanno affrontato una prima importantissima tappa che spero serva da incoraggiamento.

Spero anche che tale esperienza abbia definitivamente acceso in loro l’amore per quello che è un mestiere meraviglioso, fatto di tanto impegno e sacrificio perché la dedizione viene molto prima delle luci della passerella.

Mi fa piacere concludere citando i nomi di tutti i giovanissimi stilisti: Maira Oliveira, Cecilia Yamilleth Morales Rodas, Lorenzo Papi, Valentina Magretti, Gian Luigi Calonico, Liu Zixuan, Eleonora Marini, Lamia Belouard, Zorana Vujanic, Filippo Fiorini, Tijana Perisic, Ludovica Santoro, Astrid Coltré, Eka Todua, Andrijana Drincic, Angelica Barbieri, Gloria Campanella, Sara Andrignolo, Nadia El Mhami, Sonia Ciamprone, Vasilija Djalovic.

Il mio augurio è che la loro stella possa un giorno illuminare le passerelle delle capitali della moda.

Manu

 

 

 

 

Tutte le foto (tranne l’ultima che è un mio scatto) sono di proprietà di Accademia del Lusso (che ringrazio)

 

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito di Accademia del Lusso, qui la pagina Facebook, qui Instagram e qui Twitter.

Qui trovate una gallery completa della sfilata NOWGenerations.

Io & Accademia del Lusso: qui trovate il racconto della sfilata dello scorso anno; qui trovate l’incontro organizzato con Agatha Ruiz de la Prada.

 

 

 

 

 

Piccolo ricordo personale: io e Pierangelo Tomaselli di Accademia del Lusso prima dell’inizio della sfilata <strong>NOWGenerations</strong>
Piccolo ricordo personale: io e Pierangelo Tomaselli di Accademia del Lusso prima dell’inizio della sfilata NOWGenerations

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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