Parma 360 è il festival che offre 5 ottimi motivi per essere a Parma ora

HOMO DEUS. Sono le parole chiave dell’ottava edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, la manifestazione a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo che si tiene a Parma dal 6 aprile al 19 maggio 2024.

Sono stata all’anteprima stampa e, carica di entusiasmo, vorrei condividere il racconto di un’esperienza che – secondo me – è assolutamente da vivere.

Parto proprio dalle parole chiave. Perché vorrei spiegare da dove arrivano visto che simboleggiano anche il tema del festival.

In un’epoca in cui grande prosperità e recenti instabilità si alternano continuamente, l’umanità di oggi e del futuro deve e dovrà affrontare problematiche legate al cambiamento climatico, al mutamento dell’habitat, alla gestione delle risorse. Yuval Noah Harari è uno storico, filosofo e divulgatore (classe 1976) che ha preannunciato alcune delle sfide che daranno forma all’umanità nel XXI secolo, dalla robotica alla biotecnologia, dall’ingegneria genetica all’Intelligenza Artificiale. Harari è l’autore di un saggio intitolato HOMO DEUS Breve storia del futuro e l’edizione 2024 di PARMA 360 parte da queste parole e da questa idea.

Attraverso le opere di alcuni tra i più importanti artisti contemporanei, il festival indaga tematiche legate al superamento della dimensione antropocentrica dell’uomo in favore di una visione tecno-umanistica (o trans-umanista) e datocentrica. Insomma: l’Homo Sapiens ha oramai esaurito il suo percorso storico e, sostituito dall’Homo Deus, dovrà mettere queste nuove tecnologie al servizio del progresso scientifico per la propria sopravvivenza biologica e spirituale. Leggi tutto

Juergen Teller e il bisogno di vivere in mostra alla Triennale di Milano

Ieri, presso quel luogo meraviglioso che è la Triennale di Milano, è stata inaugurata una mostra importante dedicata al fotografo tedesco Juergen Teller.

Aperta al pubblico da oggi, sabato 27 gennaio, la mostra si intitola Juergen Teller i need to live ed è curata da Thomas Weski, autorevole esperto in ambito fotografia e arti visive, in collaborazione con lo stesso Juergen Teller e con Dovile Drizyte, moglie nonché partner creativa del fotografo.

Dopo essere stata presentata al Grand Palais Éphémère di Parigi (dal 16 dicembre 2023 al 9 gennaio 2024), l’esposizione arriva ora a Milano. È la più ampia retrospettiva finora dedicata al lavoro di Teller e infatti attraversa il suo intero percorso dalla prima metà degli Anni Novanta fino a oggi.

Classe 1964, Juergen Teller è considerato uno dei nomi di riferimento nel panorama della fotografia internazionale. È molto apprezzato nell’ambito della fotografia commerciale come in quello dell’arte contemporanea. È noto in tutto il mondo per i suoi ritratti molto schietti di personaggi celebri, per gli editoriali di moda provocatori e per le originali campagne realizzate per vari stilisti.

La mostra, realizzata con il supporto di Saint Laurent by Anthony Vaccarello, presenta oltre 1000 opere e riunisce lavori personali, opere su commissione, immagini note, nuove serie fotografiche e video installazioni. La selezione delle opere è in parte differente rispetto a quella del Grand Palais Éphémère e si tratta quindi a tutti gli effetti di un progetto espositivo inedito, progettato per gli spazi di Triennale Milano. Leggi tutto

A Torino c’è una mostra per interrogarsi circa la Prima Monna Lisa

I trend non esistono solo nell’abbigliamento. Ci sono le tendenze anche nel linguaggio, per esempio, e ci sono momenti in cui vanno più o meno di moda determinate parole, esattamente come accade a un certo capo o a un certo accessorio.

Ricordate, per esempio, il momento di petaloso, neologismo che nel 2016 è stato accettato perfino dalla prestigiosa Accademia della Crusca, sebbene con lo sdegno di tanti? Ecco, oggi si direbbe che petaloso è un aggettivo divisivo, giusto per usare un altro termine che è molto in voga in questo momento. E molte cose, oggigiorno, risultano essere divisive.

È decisamente divisiva anche la mostra che vi presento oggi. A cosa mi riferisco?

Da oggi, 24 novembre 2023, e fino al 26 maggio 2024, la Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, situata all’interno del parco del Valentino, ospita la Prima Monna Lisa, dipinto che ritrae Lisa Gherardini, sposa del ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo. L’opera – come tutti ben sanno – è al Louvre di Parigi: quello ora in mostra a Torino è il ritratto che si reputa sia stato realizzato circa dieci anni prima.

Siete confusi? Avete ragione. Permettetemi allora di spiegare meglio e di spiegare perché dico che questa è una mostra divisiva. Leggi tutto

Concatenazioni, Chiò e Laura Branca in mostra allo Spazio E di Ghemme

A cosa pensiamo usando il termine concatenazioni?

Lascio spazio al vocabolario Treccani, mio costante punto di riferimento.

Concatenazióne s. f. [dal lat. tardo concatenatioonis]. – 1. L’effetto del concatenare o del concatenarsi; fig., connessione, stretta relazione di reciproca dipendenza: ragionamenti, ai quali nessuno potrà dire almeno che mancasse la c. (Manzoni). 2. In genetica, termine usato talora come sinon. di associazione genica, per traduzione dell’ingl. linkage.

La parte che mi interessa particolarmente è quella che dice connessione, stretta relazione di reciproca dipendenza. Perché concatenazione si riferisce proprio a questo, a un mondo di connessioni e di relazioni tra persone, pensieri, emozioni.

Tant’è che Concatenazioni e precisamente ConCatenAzioni è il titolo di una mostra che mette in dialogo due artiste, Chiò e Laura Branca. E che indaga le connessioni esistenti tra loro.

La mostra viene inaugurata venerdì 22 settembre. Resta aperta fino a domenica 19 novembre 2023 presso lo Spazio E di Ghemme, in provincia di Novara. Leggi tutto

Da Albrecht Dürer a Andy Warhol, l’arte grafica è in mostra a Lugano

ETH Zürich, ovvero il Politecnico di Zurigo, è un’istituzione molto nota e rinomata, in Svizzera e all’estero. Eppure, non tutti sanno (sottoscritta inclusa) della sua preziosa Collezione di Arte Grafica, la Graphische Sammlung.

Il MASI di Lugano, il Museo d’Arte della Svizzera Italiana, offre a noi tutti l’occasione di conoscerla.

Come? Grazie alla mostra Da Albrecht Dürer a Andy Warhol – Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich.

Tecniche, motivi, stili e concezioni dell’arte grafica nei secoli si susseguono in un percorso che porta alla scoperta di esponenti molto noti – da Albrecht Dürer a Rembrandt van Rijn, da Francisco de Goya a Maria Sibylla Merian, da Pablo Picasso e Andy Warhol a Edvard Munch – accanto a opere di artiste e artisti viventi tra cui John M Armleder, Olivier Mosset, Candida Höfer, Susan Hefuna, Shirana Shahbazi e Christiane Baumgartner.

Da questo raro ed eccezionale confronto tra antichi maestri e creazioni più contemporanee emergono connessioni inaspettate e sorprendenti.

Temi come il processo di creazione dell’opera d’arte, il rapporto tra copia e originale, la trasmissione di motivi e iconografie, ma anche la collaborazione tra professionalità diverse in campo artistico attraversano la storia della grafica fin dalla sua nascita. E toccano aspetti ancora oggi attuali. Leggi tutto

La mostra dedicata a Renzo Calzavara a Villa Ghirlanda a Cinisello

Ho la fortuna e il piacere di aver potuto incontrare e conoscere tante persone piene di creatività, designer, stilisti, fondatori di brand, artisti, registi, musicisti, cantanti, fotografi e altri ancora.

Queste persone di poliedrico talento mi colpiscono profondamente e alcune di loro hanno un posto speciale nel mio cuore: una di esse è senza dubbio Renzo Calzavara.

Ho conosciuto Renzo attraverso Fiorenza Valenti, moglie e sua compagna di vita nonché di percorso artistico: Enrico, mio marito, e io abbiamo potuto godere della loro amicizia e arte, frequentando la loro casa e seguendoli in alcune mostre.

Due loro bellissimi quadri sono stati doni inaspettati, preziosi e graditissimi per il nostro matrimonio: da allora, abbiamo cambiato l’assetto di mobili e suppellettili di casa varie volte, ma mai, nemmeno per un istante, abbiamo messo in discussione la collocazione delle opere di Renzo e Fiorenza che non hanno cambiato posto dal 2008.

Purtroppo, lo scorso anno, Fiorenza ci ha comunicato la notizia che mai avrebbe voluto darci e che mai avremmo voluto ricevere: la scomparsa di Renzo.

Per noi e per tutti coloro che lo hanno conosciuto personalmente, apprezzandolo e amandolo, è stata una notizia particolarmente dolorosa; per chiunque, amici e non, è una perdita immensa perché è scomparso un artista sensibile e colto. Leggi tutto

Roy Lichtenstein in mostra a Parma: perché andarci

Venerdì 10 febbraio sono stata a Parma – e precisamente in un luogo meraviglioso che si chiama Palazzo Tarasconi – per l’anteprima stampa della mostra che celebra il centenario della nascita di Roy Lichtenstein (New York 1923 – 1997), uno dei maggiori interpreti dell’arte del XX secolo e maestro della Pop Art.

La mostra si intitola Roy Lichtenstein. Variazioni Pop ed è aperta dall’11 febbraio al 18 giugno 2023 con la curatela di Gianni Mercurio e il patrocinio del Comune di Parma: è prodotta da GCR, General Service and Security, con la Direzione Artistica di WeAreBeside e l’ideazione di Madeinart.

Ancora una volta, il lavoro di Gianni Mercurio (che avevo già ammirato in occasione di una mostra dedicata a Banksy) ha completamente catturato la mia attenzione e guadagnato la mia stima e, pertanto, desidero condividere con chi legge i due motivi per cui penso che valga la pena di visitare la mostra di Parma.

Se è vero che le opere del grande artista statunitense fanno parte di un immaginario collettivo e diffuso, è altrettanto vero che il suo nome è spesso associato quasi esclusivamente ai colori primari e saturi, alle linee marcate, all’uso del puntinato e alle opere che ci fanno pensare ai comics, i fumetti.

Ma, in realtà, Roy Lichtenstein è molto di più e questo è il primo motivo per andare a vedere la mostra, ovvero per (ri)scoprire la sua versione forse meno conosciuta ma sicuramente non meno affascinante.

Il lavoro di invito alla riscoperta è a mio avviso riuscito con successo: arrivata in fondo alla mostra, sono ritornata indietro per ripercorrerla nuovamente tutta a ritroso, proprio perché – aiutata anche dalle didascalie molto efficaci, incluse quelle iniziali – avevo voglia di dare un secondo sguardo con un occhio diverso e rinnovato. Leggi tutto

Biblioteca Ambrosiana e Fabbrica del Duomo unite dal biglietto combinato

Lo confesso subito: era da tanto tempo che non andavo alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, uno dei gioielli di Milano.
Troppo tempo.

L’occasione perfetta per tornarci è arrivata qualche settimana fa, grazie al graditissimo invito a un evento che mi sono premurata di non perdere, ovvero la conferenza stampa organizzata per presentare il nuovo accordo di collaborazione tra l’Ambrosiana e la Veneranda Fabbrica del Duomo.

Scopo dell’accordo è la valorizzazione del patrimonio artistico di entrambe le istituzioni attraverso un biglietto combinato, dei tour guidati e la possibilità di visite fuori orario.

È senza dubbio una collaborazione che segna l’inizio di un comune percorso che guarda lontano, con strategie e obiettivi comuni; una collaborazione che, proprio nel segno dell’ambrosianità, si rivolge a tutti, ai cittadini milanesi ma anche ai milioni di visitatori che ogni anno giungono a Milano.

L’intento nobile e lodevole è quello di unire storia e capacità dei due singoli istituti per fare sinergia nel segno della promozione culturale e turistica della città, come ha ben sottolineato Monsignor Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo. Leggi tutto

Nel segno di Brunetta, a Milano la mostra dedicata alla grande illustratrice

Circa un mese fa, avevo annunciato (qui) il lancio di Ci vediamo in Bottega, sette appuntamenti aperti al pubblico a ingresso gratuito a cura di Elisabetta Invernici e Alberto Oliva nell’ambito del loro progetto Galleria&Friends.

Tali appuntamenti sono stati pensati attorno ad altrettante donne protagoniste dell’emancipazione femminile nel secolo scorso, modelli validi ancora oggi e le cui storie si intrecciano con quelle delle botteghe storiche milanesi, anch’esse esempi virtuosi di resistenza e valore civico.

Uno dei sette incontri è stato dedicato a Bruna Moretti Mateldi, nota come Brunetta, disegnatrice, illustratrice, pittrice, caricaturista e giornalista di moda scomparsa nel 1989 a 85 anni.

Facendo seguito all’incontro, Alberto Bolzani, titolare dell’omonima Galleria in via Morone 2 a Milano, accoglie la mostra Nel segno di Brunetta, una antologica dedicata a questa artista eclettica.

L’ultima mostra personale dei lavori di Brunetta fu ospitata nel 1988 nella vecchia sede di Galleria Bolzani che propone ora opere inedite per ricordare l’artista nota anche (ma non solo) nell’ambiente internazionale della moda dagli Anni Trenta fino agli Ottanta, per ben cinquant’anni. Leggi tutto

Osoppo Theatre Valentina Cortese, il primo al mondo dedicato all’attrice

Venerdì 14 ottobre ho partecipato alla conferenza stampa con la quale è stata annunciata la nascita di Osoppo Theatre Valentina Cortese, il primo teatro al mondo a portare il nome della grande attrice italiana scomparsa nel 2019 a 96 anni.

Il Teatro si trova a Milano nell’omonima via Osoppo al civico 2, all’angolo con piazzale Brescia: immaginate un palcoscenico di 70 mq con una platea di 299 posti, tende e poltrone in velluto blu, un atrio dove sostare, un guardaroba e un piccolo bar adiacenti al Centro Culturale. Non mancano ingresso e posti per persone con disabilità – com’è giusto che sia.

È questo lo scenario di Osoppo Theatre Valentina Cortese, destinato a ospitare un ricco calendario di spettacoli, serate teatrali e cinematografiche, mostre, eventi, dibattiti così come piace ad Antonio Zanoletti, il direttore artistico.

Insieme a Elisabetta Invernici, giornalista e storica del costume, Zanoletti condivide da dieci anni il progetto dedicato alla diva non solo nostra, ovvero italiana, ma internazionale (qui avevo già parlato di un’altra loro iniziativa).

«Sfida di Osoppo Theatre Valentina Cortese – spiega Zanoletti –  è la creazione di un “ponte fra culture”: per questo anche la volontà di chiamarsi THEATRE e non TEATRO, non certo per bizzarria esterofila.» Leggi tutto

Radiant Vision, Keith Haring torna alla Reggia di Monza

Dopo il successo di ben quattro tappe americane (precisamente Cooperstown NY, Saint Louis Missouri, Naples Florida, Doylestown Pennsylvania), arriva anche in Italia la mostra Keith Haring – Radiant Vision ospitata presso l’Orangerie della Reggia di Monza dal 30 settembre al 29 gennaio 2023.

Keith Haring (1958 – 1990) è molto probabilmente il più celebre artista pop degli Anni Ottanta e viene raccontato attraverso oltre 130 opere inedite in Italia perché provenienti da una straordinaria collezione privata.

Le opere sono state divise in nove sezioni:  litografie, serigrafie, disegni su carta e manifesti illustrano l’intero arco del (purtroppo) breve eppure molto prolifico percorso di Haring, esaminando diversi aspetti della sua vita e della produzione artistica, tra cui i disegni in metropolitana e la street art, le mostre in alcune delle più famose gallerie di New York, l’esperimento straordinario del Pop Shop, il suo lavoro commerciale in ambito pubblicità, il lavoro fatto con i giovani.

Impegnato socialmente su diversi fronti tra i quali i diritti civili, il benessere dei bambini e la consapevolezza a proposito dell’AIDS, Keith Haring ha realizzato poster, opere e performance d’arte pubblica nonché commissioni di beneficenza a sostegno di queste cause assolutamente vitali e fondamentali.

Ma perché nel mio titolo ho parlato di un ritorno? Leggi tutto

Vetro, Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900: la mostra imperdibile a Casalmaggiore

Il 2022 è l’Anno Internazionale del Vetro.

Lo ha stabilito l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con una scelta importante per tutta la filiera del vetro che è un materiale antico ma che, allo stesso tempo, sa rispondere a tutte le sfide della contemporaneità.

La risoluzione A/RES/75/279 delle Nazioni Unite afferma proprio questo: «il 2022 sottolineerà il ruolo tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella nostra società, mettendo in luce le ricche possibilità di sviluppo delle tecnologie e il loro potenziale contributo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile e delle società inclusive».

Ed è in quest’ottica che sono molto felice di dare spazio e voce alla mostra Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900 curata da Bianca Cappello e Augusto Panini e inaugurata al Museo del Bijou di Casalmaggiore in provincia di Cremona lo scorso 23 aprile.

Sono in mostra fino al prossimo 9 ottobre circa 300 gioielli, oggetti, disegni, foto e documenti, tutti pezzi rari, unici e inediti, provenienti da prestigiose collezioni private e dagli archivi del Museo stesso.

Vetro. Gioielli Italiani tra ‘800 e ‘900 è una mostra da non perdere per vari motivi. Leggi tutto

LOOVERTITS l’omaggio a Sant’Agata nel mese della prevenzione

Ricevo e volentieri condivido – Lo scorso venerdì 17 settembre, in una splendida serata d’estate, ho avuto modo di visitare LOOVERTITS Omaggio a Sant’Agata, una mostra collettiva d’arte moderna ispirata al martirio di una delle figure tra le più venerate dell’antichità cristiana

La mostra è davvero molto interessante e sono pertanto felice di annunciare che, per offrire un contributo alla sensibilizzazione e alla prevenzione dei tumori al seno durante il mese dedicato a questo scopo, l’esposizione è stata prolungata fino a domenica 31 ottobre.

La mostra, ospitata all’interno dello spazio RIDE Milano in via Valenza 2, presenta le opere di oltre 40 artisti che hanno offerto il loro contributo alla causa con una personale reinterpretazione dell’iconografia classica dedicata a Sant’Agata, la giovane che nel 251 d.C. subì atroci torture tra cui l’amputazione dei seni e che quindi viene considerata protettrice delle donne affette da patologie al seno. Leggi tutto

BE WATER by TOILETPAPER alla piscina Cozzi (non solo) per la MDW 21

Ricevo e volentieri condivido – In occasione della Milano Design Week 2021, sono stata invitata alla piscina comunale Cozzi per la presentazione alla stampa di BE WATER, grande opera immaginata da TOILETPAPER, il progetto editoriale di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Da non perdere anche perché, per chi nuoterà alla Cozzi, l’opera sarà godibile fino a settembre 2022.

***

In occasione della Milano Design Week 2021, i suggestivi spazi della piscina comunale Cozzi ospitano BE WATER, una grande opera site specific immaginata da TOILETPAPER, il progetto editoriale di sole immagini conosciuto il tutto il mondo per la sua estetica surreale e fuori dagli schemi, firmato dell’artista Maurizio Cattelan e dal fotografo Pierpaolo Ferrari.

Il progetto, promosso dal Comune di Milano e Milanosport, è realizzato in collaborazione con Desigual e si pone come il primo momento di una partnership creativa tra il brand di moda spagnolo fondato a Barcellona nel 1984 e TOILETPAPER che, condividendo la stessa natura dirompente e lo stesso approccio rivoluzionario alla creatività, presenteranno nel 2022 varie iniziative frutto di questa naturale connessione.

In occasione della presentazione, Roberta Guaineri, Thomas Meyer e Antonio Iannetta hanno raccontato i dettagli della collaborazione. Leggi tutto

Nairy Baghramian Misfits alla GAM con attività e visite per adulti e bambini

Ricevo e volentieri condivido – La mostra Nairy Baghramian Misfits è aperta alla GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano fino al 26/09: dal 29/08 riprende il ricco programma di visite guidate per adulti e attività didattiche per bambini e famiglie. Nairy Baghramian è un’artista visiva nata in Iran: classe 1971, nel 1984 si è trasferita a Berlino dove attualmente vive e lavora.

***

Resta aperta fino al 26 settembre 2021 la mostra Misfits, la prima personale in una istituzione italiana dell’artista Nairy Baghramian. Promossa da Fondazione Furla nell’ambito del programma Furla Series e da GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, la mostra abita sia lo spazio interno sia quello esterno al museo, con un percorso espositivo che parte dagli ambienti al piano terra e prosegue sulla terrazza adiacente che si affaccia sullo splendido giardino di Villa Reale.

A partire dal 29 agosto riprenderà il ricco programma con tutta una serie di attività gratuite (incluse nel prezzo del biglietto di ingresso, intero 5 euro / ridotto 3 euro): Imperfetto naturale, un laboratorio creativo che guida alla scoperta della bellezza dell’imperfezione, nella natura come nell’arte, a partire dalle narrazioni suggerite dalle opere in mostra; Macchie senza macchia (e senza paura), una passeggiata tra le opere di Baghramian e gli spazi del parco che dà lo spunto per sperimentare con acquerelli e materiali di riciclo i possibili “incastri” tra le forme dell’arte e della natura; Natura imperfetta, una caccia al tesoro botanica che cerca di risolvere, tra piante “perfette” e foglie “imperfette”, l’enigma che le sculture in mostra pongono. Leggi tutto

Rinascere, una mostra per ripartire alla Galleria Rossini di Milano

Era il 10 gennaio quando ho pubblicato il post precedente qui nel blog.
Ebbene sì, è passato un mese e mezzo e, nei miei tanti anni di blogging, è la prima volta che accade.
Mai avrei creduto a un’ipotesi simile se me l’avessero detto tempo fa perché il blog è il mio piccolo spazio sacro, la mia creatura, la finestra sul mondo più cara che ho e l’ultima alla quale rinuncerei.

Ma la (triste) verità è che da mesi faccio sempre più fatica a scrivere perché mi sento sospesa, un po’ svuotata e… inaridita.
Per creare (e scrivere è creazione), per riuscire a dare forma ai pensieri, è necessario che la vita possa scorrere liberamente.

E, in questo momento, non è così, le nostre vite non scorrono liberamente.
Siamo in attesa, siamo un po’ sospesi – appunto.
Per questo, a parte i pensieri che esprimo o provo a esprimere in Instagram, mi viene invece difficile creare nuovo materiale per il blog.

Sono stanca, stanca di questa nostra vita diventata tanto (troppo…) virtuale e digitale.
Io che ho sempre creduto nel digitale, che l’ho sempre amato in quanto convinta che sia un’immensa possibilità aggiuntiva, continuo a credere altrettanto fermamente che non possa però sostituire in toto la nostra vita reale.
Certo, in questo anno segnato dalla pandemia il digitale è stato il modo (l’unico) per continuare a fare cose senza fermarci, ma – francamente – inizio a essere stufa di eventi in Zoom, riunioni in Zoom, incontri in Zoom, didattica in Zoom…
Oggi più che mai ho sete di vita reale e ho desiderio di concretezza e di cose da vivere, toccare, annusare… Leggi tutto

error: Sii glittering... non copiare :-)