Osoppo Theatre Valentina Cortese, il primo al mondo dedicato all’attrice

Venerdì 14 ottobre ho partecipato alla conferenza stampa con la quale è stata annunciata la nascita di Osoppo Theatre Valentina Cortese, il primo teatro al mondo a portare il nome della grande attrice italiana scomparsa nel 2019 a 96 anni.

Il Teatro si trova a Milano nell’omonima via Osoppo al civico 2, all’angolo con piazzale Brescia: immaginate un palcoscenico di 70 mq con una platea di 299 posti, tende e poltrone in velluto blu, un atrio dove sostare, un guardaroba e un piccolo bar adiacenti al Centro Culturale. Non mancano ingresso e posti per persone con disabilità – com’è giusto che sia.

È questo lo scenario di Osoppo Theatre Valentina Cortese, destinato a ospitare un ricco calendario di spettacoli, serate teatrali e cinematografiche, mostre, eventi, dibattiti così come piace ad Antonio Zanoletti, il direttore artistico.

Insieme a Elisabetta Invernici, giornalista e storica del costume, Zanoletti condivide da dieci anni il progetto dedicato alla diva non solo nostra, ovvero italiana, ma internazionale (qui avevo già parlato di un’altra loro iniziativa).

«Sfida di Osoppo Theatre Valentina Cortese – spiega Zanoletti –  è la creazione di un “ponte fra culture”: per questo anche la volontà di chiamarsi THEATRE e non TEATRO, non certo per bizzarria esterofila.» Leggi tutto

Approvata a Milano la mozione per l’istituzione dell’Albo dei caregiver

Sono molto orgogliosa di Milano, la città in cui sono nata, vivo e lavoro.
Milano e io ci assomigliamo: siamo imperfette, certo, ma non ci manca la voglia di fare, di evolverci, di migliorare.
Non ci manca la voglia di trovare strade nuove, di provare a immaginare soluzioni.

Ecco perché sono felice di dare voce alla mozione per l’istituzione dell’Albo dei caregiver approvata dal consiglio comunale di Milano nella seduta del 17 ottobre 2022.

Caregiver: si definiscono così quelle figure che si prendono cura di una persona che non è autosufficiente per cause diverse, supportando questa persona nelle attività di vita quotidiana; in particolare, il caregiver familiare è una persona legata da motivi affettivi e/o di parentela alla persona non autosufficiente.

Prendersi cura della propria famiglia è qualcosa che fa profondamente parte della struttura sociale e culturale del nostro Paese; trovo giusto che, in un momento di forti cambiamenti (sociali, culturali, economici), si dia un riconoscimento ufficiale a questo ruolo e compito fondamentale affinché non vada perso e non venga a mancare la funzione di cura, supporto, assistenza, trovando una dimensione che permetta l’adeguamento ai cambiamenti.

Credo dunque che la mozione approvata sia un primo passo importante e necessario nella direzione di un riconoscimento che è un giusto atto di civiltà: per chi voglia saperne di più, ricevo e volentieri condivido qui sotto il comunicato con maggiori dettagli.

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