Tanti auguri al mio papà che mi ha insegnato a vivere dandomi l’esempio

Posso sembrare chiacchierona (logorroica?) e lo sono, lo ammetto. Eppure sono molto riservata su tutto ciò che riguarda la parte strettamente personale della mia vita. E divento quasi criptica circa la mia famiglia della quale sono gelosissima.

In tanti anni di esistenza di questo magazine (siamo a undici), ho scritto un solo articolo su mia mamma, tanti anni fa. Era il 2013. Non ho invece mai scritto di mio papà. E oggi ho voglia di farlo, esattamente per lo stesso motivo per cui lo feci per mamma, ovvero in occasione di un suo compleanno. Il 28 aprile è il compleanno di papà e quest’anno lo voglio festeggiare così.

Mio papà è un uomo schivo, riservato e di poche parole. È una persona solida e concreta, è molto attaccato a noi, la sua famiglia, ed è sempre stato un grandissimo lavoratore. Per tutta la sua carriera professionale non si è mai risparmiato e, allo stesso tempo, ha ritagliato il tempo per moglie e figlie dedicandoci ogni suo momento libero. Non posso certo dire che sia stato un padre assente, anzi, esattamente il contrario. Leggi tutto

L’abito Vittoria del colibrì di Tiziano Guardini in mostra a Roma in Rara Avis

È aperta da oggi, 24 aprile, fino al 21 luglio 2024 la mostra Rara Avis / Moda in volo.

Le Uccelliere Farnesiane sul Palatino a Roma ospitano una mostra che gode della curatela di Sofia Gnoli con l’organizzazione e la promozione del Parco archeologico del Colosseo. Abiti e accessori, esempi unici di haute couture provenienti dagli archivi di celebri maison, vengono esposti nelle Uccelliere Farnesiane, uno dei luoghi più simbolici della Roma rinascimentale e barocca. Non solo: le Uccelliere sono incastonate negli Orti Farnesiani del Palatino, il giardino botanico voluto nel XVI secolo dal cardinale Alessandro Farnese.

Rara avis è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa «uccello raro». E la mostra è questo, una successione di straordinari abiti-uccello e accessori piumati.

Il percorso è suddiviso in tre sezioni: Il Mito, Caleidoscopiche Visioni e Le ALI, irreALI, reALI dedicata all’alata fantasia di Anna Piaggi (1931-2012). Leggi tutto

Omaggio a Iris Apfel, icona senza età e senza tempo

Dovete sapere che c’è stato un periodo, anni fa, in cui il mio abbigliamento è stato molto estroso e colorato. Naturalmente, anche i bijou che indossavo erano particolari, grandi e decisamente evidenti. Vistosi. Talvolta anche un pochino esagerati, dai, lo ammetto.

Il nostro stile è (o dovrebbe essere) costantemente in evoluzione insieme a noi e al nostro cammino e così quel momento di esagerazione è passato. Oggi ho incanalato il mio estro in modi forse meno evidenti, più interiorizzati. Resta, naturalmente, la mia passione per la particolarità.

In quel mio periodo esagerato, diverse persone mi paragonavano a Iris Apfel. Per me quel paragone era un onore sebbene, ahimè, nessuno potrebbe essere come Iris Apfel poiché la sua personalità è assolutamente unica e irripetibile. E uso il presente intenzionalmente, nonostante la nota imprenditrice e interior designer statunitense sia purtroppo scomparsa il 1° marzo 2024 a 102 anni.

Il suo senso dello stile, la sua idea stessa di stile, la sua capacità di creare outfit in cui ogni elemento aveva un preciso senso… tutto ciò era ed è assolutamente unico. La sua visione era forse esagerata, perfino estrema, ma lontana anni luce dall’essere una semplice accozzaglia di cose. Leggi tutto

Genius Loci, la mostra dedicata a Franco Moschino è ad Abbiategrasso

È un periodo molto particolare. Un periodo di confusione, lo definirei. In vari ambiti e anche nella moda.

È un periodo in cui nella moda, per esempio, si alternano continui e sempre più frequenti cambi di direttori creativi in seno a tanti brand illustri. Anche dal punto di vista culturale vengono proposti prodotti che, anziché fare chiarezza, offrono visioni pasticciate e pasticcione. Giusto per fare un nome: concordo completamente con l’analisi di Giuliana Matarrese (qui) a proposito di The New Look, il biopic di Apple+ che avrebbe potuto (o dovuto) raccontare la vita di Christian Dior.

Insomma, la moda si trova decisamente in stato confusionale, ahimè, sotto tanti punti di vista, ed è sempre più difficile comprendere in quale direzione vada. Specchio dei tempi, direbbe qualcuno. Non è un pensiero infondato e lo condivido.

Ecco, in mezzo a questa confusione che trovo spesso disturbante, restano ben poche certezze. Una di queste è lo studio della storia della moda. E non solo per conoscere il passato, ma anche per cercare chiavi per interpretare il presente e provare a ipotizzare il futuro.

Certo, le risposte non sono purtroppo da cercare in biopic come quello su Dior (che delusione, lo avevo tanto aspettato…). Le risposte possono invece venire da eventi ben organizzati, come tante belle mostre attualmente in corso. Per esempio, quella su Walter Albini a Prato, della quale mi sono recentemente occupata (qui). Oppure quella su Franco Moschino, ovvero la mostra della quale desidero parlare oggi. Leggi tutto

Parma 360 è il festival che offre 5 ottimi motivi per essere a Parma ora

HOMO DEUS. Sono le parole chiave dell’ottava edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, la manifestazione a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo che si tiene a Parma dal 6 aprile al 19 maggio 2024.

Sono stata all’anteprima stampa e, carica di entusiasmo, vorrei condividere il racconto di un’esperienza che – secondo me – è assolutamente da vivere.

Parto proprio dalle parole chiave. Perché vorrei spiegare da dove arrivano visto che simboleggiano anche il tema del festival.

In un’epoca in cui grande prosperità e recenti instabilità si alternano continuamente, l’umanità di oggi e del futuro deve e dovrà affrontare problematiche legate al cambiamento climatico, al mutamento dell’habitat, alla gestione delle risorse. Yuval Noah Harari è uno storico, filosofo e divulgatore (classe 1976) che ha preannunciato alcune delle sfide che daranno forma all’umanità nel XXI secolo, dalla robotica alla biotecnologia, dall’ingegneria genetica all’Intelligenza Artificiale. Harari è l’autore di un saggio intitolato HOMO DEUS Breve storia del futuro e l’edizione 2024 di PARMA 360 parte da queste parole e da questa idea.

Attraverso le opere di alcuni tra i più importanti artisti contemporanei, il festival indaga tematiche legate al superamento della dimensione antropocentrica dell’uomo in favore di una visione tecno-umanistica (o trans-umanista) e datocentrica. Insomma: l’Homo Sapiens ha oramai esaurito il suo percorso storico e, sostituito dall’Homo Deus, dovrà mettere queste nuove tecnologie al servizio del progresso scientifico per la propria sopravvivenza biologica e spirituale. Leggi tutto

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