Ridefinire il Gioiello indaga (e mette in mostra) nodo, intreccio e legame

L’avevo annunciato (qui) lo scorso novembre: mi riferisco al bando di concorso di Ridefinire il Gioiello, manifestazione che quest’anno giunge felicemente alla sua IX edizione. E avevo annunciato che, per la settima volta, ci sarebbe stato anche il premio A glittering woman.

E ora ci siamo: dal 23 marzo al 9 giugno 2024, Ridefinire il Gioiello torna al Museo del Bijou di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, con 43 gioielli contemporanei progettati da altrettanti artisti, donne e uomini, italiani e stranieri.

Il progetto, come dicevo, è arrivato alla sua IX edizione. Nato nel 2010 da un’idea della curatrice Sonia Patrizia Catena, è diventato un punto di riferimento nella sperimentazione materica del gioiello d’arte. E lo fa stimolando la progettazione e l’ideazione di gioielli contemporanei il cui valore aggiunto è dato dall’idea.

Per questa edizione, Ridefinire il Gioiello ha chiesto di progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore. I partecipanti sono stati invitati a ispirarsi ai monili più antichi conservati all’interno delle teche espositive, quelli a forma di nodo, con il fine di reinterpretarne la struttura e il significato attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la propria ricerca artistica.

Il museo è diventato così promotore di nuove narrazioni attraverso un meccanismo capace di mettere in connessione mondi, stili, epoche e creazioni differenti. E, in particolare, mette in dialogo il bijou del passato con il gioiello contemporaneo. Leggi tutto

Intervista a Elle alias Ellence: «il mio viaggio creativo è un fluire senza soluzione di continuità»

«Amo l’idea che le mie creazioni non rimangano confinate su una parete o una mensola,
per diventare invece parte di chi le sceglie e dei suoi infiniti viaggi nel mondo.
Il mio viaggio creativo è un fluire senza soluzione di continuità
costellato da inaspettate mete e meravigliosi incontri.»
Parola di Elle, poliedrica fondatrice del brand Ellence

Come ho già avuto modo di raccontare, ho l’onore di avere un piccolo ruolo in Ridefinire il Gioiello, mostra-concorso che dal 2010 si pone l’obiettivo di indagare, diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello contemporaneo.

Quello di Sonia Catena, fondatrice e curatrice del progetto, è un doppio invito, da una parte alla ricerca e all’impiego di materiali innovativi e sperimentali e, dall’altra, allo sviluppo di un processo creativo nel quale il valore aggiunto sia costituito dall’idea.

A ogni nuova edizione di Ridefinire il Gioiello corrisponde una tematica precisa: quella dell’ottava edizione è l’Irlanda nel quadro di una manifestazione che si chiama Stupor Mundi e che nel 2022 è stata dedicata proprio alla meravigliosa Isola di Smeraldo (se ne volete sapere di più, qui ne ho parlato in dettaglio).

Grazie a un’attenta selezione, sono stati scelti 31 gioielli inediti presentati da altrettanti artist*: si trovano in mostra al Museo del Bijou di Casalmaggiore fino al 21 gennaio 2023 (qui ho raccontato dell’inaugurazione dello scorso 22 ottobre).

Proprio com’era stato auspicato in fase di lancio del bando di concorso, ogni artista ha esplorato il tema del concorso declinandolo in soluzioni personali, originali e mai scontate, lontane dai cliché e dagli stereotipi: partendo dalle suggestioni che l’Irlanda può creare in ognuno di noi, i gioielli ne ripropongono le bellezze seguendo diversi filoni di ricerca e ispirazione, dalla natura all’architettura, dai colori ai suoni, dalla reinterpretazione dei miti al significato della parola ‘isola’. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello VIII edizione fino al 21/01/2023 a Casalmaggiore

Sabato 22 ottobre, al Museo del Bijou di Casalmaggiore, abbiamo inaugurato l’ottava edizione di Ridefinire il Gioiello, mostra-concorso che dal 2010 si pone lo splendido obiettivo di indagare, diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello contemporaneo.

Quello di Sonia Catena, fondatrice e curatrice del progetto, è un doppio invito, da una parte alla ricerca e all’impiego di materiali innovativi e sperimentali e, dall’altra, allo sviluppo di un processo creativo nel quale il valore aggiunto sia costituito dall’idea.

Tematica al centro di Ridefinire il Gioiello VIII edizione è l’Irlanda nel quadro della manifestazione Stupor Mundi dedicata proprio alla meravigliosa Isola di Smeraldo dal Comune di Casalmaggiore (se ne volete sapere di più, qui ne avevo parlato in dettaglio).

Grazie a un’attenta selezione, sono stati infine scelti 31 gioielli inediti presentati da altrettanti artist*: si trovano ora in mostra al Museo del Bijou di Casalmaggiore e lo saranno fino al 21 gennaio 2023.

Proprio come era stato auspicato in fase di lancio del bando di concorso, ogni artista ha esplorato il tema del concorso declinandolo in soluzioni personali, originali e mai scontate, lontane dai cliché e dagli stereotipi: rinnovo quindi i miei personali complimenti a tutt*. Leggi tutto

Rinascere, una mostra per ripartire alla Galleria Rossini di Milano

Era il 10 gennaio quando ho pubblicato il post precedente qui nel blog.
Ebbene sì, è passato un mese e mezzo e, nei miei tanti anni di blogging, è la prima volta che accade.
Mai avrei creduto a un’ipotesi simile se me l’avessero detto tempo fa perché il blog è il mio piccolo spazio sacro, la mia creatura, la finestra sul mondo più cara che ho e l’ultima alla quale rinuncerei.

Ma la (triste) verità è che da mesi faccio sempre più fatica a scrivere perché mi sento sospesa, un po’ svuotata e… inaridita.
Per creare (e scrivere è creazione), per riuscire a dare forma ai pensieri, è necessario che la vita possa scorrere liberamente.

E, in questo momento, non è così, le nostre vite non scorrono liberamente.
Siamo in attesa, siamo un po’ sospesi – appunto.
Per questo, a parte i pensieri che esprimo o provo a esprimere in Instagram, mi viene invece difficile creare nuovo materiale per il blog.

Sono stanca, stanca di questa nostra vita diventata tanto (troppo…) virtuale e digitale.
Io che ho sempre creduto nel digitale, che l’ho sempre amato in quanto convinta che sia un’immensa possibilità aggiuntiva, continuo a credere altrettanto fermamente che non possa però sostituire in toto la nostra vita reale.
Certo, in questo anno segnato dalla pandemia il digitale è stato il modo (l’unico) per continuare a fare cose senza fermarci, ma – francamente – inizio a essere stufa di eventi in Zoom, riunioni in Zoom, incontri in Zoom, didattica in Zoom…
Oggi più che mai ho sete di vita reale e ho desiderio di concretezza e di cose da vivere, toccare, annusare… Leggi tutto

Milano Jewelry Week: il gioiello in oltre 80 eventi dal 24 al 27 ottobre 2019

Qui a Milano si moltiplicano sempre più le settimane dedicate a specifici settori o a specifici interessi e dopo moda, design e vino, giusto per citarne alcune, siamo ai blocchi di partenza per un evento che mi sta particolarmente a cuore: dal 24 al 27 ottobre 2019, si svolgerà la prima edizione di Milano Jewelry Week, nuova settimana del palinsesto meneghino interamente dedicata al mondo del gioiello.

Con un calendario coinvolgente e variegato che conterà circa 80 eventi presso atelier di alta gioielleria, laboratori di arte orafa, accademie e gallerie d’arte, scuole e showroom di design e boutique di moda, Milano Jewelry Week si pone l’obiettivo di fare avvicinare al gioiello tutti gli amanti del bello e del fatto a mano, non limitandosi quindi agli esperti del settore.

Naturalmente, come cultrice, collezionista, studiosa e divulgatrice del gioiello, io non posso che gioire di questa idea di apertura verso un pubblico il più possibile ampio: lo scorso 2 ottobre, ho partecipato con entusiasmo e curiosità alla conferenza stampa tenuta presso Palazzo Marino e mi fa piacere condividere le parole di Enzo Carbone (fondatore di Prodes Italia, la società che ha ideato e che gestirà tutta l’organizzazione della manifestazione) a proposito della specifica vocazione di Milano Jewelry Week.

«Sono veramente orgoglioso di vedere concretizzarsi un progetto così ambizioso che già da molti anni progettavamo di realizzare e che finalmente, nel 2019, vivrà la sua prima edizione. Il mio obiettivo principale è sempre stato quello di creare un happening per tutti gli esperti del settore e che, allo stesso tempo, facesse scoprire questo affascinante mondo anche a un pubblico più ampio. Il successo scaturito negli anni da Artistar Jewels (manifestazione creata e gestita sempre da Carbone e da Prodes e della quale io avevo parlato qui in occasione dell’edizione 2017) ci ha dato modo di intercettare l’esigenza di dare il giusto risalto al gioiello contemporaneo, in fortissima espansione negli ultimi anni, vedendo in Milano la città perfetta ad accogliere avanguardia e nuove tendenze continuando a valorizzare la tradizione.»

Avanguardia e nuove tendenze da una parte, tradizione e nomi storici dall’altra: saranno dunque queste le due anime di Milano Jewelry Week e decine di eventi (mostre collettive e personali, vernissage, esposizioni di gallerie e scuole internazionali, serate di premiazione, workshop, cocktail party e performance) offriranno punti di vista diversi sulla storia e sulla tecnica dell’arte orafa restituendo un’immagine poliedrica e accessibile del gioiello.

La Milano Jewelry Week è sostenuta dal Comune di Milano attraverso il Patrocinio dell’Assessorato Economia Urbana e Lavoro Unità Moda, Design e Creatività: il calendario degli eventi, in costante aggiornamento, è consultabile attraverso l’omonimo sito e sarà pubblicato anche su una guida cartacea dedicata le cui copie saranno distribuite a partire da questo mercoledì, 23 ottobre, in numerosi punti della città quali le stazioni della metropolitana di Lanza, Cadorna, Porta Venezia, Duomo e Porta Garibaldi.

Tra i numerosi eventi della Milano Jewelry Week, mi fa piacere fare alcune particolari segnalazioni.

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Valentina Viganò e i suoi gioielli, anzi, le sue ‘gioie’

Giusto un paio di settimane fa, vi ho parlato dell’inaugurazione dell’edizione 2018/2019 di Ridefinire il Gioiello, importante concorso del quale, fin dal 2014, sono (orgogliosamente!) media partner.

Nato nel 2010 a cura di Sonia P. Catena, il progetto è cresciuto edizione dopo edizione, diventando negli anni un importante punto di riferimento nella sperimentazione sul gioiello contemporaneo, di design e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
Ridefinire il Gioiello promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema sempre diverso nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati (naturali, tecnologici, organici, inorganici) vengono uniti di volta in volta grazie a una tematica comune.

L’edizione Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 ha posto un tema interessante e stimolante: ha chiesto agli artisti di pensare e progettare un gioiello in grado di valorizzare e rileggere la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore.

Fondato nel 1986, questo Museo conserva e valorizza non solo 20 mila pezzi di bigiotteria, ma anche macchinari, utensili, fotografie e cataloghi tutti databili dalla fine dell’Ottocento fino alle soglie del nuovo millennio.
Il museo sorge a Casalmaggiore, delizioso comune della provincia di Cremona, perché la cittadina ha accolto uno storico e importante distretto di bigiotteria sorto tra XIX e XX secolo: il museo ospita dunque reperti e testimonianze provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 reinventa i capolavori di Casalmaggiore

Passato e futuro, esperienza e innovazione, tradizione e sperimentazione.

Sono convinta che non siano affatto concetti in antitesi e che non siano tra loro inconciliabili: possono andare a braccetto, poiché chi conosce il passato (e ne ha imparato le preziose lezioni) può guardare al futuro serenamente; chi vuole innovare (e sperimentare) dovrebbe prima conoscere la tradizione poiché se si ha la giusta esperienza delle regole esistenti è possibile cambiarle e riscriverle.

Questa è l’ottica dell’edizione 2018/2019 di Ridefinire il Gioiello, importante concorso del quale, fin dal 2014, sono (orgogliosamente!) media partner.

Nato nel 2010 a cura di Sonia Patrizia Catena, il progetto è cresciuto edizione dopo edizione, diventando negli anni un importante punto di riferimento nella sperimentazione sul gioiello contemporaneo, di design e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema sempre diverso nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati (naturali, tecnologici, organici e inorganici) vengono uniti di volta in volta grazie a una tematica comune. Leggi tutto

A proposito del mio compleanno e della reciprocità…

E siamo a quota sei.

Ebbene sì, con oggi, 26 novembre 2018, sono sei i miei compleanni festeggiati qui, attraverso A glittering woman, lo spazio web al quale tengo molto e che curo con grande passione.

Quindi, per prima cosa… me lo permettete? Ma sì, dai, tanti auguri a me 🙂 🙂 🙂

Di solito, A glittering woman non vede me come protagonista diretta o esclusiva: durante tutto l’anno, infatti, i protagonisti sono i talenti che sostengo, in ogni ambito, e fa eccezione solo il 26 novembre, giorno in cui il post che pubblico è dedicato a me stessa.

Da glittering woman a birthday woman… solo per un giorno… naturalmente 😉

È diventata una piccola tradizione, l’unica occasione in cui mi metto al centro: questi post sono un modo per raccontare qualcosa di me e della fase che sto vivendo e il tutto è accompagnato dalle foto di alcune delle esperienze che ho vissuto nel corso dell’anno. Leggi tutto

La Leggerezza va in mostra alla Galleria Rossini a Milano

Non mi stancherò mai di dichiarare la viva antipatia che nutro verso ghetti e recinti – a partire da quelli auto costruiti nei quali, talvolta, siamo noi stessi a rinchiuderci, negandoci infinite possibilità.

Non mi piacciono i compartimenti stagni e sono invece a favore della contaminazione e della libera circolazione di idee e pensieri; non ho simpatia nemmeno per classifiche e graduatorie, soprattutto quando si parla di arte e creatività, e non apprezzo definizioni come arti minori.

In aggiunta a tutto ciò, dichiaro il mio amore per la leggerezza.

Come ho raccontato in altre occasioni, quando parlo di leggerezza non mi riferisco a qualcosa che fa rima con disimpegno o superficialità, bensì a uno stato di grazia che lieve e soave solletica i sensi, con garbo e intelligenza, e che permette di «planare sulle cose dall’alto», proprio come affermava il grande Italo Calvino che a questo valore – tale lo considerava – dedicò anche un saggio.

Il saggio sulla leggerezza è la prima delle conferenze che Italo Calvino avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard nell’anno accademico 1985-86: morì prima, purtroppo, e il testo da lui preparato fu pubblicato postumo (Lezioni americane – Sei proposte per il prossimo millennio).

«In questa conferenza cercherò di spiegare, a me stesso e a voi, perché sono stato portato a considerare la leggerezza un valore anziché un difetto», scriveva Calvino, quasi a dimostrare che la pesantezza del mondo – quella che oggi spesso ci ritroviamo a subire – può essere sconfitta solo dal suo contrario.

Sono profondamente d’accordo con lui ed ecco perché, oggi, vi parlo di un concorso d’arte che si intitola proprio Leggerezza. Leggi tutto

Preziosi di Carta tutti da scoprire in una mostra a Milano

Ieri, in una bellissima e tiepida serata milanese, sono stata a un evento estremamente interessante: alla Galleria Rossini, ottimo indirizzo per quanto riguarda il gioiello contemporaneo, è stata inaugurata una mostra interamente dedicata al gioiello d’artista in carta.

Questa mostra riscuote il mio interesse e la mia approvazione per la sua stessa essenza e per due motivi ben precisi.

Il primo motivo è che adoro la carta: da buona nativa analogica quale sono, riconvertita solo in un secondo tempo al digitale, la carta resta per me lo strumento principe per quanto riguarda la divulgazione di cultura e sapere.
Sono tra coloro che hanno divorato tonnellate di libri, che hanno avuto la tessera di tutte le biblioteche possibili, che hanno la casa piena non solo di libri ma anche di vecchie riviste, che immergono il naso in un libro appena comprato per aspirare il profumo – unico – della carta stampata.
Il mio lavoro è la comunicazione e scrivere è una parte importante: ho avuto l’immenso onore di vedere il mio nome sotto tanti articoli in magazine e riviste digitali, ma nulla è paragonabile alla soddisfazione che ho provato quando ho visto il mio nome stampato sulle pagine dei giornali cartacei. Leggi tutto

La “Carta preziosa” diventa protagonista di un libro di Bianca Cappello

Sapevate che marzo, il mese che salutiamo oggi, è stato quello dedicato al riciclo di carta e cartone?

Il Mese del Riciclo di Carta e Cartone è una campagna nazionale promossa da Comieco, ovvero il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica: dal 1985, Comieco si occupa di sensibilizzare noi italiani sull’importanza della raccolta differenziata.

La carta è un materiale multiforme e polifunzionale; è un’invenzione tutta umana, preziosa in molti sensi e anche in termini di disponibilità, usabilità e sostenibilità.

Appare fragile eppure ha dimostrato ampiamente di saper durare nei secoli; ha anche dimostrato di poter vivere innumerevoli vite grazie al riciclo.

Spesso non ci soffermiamo a pensare che, non esistendo in Natura, è appunto il frutto dell’ingegno e dell’abilità dell’Uomo, così come lo è anche il riciclo; non solo, mi piace sottolineare come proprio il riciclo di carta e cartone rappresenti un’eccellenza nel nostro Paese dove, ogni minuto, vengono riciclate dieci tonnellate di materiale cellulosico.

Tale materiale rientra nel processo produttivo e rinasce sotto molteplici forme: la nuova e più recente fatica letteraria della brava Bianca Cappello, ovvero lo splendido e originalissimo libro Carta preziosa – Il design del gioiello di carta, è una di queste forme molteplici ed estremamente affascinanti.

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Agnese Taverna e la forza dei suoi gioielli dal sapore tribale

A volte è necessario avere pazienza.

Pazienza affinché certe cose seguano il loro corso, affinché una conoscenza abbia tempo e modo di essere approfondita, affinché un cerchio o un percorso si completino.

L’ho imparato negli anni e cerco di tenerlo a mente, fatto importante per una persona come me, impaziente e impulsiva di natura.
Una persona che vorrebbe riuscire a fare tutto subito, ma che – naturalmente – non potrebbe riuscirci nemmeno se le giornate fossero fare di 48 ore.

Esordisco così, oggi, perché quando ho incontrato Agnese Taverna e il suo lavoro, ero certa che avremmo avuto modo di conoscerci meglio, sebbene quel primo istante non fosse forse il momento giusto.

L’incontro con Agnese è avvenuto grazie a uno dei miei progetti preferiti, ovvero Ridefinire il Gioiello, e grazie a Sonia Catena, ideatrice, curatrice e vera anima di tale progetto.

Ridefinire il Gioiello è nato nel 2010 e negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello contemporaneo e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.

È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema (sempre diverso) nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti di volta in volta grazie a una tematica comune, sempre interessante e stimolante. Leggi tutto

Alba Folcio, la bellezza genera bellezza, dal gioiello all’arte, senza confini

Pur essendo sempre disposta a mettermi in discussione, esistono questioni sulle quali ho invece opinioni ben salde e difficilmente modificabili: in questi casi, risulto ostinatamente e irriducibilmente convinta, cocciuta come un mulo.

Per esempio, sono fermamente convinta del fatto che solo chi ha la bellezza in sé – come inclinazione naturale e come educazione sentimentale e culturale – sia in grado di restituire altra bellezza.

Più vado avanti e più incontro persone che confermano la mia teoria e oggi desidero parlarvi di una di tali persone: vi prego, fatemi dono di un po’ del vostro tempo e vi racconto tutto, per bene e con ordine.

Come ho narrato in altri post, dal 2014 sono tra i media partner del concorso Ridefinire il Gioiello e, a ogni edizione, attribuisco un premio a un vincitore da me scelto, premio che consiste in un articolo di approfondimento.

Ridefinire il Gioiello è un progetto nato nel 2010 da un’idea dalla curatrice Sonia Patrizia Catena: negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello contemporaneo e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.

È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza al tema, ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti da un’unica tematica e per l’edizione 2016/2017 tale tematica è stata quella di libri, racconti e poesie.

I monili sono stati chiamati a diventare parole preziose, piccoli libri d’artista indossabili: frasi oppure versi sono diventati materia tangibile in grado di incantare, sorprendere, meravigliare e conquistare.

Dal 22 al 28 marzo, la sesta edizione di Ridefinire il Gioiello è stata ospite presso lo Spazio Seicentro di Milano dove sono stati presentati 41 gioielli inediti, progettati da artisti italiani e stranieri: durante la serata inaugurale, sono stati proclamati i vincitori selezionati da ogni partner.

Per quanto riguarda me, posso dire di aver accuratamente preso visione di tutti i gioielli e di aver fatto la scelta non senza difficoltà: come sempre, infatti, ho trovato parecchi lavori interessanti e, dunque, non è stato facile decidere.

Eppure, da subito, ho ristretto la selezione ad alcuni pezzi e, alla fine, mi sono lasciata guidare da diversi criteri inclusi cuore, emozione e istintività, presupposti che – a mio umile avviso – devono oggi condurci nella scelta di un monile contemporaneo. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello 2017: parole preziose ovvero il gioiello racconta

Ci siamo: parte Ridefinire il Gioiello 2017.

Dopo aver annunciato l’oggetto del bando di concorso di questa nuova edizione e dopo aver portato a termine la prima fase di selezione, siamo ora pronti a dare il via all’esposizione.

Uso (orgogliosamente) il plurale poiché, così com’è accaduto per le edizioni 2014 e 2015, anche quest’anno sono tra i media partner del concorso e attribuirò un premio a un vincitore da me scelto, premio che consisterà in un articolo di approfondimento.

Ma procediamo con ordine.

Ridefinire il Gioiello è un progetto nato nel 2010 da un’idea dalla curatrice Sonia Patrizia Catena: negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.

È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza al tema, ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva.

Gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti da un’unica tematica: quest’anno è quella di libri, racconti e poesie.

I monili sono stati chiamati a diventare parole preziose, piccoli libri d’artista indossabili. Frasi oppure versi sono diventati materia tangibile che incanta, sorprende, meraviglia e conquista.

Dal 2010 a oggi, il progetto di Sonia ha coinvolto più di duemila creativi (artisti, designer e orafi) che hanno spinto la loro ricerca oltre i confini usuali, dimostrando come il valore di un materiale – e del gioiello contemporaneo – stia nella capacità di trasfigurare un’idea rendendola indossabile.

Ridefinire il Gioiello ha ben intercettato e al contempo ha stimolato il fermento creativo del gioiello contemporaneo dando vita a un circuito in continuo movimento: la manifestazione continua a porsi l’obiettivo di valorizzare e promuovere una nuova idea di monile, dando voce a molteplici ricerche stilistiche e materiche.

Come dicevo, terminata la fase di selezione, inizia adesso quella espositiva: dal 22 al 28 marzo 2017, la sesta edizione di Ridefinire il Gioiello è ospite presso lo Spazio Seicentro di Milano in via Savona 99.

Saranno presentati 41 gioielli inediti, progettati da artisti italiani e stranieri, e mi fa piacere segnalare che l’evento ha ricevuto il patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano e del Comune di Casalmaggiore. Leggi tutto

And the winner is Alessandra Vitali, Finny’s Design

Poche cose danno tanta soddisfazione quanto collaborare con persone che abbiano i nostri stessi interessi e la nostra stessa visione. È una cosa che ci fa sentire profondamente compresi e che, allo stesso tempo, consente di crescere e imparare.

È esattamente la sensazione che ho provato quando ho conosciuto Sonia Patrizia Catena, storica e ricercatrice d’arte esperta in design del gioiello contemporaneo. Tra le tante cose delle quali Sonia si occupa, c’è anche la manifestazione Ridefinire il Gioiello di cui è fondatrice e curatrice e nella quale – con mia somma gioia – mi ha coinvolta.

In un post precedente, vi avevo raccontato come questo progetto nato nel 2010 sia volto a delineare un percorso di ricerca in un panorama assai frammentato. Ridefinire il Gioiello si pone infatti l’affascinante obiettivo di diffondere e valorizzare una nuova estetica del monile contemporaneo tramite la ricerca di materiali innovativi e sperimentali, coinvolti in un processo creativo nel quale il valore aggiunto è rappresentato dall’idea.

Il concorso è giunto quest’anno alla sua quarta edizione e Sonia mi ha offerto un’opportunità interessante e stimolante, una nuova sfida per me e per il blog: accedere al materiale dei 40 designer / artisti /orafi, prenderne visione, studiare e analizzare i progetti da un punto di vista critico e scegliere un mio vincitore.

Il tema del concorso di quest’anno è I Cinque Sensi. I partecipanti hanno dunque progettato o meglio ri-progettato il gioiello tramite gusto, vista, olfatto, tatto, udito. Da qui il titolo “Ridefinire il Gioiello in tutti i Sensi, con tutti i Sensi”. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello in tutti i Sensi, con tutti i Sensi

Ho capito una cosa: se un post che ho scritto mi rende felice e se lo sono mentre lo scrivo, se lo faccio con gusto e con piacere, vuol dire che è giusto e che lo è in diversi sensi.

Giusto come cosa adatta a me, in linea con tutto ciò in cui credo; giusto come cosa appropriata e consona a questo spazio per come l’ho concepito e quindi – spero – per coloro che leggono; giusto come cosa in buona fede e che racconta il vero – il vero dal mio punto di vista, ovviamente. Non pretendo di possedere la verità assoluta, ma tengo a fare un lavoro onesto, secondo i principi nei quali credo.

Oggi è decisamente una di quelle giornate in cui ciò che vi racconto mi rende molto felice, perché è un esempio perfetto del talento del quale parlo spesso e anche perché mi vede coinvolta in prima persona, con orgoglio e grande emozione.

Lo scorso aprile, ho avuto il piacere di conoscere Sonia Patrizia Catena, storica e ricercatrice d’arte esperta in design del gioiello contemporaneo. Tra le tante cose delle quali questa giovane donna si occupa, c’è anche la manifestazione Ridefinire il Gioiello di cui è fondatrice e curatrice insieme a Lorenzo Argentino.

Il progetto, nato nel 2010 e giunto alla sua quarta edizione, tenta di delineare un percorso di ricerca in un panorama assai frammentato e nel quale manca una definizione consolidata e una storia strutturata e organica. Leggi tutto

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