Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 reinventa i capolavori di Casalmaggiore

Passato e futuro, esperienza e innovazione, tradizione e sperimentazione.

Sono convinta che non siano affatto concetti in antitesi e che non siano tra loro inconciliabili: possono andare a braccetto, poiché chi conosce il passato (e ne ha imparato le preziose lezioni) può guardare al futuro serenamente; chi vuole innovare (e sperimentare) dovrebbe prima conoscere la tradizione poiché se si ha la giusta esperienza delle regole esistenti è possibile cambiarle e riscriverle.

Questa è l’ottica dell’edizione 2018/2019 di Ridefinire il Gioiello, importante concorso del quale, fin dal 2014, sono (orgogliosamente!) media partner.

Nato nel 2010 a cura di Sonia Patrizia Catena, il progetto è cresciuto edizione dopo edizione, diventando negli anni un importante punto di riferimento nella sperimentazione sul gioiello contemporaneo, di design e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema sempre diverso nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati (naturali, tecnologici, organici e inorganici) vengono uniti di volta in volta grazie a una tematica comune.

L’edizione Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 ha posto un tema interessante e stimolante: ha chiesto agli artisti di pensare e progettare un gioiello in grado di valorizzare la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore.

<em>Ridefinire il Gioiello</em> 2018 / 2019: il Museo del Bijou di Casalmaggiore <span style="color: #ff0000;"><strong>(Tutte le fotografie sono state fatte da Anna Epis di Microbo Net, partner di <em>Ridefinire il Gioiello)</em></strong></span>
Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019: il Museo del Bijou di Casalmaggiore (Tutte le fotografie sono state fatte da Anna Epis di Microbo Net, partner di Ridefinire il Gioiello)

Fondato nel 1986, questo Museo conserva e valorizza non solo 20 mila pezzi di bigiotteria, ma anche macchinari, utensili, fotografie e cataloghi tutti databili dalla fine dell’Ottocento fino alle soglie del nuovo millennio.
Perché il museo sorge a Casalmaggiore, delizioso comune della provincia di Cremona?
Perché la cittadina ha accolto uno storico e importante distretto di bigiotteria sorto tra XIX e XX secolo: il museo ospita dunque reperti e testimonianze provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore.

I monili conservati a Casalmaggiore non raccontano solo episodi individuali connessi al singolo prodotto, ma narrano altresì storie comuni, legate alla cultura e al gusto di una determinata epoca e di un luogo: come ben spiega Sonia Catena, Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 ha dunque avuto l’obiettivo di mettere in scena le potenzialità intrinseche del museo e degli oggetti in esso conservati, un luogo che è memoria del passato, ma che non cristallizza anelli, collane, bracciali, orecchini, bensì riveste un ruolo di spazio creativo e dinamico, capace di generare nuove tendenze e di essere fonte d’inesauribile ispirazione per il gioiello contemporaneo.

Il museo si è fatto tramite di nuove narrazioni attraverso un meccanismo capace di mettere in connessione, mondi, stili, epoche differenti: il bijou del passato si è posto in un dialogo fluido con il gioiello contemporaneo, la tradizione si è confrontata con innovazione e sperimentazione.

Più importante che mai è stato – in questo caso – il ruolo dei creativi che, quasi come tanti archeologi, si sono fatti interpreti della memoria e sono stati in grado di comprendere questi tesori trasformandoli in nuovi gioielli.

L’obiettivo condiviso per tutti è stato quello di reinterpretare un bijou o un suo dettaglio attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la propria personale ricerca artistica, affinché il passato possa ora appunto dirsi ridefinito.

<em>Ridefinire il Gioiello</em> 2018 / 2019: l’allestimento e l’inaugurazione del 24-11-2018 <span style="color: #ff0000;"><strong>(Tutte le fotografie sono state fatte da Anna Epis di Microbo Net, partner di <em>Ridefinire il Gioiello)</em></strong></span>
Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019: l’allestimento e l’inaugurazione del 24-11-2018 (Tutte le fotografie sono state fatte da Anna Epis di Microbo Net, partner di Ridefinire il Gioiello)

Dopo la fase di preparazione e presentazione dei progetti e dopo la selezione, Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 è ora nella fase espositiva ed è ospitato – naturalmente! – dal Museo del Bijou di Casalmaggiore: nella serata inaugurale di sabato 24 novembre, abbiamo presentato i 40 gioielli scelti, inediti e progettati da artisti italiani e stranieri scrivo (scrivo “abbiamo” e mi permetto di usare il plurale in qualità di orgogliosa partner e diretta testimone della splendida serata).

Reputo interessante il fatto che ogni gioiello sia esposto insieme al monile del Museo che è stato fonte di ispirazione: l’azione di ridefinizione diventa così evidente e diventa immediato il confronto e il riconoscimento per chi osserva.

I gioielli resteranno esposti a Casalmaggiore fino al 13 gennaio 2019 (aggiornamento, mostra prorogata fino al 25 gennaio 2019!) e i vincitori decretati dalla giuria hanno avuto la possibilità di ricevere dei premi speciali messi a disposizione anche quest’anno dai partner e media partner di Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019.

In particolare, dopo la tappa di Casalmaggiore, alcuni vincitori avranno la possibilità di continuare a esporre i loro pezzi presso la Galleria Rossini di Marco Rossini (durante il Fuorisalone 2019), presso la sede dell’Associazione Circuiti Dinamici, presso lo showroom culturale Let’s Feel Good di Milano e presso il concept store myday-byday (scritto proprio così, minuscolo, un po’ come glittering woman) di Roma.

Nel mio piccolo, in qualità di media partner, ho attribuito anch’io un mio premio, ovvero un articolo di approfondimento che presto potrete leggere proprio qui nel blog: se siete curiosi di sapere quale sia stata la mia scelta, pazientate un po’ e lo scoprirete.

<em>Ridefinire il Gioiello</em> 2018 / 2019: io in vari momenti dell’inaugurazione del 24-11-2018 <span style="color: #ff0000;"><strong>(Tutte le fotografie sono state fatte da Anna Epis di Microbo Net, partner di <em>Ridefinire il Gioiello)</em></strong></span>
Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019: io in vari momenti dell’inaugurazione del 24-11-2018 (Tutte le fotografie sono state fatte da Anna Epis di Microbo Net, partner di Ridefinire il Gioiello)

Last but not least – segnalo che, a far da cornice a questa edizione di Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019, vi è anche la mostra Archivio della memoria – Pagine ritrovate dell’artista Ida Rosa Scotti: sculture e disegni raccontano come l’atto del ricordare sia fondamentale per la vita perché la memoria è trasmissione di esperienze e quindi di cultura e impedisce che importanti vicende vissute siano dimenticate.

Come scrivevo in principio, passato e futuro non sono in antitesi.

La mostra a Casalmaggiore lo dimostra, in molte forme e in molti modi, tutti in dialogo tra loro.

Manu

 

 

Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 – VII edizione
24 novembre 2018 – 13 gennaio 2019 (AGGIORNAMENTO: visto il successo riscontrato, la mostra è stata prorogata fino a venerdì 25 gennaio!)
Museo del Bijou (Sala Zaffanella)
Via Porzio, 9, Casalmaggiore CR

Orari mostra:
Martedì – sabato 10-12 e 15-18
Domenica e festivi 15-19
Chiuso a Natale e a Capodanno

Ingressi:
Intero € 3,00; ridotto € 2,50.
Gratuito per le scolaresche, i possessori dell’Abbonamento Musei Lombardia e, per tutti, la prima domenica del mese.

Artisti in mostra:
(alcuni già da me incontrati e alcuni, quelli grassettati, già ospitati qui in A glittering woman in passato)
Brunella Alfinito e Angelica Tulimiero, Amàlgama Jewels, Silvia Arcaini e Rita Nardomarino, Atelier Manituana, Boolar, Luciano Capossela Gioielli, Chimajarno, Cristina Croce, donidelmare, Jimena Duarte, Elenadp Crea, Fragiliadesign di Francesca Di Virgilio, GENOS di Adriana Del Duca, Gocce d’Arte di Samantha Iovenitti, Nahiot Hernández, Khàrm Design, Vanessa Kubach, laLì creative leather, Elisa Lanna, Emilie Le Dez, Daniela Luzzu, Mahhi by Mahnaz Seyedekhtiary, Rita Martínez art jewelry, Paola Marzoli, Anna Negrelli, Nobahar Design, PEPITE di Giulia Scandolara, Perfetta D’Empaire, QÈC, Victor Rodriguez, Rosalba Rombolà, Francesca Romana Sansoni, Loreta Segato, Sognando lo scirocco jewels, Studiozero-vetro di Caterina Zucchi, Alessandra Stumpf, Maria Tenore, Valentina Viganò, Giulia Vignetti, Cristian Visentin.

Media partner:
A glittering woman (oui, c’est moi!)
Artspecialday
Boop.it
Nouvelle Factory

Partner:
Circuiti Dinamici
Dimensione Danza
Galleria Rossini
Let’s Feel Good
Microbo.net
myday-byday
Giulia Vigo Fotografa

Qui trovate il sito del progetto Ridefinire il Gioiello e qui la pagina Facebook.

 

Io & Ridefinire il Gioiello:
◊ Edizione 2018/2019 – qui trovate il mio articolo sulla pubblicazione del bando di concorso.
◊ Edizione speciale Dolci Conversazioni: qui trovate il mio articolo sulla pubblicazione del bando di concorso e qui quello sulla tappa di Bologna.
◊ Edizione 2016/2017 – qui trovate il mio articolo su Alba Folcio, la mia premiata, e qui quello su Agnese Taverna, de me selezionata sempre in quella occasione; qui quello sulla partenza del progetto con le tappe principali e qui quello sulla pubblicazione del bando di concorso.
◊ Edizione 2015 – qui trovate il mio articolo su Loana Palmas, la mia prima premiata; qui quello su Alessandra Pasini, la mia seconda premiata; qui quello su Chiara Lucato, la mia terza premiata; qui trovate il mio articolo sulla serata di inaugurazione e qui quello sulla pubblicazione del bando di concorso. Qui, infine, trovate il mio articolo su un ulteriore incontro tenuto sempre nell’ambito delle tappe dell’edizione 2015: in occasione di questo evento, ho parlato anche di Elena De Paoli.
◊ Edizione 2014 – qui trovate il mio articolo sulla manifestazione 2014; qui quello su Alessandra Vitali, la designer che ho scelto di premiare.

 

 

… Qualche altro ricordo dal mio account Instagram…
(E permettetemi di dare un ulteriore sostegno al talento segnalando che
il cappotto che indosso fa parte della collezione FW 2018-19 di Valeorchid,
collezione della quale ho parlato qui)

 

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Una delle cose che più amo in Ridefinire il Gioiello, concorso sul gioiello contemporaneo del quale sono media partner dal 2014, è il lato umano: ogni nuova edizione attira tantissime persone curiose verso un mondo che amo particolarmente. Ed eccomi allora ieri sera in occasione dell’inaugurazione della nuova edizione, in una sala davvero gremita, seduta (con il mio cappellino, la collana arancio e tanta emozione) al tavolo dei relatori, intenta a presentare la scelta è le motivazioni per la mia vincitrice Valentina Viganò. E di tutto ciò, dell’attenzione e della curiosità, occorre essere grati una volta di più a @soniacatena, colei che è la meravigliosa fondatrice, organizzatrice e curatrice di questo concorso per il taglio non solo altamente professionale ma anche altamente umano che è riuscita a dare a questo progetto, instaurando un clima che (purtroppo) è assai raro. Ecco perché sono così orgogliosa di farne parte ed ecco perché sono grata a Sonia per la fiducia che da anni mi accorda ❤️ . . {Foto di @henrykolenz ❤️}

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Una delle cose che più amo in Ridefinire il Gioiello, concorso sul gioiello contemporaneo del quale sono media partner dal 2014, è il lato umano: ogni nuova edizione attira tantissime persone curiose verso un mondo che amo particolarmente. Ed eccomi allora ieri sera in occasione dell’inaugurazione della nuova edizione, circondata dall’affetto e dalla simpatia di tante designer desiderose di comunicare e confrontarsi. E di tutto ciò occorre essere grati una volta di più a @soniacatena, colei che è la meravigliosa fondatrice, organizzatrice e curatrice di questo concorso per il taglio non solo altamente professionale ma anche altamente umano che è riuscita a dare a questo progetto, instaurando un clima che (purtroppo) è assai raro. Ecco perché sono così orgogliosa di farne parte ed ecco perché sono grata a Sonia per la fiducia che da anni mi accorda ❤️ . {Consentitemi di perorare la mia costante causa di sostegno al talento anche menzionando che il cappotto che indosso è una creazione di @vale_orchid ❤️}. . {Foto di @henrykolenz ❤️}

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Una delle cose che più amo in Ridefinire il Gioiello, concorso sul gioiello contemporaneo del quale sono media partner dal 2014, è il lato umano: ogni nuova edizione attira tantissime persone curiose verso un mondo che amo particolarmente. Ed eccomi allora ieri sera in occasione dell’inaugurazione della nuova edizione, circondata dall’affetto e dalla simpatia di tante designer desiderose di comunicare e confrontarsi. E di tutto ciò occorre essere grati una volta di più a @soniacatena, colei che è la meravigliosa fondatrice, organizzatrice e curatrice di questo concorso per il taglio non solo altamente professionale ma anche altamente umano che è riuscita a dare a questo progetto, instaurando un clima che (purtroppo) è assai raro. Ecco perché sono così orgogliosa di farne parte ed ecco perché sono grata a Sonia per la fiducia che da anni mi accorda ❤️ . {Comunque, quando smetterò di fare facce strane e smorfie in abbondanza… sarà sempre troppo tardi 🙄🤦🏻‍♀️ Hashtag “incorreggibile” 🙄🤦🏻‍♀️} . {Consentitemi di perorare la mia costante causa di sostegno al talento anche menzionando che il cappotto che indosso è una creazione di @vale_orchid ❤️}. . {Foto di @henrykolenz ❤️}

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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