Ridefinire il Gioiello 2017: parole preziose ovvero il gioiello racconta

Ci siamo: parte Ridefinire il Gioiello 2017.

Dopo aver annunciato l’oggetto del bando di concorso di questa nuova edizione e dopo aver portato a termine la prima fase di selezione, siamo ora pronti a dare il via all’esposizione.

Uso (orgogliosamente) il plurale poiché, così com’è accaduto per le edizioni 2014 e 2015, anche quest’anno sono tra i media partner del concorso e attribuirò un premio a un vincitore da me scelto, premio che consisterà in un articolo di approfondimento.

Ma procediamo con ordine.

Ridefinire il Gioiello è un progetto nato nel 2010 da un’idea dalla curatrice Sonia Patrizia Catena: negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.

È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza al tema, ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva.

Gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti da un’unica tematica: quest’anno è quella di libri, racconti e poesie.

I monili sono stati chiamati a diventare parole preziose, piccoli libri d’artista indossabili. Frasi oppure versi sono diventati materia tangibile che incanta, sorprende, meraviglia e conquista.

Dal 2010 a oggi, il progetto di Sonia ha coinvolto più di duemila creativi (artisti, designer e orafi) che hanno spinto la loro ricerca oltre i confini usuali, dimostrando come il valore di un materiale – e del gioiello contemporaneo – stia nella capacità di trasfigurare un’idea rendendola indossabile.

Ridefinire il Gioiello ha ben intercettato e al contempo ha stimolato il fermento creativo del gioiello contemporaneo dando vita a un circuito in continuo movimento: la manifestazione continua a porsi l’obiettivo di valorizzare e promuovere una nuova idea di monile, dando voce a molteplici ricerche stilistiche e materiche.

Come dicevo, terminata la fase di selezione, inizia adesso quella espositiva: dal 22 al 28 marzo 2017, la sesta edizione di Ridefinire il Gioiello è ospite presso lo Spazio Seicentro di Milano in via Savona 99.

Saranno presentati 41 gioielli inediti, progettati da artisti italiani e stranieri, e mi fa piacere segnalare che l’evento ha ricevuto il patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano e del Comune di Casalmaggiore.

Anche per questa edizione, i vincitori decretati dalla giuria avranno la possibilità di ricevere i premi speciali dai partner e media partner di Ridefinire il Gioiello 2017 e tali vincitori saranno proclamati la sera del 22 marzo.

Dopo lo Spazio Seicentro, una selezione delle opere sarà poi ospitata dal 30 marzo al 29 aprile presso la Galleria Rossini; un vincitore sarà invece selezionato per il Progetto Wunderkammera che avrà luogo presso Circuiti Dinamici. Dal 17 giugno al 30 luglio, il Museo del Bijou di Casalmaggiore accoglierà la mostra nei suoi prestigiosi spazi e sottolineo questa nuova partnership per due motivi.

Da una parte, c’è infatti l’indiscusso prestigio del Museo, istituito nel 1986 e specializzato nella conservazione e valorizzazione di oggetti d’ornamento e accessori prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento; dall’altra, c’è il mio amore per questo luogo che ho avuto il piacere di visitare e del quale ho parlato più volte anche qui nel blog.

La serata inaugurale avrà anche alcuni ospiti d’eccezione: il conduttore Giancarlo Cattaneo da Radio Capital, Letizia Frigerio conservatore del Museo del Bijou di Casalmaggiore, la coreografa Monica Farnè che è tra i fondatori del gruppo di danza contemporanea Slapstick, la ballerina Emanuela Biazzi che indosserà un gioiello contemporaneo durante un assolo di danza.

A cornice di Ridefinire il Gioiello 2017 c’è anche la mostra Libridi dell’artista Chió, ovvero dieci sculture che raccontano come un libro sappia sempre diventare altro perché «non è solo un insieme di carta e parole». Così sostiene la scultrice milanese e devo dire che mi trova pienamente d’accordo!

Infine, saranno in esposizione anche i vincitori della collettiva Libro d’artista, re-immaginare il libro.

A questo punto, sono pronta: ho accuratamente preso visione di tutti i gioielli e – non senza difficoltà – ho scelto il mio vincitore.

Come sempre, ho trovato parecchi lavori interessanti e, dunque, non è stato facile decidere: eppure, da subito, ho ristretto la mia scelta ad alcuni pezzi e, alla fine, mi sono lasciata guidare anche dal cuore nonché dall’istintività.

Sono orgogliosissima di poter collaborare a un progetto meraviglioso, condotto con professionalità e cuore. Sono entusiasta di essere partner di un concorso che tanto riesce a fare allo scopo di dare voce e spazio al gioiello contemporaneo, per giunta con un approccio estremamente originale. E sono felice di vedere quanto la manifestazione cresca, edizione dopo edizione, unendo voci e interpretazioni, professionalità e mestieri, e di come riesca a proporre eventi che creano ulteriore ricchezza di spunti e suggestioni.

Siete curiosi di conoscere le opere e di scoprire i vincitori?

Sonia, io, i creativi e i partner vi aspettiamo mercoledì 22 dalle 18 in via Savona 99.

Manu

 

Ridefinire il Gioiello 2017
22 – 28 marzo
Spazio Seicentro
Via Savona 99, Milano
Orari:
Dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00
Sabato 25 marzo dalle 15:30 alle 18:30
INGRESSO GRATUITO

Serata premiazione: mercoledì 22 marzo 2017 ore 18:00

IN MOSTRA:
Bianca Flut, Lisa Carboniero, Loriana Casati, Chimajarno, Cikala – sculture sulla pelle, Collezione dei Calanchi di Gaia Descovich, Comivi di Ivana Comandini, Cristina Croce, Beatrice De Angelis, Agnese Del Gamba, DiaN – Diana Natalini, Elena dp crea, Fantartcreazioni di Serena Pucci, Antonella Fenili, Finny’s Design, Alba Folcio, Fragiliadesign di Francesca Di Virgilio, Simona Girelli, I Monili di Mu di Massimiliano Cesa, I Sogni di LuLù di Enrica Fontolan, IdeeVariopinte di Cinzia Chelo, Marisa Iotti, JF Project, Leonia Lovisetto, Daniela Luzzu, Rita Martínez, Maurizio Mo, Monica Rotta Designer, Marisa Moretti, PaS°A di Alessandra Pasini Jewelry Designer, Quasi caramelle – Mariolina Mascarino, Ricicl-Ar, Francesca Romagnoli, Rosalba Rombolà, Sandra Ercolani (Metamorphosidesign), Francesca Romana Sansoni, Stella Nera, Agnese Taverna, Toccodautore di Giovanna Monguzzi, VetroGioielli di Sara Talso Morandotti, Xapá Creazioni.

 

Qui trovate il sito del progetto Ridefinire il Gioiello, qui la pagina Facebook e qui Twitter

 

Io & Ridefinire il Gioiello:
Edizione 2015 – qui trovate il mio articolo su Loana Palmas, la mia prima premiata; qui quello su Alessandra Pasini, la mia seconda premiata; qui quello su Chiara Lucato, la mia terza premiata; qui trovate il mio articolo sulla serata di inaugurazione e qui quello sul bando di concorso. Qui, infine, trovate il mio articolo su un ulteriore incontro tenuto sempre nell’ambito delle tappe dell’edizione.
Edizione 2014 – qui trovate il mio articolo sulla manifestazione 2014; qui quello su Alessandra Vitali, la designer che ho scelto di premiare.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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