Ridefinire il Gioiello indaga (e mette in mostra) nodo, intreccio e legame

L’avevo annunciato (qui) lo scorso novembre: mi riferisco al bando di concorso di Ridefinire il Gioiello, manifestazione che quest’anno giunge felicemente alla sua IX edizione. E avevo annunciato che, per la settima volta, ci sarebbe stato anche il premio A glittering woman.

E ora ci siamo: dal 23 marzo al 9 giugno 2024, Ridefinire il Gioiello torna al Museo del Bijou di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, con 43 gioielli contemporanei progettati da altrettanti artisti, donne e uomini, italiani e stranieri.

Il progetto, come dicevo, è arrivato alla sua IX edizione. Nato nel 2010 da un’idea della curatrice Sonia Patrizia Catena, è diventato un punto di riferimento nella sperimentazione materica del gioiello d’arte. E lo fa stimolando la progettazione e l’ideazione di gioielli contemporanei il cui valore aggiunto è dato dall’idea.

Per questa edizione, Ridefinire il Gioiello ha chiesto di progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore. I partecipanti sono stati invitati a ispirarsi ai monili più antichi conservati all’interno delle teche espositive, quelli a forma di nodo, con il fine di reinterpretarne la struttura e il significato attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la propria ricerca artistica.

Il museo è diventato così promotore di nuove narrazioni attraverso un meccanismo capace di mettere in connessione mondi, stili, epoche e creazioni differenti. E, in particolare, mette in dialogo il bijou del passato con il gioiello contemporaneo.

«I gioielli selezionati – racconta Sonia Catena – propongono una vera e propria geografia del filo intrecciato: dallo studio formale del nodo alle trame infinite, dalla violenza alle relazioni umane, dal mondo naturale alle tecniche artigianali. Monili che mescolano stili e materiali, frutto di una ridefinizione di regole e di grammatiche visive».

Ridefinire il Gioiello accoglie in ogni edizione anche un o una artista proveniente dal mondo dell’arte contemporanea per raccontare il tema del concorso. Quest’anno l’artista invitata è Marisa Iotti che ha delineato un percorso espositivo denominato Ànemos caratterizzato da sculture, installazioni e opere di fiber art che dialogano con i gioielli in mostra.

Sono inoltre esposti i gioielli dell’artista Patrizia Giachero, vincitrice del concorso sul gioiello contemporaneo indetto dalla Galleria Rossini lo scorso aprile 2023, e i disegni di Carmela Barbato facenti parte della serie Trame Mediterranee. Si tratta di un progetto che, attraverso l’esplorazione di antichi bijou delle collezioni permanenti del Museo del Bijou di Casalmaggiore, indaga e reinterpreta morfologicamente il concetto di nodo.

Anche per questa edizione, ci sono alcuni artisti che ricevono dei premi speciali attribuiti dai partner di Ridefinire il Gioiello.

GIOI Giulia Vignetti ha vinto la possibilità di esporre presso Galleria Rossini a Milano. Stessa possibilità per Silvia Orani Silverstrass premiata da Microbo Net e che vince l’esposizione presso Associazione Circuiti Dinamici sempre a Milano. Microbo Net ha riconosciuto anche quattro menzioni speciali ad Andrea Benoni, Francesca Romana Sansoni, Roger Cavinatto e Le Mari Riciclano. Rosalba Rombolà Gioielli ha invece ottenuto un periodo di residenza artistica presso La Stazione degli Artisti a Gambettola (FC) grazie al festival Bosco Urban Art Project. E il Museo del Bijou offre a Michela Guatto un punto espositivo temporaneo all’interno degli spazi museali.

Alkimiya Magazine ha scelto Rosella Catalano che sarà protagonista di un articolo dedicato. Stesso premio per La Chigi scelta da My Where. La fotografa Giulia Vigo per lo Scatto d’Autore ha scelto il gioiello di Elena Berti Margià come immagine ufficiale della comunicazione di questa edizione.

Sopra:<strong> Elena Berti Margià <em>Alla ricerca dell’infinito</em></strong> – Vincitrice del Premio Speciale <strong>Scatto d’Autore</strong> della fotografa <strong>Giulia Vigo</strong> © ph. Giulia Vigo / Sotto: un angolo della mostra ora aperta a Casalmaggiore fino al 9 giugno 2024
Sopra: Elena Berti Margià Alla ricerca dell’infinito – Vincitrice del Premio Speciale Scatto d’Autore della fotografa Giulia Vigo © ph. Giulia Vigo / Sotto: un angolo della mostra ora aperta a Casalmaggiore fino al 9 giugno 2024

A questo punto… vi rivelo il mio vincitore, anzi la mia vincitrice.

E lo faccio partendo dalla motivazione, condividendo le parole che ho letto sabato 23 marzo a Casalmaggiore in occasione dell’inaugurazione della mostra.

Occupandomi di comunicazione, è per me di estrema importanza non solo il risultato finale ed estetico, ma prima di tutto la parte concettuale, il pensiero che conduce alla realizzazione. È importante il modo in cui ogni artista realizza quel pensiero e quindi cosa riesce a comunicare, cosa riesce a raccontare.

Ci sono alcuni temi che, a mio avviso, oggi non si possono ignorare in qualità di artisti e comunicatori. L’arte deve essere coraggiosa – e audace – e deve esserlo anche chi vuole raccontarla. Tra i temi che non possiamo ignorare e che mi stanno particolarmente a cuore ci sono quelli della violenza di ogni tipo e delle disparità sociali. Non voglio essere né cieca né sorda né indifferente davanti a questi temi e dunque ho scelto una tra le persone che, coraggiosamente e audacemente, hanno deciso di affrontare proprio questi temi.

Lo confesso: in un primo momento, avevo pensato al nodo come al simbolo di tutto ciò che di bello può unire. L’artista che ho scelto mi ha ricordato una cosa: gli oggetti non hanno un’anima e siamo noi ad attribuirla usandoli per fare del bene oppure – ahimè – del male. E dunque sì, è vero, i nodi uniscono benevolmente, ma talvolta i nodi sono invece da tagliare perché ci impediscono di volare e di essere liberi.

Questo è il motivo per cui la mia scelta è Il Nodo Tagliato, il gioiello creato da Oplà! Michela Deanesi.

La sua collana parla di nodi da tagliare, proprio quelli delle disparità sociali, della violenza, degli amori tossici, del silenzio, della prigionia, della povertà. Lo fa attraverso una forbice di cent’anni fa con un nodo di antica passamaneria dorata tra le sue lame. Annodati tra nastro e catena, possiamo intravedere simboli e piccoli oggetti. «Ci ricordano tutte le scelte, i conflitti, le decisioni drastiche e la ricerca di armonia ed equilibrio – nostre – e di tutta l’Umanità», dice Michela.

E io ringrazio Michela perché il suo pensiero mi è arrivato, forte e chiaro. Emozionandomi e portandomi a premiare quel pensiero e il risultato. L’appuntamento è qui, prossimamente, per un’intervista che cercherà di raccontare la sua visione.

<em><strong>Il Nodo Tagliato,</strong></em> il gioiello creato da Oplà! Michela Deanesi
Il Nodo Tagliato, il gioiello creato da Oplà! Michela Deanesi

«Se la fibbia, protagonista della nostra precedente mostra, unisce, il nodo, ulteriormente, intreccia. Legàmi, trame e orditi che tessono il passato, il presente e il futuro della bigiotteria italiana (e non solo) si ritrovano nelle eccellenze creative e artigianali di questo nuovo evento realizzato da e con Ridefinire il Gioiello».

A scriverlo nella prefazione del catalogo della mostra è Letizia Frigerio nel suo ruolo di conservatrice del Museo del Bijou di Casalmaggiore.

«Grazie alla sua storia bigiottiera nata più di un secolo fa – prosegue Frigerio – Casalmaggiore si intreccia con l’oggi di sperimentatori artistici pieni di talento, ricchi di idee e di manualità, di ingegno e personalità. Si sopravvive e si affronta il futuro solo condividendo: l’etica, il rispetto per l’altro e la natura, l’amore per il bello in tutte le sue forme, anche quelle del vintage».

Sottolineo alcune parole: talento, ingegno, personalità, futuro, etica, rispetto, natura, amore, bellezza, condivisione. Tutte parole chiave, tutte parole magiche.

Non potrei essere più d’accordo e vi do appuntamento a Casalmaggiore, cari amici. E anche fra queste pagine virtuali con l’intervista a Michela Deanesi.

Emanuela Pirré

 

 

 

RIDEFINIRE IL GIOIELLO IX EDIZIONE
IL NODO – L’INTRECCIO – IL LEGAME

Museo del Bijou
Via Porzio 9, 26041 Casalmaggiore (CR)
Tel. 0375 284424 – qui il sito
Il museo si trova nel centro storico, a pochi passi dalla centrale Piazza Garibaldi

Orari:
Aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 15 alle 19
Ingresso mostra e museo: intero € 3; ridotto € 2,50. Gratuito per le scolaresche, i possessori dell’Abbonamento Musei Lombardia e ogni prima domenica del mese (#domenicalmuseo).

IN MOSTRA:

Andrea Benoni – Katalyxer, Atelier Effetti – Flavia Turone, Brigitta Petrovszki Lajszki, Chimajarno, Collezione Siku – Graziana Giunta, Cristina Croce, Cristina Lottero, de Cor produzioni, donidelmare gioielli di Emily DeVito e Roberto Coppola, Elena Berti Margià, Elena Ramaparelli, Elenadp Crea, Ellence, Elli Atelier Gioielleria Contemporanea, Ely Milano Jewelry, Erika Mazzola, FiloGioielli di Filomena Di Camillo, Francesca Romana Sansoni – Segni di terra, Gaia Descovich Jewels, Gianfranco Quartaroli – Circuiti Gioielli, GIOI Giulia Vignetti, La Chigi, Laetitia Autrand, Lamobijoux – Maurizio Mo, Le Mari Riciclano, Luisa Capua – Z’Atelier, Maria Cristina Codecasa Conti – Le Troisième Songe, Michela Guatto, Monica Ungarelli, NearteNeparte art&craft di Anna Esposito, Oplà! Michela Deanesi, Paolacreart – Paola Marzoli, Paolella_Rakuecrochet di Paola Cisterni – Elena Ramparelli, Pasly – Pasqualina Tripodi, Patrizia Giachero, Roger Cavinatto, Rosalba Rombolà Gioielli, Rosella Catalano, Rovescio Pensieri d’arte di Roberta Pozzi, SilverStrass – Silvia Orani, Valentina Grotto, Vera Rossini – Cakes & Troubles

Dal 2010, Ridefinire il Gioiello (qui il sito, qui la pagina Facebook e qui il profilo Instagram) ha coinvolto oltre 7.000 artisti che sono stati in grado di spingere la loro ricerca al di là dei confini usuali, dimostrando come il valore di un materiale è nella capacità di trasfigurare un’idea, nel renderla indossabile.

In questi anni il progetto ha intercettato e al contempo stimolato il fermento creativo del gioiello contemporaneo. E ha dato vita a un circuito sinergico e in continuo movimento. La manifestazione ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere un nuovo gioiello, quello artistico, dando voce a diverse ricerche stilistiche e materiche.

Ridefinire il Gioiello è un progetto di Sonia Patrizia Catena e Associazione Circuiti Dinamici.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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